Bad World Tour

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bad World Tour
Michael Jackson interpreta Wanna Be Startin' Somethin' durante una tappa del Bad World Tour a Vienna
Tour di Michael Jackson
AlbumBad
InizioGiappone (bandiera) Tokyo
12 settembre 1987
FineStati Uniti (bandiera) Los Angeles
27 gennaio 1989
Tappe2
Spettacoli
Cronologia dei tour di Michael Jackson
Victory Tour
(1984)		 Dangerous World Tour
(1992-1993)

Il Bad World Tour è stato il primo tour mondiale da solista del cantautore statunitense Michael Jackson, intrapreso tra il 1987 e il 1989 a supporto del suo settimo album in studio, Bad.

Il tour iniziò a Tokyo, in Giappone, il 12 settembre 1987 davanti a più di 45.000 spettatori,[1] per poi spostarsi in Australia, Stati Uniti e infine Europa, facendo tappa anche in Italia, a Roma il 23 e il 24 maggio 1988[2] e a Torino il 29,[3] concludendosi a Los Angeles il 27 gennaio 1989.[4]

Jackson eseguì 123 concerti in 15 nazioni in Asia, Oceania, Nord America ed Europa. Il tour ebbe un totale di quasi 4,5 milioni di spettatori,[5] con un incasso complessivo di oltre 125 milioni di dollari dell'epoca, rendendolo all'epoca il tour di maggior successo di tutti i tempi,[6][7][8] e ottenendo tre record nel Guinness dei Primati come "il tour con i maggiori incassi nella storia", "il tour con il più vasto pubblico presente" e "la serie di concerti di maggior successo della storia".[9][10][11]

Nel 2019, il Bad World Tour è stato scelto da Vivid Seats e Consequence come il "miglior tour di tutti i tempi di un artista solista":[12][13][14]

«Il Bad World Tour è stato il momento in cui Jackson ha conquistato il mondo ed è diventato veramente il Re del Pop. Ha dimostrato che una popstar poteva superare le band più in voga del pianeta e che un concerto poteva essere un'elaborata produzione teatrale su una scala mai vista prima. Jackson ha stabilito i record di presenze e incassi mentre si esibiva per 123 volte in 15 paesi; la sua singolare combinazione di canto distintivo, danza ultraterrena e stile inimitabile lo hanno reso un'icona della cultura pop di prim'ordine da quel momento in poi.»

Il tour

[modifica | modifica wikitesto]

Antefatti, annuncio e promozione

[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º luglio 1987 Frank DiLeo, manager di Jackson, annunciò che il cantante avrebbe intrapreso il suo primo tour mondiale da solista partendo dal Giappone, per proseguire poi in Australia, Stati Uniti ed Europa.[15] La tournée avrebbe sancito la sua prima apparizione sul palco dal Victory Tour con i Jacksons nel 1984, oltre che la sua prima visita in Giappone dai tempi dei Jackson 5, nel 1973.[15] Tutti i concerti del tour sarebbero stati eseguiti in stadi, parchi cittadini e grandi aree all'aperto: tuttavia, per i concerti negli Stati Uniti, Jackson scelse di esibirsi nelle arene, per poter essere più vicino al pubblico e per evitare la confusione mediatica e organizzativa che aveva contraddistinto il tour negli stadi del 1984.[16][17][18] Pepsi-Cola, che aveva già sponsorizzato il Victory Tour, firmò un nuovo contratto con Jackson del valore di 15 milioni di dollari a sostegno del tour americano, estendendolo poi anche agli spettacoli nel resto del mondo.[19] In seguito all'accordo, tra il 1987 e il 1988 furono girati una serie di spot che avevano come protagonista il cantante: nel primo della serie, realizzato nell'87, Jackson simulava un concerto mentre eseguiva una versione dal vivo di Bad con un testo diverso dall'originale (contenente dei riferimenti alla bevanda), alternata a delle immagini di un giovane ammiratore (James Safechuck) che bussava alla porta del suo camerino per chiedere un autografo e che, alla fine, veniva colto di sorpresa dal suo arrivo. Altri quattro spot vennero realizzati per promuovere la parte europea del tour nel 1988 ed erano divisi in episodi intitolati The Chase, The Chopper, The Museum e The Finale, in cui si vedeva il cantante fuggire dopo un concerto dai fans e dai paparazzi prima a bordo di una Ferrari Testarossa completamente nera, poi appeso ad un elicottero per poi, alla fine dell'ultimo spot, ritrovarsi di nuovo su un palcoscenico.[20] Come conseguenza della sponsorizzazione del tour, le vendite di Pepsi aumentarono del 200% nel solo Giappone alla fine del 1987.[21]

Allestimento

[modifica | modifica wikitesto]

Lo staff "permanente" del tour contava più di 130 persone, a cui se ne aggiungevano altre 40 che venivano reclutate localmente;[22] per trasportare l'entourage, il palco e le attrezzature venne noleggiato un jumbo jet, mentre 22 camion erano necessari per spostarsi da un luogo ad un altro. Il palco pesava circa 33 tonnellate,[18] e utilizzava 700 luci, 100 altoparlanti, 40 laser, tre specchi e due megaschermi al LED di 7 metri per 5, all'epoca considerati una tecnologia all'avanguardia.[23][24]

Per i concerti del 1988 e del 1989 il palco, lungo oltre 60 metri,[25] fu modificato con l'aggiunta di un piano rialzato per la band con luci intermittenti, parti semovibili che apparivano e scomparivano e un muro di oltre 2,000 luci sul fondo della scena, che venivano controllate da remoto con un pc, anche questo all'avanguardia per l'epoca.[22]

Preparazione e dettagli

[modifica | modifica wikitesto]

I costumi

[modifica | modifica wikitesto]
Giacca e cintura indossate da Jackson all'inizio dei concerti.

I primi costumi per il tour vennero disegnati e realizzati da Bill Whitten, mentre il resto dagli stilisti Michael Lee Bush e Dennis Tompkins, conosciuti da Jackson due anni prima sul set di Captain EO. Per il tour Jackson indossava una giacca e dei pantaloni di pelle nera in stile militare, entrambi abbondantemente decorati da cinghie in pelle, cerniere, fibbie, borchie, stemmi e decorazioni militari, e un ampio cinturone metallico finemente decorato. La giacca militare era indossata solamente per il brano di apertura a partire da Yokohama; sotto ad essa, Jackson aveva un costume in spandex, con una sola decorazione in pelle nera borchiata. Durante i tre concerti iniziali del tour a Tokyo il colore del costume era diverso ogni sera: Jackson voleva sperimentare quale tinta fosse migliore, per essere ben visibile da tutti i fan nello stadio, tra il nero (utilizzata nel primo giorno), l'argento (utilizzata nel secondo giorno) e il rosso (utilizzata nel terzo giorno); alla fine scelse l'argento, che avrebbe mantenuto per tutto il resto del tour a partire da Nishinomiya il 19 novembre. In Workin' Day and Night Jackson indossava una tuta violacea di velluto e velcro, impreziosita da strass, fibbie e cerniere ribattezzata magic jumpsuit, perché in realtà si trattava di una tuta da trasformista, che permetteva a Jackson di cambiarsi velocemente alla fine della canzone, dopo un trucco di magia.[26] Per Thriller l'artista indossava una giacca simile a quella del video che includeva fibre ottiche luminose che si illuminavano a comando.[27]

Nella seconda parte del tour, numerosi abiti furono cambiati, in particolare quelli di Jackson; per la prima parte dei concerti il cantante mantenne la giacca con i pantaloni borchiati e il cinturone, indossando però un nuovo costume argentato dal design maggiormente militare, anch'esso abbellito da cinture, fibbie e decorazioni metalliche.[28] Nei concerti a Kansas City il costume si chiudeva a bottoni, mentre a partire da New York si chiudeva con una zip. Una seconda magic jumpsuit fu realizzata per Workin' Day and Night, stavolta di colore bianco, impreziosita da cinghie e cinturini, simile alle tute che Elvis Presley indossava negli ultimi anni di vita.[29] Anche per Thriller fu realizzata una seconda giacca tecnologicamente all'avanguardia per l'epoca, contenente 11,000 luci che si accendevano a distanza durante l'esibizione, andando a ritmo con il brano e la coreografia. Per realizzare il pezzo, Bush e Tompkins lavorarono con tre ingegneri per cablare la giacca con delle batterie posteriori, una scheda del computer e cavi che si estendevano fino alle maniche. Le pesanti batterie necessarie ad accendere la giacca non permettevano a Jackson di indossarla per tutto il pezzo, pertanto iniziava la canzone con una diversa giacca (simile a quella da college vista all'inizio del videoclip) che cambiava a metà esibizione con quella luminosa, poco prima della coreografia con gli zombi.[27][30]

In totale, i costumi realizzati per il tour, inclusi quelli per i ballerini e la band, furono oltre 70.[31]

La band e i ballerini

[modifica | modifica wikitesto]

