Coordinate: 43°54′N 10°50′E

Serravalle Pistoiese

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Serravalle Pistoiese
comune
Serravalle Pistoiese – Stemma
Serravalle Pistoiese – Bandiera
Serravalle Pistoiese – Veduta
Serravalle Pistoiese – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Toscana
Provincia Pistoia
Amministrazione
SindacoPiero Lunardi (lista civica Uniti per Serravalle) dal 12-6-2017 (2º mandato dal 13-6-2022)
Territorio
Coordinate43°54′N 10°50′E
Altitudine182 m s.l.m.
Superficie42,05 km²
Abitanti11 707[1] (30-6-2022)
Densità278,41 ab./km²
FrazioniCasalguidi, Cantagrillo, Castellina, Stazione Masotti, Ponte Stella, Ponte di Serravalle, Vinacciano
Comuni confinantiLamporecchio, Larciano, Marliana, Monsummano Terme, Montecatini-Terme, Pieve a Nievole, Pistoia, Quarrata
Altre informazioni
Cod. postale51030
Prefisso0573
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT047020
Cod. catastaleI660
TargaPT
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 2 010 GG[3]
Nome abitantiserravallini o terrazzani (dalle colline terrazzate che ospitano le piante degli ulivi arginate con muretti a secco di sassi)
Patronosan Lodovico di Tolosa
Giorno festivo19 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Serravalle Pistoiese
Serravalle Pistoiese
Serravalle Pistoiese – Mappa
Serravalle Pistoiese – Mappa
Posizione del comune di Serravalle Pistoiese all'interno della provincia di Pistoia
Sito istituzionale

Serravalle Pistoiese è un comune italiano di 11 707 abitanti della provincia di Pistoia in Toscana.

Geografia fisica

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Serravalle rappresenta un punto di confine tra la piana di Firenze-Prato-Pistoia e la Valdinievole. L'area del comune è divisa in due aree principali, una a Nord caratterizzata da zone collinari che ospitano dei borghi medievali quali Castellina, Serravalle e Vinacciano, l'altra più antica e popolosa, che si estende anche nella zona pianeggiante verso Sud dove si trovano le frazioni di Cantagrillo, Casalguidi e Ponte Stella. Quest'ultima, confinante con il comune di Pistoia, prende il proprio nome dal torrente Stella che la attraversa.

I due insediamenti, quello a Nord e quello a Sud, hanno subito eventi e storie differenti. I primi insediamenti sono apparsi nelle colline di San Biagio, successivamente apparve un centro abitato, denominato Casale, nell'area pianeggiante a Sud di Pistoia, centro che venne distrutto dai Longobardi. L'area, in seguito donata ai conti Guidi, prese il nome di Casalguidi che conserva tutt'ora.

Il primo insediamento di Serravalle alta era invece composto da due rocche, dette di S. Maria e della Nievole; la rocca Nuova fu edificata dai Lucchesi nel 1302. Del castrum si parla in un antico inventario dei beni del comune di Pistoia datato intorno al 1380, in tale documento è elencato il Castrum Serravallis cum muri set turribus muratis circumcirca et cum duabus januis[4].

Il castello di Serravalle assunse importanza nel XII secolo quando il comune di Pistoia lo fortificò con torri e mura. In questo periodo il castello conobbe un momento di grande sviluppo e per la sua posizione strategica ebbe un ruolo rilevante nelle contese tra guelfi bianchi e neri che caratterizzarono la storia toscana di quegli anni. All'inizio del Trecento, Serravalle venne assediata e presa dai lucchesi, poi conquistata dal condottiero ghibellino Castruccio Castracani. Nel 1351 il castello passò sotto il dominio fiorentino e da allora in poi Serravalle e il suo territorio conobbero un periodo relativamente pacifico interrotto solo da qualche sporadico episodio bellico. Sotto Cosimo I de' Medici fu sede della podesteria e nel 1866 divenne comune del Regno d'Italia.

Al plebiscito del 1860 per l'annessione della Toscana alla Sardegna i "sì" non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (700 su totale di 1437), con un astensionismo da record, sintomo dell'opposizione all'annessione[5].

Nel corso della seconda guerra mondiale, Serravalle Pistoiese fu uno dei comuni toscani designati come luogo di internamento civile per ebrei stranieri.[6] Vi soggiornano i tre componenti di una famiglia ebraica di origine greca e, per un breve periodo, anche un ebreo di origine rumena.[7] A Serravalle giungono come sfollati da Livorno anche i Cittone (padre, madre e 5 figli). Dopo l'8 settembre 1943 e la nascita della Repubblica Sociale Italiana, non si tratta solo di sfuggire ai bombardamenti ma anche agli arresti e alle deportazioni. Il 12 gennaio 1944 l'intera famiglia Cittone è arrestata su denuncia del locale maresciallo dei carabinieri e deportata ad Auschwitz. Fu uno dei nuclei maggiori di ebrei deportati dalla provincia di Pistoia.[8] Solo Sol Cittone, allora una ragazzina di 15 anni, sopravviverà alla prigionia; tornerà dopo 70 anni a Serravalle per una cerimonia organizzata dal Comune in suo onore, il 15 ottobre 2014.[9]

