Stefano Fiorentino

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Stefano Fiorentino
da Le Vite di Giorgio Vasari

Stefano Fiorentino (fl. XIV secolo) è stato un pittore italiano.

È citato da numerose fonti letterarie, ma di lui non ci è nota nessuna opera certa, per cui la sua attività resta un mistero.

È nominato per la prima volta in un documento di Pistoia risalente al 1347, dove viene indicato come autore della scomparsa pala dell'altare maggiore per la chiesa di San Giovanni Fuorcivitas di Pistoia.

L'autore è inoltre nominato in una novella di Franco Sacchetti, scritta tra il 1388 e il 1395 e viene citato da Giorgio Vasari, che gli dedicò un capitolo delle Vite definendolo pittore di "una maniera tanto dolcissima e tanto unita, che pare quasi impossibile che in que' tempi fosse fatta".

Nel suo Liber de origine Florentinae et eiusdem famosis civibus (13751404), Filippo Villani dà del pittore un giudizio piuttosto scettico, etichettandolo come una "scimmia" ossessionata dalla mimesi della natura sin nel più piccolo dettaglio. Il Ghiberti gli attribuisce alcuni affreschi in Assisi e Firenze (cfr. i suoi Commentarii): uno di questi potrebbe essere l'incompiuto Gloria celeste (distrutto nel 1622) nominato anche dal Vasari e da lui collocato nella Cappella Maggiore della Basilica inferiore di Assisi. Ad Assisi resta un gruppo di affreschi con Allegorie francescane che mostra una notevolissima padronanza del colore, della narrazione e dell'espressività delle figure che viene genericamente attribuita a un "parente di Giotto", da alcuni indicato come forse Stefano stesso.

Gli è inoltre attribuito in ritratto di San Tommaso d'Aquino, che il Ghiberti indica sulla porta del cimitero in Santa Maria Novella a Firenze: il passaggio verso il Chiostro dei Morti, benché malamente restaurato in epoche successive, potrebbe rivelare ancora un disegno di Stefano Fiorentino. Anche un altro dipinto, Gli angeli ribelli in Santa Maria Novella, è segnalato dal Ghiberti ma venne distrutto nel 1574.

Fu il padre, secondo Giorgio Vasari ed altri, dell'altrettanto enigmatico Giottino.

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