Per comporre la sua nuova band, Jackson indisse una lunga serie di audizioni a Los Angeles nell'estate del 1987. Furono scelti tre coristi maschili, Kevin Dorsey, Dorian Holley e Darryl Phinnessee; la quarta corista scelta, Siedah Garrett, era la cantante che aveva registrato I Just Can't Stop Loving You con Jackson e co-scritto per lui Man in the Mirror insieme a Glen Ballard. A causa di altri impegni discografici, fu tuttavia costretta a rinunciare all'incarico, nonostante avesse provato per due settimane con tutta la band,[32][33][34][35] e venne sostituita dall'allora emergente Sheryl Crow.[36] Come direttore musicale, Jackson scelse Greg Phillinganes, che aveva collaborato a tutti i suoi album e a quelli dei Jacksons fin dal 1978,[37] mentre alla batteria venne chiamato Jonathan Moffett, storico batterista dei Jacksons fin dal 1979;[38] essendo però ancora impegnato nel Who's That Girl Tour di Madonna, che si era prolungato più del previsto, venne sostituito da Ricky Lawson.[39] La chitarrista Jennifer Batten fu scelta tra più di 100 persone; Jackson rimase particolarmente impressionato dalla sua esecuzione di Beat It, che Batten aveva imparato a suonare anni prima con la sua cover band. Il cantante ideò per lei anche l'iconico look androgino, che ne avrebbe contraddistinto l'immagine negli anni successivi. Le prove del tour, svoltesi negli Universal Studios di Hollywood a Los Angeles, durarono più di due mesi.[40][41][42][43]

Jackson selezionò 5 ballerini per il tour, tra cui LaVelle Smith Jr., che aveva già partecipato al videoclip di Smooth Criminal nei mesi precedenti, e che sarebbe rimasto uno dei suoi co-coreografi principali per tutto il resto della sua carriera.[44][45]

La prima parte del tour (1987)

[modifica | modifica wikitesto]

Il tour partì a meno di un mese dalla pubblicazione dell'album. Impegnato nella promozione del disco e poi nella realizzazione dei primi videoclip, il cantante non aveva avuto modo di provare coreografie per le nuove canzoni, pertanto i concerti giapponesi e australiani del tour somigliavano nella scaletta e nelle coreografie di molti brani al precedente Victory Tour con i fratelli: le uniche differenze sostanziali consistevano negli arrangiamenti dei brani, nella nuova band, nei ballerini al posto dei fratelli Jackson e nei costumi. Le uniche due tracce dal nuovo album erano il duetto I Just Can't Stop Loving You e Bad, con cui i concerti si chiudevano, e che erano anche gli unici due singoli pubblicati fino ad allora.[46]

Per l'ingresso in scena di Jackson, una parete di luci emergeva dal palco, avvolto in una cortina di fumo; al suo diradarsi apparivano improvvisamente il cantante e i suoi ballerini, che iniziavano il concerto lanciandosi in Wanna Be Startin' Somethin'. La performance di This Place Hotel, che comprendeva effetti pirotecnici, era preceduta dalla silhouette di Jackson che danzava dietro ad un telo, mentre i coristi recitavano alcuni versi in sottofondo. Ad ogni tappa, durante She's Out of My Life, Jackson faceva salire sul palco una fan diversa e cantava una parte della canzone abbracciato a lei. Alla fine di Workin' Day and Night Jackson scompariva con un numero di illusionismo, per riapparire pochi secondi dopo completamente cambiato nel costume di Beat It dalla parte opposta del palco, su di un braccio meccanico che lo sollevava diversi metri sopra il pubblico. Nei concerti giapponesi, verso la fine dello spettacolo, Jackson scendeva a sorpresa dal palco sulle note di Bad per avvicinare i fan delle prime file.[47]

La seconda parte del tour (1988-'89)

[modifica | modifica wikitesto]
Michael Jackson e i suoi ballerini interpretano The Way You Make Me Feel nel 1988.

Nei circa tre mesi che separarono la prima e la seconda parte del tour, Jackson ebbe modo di provare nuove coreografie e aggiunse in scaletta numerosi brani dal nuovo album: fecero così il loro esordio dal vivo le canzoni Another Part of Me, Smooth Criminal, Dirty Diana, The Way You Make Me Feel e Man in the Mirror, che chiudeva lo spettacolo con un appello umanitario, che sarebbe divenuto una consuetudine nelle successive tournée di Jackson. Rispetto alla prima parte del tour, l'ingresso di Jackson era preceduto da un'introduzione più elaborata: il muro di luci sul fondo si illuminava improvvisamente, disegnando l'immagine dei piedi di Jackson che effettuavano il moonwalk, al termine del quale partivano una serie di fragorosi rumori metallici ed esplosioni, seguiti quindi dal consueto ingresso sul palco con la cortina fumogena.[48][49] This Place Hotel inoltre veniva eseguita senza l'introduzione col telo e la silhouette, utilizzati invece come apertura per Smooth Criminal, al termine della quale i ballerini cadevano a terra "crivellati" di colpi, tramite effetti pirotecnici inseriti nei loro costumi.[49] All'inizio di Thriller, Jackson indossava una maschera da licantropo ed eseguiva un altro numero di illusionismo, scomparendo in una nuvola di fumo e apparendo subito dopo dall'altro lato del palco, calandosi con una fune.[18][50] L'esibizione di Bad era preceduta da nuove immagini create dal muro di luci, mentre sul finale del brano Jackson presentava ogni membro della band al pubblico e veniva raggiunto da un gruppo di ragazzi e ragazze che ballavano assieme a lui. Al termine di Man In the Mirror, nelle date europee, il concerto veniva concluso da uno spettacolo pirotecnico.

Scaletta

[modifica | modifica wikitesto]

Scaletta prima parte - 1987

[modifica | modifica wikitesto]

Scaletta seconda parte - 1988/1989

[modifica | modifica wikitesto]

Variazioni

[modifica | modifica wikitesto]

1 Human Nature e Smooth Criminal sono state eseguite subito dopo Another Part of Me solamente allo spettacolo del 13 novembre 1988,[51] e negli spettacoli tra il 16 e il 27 gennaio 1989.[52]

2 Dirty Diana non è stata eseguita solamente allo spettacolo del 27 gennaio 1989.[53]

3 The Way You Make Me Feel non è stata eseguita solamente allo spettacolo del 16 luglio 1988.[54]

Accoglienza

[modifica | modifica wikitesto]

Giappone ed Australia

[modifica | modifica wikitesto]

La serie di concerti ebbe inizio in Giappone, dove Jackson arrivò il 9 settembre 1987; le autorità dovettero chiudere metà dell'aeroporto internazionale Narita di Tokyo,[1] preso d'assalto da oltre 600 tra giornalisti e fotografi e da centinaia di fan, arrivati per accogliere il cantante,[55][56] così come il suo scimpanzé domestico Bubbles, che fu imbarcato su un altro volo.[57] Parlando con i giornalisti, Frank DiLeo disse che dopo i concerti il pubblico giapponese non sarebbe più stato lo stesso: la presenza di Jackson provocò infatti un'isteria di massa mai vista prima nel Paese e i nove concerti inizialmente previsti, sold out da settimane, furono aumentati a 14 per l'ingente richiesta.[58] I primi tre concerti del tour al Korakuen Stadium furono visti da 45.000 spettatori a sera, un record di presenze senza precedenti per la città di Tokyo,[1][59] e simili cifre si registrarono in tutte le altre città. In tutto, il tour giapponese di Jackson registrò oltre 570.000 spettatori totali, battendo ogni precedente record; fino a quel momento nessun artista, straniero o giapponese, era mai riuscito a radunare più di 200.000 persone in un intero tour.[60][61][62] Jackson guadagnò oltre 2 milioni di dollari tra sponsorizzazioni e diritti tv, e oltre 20 milioni di dollari dagli incassi dei biglietti.[63] Due speciali televisivi su Jackson e sui concerti di Tokyo registrarono ascolti del 20% alla tv nazionale.[64] La stampa giapponese soprannominò il cantante "Typhoon Jackson" ("tifone Jackson"), definendo il suo tour "il più grande spettacolo della terra",[65][66][67][68] che l'artista decise di dedicare a Yoshiaki Hagiwara, un bambino di cinque anni che era stato rapito e assassinato poco tempo prima, donando 1,6 milioni di yen ai suoi genitori.[69]

In Australia il tour registrò simili entusiasmi e Jackson venne soprannominato dalla stampa "Crocodile Michael" ("coccodrillo Michael").[70] Durante il secondo concerto a Brisbane, Stevie Wonder salì a sorpresa sul palco, duettando con Jackson nel finale di Bad.[71]

Stati Uniti e performance ai Grammy Awards 1988

[modifica | modifica wikitesto]
Michael Jackson nel febbraio 1988, durante una pausa dal tour, mentre firma autografi a Honolulu, Hawaii.