«Partito: il primo troncato: a) d'azzurro, al cinghiale al naturale, b) di verde pieno; il secondo di vaio. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma riunisce due emblemi, ripresi da antichi sigilli: quello proprio di Serravalle che in origine era fusato d'argento e d’azzurro e richiamava la figura di una cancellata con riferimento al toponimo inteso come "chiusura di valle", e quello di Larciano (già Lerciano), che adottò la figura del maiale selvatico come arma parlante in quanto animale considerato lercio, sporco.[10]

Il gonfalone è un drappo di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Architetture civili

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Architetture militari

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[11]

Etnie e minoranze straniere

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Casalguidi, frazione di Serravalle Pistoiese

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 835 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Tradizioni e folclore

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Il Miracolo di San Lodovico è un'antica tradizione, che risale ai primi del XIV secolo. Esso narra che un giorno arrivarono al castello di Serravalle Pistoiese un pellegrino accompagnato da un bambino chiedendo ospitalità per rifocillarsi e riposare dalle fatiche del loro lungo viaggio. Prontamente e generosamente i serravallini si prodigarono ad accogliere la loro richiesta ed il bambino promise che si sarebbe ricordato in futuro dell'accoglienza data dagli abitanti di questo castello in modo così nobile e misericordioso ai pellegrini. Questo fanciullo in realtà altri non era che Lodovico d'Angiò, figlio di Carlo d'Angiò, re di Napoli ed erede al trono, corona in seguito lasciata per intraprendere la disciplina ecclesiastica, che lo volle prima vescovo e poi santo per le sue opere misericordiose ed i suoi miracoli. Egli tenne fede a questa promessa salvando, molti anni dopo, Serravalle da un pesante assedio. Nell'anno 1306 infatti accadde che i lucchesi, ritornando alla propria città dopo aver partecipato, insieme ai fiorentini all'occupazione ed al sacco di Pistoia, decidessero di punire anche Serravalle, rea ai loro occhi di essere rimasta leale agli statuti del comune di Pistoia nonostante essa fosse stata precedentemente presa e costretta a giurare fedeltà alla signoria dei lucchesi. Il nemico quindi pose subito assalto al castello che era sulla loro strada, ma questo, tenacemente difeso dai suoi abitanti non cedette e fu così messo sotto duro assedio, un accerchiamento durato circa quattro mesi. Allo stremo delle forze, quando il nemico stava dando la scalata alle sue mura, fu indetta nella chiesa principale del castello una solenne orazione: improvvisamente sulla torre più alta apparve la figura di un uomo avvolto in una nube risplendente. Era san Lodovico che, armato nella mano destra di una spada fiammeggiante, faceva cenno con il pastorale di respingere gli assalitori: all'istante una fitta nebbia coprì la roccaforte e una grande forza si abbatté sul nemico che si sentì come ricacciato dalla fortezza. Incredulità e panico per questo evento soprannaturale si impossessò delle milizie nemiche che si dettero a precipitosa fuga tornando alla loro città. Da quel momento san Lodovico divenne il patrono del castello di Serravalle e si istituì di celebrarne "in perpetuo" solennemente la ricorrenza ogni 19 di agosto. Per capire quanto fosse viva la devozione verso il santo, basta considerare che un'antica disposizione del comune prevedeva che tutti i nati nel paese dovevano avere, tra gli altri nomi, anche quello di Lodovico o Lodovica. Recentemente fu data un'ulteriore prova della benevolenza del santo, così come raccontano gli anziani del paese: nella seconda guerra mondiale Serravalle fu occupata dall'esercito tedesco; alla fine della guerra durante la sua ritirata , questi invasori caricarono un treno di esplosivo per farlo detonare nella galleria che passa proprio sotto il centro del paese con l'intenzione di raderlo al suolo. Quando arrivò l'ordine di procedere e vennero premuti ripetutamente i vari inneschi il treno non esplose e il paese fu così salvato per la seconda volta dalla distruzione. La festa patronale di San Lodovico è una tradizione che ha più di sette secoli di vita alle spalle ed è sempre stata osservata con amore e tramandata di generazione in generazione come un diritto e dovere sentito da tutti i serravallini.

La Fiera di Casalguidi è la manifestazione fieristica più importante e antica dei paesi del comune. La prima edizione ufficiale risale al 1885 e, come allora, ancora oggi la fiera è svolta ogni anno a metà di settembre, precisamente il terzo lunedì del mese (anticamente il giorno dedicato alla fiera del bestiame, che era l'ultimo mercato del bestiame della zona prima della stagione invernale).

