Carmelita Jeter
Carmelita Jeter | |||||||||||||||||||||
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Carmelita Jeter durante i Mondiali di Taegu 2011 | |||||||||||||||||||||
Nazionalità | Stati Uniti | ||||||||||||||||||||
Altezza | 163 cm | ||||||||||||||||||||
Peso | 50 kg | ||||||||||||||||||||
Atletica leggera | |||||||||||||||||||||
Specialità | Velocità | ||||||||||||||||||||
Società | Nike | ||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2017 | ||||||||||||||||||||
Record | |||||||||||||||||||||
60 m | 7"02 (indoor - 2010) | ||||||||||||||||||||
100 m | 10"64 (2009) | ||||||||||||||||||||
200 m | 22"11 (2012) | ||||||||||||||||||||
200 m | 25"33 (indoor - 2003) | ||||||||||||||||||||
400 m | 53"08 (2009) | ||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||
Nazionale | |||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||
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Carmelita Jeter (Los Angeles, 24 novembre 1979) è un'ex velocista statunitense, campionessa mondiale dei 100 metri piani a Taegu 2011.
È la quarta donna più veloce di sempre nei 100 m piani, grazie ad un tempo di 10"64 corso il 20 settembre 2009 a Shanghai. Insieme alle connazionali Tianna Bartoletta, Allyson Felix e Bianca Knight detiene inoltre il record mondiale della staffetta 4×100 metri con il tempo di 40"82, stabilito nella vittoriosa finale dei Giochi olimpici di Londra 2012.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gli inizi
[modifica | modifica wikitesto]In gioventù Carmelita si dedica principalmente al basket, sport preferito all'interno della sua famiglia e disciplina in cui eccelle anche il fratello minore Pooh Jeter, tuttora cestista professionista.[1] Convinta dal suo allenatore alla Bishop Montgomery High School, inizia a praticare l'atletica leggera, confermando subito il suo talento naturale per lo sprint.[2]
Stabilisce il record per il maggior numero di medaglie NCAA vinte da un'atleta della California State University, Dominguez Hills ed è la prima atleta della sua università ad ottenere la qualificazione ai trials statunitensi.[3] Rimane ai box per la maggior parte del 2003-2005 a causa di un problema al muscolo quadricipite femorale[2] ed è solo nel 2007 che inizia a farsi notare a livello internazionale.
2007: l'anno della ribalta internazionale
[modifica | modifica wikitesto]Ad inizio 2007 vince la medaglia d'argento ai Campionati statunitensi indoor nei 60 metri piani, stabilendo anche il suo personale con il tempo di 7"17.[4] Conferma il suo ottimo momento di forma anche all'inizio della stagione outdoor migliorando, nel corso dell'Adidas Track Classic, il suo primato sui 100 m con 11"04.[3]
Ai trials statunitensi, validi come selezione per i Mondiali di Osaka, si classifica terza nei 100 m, dietro a Torri Edwards e Lauryn Williams, guadagnandosi così la partecipazione alla rassegna iridata.[5] Il 27 agosto, proprio ai Mondiali, ottiene la sua prima medaglia in una competizione internazionale, arrivando terza sui 100 m con il tempo di 11"02 dietro a Veronica Campbell e Lauryn Williams e migliorando nuovamente il suo record personale.[6]
Durante le World Athletics Final, che si svolgono nel settembre dello stesso anno a Stoccarda, vince la gara dei 100 metri terminando la gara in 11"10.[3]
2008: la mancata partecipazione olimpica
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2008, nonostante fosse indicata come una delle possibili protagoniste, manca l'appuntamento con i Giochi olimpici di Pechino, in quanto fallisce la qualificazione durante i trials statunitensi sia sui 100 che sui 200 m piani. Nella semifinale dei 100 m, dopo aver fatto segnare nei quarti di finale il suo nuovo record con 10"97,[7] rimane distante dalle posizioni che garantirebbero la qualificazione alla finale[8] e nei 200 metri non va oltre il sesto posto finale[9]