Prima della partenza del tour americano, Jackson fece un mese di prove al Pensacola Bay Center a Pensacola, dal 22 gennaio al 18 febbraio 1988, per sperimentare le nuove canzoni dell'album e il nuovo palco. L'ultima prova generale del tour fu vista da 450 tra alunni ed insegnanti della Hallmark Elementary School, invitati personalmente da Jackson dopo aver ricevuto in regalo una videocassetta con un brano rap scritto per lui da parte di uno studente.[72][73][74]

La seconda parte del tour iniziò a fine febbraio 1988 negli Stati Uniti, facendo registrare sold out ovunque, con biglietti esauriti in 4 ore.[75] Inizialmente, la tournée sarebbe dovuta partire da Atlanta, ma i funzionari della Pepsi obiettarono perché la città ospitava la sede della rivale Coca-Cola;[76] Jackson aprì quindi il tour a Kansas City, la stessa città dove era cominciato il Victory Tour.[18]

Il 2 marzo Jackson partecipò ai Grammy Awards 1988 dove Bad ricevette 5 nomination tra le quali quella di Album dell'anno, vincendo solo il premio per Best Engineered Recording.[77][78] Jackson tuttavia rubò la scena a ogni altro artista presente con la sua prima esibizione televisiva in 5 anni:[79] nella sua storica performance di chiusura, considerata una delle migliori nella storia del premio,[80][81][82][83][84] Jackson eseguì The Way You Make Me Feel e Man in the Mirror, dove venne accompagnato da un coro gospel, comprendente anche la cantante, e co-autrice del pezzo, Siedah Garrett.[85][86]

Il giorno successivo si esibì nel primo di tre concerti al Madison Square Garden di New York davanti a 20,000 persone,[87] dove, trattandosi di un concerto benefico, venne raggiunto sul palco da diversi ospiti: Siedah Garrett duettò con Jackson durante I Just Can't Stop Loving You; Tatiana Thumbtzen, la modella presente nel video di The Way You Make Me Feel, apparve durante la performance della canzone, mentre il chitarrista Steve Stevens, che aveva già suonato nel videoclip, accompagnò Jackson in Dirty Diana; la performance del brano tratta dal concerto fu in seguito trasmessa da MTV come versione alternativa del video originale.[88] L'incasso del concerto, oltre 600.000 dollari, venne donato in beneficenza allo United Negro College Found.[89] Dal 1985, Jackson aveva donato oltre 450.000 dollari alla fondazione, garantendo borse di studio a più di 130 giovani afroamericani.[90] Pochi giorni dopo il cantante ricevette una laurea honoris causa in Lettere dalla fondazione,[91] seguita da un analogo riconoscimento da parte della Fisk University.[92]

Nel 2010, i tre concerti di Jackson del 1988 sono stati votati come il "migliore evento musicale di sempre" nella storia del Madison Square Garden.[93][94]

Europa

[modifica | modifica wikitesto]
Michael Jackson si esibisce durante la tappa di Vienna nel 1988.

A fine maggio il tour arrivò in Europa, provocando un'isteria collettiva superiore persino a quella registrata in Giappone e in Australia.[95][96] Il 23 maggio Jackson inaugurò il tour europeo in Italia, con due serate allo Stadio Flaminio di Roma, davanti a 70.000 persone,[97] cui fecero seguito i 60.000 fans radunati all'Olimpico di Torino;[98] la polizia dovette nell'occasione soccorrere centinaia di fan che rischiavano di essere schiacciati nella calca della folla.[25] In Austria, i 40.000 spettatori del concerto al Gugl Stadion di Linz stabilirono il record di presenze per la città,[99] mentre la stampa riportò ampiamente gli oltre 130 svenimenti di ragazze tra il pubblico di 55.000 persone durante il concerto al Praterstadion di Vienna.[95][100] In Germania Jackson divenne il primo artista ad esibirsi all'Hockehheimring, davanti a 100.000 persone,[101] mentre a Monaco di Baviera 77.000 spettatori stabilirono il record di presenze all'Olympiastadion.[102] Il 17 giugno Jackson si recò nella città di Vevey per un incontro con l'attrice Oona O'Neill, vedova di Charlie Chaplin,[103] mentre due giorni più tardi egli avrebbe dovuto tenere un concerto a Berlino Ovest nel parco antistante il Palazzo del Reichstag, accanto al confine del Muro; per questo motivo il governo della Repubblica Democratica Tedesca ordinò alla Stasi di compiere azioni di spionaggio contro il cantante durante la sua permanenza in città e organizzò una trasmissione del concerto in differita di due minuti per Berlino Est, in modo da censurare possibili "provocazioni politiche" o, in alternativa, una trasmissione di un precedente spettacolo del cantante.[104]

Fan in coda per il concerto di Michael Jackson a Berlino Ovest davanti al Reichstag.

La sera dello spettacolo Jackson si esibì davanti a 60.000 fan, mentre diverse decine di migliaia di persone si erano radunate dall'altra parte del Muro; da parte sua Jackson aveva fatto alzare al massimo il volume delle apparecchiature e l'illuminazione per cercare di intrattenere anche i berlinesi dell'Est.[105] All'ultimo minuto, nel timore di azioni antigovernative, la polizia disperse la folla e annullò la trasmissione in differita;[96] il governo della DDR lo considerò "uno dei momenti più minacciosi per la sicurezza della Germania orientale".[106][107] A Parigi Jackson divenne il primo artista ad esibirsi al Parc des Princes,[108] cantando davanti a 70.000 spettatori a sera,[109] mentre il concerto al Camp Nou di Barcellona fu visto da 95.000 spettatori, il pubblico più grande nella storia dello stadio per un artista solista.[110][111] I due concerti di Jackson al Páirc Uí Chaoimh di Cork, davanti a 130.000 persone, restano il più grande evento musicale mai avvenuto nella città irlandese.[112][113]

Il 14 luglio 1988 Jackson diede inizio ad una serie di 7 concerti sold out al Wembley Stadium di Londra davanti a oltre 504.000 spettatori, battendo i record precedenti detenuti da Bruce Springsteen, Genesis e Madonna, ottenendo l'ingresso nel Guinness dei primati per "la serie di concerti di maggior successo della storia".[9][10][114] Il 29 novembre 1987 iniziarono le vendite dei biglietti dei primi due concerti e oltre 6.000 persone si accamparono fuori dallo stadio la notte precedente per poterseli assicurare. La richiesta iniziale fu superiore ad 1,5 milioni di biglietti e i primi cinque concerti furono immediatamente sold out con più di sei mesi d'anticipo: fino a quel momento nessun artista o band era mai riuscito a vendere biglietti per più di tre spettacoli nello stadio.[60][115] Furono quindi aggiunte altre due date, anch'esse esaurite immediatamente; in totale, oltre 2 milioni di persone tentarono di comprare i biglietti per vedere Jackson a Wembley, una cifra tale da poter fare 27 concerti sold out.[116] Tuttavia, nonostante l'enorme richiesta e la disponibilità di Jackson, non furono aggiunte ulteriori date londinesi al tour, poiché Io stadio aveva raggiunto la quota massima annuale per le performance live.[116][117] Oltre al riconoscimento del Guinness, Jackson fu premiato anche dai funzionari dello stadio per lo storico record ottenuto e mai più eguagliato da nessun altro artista solista.[96] Al concerto del 16 luglio Jackson consegnò al Principe Carlo e alla Principessa Diana Spencer un assegno di 450.000 dollari per la loro fondazione benefica. La coppia reale, che assistette al concerto, gli consegnò in cambio una speciale targa commemorativa per le vendite dei suoi album Off the Wall, Thriller e Bad in Gran Bretagna.[118] Mentre si trovava a Londra, il cantante ricevette un trattamento fino ad allora riservato solo ai reali: in occasione di una cena in suo onore alla Guildhall, Jackson divenne il primo commoner della storia ad entrare nello storico edificio attraverso l'ingresso reale, grazie ad un permesso concesso dalla Regina Elisabetta II in persona, venendo accompagnato da trombettieri e guardie reali a cavallo.[119]

Anche gli altri concerti nel paese stabilirono record senza precedenti: il suo spettacolo al Cardiff Arms Park, davanti a 55.000 persone, divenne il più grande evento mai visto in Galles fino a quel momento,[120] mentre a Leeds Jackson attirò una folla di oltre 90.000 persone al Roundhay Park, infrangendo tutti i precedenti record del luogo;[121] il concerto si svolse il 29 agosto 1988, nel giorno del suo 30º compleanno: in un momento di pausa il pubblico gli cantò Happy Birthday.[122] All'ultimo concerto britannico ed europeo del tour, tenuto l'11 settembre all'ippodromo di Liverpool, assistette una folla di 125.000 persone (di cui oltre 1.550 rimasero ferite nella corsa ai posti), la più grande mai vista nel paese per un artista straniero, e la più grande della carriera di Jackson fino a quel momento.[123]

In tutto, il tour europeo fu seguito da oltre 2,5 milioni di fan, diventando all'epoca il tour di maggior successo di sempre nel continente.[124][125]

Stati Uniti e Giappone

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo una seconda serie di concerti sold out negli Stati Uniti in autunno, a dicembre Jackson tornò ad esibirsi in Giappone, con altri 9 concerti sold out al Tokyo Dome davanti a 450.000 persone.[126][127] In totale, oltre 1 milione di giapponesi assistette ai 23 concerti sold out del Bad World Tour, la tournée di maggior successo di tutti i tempi nel paese.[125] Il tour si concluse a Los Angeles, nel gennaio del 1989.[4][7]