Il Palio dei Rioni di Serravalle Pistoiese è una gara fra i rioni istituita nel 1993. La manifestazione consiste in un torneo di tiro con l'arco all'uso medievale ed essa si svolge ogni anno presso la Rocca di Castruccio di Serravalle Pistoiese, nei giorni del 17 e 18 di agosto di ogni anno, giorno antecedente all'importante festa patronale di San Ludovico di Tolosa. Questa competizione nasce da un episodio storico avvenuto nell'anno 1302 quando il castello di Serravalle fu circondato dalle truppe della coalizione delle città di Lucca e Firenze subendo un assedio durato più di ottanta giorni.

Infrastrutture e trasporti

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Il comune di Serravalle Pistoiese è attraversato dall'autostrada A11 (Firenze-Mare). Il capoluogo si raggiunge uscendo al casello di Pistoia per chi proviene da Firenze e al casello di Montecatini Terme per chi proviene dal mare.

Il comune di Serravalle Pistoiese è attraversato dalla ferrovia Firenze-Lucca, lungo la quale è presente l'omonima stazione in località Stazione Masotti.

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Serravalle Pistoiese.
Centro di Cantagrillo, una delle frazioni del comune di Serravalle Pistoiese

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
18 giugno 1985 4 giugno 1990 Enrico Pratesi Partito Comunista Italiano Sindaco [12]
4 giugno 1990 13 aprile 1993 Enrico Pratesi Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra Sindaco [12]
21 aprile 1993 14 luglio 1993 Leardo Corsini Partito Democratico della Sinistra Sindaco [12]
10 settembre 1993 22 novembre 1993 Antonio Meraviglia Comm. straordinario [12]
22 novembre 1993 17 novembre 1997 Renzo Giusti Partito Democratico della Sinistra Sindaco [12]
17 novembre 1997 28 maggio 2002 Renzo Giusti Partito Democratico della Sinistra Sindaco [12]
28 maggio 2002 29 maggio 2007 Renzo Mochi L'Ulivo Sindaco [12]
29 maggio 2007 8 maggio 2012 Renzo Mochi L'Unione Sindaco [12]
8 maggio 2012 12 giugno 2017 Eugenio Patrizio Mungai lista civica di centro-sinistra Sindaco [12]
12 giugno 2017 13 giugno 2022 Piero Lunardi lista civica di centro-destra Sindaco [12]
13 giugno 2022 in carica Piero Lunardi lista civica di centro-destra Sindaco [12]
  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ [Pistoia, castelli-Castello di Serravalle Pistoiese (Toscana)]
  5. ^ Nidia Danelon Vasoli, Il plebiscito in Toscana nel 1860, Firenze, Olschki, 1968, in cui si fa riferimento anche al casi di Castiglion Fibocchi e Radda in Chianti
  6. ^ Ebrei stranieri internati in Toscana.
  7. ^ Si tratta della famiglia Franses (Maria, Salzat e Scialom) e di Pavel Herskovic, trasferito poi a Montecatini Terme. Dopo l'8 settembre riusciranno tutti a sopravvivere in clandestinità.
  8. ^ Gli 85 ebrei deportati dalla provincia di Pistoia risultano così ripartiti: Montecatini Terme (22), Borgo a Buggiano (18), Prunetta (9), Cutigliano (7), Serravalle Pistoiese (7), Monsummano Terme (7), Agliana (7), Lamporecchio (3) e San Baronto (1), Larciano (2), Pescia (2). Cfr. Valeria Galimi, op.cit., pp. 231-240, e CDEC Digital library. Il 26 gennaio 1944 furono arrestate a Serravalle anche le sorelle Margherita e Elena Ettelesz, di Fiume; l'intervento dell'ex-podestà Ausilio Innocenti, marito di Margherita, porterà al rilascio di entrambe dopo qualche giorno. Giorno della Memoria, Serravalle ricorda la storia sconosciuta delle sorelle Ettelesz, gonews.it (25 gennaio 2018].
  9. ^ gonews (17 ottobre 2014.
  10. ^ Comune di Serravalle Pistoiese – (PT), su araldicacivica.it. URL consultato il 20 gennaio 2024.
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ a b c d e f g h i j k http://amministratori.interno.it/
  • Natale Rauty, Serravalle dalle origini all'età comunale, in Quaderni del territorio pistoiese/ 7, Pistoia, Società pistoiese di storia patria, 1998.
  • Emidio Frati, Serravalle Pistoiese, Firenze, 1909.
  • Giorgio Serafini e Silvio Vivarelli, San Lodovico D'Angiò: patrono di Serravalle Pistoiese, Pistoia, 1986.
  • Giorgio Serafini, San Ludovico D'angiò, Pistoia, 1988.
  • Perla Cappellini e Laura Dominici, San Ludovico di Tolosa: un santo francese a Serravalle Pistoiese, Pistoia, Settegiorni Editore, 2006.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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