Nicolas Eekman
Nicolas Mathieu Eekman, conosciuto anche in Francia, Belgio e Olanda con il nome di Nico Eekman, Nic Eekman e sotto lo pseudonimo di Ekma (Bruxelles, 9 agosto 1889 – Parigi, 13 novembre 1973), è stato un pittore belga di origine olandese. Fu anche incisore, disegnatore, acquarellista e illustratore affermato.
Illustrò appunto diversi libri, trai quali Les destinées di Alfred de Vigny (1993), Contes d'un buveur de bière di Charles Deulin (1945), Tyl Ulenspiegel'' di Charles de Coster (1946), L'Ane culotte di Henri Bosco (1950).
Il suo stile é caratterizzato da tre grandi periodi: espressionista tra il 1914 e la fine degli anni ’20; realista fiammingo fino all’inizio degli anni ’50; poi fantastico.
Nicolas Eekman nacque a Bruxelles nella stessa casa in cui Victor Hugo, all’epoca in esilio, cominciò la stesura de Les Misérables (I miserabili).
All’età di diciotto anni tenne a Bruxelles la sua prima conferenza intitolata Van Gogh, uno sconosciuto, dedicata al pittore che nel 1907 era ancora quasi estraneo al grande pubblico. Nel 1912 visitò la prima mostra di Van Gogh a Colonia, esperienza che sarà decisiva.
Dopo aver ottenuto il diploma in architettura alla’Accademia delle Belle Arti di Bruxelles, fu invitato dal suo amico pastore Bart di Ligt, a soggiornare al presbiterio di Nuenen, in Olanda, durante la Prima Guerra Mondiale. Fu proprio in questo presbiterio che trent’anni prima visse la famiglia Van Gogh. Vincent dipinse qui Les mangeurs de pommes de terre (I mangiatori di patate). Fino alla fine della guerra le esposizioni si moltiplicarono nel paese di Eekman e le sue opere furono l’oggetto di numerose acquisizioni da parte dei grandi musei e dei collezionisti danesi, in particolare Hélène e Anton Kröller-Müller.
Nel 1921 Ekman s’installò a Parigi e non smise mai di esporre né in Francia né all’estero. Frequenta gli artisti danesi che vivono a Parigi come Fred Klein, Piet Mondrian, César Domela, Georges Vantongerloo e Frans Masereel. Crea un legame d’amicizia con la gallerista Jeanne Bucher che esporrà le sue opere nel 1928 insieme a Mondrian. Fu l’unica volta che Mondrian espose I suoi quadri a Parigi. Questi due uomini, nonostante fossero divisi per la loro concezione dell’arte, l’uno promotore dell’arte astratta e Eekman fortemente contrario, resteranno legati da un’amicizia inscindibile lungo tutto il corso della loro vita.
Negli anni ’30 Eekman fu regolarmente presente alle esposizioni collettive, in particolare negli Stati Uniti, e le sue esposizioni personali furono organizzate dappertutto in Europa.
A cavallo tra le due guerre mondiali Ekman partecipò alla vita artistica parigina il cui cuore all’epoca si trovava a Montparnasse, e cominciò a frequentare Jean Lurçat, Louis Marcoussis, André Lhote, Max Jacob, Moïse Kisling, Marc Chagall, Pablo Picasso, Salvador Dali, Armand Nakache, Paul Signac, Jacques Lipchitz, Fernand Léger, Edouard Goerg, Geiger, Max Ernst, etc…
Durante l’Esposizione Internazionale che ebbe luogo a Parigi nel 1937, Ekman ottenne una medaglia d’oro per la tela La pelote bleu, acquistata più tardi dallo Stato per lo spazio espositivo Jeu de Paume.
Agli inizi della seconda Guerra mondiale, ricercato dai nazisti, si rifugiò a Saint-Jean-de-Luz, nel sud-est della Francia, dove cominciò a firmare temporaneamente le sue opere con lo pseudonimo di Ekma.
Nel 1944 il Palazzo delle Belle Arti di Bruxelles organizzò una sua mostra molto importante e alla quale si rese anche la Regina del Belgio.
Neli anni ’50 e ’60 le sue esposizioni si susseguirono ad un ritmo costante in Francia, in Belgio, in Olanda e in Svizzera. Durante l’esposizione internazionale a Deauville nel 1956, ricevette il “Premio del nudo”.
Nel 1961 un importante pannello murale (2,50 x 1,40 m) sulle piante medicinali nel mondo, gli fu commissionato dal Professor H. Griffon. Quest’opera fu realizzata per la farmacia dell’aeroporto parigino di Orly.
Poco tempo dopo una grande retrospettiva alla galleria Reflets di Bruxelles, Nicolas Ekman si spegne il 13 novembre 1973 a Parigi. È sepolto al cimitero di Ivry, nella regione parigina.
La figlia Luce Ekman fondò un’associazione a scopo non lucrativo “Le Sillon Nicolas Ekman” nel 1989 con il fine di trasmettere la memoria dell’artista e farlo conoscere alle più giovani generazioni. Molte delle esposizioni organizzate hanno avuto luogo in Francia e in Olanda.
Un catalogo minuzioso della sua opera é in questo momento in elaborazione.
Bibliografia selezionata
- (fr) Paul Fierens, Monographie Eekman, Brussells, 1936
- (fr) Maurice Bedel, Introduction à l'Album I, Paris, 1943
- (fr) Maurice Fombeure, Introduction à l'Album II, Paris, 1950
- (fr) Jean-Louis Monod, Eekman, peintre, humaniste… et magicien, éd. Pierre Cailler, Geneva, *1969
- (fr) Nicolas Eekman, peintre graveur, co-edition Le Sillon - Somogy, 2004