Date

[modifica | modifica wikitesto]
Data Città Paese Luogo Spettatori
Prima Parte
Asia
12 settembre 1987 Tokyo Giappone (bandiera) Giappone Korakuen Stadium 45,000[128]
13 settembre 1987 45,000[128]
14 settembre 1987 45,000[128]
19 settembre 1987 Nishinomiya Hankyu Nishinomiya Stadium 35,000[129]
20 settembre 1987 35,000[129]
21 settembre 1987 35,000[129]
25 settembre 1987 Yokohama Yokohama Stadium 48,000[129]
26 settembre 1987 48,000[129]
27 settembre 1987 48,000[129]
3 ottobre 1987 48,000[129]
4 ottobre 1987 48,000[129]
10 ottobre 1987 Osaka Osaka Stadium 32,000[130]
11 ottobre 1987 32,000[130]
12 ottobre 1987 32,000[130]
Oceania
13 novembre 1987 Melbourne Australia (bandiera) Australia Olympic Park Stadium 40,000[131]
20 novembre 1987 Sydney Parramatta Stadium 45,000[132]
21 novembre 1987 45,000[132]
25 novembre 1987 Brisbane Entertainment Centre 13,000[133]
28 novembre 1987 13,000[133]
Seconda Parte
Nord America
23 febbraio 1988 Kansas City Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Kemper Arena 17,000[134]
24 febbraio 1988 17,000[134]
3 marzo 1988 New York Madison Square Garden 20,000[135]
5 marzo 1988 20,000[135]
6 marzo 1988 20,000[135]
12 marzo 1988 Saint Louis St. Louis Arena 19,000[136]
13 marzo 1988 19,000[136]
18 marzo 1988 Indianapolis Market Square Arena 17,500[137]
19 marzo 1988 17,500[137]
20 marzo 1988 Louisville Freedom Hall 18,000[129]
24 marzo 1988 Denver McNichols Sports Arena 20,000[129]
25 marzo 1988 20,000[129]
26 marzo 1988 20,000[129]
30 marzo 1988 Hartford Hartford Civic Center 15,000[138]
31 marzo 1988 15,000[138]
1º aprile 1988 15,000[138]
8 aprile 1988 Houston Summit Arena 17,500[139]
9 aprile 1988 17,500[139]
10 aprile 1988 17,500[139]
13 aprile 1988 Atlanta Omni Coliseum 16,500[129]
14 aprile 1988 16,500[129]
15 aprile 1988 16,500[129]
19 aprile 1988 Rosemont Rosemont Horizon Arena 18,500[129]
20 aprile 1988 18,500[129]
21 aprile 1988 18,500[129]
25 aprile 1988 Dallas Reunion Arena 18,500[129]
26 aprile 1988 18,500[129]
27 aprile 1988 18,500[129]
4 maggio 1988 Minneapolis Metropolitan Center 17,000[129]
5 maggio 1988 17,000[129]
6 maggio 1988 17,000[129]
Europa
23 maggio 1988 Roma Italia (bandiera) Italia Stadio Flaminio 35,000[97]
24 maggio 1988 35,000[97]
29 maggio 1988 Torino Stadio Olimpico 60,000[140]
2 giugno 1988 Vienna Austria (bandiera) Austria Prater Stadion 50,000[141]
5 giugno 1988 Rotterdam Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Feijenoord Stadion 50,000[142]
6 giugno 1988 50,000[142]
7 giugno 1988 50,000[142]
11 giugno 1988 Göteborg Svezia (bandiera) Svezia Eriksberg Dock Grounds 55,000[143]
12 giugno 1988 55,000[143]
16 giugno 1988 Basilea Svizzera (bandiera) Svizzera St. Jakob Stadion 55,000[144]
19 giugno 1988 Berlino Germania (bandiera) Germania Reichstag Grounds 60,000[105]
27 giugno 1988 Parigi Francia (bandiera) Francia Parc des Princes 70,000[145]
28 giugno 1988 70,000[145]
1º luglio 1988 Amburgo Germania (bandiera) Germania Volksparkstadion 58,000[146]
3 luglio 1988 Colonia Müngersdorfer Stadion 70,000[147]
8 luglio 1988 Monaco di Baviera Olympiastadion 77,000[148]
10 luglio 1988 Hockenheim Hockenheimring 100,000[149]
14 luglio 1988 Londra Inghilterra (bandiera) Inghilterra Wembley Stadium 72,000[150]
15 luglio 1988 72,000[150]
16 luglio 1988 72,000[150]
22 luglio 1988 72,000[150]
23 luglio 1988 72,000[150]
26 luglio 1988 Cardiff Galles (bandiera) Galles Cardiff Arms Park 55,000[150]
30 luglio 1988 Cork Irlanda (bandiera) Irlanda Páirc Uí Chaoimh 65,000[151]
31 luglio 1988 65,000[151]
5 agosto 1988 Marbella Spagna (bandiera) Spagna Estadio Municipal 30,000[152]
7 agosto 1988 Madrid Estadio Calderón 60,000[153]
9 agosto 1988 Barcellona Camp Nou 95,000[154]
12 agosto 1988 Nizza Francia (bandiera) Francia Stade de l'Ouest 48,000[155]
14 agosto 1988 Montpellier Stade Richter 35,000[156]
19 agosto 1988 Losanna Svizzera (bandiera) Svizzera Stade Olympique 45,000[157]
21 agosto 1988 Würzburg Germania (bandiera) Germania Mainwiesen 43,000[158]
23 agosto 1988 Werchter Belgio (bandiera) Belgio Werchter Park 60,000[159]
26 agosto 1988 Londra Inghilterra (bandiera) Inghilterra Wembley Stadium 72,000[150]
27 agosto 1988 72,000[150]
29 agosto 1988 Leeds Roundhay Park 90,000[150]
2 settembre 1988 Hannover Germania (bandiera) Germania Niedersachsenstadion 60,000[160]
4 settembre 1988 Gelsenkirchen Parkstadion 52,000[161]
6 settembre 1988 Linz Austria (bandiera) Austria Linzer Stadion 40,000[162]
10 settembre 1988 Milton Keynes Inghilterra (bandiera) Inghilterra Milton Keynes Bowl 60,000[150]
11 settembre 1988 Liverpool Aintree Racecourse 125,000[150]
Nord America
26 settembre 1988 Pittsburgh Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Civic Arena 16,000[129]
27 settembre 1988 16,000[129]
28 settembre 1988 16,000[129]
3 ottobre 1988 East Rutherford Meadowlands Arena 20,000[129]
4 ottobre 1988 20,000[129]
5 ottobre 1988 20,000[129]
10 ottobre 1988 Richfield Richfield Coliseum 19,000[129]
11 ottobre 1988 19,000[129]
14 ottobre 1988 Landover Capital Centre 17,500[129]
17 ottobre 1988 17,500[129]
18 ottobre 1988 17,500[129]
19 ottobre 1988 17,500[129]
24 ottobre 1988 Auburn Hills Palace of Auburn Hills 16,500[129]
25 ottobre 1988 16,500[129]
26 ottobre 1988 16,500[129]
7 novembre 1988 Irvine Irvine Meadows Amphitheater 15,000[129]
8 novembre 1988 15,000[129]
9 novembre 1988 15,000[129]
13 novembre 1988 Los Angeles Memorial Sports Arena 18,000[129]
Asia
9 dicembre 1988 Tokyo Giappone (bandiera) Giappone Tokyo Dome 50,000[163]
10 dicembre 1988 50,000[163]
11 dicembre 1988 50,000[163]
17 dicembre 1988 50,000[163]
18 dicembre 1988 50,000[163]
19 dicembre 1988 50,000[163]
24 dicembre 1988 50,000[163]
25 dicembre 1988 50,000[163]
26 dicembre 1988 50,000[163]
Nord America
16 gennaio 1989 Los Angeles Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Memorial Sports Arena 18,000[129]
17 gennaio 1989 18,000[129]
18 gennaio 1989 18,000[129]
26 gennaio 1989 18,000[129]
27 gennaio 1989 18,000[129]

