Cobaltite
Cobaltite | |
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Classificazione Strunz | II/D.18-10 |
Formula chimica | CoAsS[1][2] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | Ortorombico, bipiramidale[3] |
Sistema cristallino | cubico[1] |
Parametri di cella | a:b:c =0.9978:1:1 - dimensioni di cella: a = 5.57, b = 5.582, c = 5.582, Z = 4; V = 173.55 Den(Calc)= 6.35[3] |
Gruppo puntuale | mm2[3] |
Gruppo spaziale | P ca21[3] |
Proprietà fisiche | |
Densità | secondo alcuni[1] 6,1-6,4 g/cm³ secondo altri[2] 6,3 g/cm³ secondo altri ancora[3] 6,33 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 5,5[1][2] |
Sfaldatura | perfetta[2], fragile[3], sfaldatura evidente[1] |
Frattura | irregolare[2] o buona[3] |
Colore | bianco argenteo[1][2] con una punta di rosaceo[1] o bianco argenteo rossastro[3], grigio nerastro[2], grigio acciaio violaceo, nero[3] |
Lucentezza | metallica[2] |
Opacità | opaco[3] |
Striscio | grigio nerastro[2], nero grigiastro[3] |
Diffusione | raro[1] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La cobaltite è un minerale appartenente al gruppo omonimo.
Alcune fonti attestano che cobaltite è un sinonimo di cobaltina.[1]
Abito cristallino
Granulare, massivo, striato.[3]
Origine e giacitura
Il minerale è di genesi idrotermale[2][3] formandosi per raffreddamento del magma residuo dopo la formazione di graniti e pegmatiti. Questi fluidi magmatici si insinuano in fessure e spaccature esistenti in rocce originando dei corpi magmatici noti come vene o filoni.[2]
Forma in cui si presenta in natura
I cristalli si presentano sotto forma di cubi, ottaedri, e piritoedri oppure in una combinazione di queste due ultime forme. Le facce sono generalmente striate come avviene per la pirite anche se si trova in masse granulari o compatte.[2] I cristalli possono essere anche pentagonododecaedrici.[1]
Caratteristiche chimico-fisiche
Il rapporto di cobalto, solfuro ed arsenico è di 1 ad 1 ad 1. Tuttavia, in alcune molecole del minerale, il cobalto può essere sostituito da iridio, indio, rodio, palladio, platino e rutenio, mentre a sua volta l'arsenico può essere sostituito dall'antimonio, così, se prevale l'uno o l'altro di questi elementi si potranno avere delle specie isomorfe: gersdorffite se prevalgono il nichel e l'arsenico, platarsite se prevalgono il platino e l'arsenico, ullmannite se prevalgono nichel ed antimonio e willyamite se prevalgono cobalto, nichel ed antimonio.[2]
La struttura della cobaltite è caratterizzata dall'alternarsi lungo gli spigoli della molecola, quest'ultima a forma di cubo, degli atomi di cobalto e di gruppi formati da arsenico e da zolfo a differenza della pirite che ha il ferro al posto del cobalto e gruppi formati da due atomi di zolfo invece dei gruppi zolfo-arsenico.[2]
Il minerale è solubile in acido nitrico.[1]
Utilizzi
Per l'estrazione del cobalto.[2]
Località di ritrovamento
- In Europa: Gran Bretagna, Norvegia, Germania, Russia,[2] ad Hakansboda nel Vastmanland e Tunaberg nel Södermanland (Svezia), a Kaltenberg nel Vallese (Svizzera);[1]
- In Italia: in alcune miniere di Gonnosfanadiga[2] (provincia del Sud Sardegna), a Rio Marina nell'Isola d'Elba;[1]
- Nelle Americhe: nell'Ontario (Canada), Sonora (Messico);[2]
- Negli Stati Uniti: in Colorado, Idaho, California;[2]
- Resto del mondo: Marocco, India e Australia.[2]
Note
- ^ a b c d e f g h i j k l m Carlo Maria Gramaccioli, Cobaltina in I minerali dalla A alla Z vol. I, pag. 129, Alberto Peruzzo editore, Milano
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t Autori Vari, Scheda Cobaltite in Il magico mondo di minerali & gemme, De Agostini, 1993-1996 Novara
- ^ a b c d e f g h i j k l m Dati Webmin
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) Webmin, su webmineral.com.