Partecipa alla World Athletics Final, disputatasi nuovamente a Stoccarda, sia sui 100 che sui 200 m, ottenendo rispettivamente un 4º[10] ed un 5º posto.[11] A novembre decide di cambiare allenatore, passando sotto le cure di John Smith, ex-coach del campione olimpico e mondiale Maurice Greene.[2]
2009: la seconda atleta più veloce di sempre
[modifica | modifica wikitesto]Il 2009 inizia positivamente: durante il mese di febbraio Carmelita stabilisce il suo nuovo primato sui 60 m indoor correndo in 7"11, miglior tempo mondiale stagionale sulla distanza.[12] Successivamente vince i 100 metri al Prefontaine Classic[3] ed ottiene il suo primo titolo statunitense outdoor a Eugene, Oregon, sempre sui 100 metri.[13]
Al Grand Prix di Londra, si piazza prima nei 100 metri stabilendo con il tempo di 10"92, il suo personale ed in quel momento terzo tempo mondiale dell'anno dopo le giamaicane Shelly-Ann Fraser e Kerron Stewart.[14] Una settimana prima dell'inizio dei Mondiali di Berlino, a Cottbus, Carmelita Jeter fa parte della staffetta 4×100 metri statunitense che realizza il miglior tempo mondiale degli ultimi 12 anni. La staffetta, composta da Lauryn Williams, Allyson Felix, Muna Lee e la stessa Jeter, ferma il cronometro a 41"58, piazzandosi così anche all'ottavo posto nelle liste mondiali di sempre.[15]
In agosto, ai Mondiali di Berlino, in virtù delle ottime prestazioni stagionali, si presenta come una delle favorite alla conquista dell'oro nei 100 metri piani. Durante la semifinale dei 100 m stabilisce il suo nuovo primato personale con il tempo di 10"83.[16] Nonostante ciò in finale giunge solo terza con il tempo di 10"90 dietro alle giamaicane Shelly-Ann Fraser e Kerron Stewart.[17]
Il periodo post-mondiale per la Jeter è decisamente più che positivo, raccogliendo una serie di vittorie e ottimi riscontri cronometrici nei meeting di fine stagione. Al Weltklasse di Zurigo[18] e al Memorial Van Damme di Bruxelles vince i 100 metri facendo segnare due tempi sotto i 10"90.[19]
A Salonicco il 13 settembre dello stesso anno, durante la World Athletics Final, vince la gara dei 100 metri stabilendo con 10"67 il suo nuovo primato personale, tempo che le permette di essere la terza donna più veloce di sempre della specialità, dietro alle connazionali Florence Griffith-Joyner e Marion Jones.[20] Una settimana più tardi, il 20 settembre a Shanghai ritocca nuovamente il suo primato dei 100 m scendendo questa volta fino a 10"64, tempo che la consacra come la seconda donna più veloce di sempre, unicamente dietro a Florence Griffith-Joyner.[21].
2011: campionessa mondiale dei 100 m
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2011 ai Mondiali di Taegu conquista il suo primo oro mondiale individuale in carriera, vincendo i 100 metri piani con il tempo di 10"90. Qualche giorno più tardi arriva seconda nei 200 metri con il tempo di 22"37, preceduta dalla giamaicana Veronica Campbell-Brown.
2017: il ritiro
[modifica | modifica wikitesto]Arrivata alla soglia dei 38 anni, nel novembre 2017 ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni.[22] L'anno precedente aveva accusato una lesione al quadricipite sinistro che l'aveva costretta a ritirarsi dai trials olimpici statunitensi. Da quell'infortunio non è più riuscita a guarire del tutto decidendo pertanto di abbandonare l'attività agonistica.