Cancellazioni e modifiche

[modifica | modifica wikitesto]
  • 8 ottobre 1987: Osaka, Giappone, Osaka Stadium; Riprogrammato per il 10 ottobre 1987 (Jackson aveva la laringite)
  • 9 ottobre 1987: Osaka, Giappone, Osaka Stadium; Riprogrammato per il 12 ottobre 1987 (Jackson aveva la laringite)
  • 17 e 18 ottobre 1987: Hong Kong, Hong Kong, Hong Kong Coliseum: CANCELLATI (per problemi di organizzazione).[164][165]
  • 3 novembre 1987: Perth, Australia, W.A.C.A. Oval; CANCELLATO (per il rifiuto dell'associazione di cricket a concedere l'uso dell'impianto).[166]
  • 8 novembre 1987: Adelaide, Australia, Thebarton Oval; CANCELLATO (per il rifiuto dell'associazione di cricket a concedere l'uso dell'impianto).[166]
  • 27 novembre 1987: Brisbane, Australia, Queen Elizabeth II Stadium; Spostato all'Entertainment Centre con una seconda data aggiuntiva (per problemi di organizzazione).[166][133]
  • 2 dicembre 1987: Wellington, Nuova Zelanda, Athletic Park; CANCELLATO (per il rifiuto dell'associazione di cricket a concedere l'uso dell'impianto).[167][168]
  • 6 dicembre 1987: Auckland, Nuova Zelanda, Mt Smart Stadium; CANCELLATO (per il rifiuto dell'associazione di cricket a concedere l'uso dell'impianto).[167][168]
  • 14 marzo 1988: St. Louis, Stati Uniti, St. Louis Arena; CANCELLATO (Jackson aveva la laringite).[136]
  • 1 e 2 aprile 1988: Cincinnati, Stati Uniti, Riverfront Coliseum; CANCELLATI (per problemi di organizzazione).[169]
  • Aprile/Maggio 1988: Orlando, Stati Uniti, Florida Citrus Bowl; CANCELLATO (per problemi di organizzazione).[170]
  • Aprile/Maggio 1988: Tampa, Stati Uniti, Tampa Stadium; CANCELLATO (per problemi di organizzazione).[171]
  • 23 giugno 1988: Lione, Francia, Stade de Gerland; CANCELLATO (a causa dei pochi biglietti venduti).[172]
  • Giugno 1988: Milano, Italia, Stadio Giuseppe Meazza; Spostati in un'unica data allo Stadio Olimpico di Torino (Jackson voleva fare due concerti a Roma e due a Milano tra fine maggio e inizio giugno, ma lo stadio milanese era inagibile a causa di ristrutturazioni).[173]
  • Estate 1988: Slane, Irlanda, Slane Castle; CANCELLATI (per il rifiuto di Lord Henry Mountcharles, Visconte di Slane, a concedere l'uso del parco per due concerti in due notti consecutive).[115]
  • Estate 1988: Shanghai, Cina, Shanghai Sports Stadium; CANCELLATO (Jackson era stato invitato ad esibirsi dalla China Record Corporation).[174][175]
  • 9 agosto 1988: Montpellier, Francia, Stade Richter; Riprogrammato per il 14 agosto 1988 (per problemi di organizzazione)
  • 9 settembre 1988: Milton Keynes, Regno Unito, Milton Keynes Bowl; CANCELLATO (per problemi di organizzazione).[176]
  • 31 ottobre, 1° e 2 novembre 1988: Tacoma, Stati Uniti, Tacoma Dome; CANCELLATI (Jackson aveva la laringite. I tre concerti non furono mai riprogrammati nonostante fossero tutti sold out, con 72.000 biglietti venduti).[177][178]
  • 14 novembre 1988: Los Angeles, Stati Uniti, Memorial Sports Arena; Riprogrammato per il 16 gennaio 1989 (Jackson aveva la laringite).[179][180]
  • 15 novembre 1988: Los Angeles, Stati Uniti, Memorial Sports Arena; Riprogrammato per il 17 gennaio 1989 (Jackson aveva la laringite)
  • 20 novembre 1988: Los Angeles, Stati Uniti, Memorial Sports Arena; Riprogrammato per il 18 gennaio 1989 (Jackson aveva la laringite)
  • 21 novembre 1988: Los Angeles, Stati Uniti, Memorial Sports Arena; Riprogrammato per il 26 gennaio 1989 (Jackson aveva la laringite)
  • 22 novembre 1988: Los Angeles, Stati Uniti, Memorial Sports Arena; Riprogrammato per il 27 gennaio 1989 (Jackson aveva la laringite)
  • Agosto 1989: Seul, Corea del Sud, Stadio Olimpico; CANCELLATI (Jackson firmò con un produttore locale per esibirsi in 4 concerti, ma gli spettacoli non ebbero mai luogo).[181][182]

Piani iniziali prevedevano concerti anche a Birmingham, Chapel Hill e Miami, negli Stati Uniti;[60][183] a Mannheim e Darmstadt in Germania,[184] a Modena o Bologna in Italia,[185] e in Canada.[15]

Home video

[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiali

[modifica | modifica wikitesto]

In occasione del venticinquesimo anniversario dell'uscita dell'album Bad, il 18 settembre 2012, è stato pubblicato un cofanetto commemorativo contenente il concerto allo Stadio Wembley di Londra del 16 luglio 1988 col titolo Michael Jackson Live at Wembley July 16, 1988, comprensivo di album rimasterizzato e CD con l'audio del concerto.[186][187][188]

Bootleg

[modifica | modifica wikitesto]

Sin dalla messa in onda televisiva in Giappone, nel 1987, del concerto che Jackson tenne a Yokohama il 26 settembre 1987, iniziarono a circolare VHS, MC e CD bootleg di tale concerto. Dal 2005 è in circolazione un DVD bootleg, Bad Tour Live in Yokohama Stadium, contenente la registrazione completa del concerto tenuto dal cantante allo stadio di Yokohama. Nello stesso periodo è uscito un altro DVD bootleg dei video tratti dall'album Bad. Questi due DVD sono stati stampati in un numero ristretto di copie e non in tutti i paesi. Nel 2009, anno della morte dell'artista, la Immortal Records ha pubblicato One Night in Japan, album dal vivo sempre bootleg che contiene nuovamente il concerto di Yokohama[189].

Altri concerti reperibili

[modifica | modifica wikitesto]

Ogni tappa del Bad World Tour, così come per tutti i successivi tour da solista di Jackson, è stata filmata e montata in diretta per gli schermi giganti dalla Nocturne Productions e, alla fine di ogni tappa, salvata su una U-matic, VHS professionale ad alta definizione. Alla fine di ogni concerto, la U-matic veniva riversata su una normale VHS, in modo che Jackson potesse riguardare il concerto da un normale VCR nella sua stanza d'hotel.[187] Negli anni, alcune di queste VHS sono finite in mano ai fan che, a partire dagli anni 2000, le hanno caricate su siti di video-file sharing come YouTube, rendendo molti di questi filmati reperibili per tutti. Inoltre, nel corso degli anni, sono stati trasmessi da alcune televisioni vari special televisivi comprendenti immagini inedite dal tour (come in Australia nel novembre 1987, in cui durante un'intervista esclusiva al cantante, vennero mostrate molte immagini in alta qualità delle prime tappe dei concerti giapponesi del tour[190]) e, pertanto, è oggi possibile reperire tali immagini on-line. Qui di seguito sono elencate, in ordine per data di esecuzione, solo le tappe che è possibile reperire nella loro interezza o quasi-interezza:

  • La maggior parte della tappa di Tokyo del 12 settembre 1987 è trapelata on-line nel 2012.[191]
  • La tappa di Tokyo del 13 settembre 1987 è trapelata online nel 2015.[192]
  • La maggior parte della tappa di Yokohama del 4 ottobre 1987 è trapelata on-line nel 2008.[193]
  • La maggior parte della tappa di Osaka dell'10 ottobre 1987 è trapelata on-line 2008.[194]
  • La prima metà della tappa di Brisbane del 28 novembre 1987 è trapelata on-line nel 2012.[195]
  • Le prove della seconda parte del tour eseguite a Pensacola il 18 febbraio 1988 è trapelata in formato audio nella sua interezza on-line nel 2023.[196]
  • La prima metà della tappa di Roma del 23 maggio 1988 è trapelata on-line nel 2016.[197]
  • La prima mezz'ora della tappa di Tokyo del 9 dicembre 1988 è trapelata on-line nel 2013.[198]
  • La tappa conclusiva del tour a Los Angeles del 27 gennaio 1989 è trapelata in formato audio nella sua interezza on-line nel 2021.[199]

Staff

[modifica | modifica wikitesto]

Artista principale

[modifica | modifica wikitesto]

Membri della band

[modifica | modifica wikitesto]

Ballerini

[modifica | modifica wikitesto]
  • LaVelle Smith Jr
  • Damon Navandi
  • Randy Allaire
  • Evaldo Garcia
  • Dominic Lucero
  • Tatiana Thumbtzen (ospite a Kansas City e nella prima tappa di New York come ballerina durante The Way You Make Me Feel)

Altri

[modifica | modifica wikitesto]
  • Ideazione e creazione spettacolo: Michael Jackson
  • Coreografi: Michael Jackson e Vincent Paterson
  • Personal manager di Michael Jackson: Frank Dileo
  • Tour manager: John Draper
  • Vicepresidente delle comunicazioni per MJJ Productions: Bob Jones
  • Assistente personale di Michael Jackson: Jolie Levine
  • Scenografo: Tom McPhilips
  • Luci: Allen Branton
  • Audio: Clair Bros. e Kevin Elison
  • Video: Nocturne Video e Rick Coberly
  • Costruzione palco: Tait Towers, Inc.
  • Direttore della sicurezza: Bill Bray
  • Costumisti: Bill Whitten, Michael Lee Bush e Dennis Tompkins
  • Truccatori e parrucchieri principali: Karen Faye (truccatrice personale di Michael Jackson), Tommy Simms

