Mira Sorvino

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Mira Sorvino nel 2013
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice non protagonista 1996

Mira Katherine Sorvino (New York, 28 settembre 1967) è un'attrice statunitense.

Nel 1995 riceve il plauso della critica per la sua interpretazione nel film La dea dell'amore diretto da Woody Allen, per cui si aggiudica il Golden Globe, il Critics' Choice Award, il National Board of Review Award e il premio Oscar per la miglior attrice non protagonista. Sul piccolo schermo, viene ricordata principalmente per i suoi ruoli in Norma Jean & Marilyn (1996), per cui ha ottenuto la sua prima candidatura al Premio Emmy, e Human Trafficking - Le schiave del sesso (2005).

Nasce a New York il 28 settembre 1967,[1] figlia dell'attore italo-americano Paul Sorvino[2] e di Lorraine Davis, terapista teatrale per persone affette da Alzheimer ed ex attrice. Mira ha due fratelli, Amanda e Michael. Da adolescente si è dedicata agli studi, poiché il padre non volle che i figli intraprendessero la carriera di attori e si limitò a recitare in produzioni teatrali per la scuola. Ha frequentato l'Università di Harvard, dove si è laureata magna cum laude in orientalistica, più precisamente occupandosi di cinese mandarino.[3]

Dopo la laurea, Mira passa tre anni a New York, cercando di imporsi come attrice. Fa diversi lavori, tra cui quello di assistente alla produzione di una casa cinematografica. Assunta come terzo assistente alla regia del film Amongst Friends del 1993, ottiene il ruolo da protagonista; le recensioni positive al suo debutto[4] le procurano altre scritture.

Il ruolo che dà alla Sorvino la grande popolarità è quello di una sboccata prostituta dalla vocetta squillante nel film del 1995 di Woody Allen La dea dell'amore, col quale vince, tra i vari riconoscimenti, il Premio Oscar come miglior attrice non protagonista. Da allora ha avuto altre parti da protagonista, come in Romy & Michelle e A prima vista con Val Kilmer.

Nel nuovo millennio la Sorvino è comparsa prevalentemente in film indipendenti a basso budget, tra cui va menzionato La zona grigia (2001). Nel 2005 ha recitato la parte di un'agente della polizia di frontiera nel film Human Trafficking - Le schiave del sesso, ruolo che le è valso un'altra candidatura al Golden Globe. Nel 2008 appare come guest star nella sitcom Will & Grace (6x02) e nell'undicesimo episodio della quarta stagione della serie televisiva Dr. House - Medical Division, mentre nel 2009 recita in Un soffio per la felicità. Nel 2014 la Sorvino entra a far parte del cast di Falling Skies, serie televisiva che si conclude nel 2015.

Negli anni novanta ha avuto una relazione con Quentin Tarantino, mentre l'11 giugno 2004 ha sposato Christopher Backus in una cerimonia civile a Santa Barbara, in California e successivamente in un'altra cerimonia a Capri, in Italia. La coppia ha avuto quattro figli. Sorvino ha subito molestie sessuali da parte di Harvey Weinstein e per questo è stata allontanata da Hollywood.[5] In un'intervista ha rivelato di essere stata vittima di un date rape, vale a dire di uno stupro commesso dal ragazzo con cui stava uscendo.[6]

Sorvino ha scritto una lettera aperta a Dylan Farrow, la figlia di Woody Allen, nella quale si dice terribilmente dispiaciuta di aver lavorato con il regista americano e ha dichiarato che non lavorerà mai più con lui.[7] È sostenitrice di Amnesty International e parla correntemente il cinese e il francese.

Filmografia parziale

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Riconoscimenti

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Doppiatrici italiane

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Nelle versioni in italiano dei suoi film, Mira Sorvino è stata doppiata da:

  1. ^ (EN) Mira Sorvino | Biography, Movies, TV Series, & Facts | Britannica, su www.britannica.com, 24 settembre 2023. URL consultato il 27 settembre 2023.
  2. ^ (EN) Maria Laurino, FILM; The Many Screen Ethnicities of Mira Sorvino, in The New York Times, 28 agosto 1994. URL consultato il 27 settembre 2023.
  3. ^ (EN) Mira Sorvino | Biography, Movie Highlights and Photos, su AllMovie. URL consultato il 27 settembre 2023.
  4. ^ (EN) Amongst Friends, su washingtonpost.com, 13 agosto 1993. URL consultato il 9 settembre 2017.
  5. ^ Matteo Persivale, La rivincita dell’attrice Mira Sorvino, osteggiata per 20 anni perché disse no a Weinstein, su Corriere della Sera, 21 gennaio 2022. URL consultato il 28 settembre 2023.
  6. ^ Condé Nast, Cari figli, cambiamo il mondo, su Vanity Fair Italia, 17 ottobre 2021. URL consultato il 28 settembre 2023.
  7. ^ (EN) Mira Sorvino: I am terribly sorry for working with Woody Allen, in The Guardian, 11 gennaio 2018. URL consultato il 28 settembre 2023.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Oscar alla miglior attrice non protagonista Successore
Dianne Wiest
per Pallottole su Broadway
1996
per La dea dell'amore
Juliette Binoche
per Il paziente inglese
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