Record mondiali
[modifica | modifica wikitesto]Seniores
[modifica | modifica wikitesto]- Staffetta 4×100 metri: 40"82 ( Londra, 10 agosto 2012) (Tianna Bartoletta, Allyson Felix, Bianca Knight, Carmelita Jeter)
Progressione
[modifica | modifica wikitesto]60 metri piani indoor
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Tempo | Luogo | Data | Rank. Mond. |
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2014/15 | 7"26 | Birmingham | 21-2-2015 | 42ª |
2012/13 | 7"18 | Birmingham | 16-2-2013 | 18ª |
Albuquerque | 2-2-2013 | |||
2010/11 | 7"13 | Albuquerque | 27-2-2011 | 4ª |
2009/10 | 7"02 | Albuquerque | 28-2-2010 | 3ª |
2008/09 | 7"11 | Birmingham | 21-2-2009 | 1ª |
2007/08 | 7"21 | Boston | 24-2-2008 | 17ª |
2006/07 | 7"16 | Azusa | 10-2-2007 | 5ª |
2005/06 | 7"49 | Flagstaff | 4-2-2006 | 246ª |
2003/04 | 7"49 | Flagstaff | 7-2-2004 | 217ª |
2002/03 | 7"51 | Boston | 15-3-2003 |
100 metri piani
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Tempo | Luogo | Data | Rank. Mond. |
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2016 | 11"16 | Eugene | 28-5-2016 | 46ª |
2015 | 11"01 | Eugene | 26-6-2015 | 23ª |
2014 | 11"24 | Birmingham | 24-8-2014 | 61ª |
2013 | 10"93 | Londra | 27-7-2013 | 8ª |
2012 | 10"78 | Londra | 4-8-2012 | 2ª |
2011 | 10"70 | Eugene | 4-6-2011 | 1ª |
2010 | 10"82 | Monaco | 22-7-2010 | 2ª |
2009 | 10"64 | Shanghai | 20-9-2009 | 1ª |
2008 | 10"97 | Eugene | 27-6-2008 | 11ª |
2007 | 11"02 | Osaka | 27-8-2007 | 7ª |
2006 | 11"48 | Los Angeles | 4-6-2006 | 145ª |
2005 | 12"00 | Fullerton | 12-3-2005 | |
2004 | 11"56 | San Diego | 19-6-2004 | 218ª |
2003 | 11"61 | Walnut | 19-4-2003 | 244ª |
2002 | 11"77 | La Jolla | 11-5-2002 | 402ª |
2001 | 11"82 | Irvine | 29-4-2001 | |
2000 | 11"73 | Long Beach | 15-4-2000 | |
1999 | 11"95 | Claremont | 16-4-1999 |
200 metri piani
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Tempo | Luogo | Data | Rank. Mond. |
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2016 | 23"43 | Walnut | 16-4-2016 | 255ª |
2015 | 22"88 | Norwalk | 6-6-2015 | 55ª |
2013 | 22"77 | Losanna | 4-7-2013 | 32ª |
2012 | 22"11 | Eugene | 30-6-2012 | 4ª |
2011 | 22"20 | Monaco | 22-7-2011 | 2ª |
2010 | 22"54 | Oslo | 4-6-2010 | 10ª |
2009 | 22"59 | Los Angeles | 11-4-2009 | 20ª |
2008 | 22"47 | Carson | 18-5-2008 | 11ª |
2007 | 22"82 | Los Angeles | 12-5-2007 | 38ª |
2006 | 23"54 | Los Angeles | 4-6-2006 | 189ª |
2004 | 23"98 | Eagle | 5-6-2004 | 436ª |
2003 | 23"67 | Edwardsville | 24-5-2003 | 227ª |
2002 | 24"10 | La Jolla | 27-4-2002 | 420ª |
2001 | 24"20 | Irvine | 29-4-2001 | |
2000 | 23"65 | Raleigh | 25-5-2000 | |
1999 | 24"99 | Claremont | 16-4-1999 |
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Manifestazione | Sede | Evento | Risultato | Prestazione | Note |
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2007 | Mondiali | Osaka | 100 m piani | Bronzo | 11"02 | |
4×100 m | Oro | 41"98 | [23] | |||
2009 | Mondiali | Berlino | 100 m piani | Bronzo | 10"90 | |
4×100 m | Batteria | dnf | ||||
2010 | Mondiali indoor | Doha | 60 m piani | Argento | 7"05 | |
2011 | Mondiali | Taegu | 100 m piani | Oro | 10"90 | |
200 m piani | Argento | 22"37 | ||||
4×100 m | Oro | 41"56 | ||||
2012 | Giochi olimpici | Londra | 100 m piani | Argento | 10"78 | |
200 m piani | Bronzo | 22"14 | ||||
4×100 m | Oro | 40"82 | ||||
2013 | Mondiali | Mosca | 100 m piani | Bronzo | 10"94 | |
2015 | World Relays | Nassau | 4×100 m | Argento | 42"32 |
Campionati nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- 3 volte campionessa nazionale dei 100 m piani (2009, 2011, 2012)
- 1 volta campionessa nazionale indoor dei 60 m piani (2010)
- 2007
- Argento ai campionati statunitensi indoor, 60 m piani - 7"17
- Bronzo ai campionati statunitensi, 100 m piani - 11"17
- 2009
- 2010
- 2011
- Oro ai campionati statunitensi, 100 m piani - 10"74
- Argento ai campionati statunitensi, 200 m piani - 22"23
- 2012
- Oro ai campionati statunitensi, 100 m piani - 10"92
- Argento ai campionati statunitensi, 200 m piani - 22"11
Altre competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]- 2007
- Oro alla World Athletics Final ( Stoccarda), 100 m piani - 11"10
- 2008
- 4ª alla World Athletics Final ( Stoccarda), 100 m piani - 11"21
- 5ª alla World Athletics Final ( Stoccarda), 200 m piani - 22"98
- 2009
- Oro alla World Athletics Final ( Salonicco), 100 m piani - 10"67
- 2010
- Vincitrice della Diamond League nella specialità dei 100 m piani (21 punti)
- 2011
- Vincitrice della Diamond League nella specialità dei 100 m piani (22 punti)
- Vincitrice della Diamond League nella specialità dei 200 m piani (13 punti)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gianni Merlo, Piccola, grande Jeter: show finale, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 22 settembre 2009.