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b c (EN) Zack O'Malley Greenburg, Michael Jackson, Inc.: The Rise, Fall, and Rebirth of a Billion-Dollar Empire, Simon and Schuster, 3 giugno 2014, ISBN 978-1-4767-0638-2. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  2. ^ Laura Laurenzini, e su Roma scese un angelo Rock..., su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 24 maggio 1988, p. 23. URL consultato il 10 aprile 2014.
  3. ^ Torino, l'addio di Michael Jackson, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 29 maggio 1988, p. 21. URL consultato il 10 aprile 2014.
  4. ^ a b (EN) M. J. Beats, 27 de Janeiro de 1989: o último show da lendária Bad World Tour, su Medium, 27 gennaio 2021. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  5. ^ (EN) The Highest Grossing Pop Star Tours Of All Time, su Capital. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  6. ^ (EN) JONATHAN SUAREZ, PASSED AWAY, Lulu.com, 2010-02, ISBN 978-0-557-30258-1. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  7. ^ a b (EN) Facebook, Twitter, Show more sharing options, Facebook, Twitter, LinkedIn, A New Stage for Michael Jackson, su Los Angeles Times, 27 gennaio 1989. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  8. ^ (EN) Johnson Publishing Company, Ebony, Johnson Publishing Company, 1989-04. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  9. ^ a b https://pbs.twimg.com/media/Cr35rT4UsAEImla.jpg (JPG) [collegamento interrotto], su pbs.twimg.com.
  10. ^ a b https://pbs.twimg.com/media/Cr35rT-VYAEWaqS.jpg (JPG) [collegamento interrotto], su pbs.twimg.com.
  11. ^ Boca Raton News - Ricerca Archivio di Google News, su news.google.co.uk. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  12. ^ (EN) The Top 100 Greatest Tours of All Time, su Vivid Seats. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  13. ^ (EN) Tours by Madonna, Michael Jackson, Elton John, Tina Turner among "Top 100 Greatest of All Time" - Music News - ABC News Radio, su abcnewsradioonline.com. URL consultato il 27 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2022).
  14. ^ (EN) Treks by The Beatles, Michael Jackson, Madonna among “Top 100 Greatest Tours of All Time”, su KTLO. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  15. ^ a b c (EN) Richard Harrington, MICHAEL JACKSON TO BEGIN TOUR, in Washington Post, 1º luglio 1987. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  16. ^ (EN) Johnson Publishing Company, Ebony, Johnson Publishing Company, 1987-09. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  17. ^ (EN) USA, su KEEP THE PULSE ON THE MUSIC. URL consultato il 26 luglio 2024.
  18. ^ a b c d Taking Off the Gloves : Michael Jackson Opens First U.S. Solo Tour With a Sexy Show, su translate.google.it.
  19. ^ (EN) Monica Herrera, Michael Jackson, Pepsi Made Marketing History, su Billboard, 3 luglio 2009.
  20. ^ QUATTRO VOLTE MICHAEL - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 2 marzo 1988.
  21. ^ MICHAEL JACKSON PROMOTIONS BOOST PEPSI SALES IN JAPAN [collegamento interrotto], su joc.com.
  22. ^ a b August 1988 - Light & Sound International (PDF), su lsionline.com.
  23. ^ THE MICHAEL JACKSON ARCHIVES - JAPAN, su web.archive.org, 24 settembre 2008. URL consultato il 26 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2008).
  24. ^ "Michael Jackson craze hits Japan" [collegamento interrotto], su news.google.com.
  25. ^ a b Gettysburg Times - Ricerca Archivio di Google News, su news.google.com. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  26. ^ (EN) MICHAEL JACKSON "MAGIC JUMPSUIT" | #1932490459, su Worthpoint. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  27. ^ a b Michael Lee Bush, The King of Style: Dressing Michael Jackson, 2012, ISBN 978-1608871513.
  28. ^ (EN) MICHAEL JACKSON BAD TOUR SHIRT | #1932490439, su Worthpoint. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  29. ^ (EN) MICHAEL JACKSON BAD TOUR "MAGIC JUMPSUIT" | #1932490458, su Worthpoint. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  30. ^ (EN) Rolling Stone, Rolling Stone, The King Of Style: Dressing Michael Jackson, su Rolling Stone, 23 ottobre 2012. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  31. ^ Michael Jackson craze hits Japan [collegamento interrotto], su news.google.com.
  32. ^ Siedah Garrett: «Andare in tour con Michael Jackson era come viaggiare con Gesù bambino», su Rolling Stone Italia, 9 gennaio 2022.
  33. ^ (EN) Margena A. Christian, Michael Jackson’s BAD Album Re-Released On 25th Anniversary, su EBONY, 22 luglio 2016. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  34. ^ (EN) François Allard e Richard Lecocq, Michael Jackson: All the Songs: The Story Behind Every Track, Octopus, 4 ottobre 2018, ISBN 978-1-78840-123-4. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  35. ^ 'Thriller' Turns 30; Siedah Garrett Remembers, su npr.org.
  36. ^ (EN) Sheryl Crow Is Only Famous Because She Crashed Michael Jackson's Audition, su InStyle. URL consultato il 27 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2021).
  37. ^ (EN) Richard L. Eldredge, Q&A with Greg Phillinganes, su Atlanta Magazine, 1º giugno 2012. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  38. ^ (EN) Myra Hissami, Jonathan "Sugarfoot Moffett: The Story, su Jonathan Moffett, 2 febbraio 2019. URL consultato il 27 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2020).
  39. ^ January 1993 - Modern Drummer Magazine (PDF), su moderndrummer.com.
  40. ^ (EN) Jennifer Batten talks MJ, Leaving Neverland, Slash, EVH & more, su mysite. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  41. ^ (EN) News – Jennifer Batten, su jenniferbatten.com. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  42. ^ Jennifer Batten interview :: True Michael Jackson, su truemichaeljackson.webnode.cz. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  43. ^ Elena Arzani, Intervista a Jennifer Batten, pionieristica chitarrista di Michael Jackson e Jeff Beck - a cura di Elena Arzani, su TuttoRock Magazine, 16 aprile 2019. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  44. ^ ESCLUSIVA – LaVelle Smith Jr. :”Bad World Tour, che ricordi! Incontrare Jackson sul set di Smooth Criminal è stato stimolante”, su MentiSommerse.it, 6 settembre 2017. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  45. ^ (EN) It was Lavelle Smith Jr who choreographed Michael Jackson's world tours. Now he's determined to keep those iconic dance steps alive, su scotsman.com. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  46. ^ Richard Lecocq, Francois Allard, Michael Jackson All the Songs: The Story Behind Every Track, Cassell, 2018, ISBN 978-1788400572.
  47. ^ (EN) Michael Jackson - Billie Jean in Yokohama, 1987 Review, su YouTube, 29 ottobre 2022.
  48. ^ 30 years ago: Michael Jackson played his final show in St. Louis. Here's our review, su translate.google.it.
  49. ^ a b (EN) Chris Heim, MICHAEL JACKSON FILLS BAG OF TRICKS WITH OOHS AND AHHS, su chicagotribune.com. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  50. ^ (EN) Tue, 31 Jul, 2018 - 01:00, Remembering Michael Jackson's visit to Cork thirty years ago, su Irish Examiner, 31 luglio 2018. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  51. ^ (EN) Michael Jackson Setlist at Los Angeles Sports Arena, Los Angeles, su setlist.fm. URL consultato il 29 gennaio 2021.
  52. ^ Search for setlists: artist:(Michael Jackson) date:[1989-01-01 TO 1989-12-31] | setlist.fm, su setlist.fm. URL consultato il 29 gennaio 2021.
  53. ^ (EN) Michael Jackson Setlist at Los Angeles Sports Arena, Los Angeles, su setlist.fm. URL consultato il 29 gennaio 2021.
  54. ^ (EN) Michael Jackson Setlist at Wembley Stadium, London, su setlist.fm. URL consultato il 29 gennaio 2021.
  55. ^ (EN) Emily Herbert, Michael Jackson - King of Pop: 1958 - 2009, Kings Road Publishing, 23 luglio 2009, ISBN 978-1-84358-224-3. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  56. ^ (EN) Japanese greet Michael Jackson with gloves, su UPI. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  57. ^ news.google.com, https://news.google.com/newspapers?id=M7UTAAAAIBAJ&dq=michael%20jackson%20tour&pg=6882%2C2320410.
  58. ^ (EN) Nielsen Business Media Inc, Billboard, Nielsen Business Media, Inc., 26 dicembre 1987. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  59. ^ (EN) Zack O'Malley Greenburg, Michael Jackson, Inc.: The Rise, Fall, and Rebirth of a Billion-Dollar Empire, Simon and Schuster, 3 giugno 2014, ISBN 978-1-4767-0596-5. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  60. ^ a b c (EN) Richard Harrington, JACKSON TO MAKE FIRST SOLO U.S. TOUR, in Washington Post, 12 gennaio 1988. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  61. ^ (EN) Javier Fisac Seco, Michael Jackson in memoriam. Remembrances, Lulu.com, 2011, ISBN 978-1-4709-3946-5. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  62. ^ Jackson to Make First Solo U.S. Tour, su pqasb.pqarchiver.com. URL consultato il 18 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).
  63. ^ (EN) JONATHAN SUAREZ, PASSED AWAY, Lulu.com, 2010-02, ISBN 978-0-557-30258-1. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  64. ^ POP MUSIC : Rocking ‘n’ Rolling in the Cash in Japan, su translate.google.it. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  65. ^ (EN) Craig Halstead e Chris Cadman, Michael Jackson the Solo Years, Authors On Line Ltd, 2003, ISBN 978-0-7552-0091-7. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  66. ^ (EN) J. Randy Taraborrelli, Michael Jackson: The Magic, the Madness, the Whole Story, Pan Macmillan, 2 luglio 2009, ISBN 978-0-330-51415-6. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  67. ^ (EN) Jan Bardsley, Maiko Masquerade: Crafting Geisha Girlhood in Japan, Univ of California Press, 9 marzo 2021, ISBN 978-0-520-29644-2. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  68. ^ (EN) Reuters, Michael Jackson Arrives In Japan for 13-Concert Tour, in The New York Times, 10 settembre 1987.
  69. ^ (EN) Craig Halstead e Chris Cadman, Michael Jackson the Solo Years, Authors On Line Ltd, 2003, ISBN 978-0-7552-0091-7. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  70. ^ Ms Kerry Hennigan says, Michael Jackson's Australian Travel, su Australian Traveller, 26 giugno 2009. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  71. ^ Michael Jackson & Stevie Wonder - Bad | Live In Brisbane, Australia 1987 (Snippet) - YouTube, su youtube.com. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  72. ^ (EN) KIDS SEE JACKSON SHOW - UPI Archives, su UPI. URL consultato il 26 luglio 2024.
  73. ^ MJ-PNJ 19 February 1988, in Pensacola News Journal, 19 febbraio 1988, p. 1. URL consultato il 26 luglio 2024.
  74. ^ (EN) By, MICHAEL MANIA RUNS WILD AMONG PENSACOLA FAITHFUL, su Orlando Sentinel, 13 febbraio 1988. URL consultato il 26 luglio 2024.
  75. ^ (EN) The Associated Press, Michael Jackson Shows Sell Out in 4 Hours, in The New York Times, 9 febbraio 1988.
  76. ^ Campbell 1993, p. 212.
  77. ^ Grammy Award Nominees 1988 - Grammy Award Winners 1988, su awardsandshows.com. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  78. ^ Old, New Mingle At Surprising Grammys; Michael Shut Out, su AP NEWS. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  79. ^ (EN) JONATHAN SUAREZ, PASSED AWAY, Lulu.com, 2010-02, ISBN 978-0-557-30258-1. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  80. ^ (EN) Rembert Browne, Rembert Explains the ’80s: Michael Jackson at the 1988 Grammy Awards, su Grantland, 28 febbraio 2013. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  81. ^ (EN) Cristin MaherPublished: February 4, 2013, Michael Jackson (1988) – Best Grammy Performances, su PopCrush. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  82. ^ Who Can Forget Michael Jackson's 1988 Grammys Performance?, su smoothradio.com. URL consultato il 27 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2020).
  83. ^ (EN) Facebook, Twitter, Show more sharing options, Facebook, Twitter, LinkedIn, A Good--and 'Bad'--Night, su Los Angeles Times, 4 marzo 1988. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  84. ^ Grammy 1988, su images.squarespace-cdn.com.
  85. ^ grazia28, – Il “Grammy Awards” Mancato – 2 marzo 1988 –, su ONLYMICHAELJACKSON, 3 marzo 2015. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  86. ^ Michael Jackson Live From 1988 Grammy Awards, su youtube.com.
  87. ^ JACKSON IS GOOD IN THE GARDEN - 7 mar 1988, su tribpub.com.
  88. ^ Michael Jackson - Dirty Diana Live.
  89. ^ (EN) The Associated Press, Michael Jackson to Sing At Benefit in New York, in The New York Times, 14 gennaio 1988.
  90. ^ (EN) Johnson Publishing Company, Ebony, Johnson Publishing Company, 1990-03. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  91. ^ Michael Jackson at the United Negro College Fund (1988), su youtube.com.
  92. ^ (EN) Rolling Stone, Rolling Stone, Rockers Scoring Honorary Degrees, su Rolling Stone, 19 luglio 2011. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  93. ^ Madison Square Garden | NYfacts, su nyfacts.com. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  94. ^ 100-best:-the-gardens-greatest-concerts-poll-we-have-a-winner, su blogs.msg.com, su blogs.msg.com. URL consultato il 27 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2010).
  95. ^ a b (EN) Joseph Vogel, ContributorAssistant Professor at Merrimack College; Author; Cultural Critic, Remembering Michael Jackson: The Story Behind His Magnum Opus, su HuffPost, 24 giugno 2011. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  96. ^ a b c J. Randy Taraborrelli, Michael Jackson: The Magic and the Madness, 2004.
  97. ^ a b c (EN) Deseret News, MICHAEL JACKSON DRIVES 'EM WILD IN THE ETERNAL CITY, su Deseret News, 27 maggio 1988. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  98. ^ TORINO, L'ADDIO DI MICHAEL JACKSON - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 aprile 2022.
  99. ^ (EN) admin, Silent farewell: Linz stadium on the Gugl closes its doors – football, su de24.news. URL consultato il 27 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2021).
  100. ^ The Telegraph - Ricerca Archivio di Google News, su news.google.com. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  101. ^ (DE) Kulturmarketing: Open Air und Populäre Musik, Springer-Verlag, 21 novembre 2013, ISBN 978-3-663-08675-8. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  102. ^ Olympiapark widerspricht Stadionrekord von Andreas Gabalier, su beta.blickpunktfilm.de. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  103. ^ Gettysburg Times - Ricerca Archivio di Google News, su news.google.com. URL consultato il 3 maggio 2022.
  104. ^ Quando la Stasi temeva Michael Jackson e Bruce Springsteen cantava a Berlino Est, su Ticinonline, 30 luglio 2009. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  105. ^ a b KATARINA VS. MICHAEL BERLIN'S DUELING CONCERTS, su washingtonpost.com.
  106. ^ (EN) Michael Jackson and the Stasi – “Bad” in Berlin, 1988 and the “subversive” influence of pop culture, su Kerry Hennigan on Wordpress, 28 novembre 2017. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  107. ^ (EN) William Boston, Breaking News, Analysis, Politics, Blogs, News Photos, Video, Tech Reviews, in Time, 5 agosto 2009. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  108. ^ (FR) Le Parc des Princes est-il une place forte des concerts ? Les plus grands y ont joué, su infoconcert.com. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  109. ^ (EN) M. J. Beats, Michael Jackson e o show Bad Tour em Paris, su Medium, 26 giugno 2018. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  110. ^ (EN) Benvingut a Barcelona! « Barcelona Music Tour says, Camp Nou, su Barcelona Music Tour, 13 marzo 2011. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  111. ^ (EN) Camp Nou, su Pub Crawl Barcelona, 22 maggio 2018. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  112. ^ (EN) Tue, 31 Jul, 2018 - 13:03, 30 years on, Cork will never forget Jackson thriller at the Páirc, su echo live, 31 luglio 2018. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  113. ^ (EN) Cork Prepares For Michael Jackson, su RTÉ Archives. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  114. ^ 29 Years Ago - Michael Jackson made HISTORY at Wembley Stadium, su twitter.com.
  115. ^ a b (EN) UK, su KEEP THE PULSE ON THE MUSIC. URL consultato il 5 ottobre 2023.
  116. ^ a b (EN) Wembley's 100th Anniversary: Partners & Friends Share Anecdotes & Congrats - Pollstar News, su news.pollstar.com, 4 ottobre 2023. URL consultato il 5 ottobre 2023.
  117. ^ Michael Jackson: la storia del record mondiale del 15 luglio 1988, su R3M, 14 luglio 2020. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  118. ^ (EN) Callum Hoare, Princess Diana SHOCK: How Michael Jackson was 'in love with Diana and wanted to MARRY her', su Express.co.uk, 1º marzo 2019.
  119. ^ (AR) Randall Sullivan, Untouchable: The Strange Life and Tragic Death of Michael Jackson, Grove/Atlantic, Inc., 6 novembre 2012, ISBN 978-0-8021-9565-4. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  120. ^ (EN) David Owens, David Prince, Six years after his death, remembering when Michael Jackson came to Cardiff, su WalesOnline, 25 giugno 2015. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  121. ^ (EN) When Michael Jackson celebrated his birthday at Leeds Roundhay Park, su yorkshireeveningpost.co.uk. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  122. ^ (EN) Kit O'Toole, Michael Jackson FAQ: All That's Left to Know About the King of Pop, Hal Leonard Corporation, 1º ottobre 2015, ISBN 978-1-4950-4598-1. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  123. ^ (PT) M. J. Beats, Michael Jackson em Liverpool '88: O Maior Show de Todos os Tempos, su MJ Beats, 1º agosto 2024. URL consultato il 16 novembre 2024.
  124. ^ Pittsburgh Post-Gazette - Ricerca Archivio di Google News, su news.google.co.uk. URL consultato il 23 gennaio 2021.
  125. ^ a b MICHAEL JACKSON 1989 AMERICAN MUSIC AWARDS, su youtube.com.
  126. ^ (EN) Daily Update: Impact Homecoming, NWA pop-up notes, Woodley/Usman – TheEllenBlog, su theellenblog.com. URL consultato il 27 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2021).