- ^ a b c (EN) Laura Arcoleo, Jeter's rise continues, all the way to 10.67!, su iaaf.org, IAAF, 13 settembre 2009.
- ^ a b c d (EN) Carmelita Jeter, su usatf.org, USA Track & Field.
- ^ (EN) Risultati 60 m, campionati statunitensi indoor 2007, su usatf.org, USA Track & Field. URL consultato il 23 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2010).
- ^ (EN) Risultati 100 m, trials 2007, su usatf.org, USA Track & Field. URL consultato il 23 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2010).
- ^ (EN) Risultati 100 m, Mondiali 2007, su iaaf.org, IAAF.
- ^ (EN) Risultati quarti di finale 100 m, trials 2008, su usatf.org, USA Track & Field. URL consultato il 23 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2009).
- ^ (EN) Risultati semifinale 100 m, trials 2008, su usatf.org, USA Track & Field. URL consultato il 23 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2009).
- ^ (EN) Risultati finale 200 m, trials 2008, su usatf.org, USA Track & Field. URL consultato il 23 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2009).
- ^ (EN) Risultati 100 m, World Athletics Final 2008, su iaaf.org, IAAF.
- ^ (EN) Risultati 200 m, World Athletics Final 2008, su iaaf.org, IAAF.
- ^ (EN) Toplist 60 m 2009, su iaaf.org, IAAF.
- ^ (EN) Parker Morse, Jeter and Rodgers take 100m titles in Eugene - US Champs, Day 2, su iaaf.org, IAAF, 27 giugno 2009.
- ^ Omar Carelli, Bolt chiama, Gay risponde, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 25 luglio 2009.
- ^ (EN) Jörg Wenig, US quartet blasts 41.58 in the 4x100 as Wlodarczyk improves to 77.20m in Cottbus, su iaaf.org, IAAF, 8 agosto 2009.
- ^ (EN) Risultati semifinali 100 m, Mondiali 2009, su iaaf.org, IAAF.
- ^ (EN) Risultati finale 100 m, Mondiali 2009, su iaaf.org, IAAF.
- ^ (EN) Risultati Weltklasse Zürich 2009, su iaaf.org, IAAF, 28 agosto 2009.
- ^ (EN) Risultati Memorial Van Damme 2009, su iaaf.org, IAAF, 4 settembre 2009.
- ^ (EN) Demetris Nellas, Jeter becomes 3rd fastest woman ever in 100, su usatoday.com, USA Today, 13 settembre 2009.
- ^ Gay e Jeter, lampi cinesi, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 20 settembre 2009.
- ^ Carmelita Jeter si ritira! (Non è più guarita da un infortunio), su atleticalive.it, 8 novembre 2017. URL consultato l'8 novembre 2017.
- ^ In questa occasione ha gareggiato unicamente in batteria; il tempo indicato si riferisce alla finale.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carmelita Jeter
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su carmelitajeter.com.
- (EN) Carmelita JETER, su worldathletics.org, World Athletics.
- (EN) Carmelita Jeter, su diamondleague.com, Diamond League.
- (EN) Carmelita Jeter, su trackfield.brinkster.net.
- (EN) Carmelita Jeter, su Olympedia.
- (EN) Carmelita Jeter, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (EN) Carmelita Jeter, su teamusa.org, United States Olympic Committee.
- Vincitori di medaglia d'oro olimpica per gli Stati Uniti d'America
- Vincitori di medaglia d'argento olimpica per gli Stati Uniti d'America
- Vincitori di medaglia di bronzo olimpica per gli Stati Uniti d'America
- Velocisti statunitensi
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