  127. ^ Today in MJJ HIStory, su mjjtime.blogspot.com. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  128. ^ a b c (EN) The Wild Night When Bon Jovi Met Michael Jackson, su Billboard. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  129. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as at au av (EN) Adrian Grant, Michael Jackson: Eine Bilddokumentation 1958-2009, Bosworth Music, 23 luglio 2012, ISBN 978-0-85712-886-7. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  130. ^ a b c (EN) Madonna, su Archived Innings. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  131. ^ (EN) Olympic Park, su Melbourne & Olympic Parks. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2020).
  132. ^ a b (EN) Roary, Parramatta Stadium, su 3dwarehouse.sketchup.com. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  133. ^ a b c (EN) Wacko Jacko, Joh and Expo, su couriermail.com.au, 5 febbraio 2011. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  134. ^ a b (EN) Facebook, Twitter, Show more sharing options, Facebook, Twitter, LinkedIn, Taking Off the Gloves : Michael Jackson Opens First U.S. Solo Tour With a Sexy Show, su Los Angeles Times, 25 febbraio 1988. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  135. ^ a b c Thirty Years Ago: Michael Jackson, 1988, su translate.google.com. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  136. ^ a b c Laryngitis Forces Singer to Skip Performance, su AP NEWS. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  137. ^ a b (EN) 1988: Michael Jackson's final Indy shows, su WRTV, 22 marzo 2018. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  138. ^ a b c (EN) Hartford Courant from Hartford, Connecticut on April 7, 1988 · 505, su Newspapers.com. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  139. ^ a b c (EN) 30 years ago: Michael Jackson on tour, the prank at Rice, Springsteen at the Summit, su HoustonChronicle.com, 26 aprile 2018. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  140. ^ TORINO, L'ADDIO DI MICHAEL JACKSON - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  141. ^ 26.06.2009 - "King of Pop" gab Wien viermal die Ehre, su wiev1.orf.at.
  142. ^ a b c (NL) watrobzegt, Dertig jaar geleden: mijn eerste concert. Michael Jackson in De Kuip, su watrobzegt, 14 maggio 2018. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  143. ^ a b (SV) Michael Jackson på Sverigebesök: ”Vilken söt björn!”, su Aftonbladet. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  144. ^ From the S&S archives: Michael Jackson thrills, su Stars and Stripes. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  145. ^ a b (FR) Michael Jackson : zoom sur son concert du Parc des Princes en 1988, su Nostalgie.fr. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  146. ^ (DE) DER SPIEGEL, Michael Jackson - DER SPIEGEL - Geschichte, su spiegel.de. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  147. ^ (DE) Michael Jackson in Würzburg: Wie 43.000 Fans den Superstar feiern, su mainpost.de, 21 agosto 2020. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2020).
  148. ^ (DE) Tino Lange, Andreas Gabalier: Neues vom Grazer Roller, su abendblatt.de, 11 agosto 2016. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  149. ^ (DE) Kulturmarketing: Open Air und Populäre Musik, Springer-Verlag, 21 novembre 2013, ISBN 978-3-663-08675-8. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  150. ^ a b c d e f g h i j k The Michael Jackson Historian, su Tumblr. URL consultato il 26 luglio 2024.
  151. ^ a b (EN) Mon, 30 Jul, 2018 - 15:43, WATCH: On this day, 30 years ago, Michael Jackson played Cork’s Páirc Uí Chaoimh, su Irish Examiner, 30 luglio 2018. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  152. ^ (ES) Málaga Hoy, Marbella rinde homenaje a Michael Jackson 21 años después de su concierto, su Málaga Hoy, 24 luglio 2009. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  153. ^ (ES) Fietta Jarque, Y tiró su guante blanco, in El País, 7 agosto 1988. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  154. ^ (EN) Benvingut a Barcelona! « Barcelona Music Tour says, Camp Nou, su Barcelona Music Tour, 13 marzo 2011. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  155. ^ (FR) Août 1988 : on vous raconte le passage d'un Michael Jackson, au sommet de sa gloire, à Nice, su Nice-Matin, 19 aprile 2020. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  156. ^ (EN) US pop star and entertainer Michael Jackson reaches for the sky..., su Getty Images. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  157. ^ (FR) 1988: Le roi de la pop rugit, in 24 heures. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  158. ^ (EN) archyde, Michael Jackson in Würzburg: How 43,000 fans celebrate the superstar, su Archyde, 21 agosto 2020. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  159. ^ (FR) Michael Jackson vous aime tous - La Dernière Heure - 24 août 1988 - On Michael Jackson's footsteps, su onmjfootsteps.com, 23 agosto 2013. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2020).
  160. ^ (DE) Hannoveraner erinnern sich an Begegnungen mit „Jacko“, su HAZ – Hannoversche Allgemeine. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  161. ^ (DE) Ralf WILHELM, Moonwalk hinterließ seine Spuren, su waz.de, 26 giugno 2009. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  162. ^ (DE) Jackson-Konzert in Linz: Die OÖN waren dabei!, su nachrichten.at. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  163. ^ a b c d e f g h i (EN) Ap, Michael Jackson Silent On Ending His Tours, in The New York Times, 27 dicembre 1988. URL consultato il 25 aprile 2022.
  164. ^ (EN) Jackson, Michael / Hong Kong Readies Thriller | Magazine Article (1987), su Your Songs Collectibles. URL consultato il 10 febbraio 2021.
  165. ^ https://worldradiohistory.com/Archive-All-Music/Billboard/80s/1987/Billboard-1987-07-04.pdf (PDF), su worldradiohistory.com.
  166. ^ a b c Instagram, su www.instagram.com. URL consultato il 26 luglio 2024.
  167. ^ a b POP/ROCK, su translate.google.it. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  168. ^ a b Michael Jackson - Bad Tour (1987), in Detroit Free Press, 30 ottobre 1987, pp. 62. URL consultato il 26 luglio 2024.
  169. ^ (EN) The Vindicator, The Vindicator. URL consultato il 26 luglio 2024.
  170. ^ MICHAEL JACKSON CONSIDERS ORLANDO STOP, su translate.google.com.
  171. ^ `Bad' tour: Pensacola is southern limit, su web.archive.org, 9 febbraio 2011. URL consultato il 26 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2011).
  172. ^ (FR) Johnny Clegg, icône musicale en noir et blanc, su Libération.fr, 17 luglio 2019. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  173. ^ JACKSON IN ITALIA: CON ZARD? - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  174. ^ (EN) Michael Jackson invited to China - UPI Archives, su UPI. URL consultato il 26 luglio 2024.
  175. ^ POP/ROCK, su translate.google.it.
  176. ^ Instagram, su www.instagram.com. URL consultato il 26 luglio 2024.
  177. ^ Michael Jackson caught the flu and canceled..., su translate.google.it.
  178. ^ LEGAL FILE, su translate.google.it. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  179. ^ Michael Jackson Cancels Two Concerts Because Of Swollen Vocal Cords, su AP NEWS. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  180. ^ POP & ROCK, su translate.google.it.
  181. ^ (EN) Michael Jackson and Korea, su Richard Pennington, 8 aprile 2020. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  182. ^ (EN) Michael Jackson's many connections to Korea, su koreatimes, 24 aprile 2020. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  183. ^ Times-Union - Ricerca Archivio di Google News, su news.google.com. URL consultato il 26 luglio 2024.
  184. ^ (EN) People - UPI Archives, su UPI. URL consultato il 26 luglio 2024.
  185. ^ PINK FLOYD ECCO IL LORO TOUR ITALIANO - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  186. ^ Michael Jackson Global Store Archiviato il 25 maggio 2012 in Internet Archive.
  187. ^ a b (EN) Joseph Vogel, A Piece of History: Michael Jackson Live at Wembley Stadium, su HuffPost, 13 settembre 2012.
  188. ^ Michael Jackson - Live At Wembley (July 16, 1988). URL consultato il 1º agosto 2021.
  189. ^ BAD TOUR - Live in Yokohama, 1987- Full Concert | Michael Jackson. URL consultato il 1º agosto 2021.
  190. ^ (EN) 1987 – Michael Jackson – Molly Meldrum interview, su slavetotherhythm.
  191. ^ Michael Jackson - Bad Tour Live in Tokyo (September 12, 1987). URL consultato il 1º agosto 2021.
  192. ^ Michael Jackson - Bad Tour Live in Tokyo (September 13, 1987). URL consultato il 1º agosto 2021.
  193. ^ Michael Jackson - Bad Tour Live in Yokohama (October 4, 1987). URL consultato il 1º agosto 2021.
  194. ^ Michael Jackson - Bad Tour Live in Osaka (October 10, 1987). URL consultato il 1º agosto 2021.
  195. ^ Michael Jackson - Bad Tour Live in Brisbane (November 28, 1987). URL consultato il 1º agosto 2021.
  196. ^ Pensacola (18.02.1988) - Rehearsal (SBD) [NEW]. URL consultato il 17 settembre 2023.
  197. ^ Michael Jackson - BAD Tour live in Rome 1988. URL consultato il 1º agosto 2021.
  198. ^ Michael Jackson | Bad World Tour in Tokyo, 1988 (30 minutes) - LOGO REMOVED. URL consultato il 1º agosto 2021.
  199. ^ Michael Jackson | BAD Tour LIVE in Los Angeles 1989 (Soundboard Audio) FULL SHOW. URL consultato il 1º agosto 2021.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Michael Jackson
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Bad_World_Tour&oldid=142195615"