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Cesare Gelli

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Cesare Gelli (Roma, 28 novembre 1932Roma, 27 agosto 2016) è stato un attore italiano.

Inizia l'attività di attore nella rivista a 18 anni: i primi a offrirgli una possibilità furono il capocomico Fanfulla e Mario Carotenuto, ma la sua scuola furono anche i fratelli Maggio. Quando l'avanspettacolo subì una decadenza, attraversò una crisi professionale e pensò di lasciare il palcoscenico. Fu allora che arrivò l'occasione che gli fece fare il salto di qualità: Garinei e Giovannini, grazie al suggerimento di Bice Valori e Paolo Panelli, al quale faceva da spalla e che diventarono suoi amici, lo convocarono per la parte dello scultore Torwalsen nella prima edizione di Rugantino, con Nino Manfredi, nel 1962. In seguito gli fu offerta la parte del Principe Paritelli, ruolo che ricoprì in tutte le successive edizioni, quella del 1978 con Enrico Montesano, quella del 1998 con Valerio Mastandrea, fino all'inizio della quarta con Michele La Ginestra: fu il solo attore che attraversò 30 anni di Sistina nello stesso ruolo.

La sua carriera teatrale cambiò e Gelli ebbe l'incontro con il teatro classico, entrando nel mondo di Luca Ronconi nell'edizione dell'Orlando Furioso del 1969. Con Ronconi si ritrovò poi nell'estate del 1993 in occasione della Biennale di Venezia per l'allestimento di Utopia, di cui fu uno dei protagonisti. Nel 1974 si misurò con Vittorio Gassman nel suo lavoro "O Cesare o Nessuno". Un altro incontro di grande importanza per Gelli fu quello col regista Mario Missiroli, con il quale lavorò per dieci anni durante la sua direzione dello Stabile di Torino; in scena nel 1972 in una discussa La locandiera con Anna Maria Guarnieri, un anticonvenzionale Molto rumore per nulla sempre con la Guarnieri e Corrado Pani che debuttò in estate al Teatro Romano di Verona per essere poi rappresentato nei teatri italiani; e ancora un'edizione di Zio Vanja nel ruolo del professore Serebriakov. Seguirono quindi L'eroe borghese, nei cui allestimento Missiroli fece debuttare molti giovani diplomati dell'Accademia d'arte drammatica; La villeggiatura, La signorina Giulia e La Mandragola. Sempre con Missiroli e Giulio Brogi fu a Spoleto in un allestimento di La duchessa di Amalfi, prima di lasciare definitivamente le scene per motivi di salute.

Il teatro fu il suo lavoro, al quale dedicò la maggior parte del suo tempo. Nella pause tra uno spettacolo e l'altro, lavorò in alcune produzioni di prosa televisiva e radiofonica della Rai, su tutte La Candida di George Bernard Shaw. Il suo debutto nel cinema fu col regista Luciano Salce che lo scelse per una piccola parte ne La cuccagna del 1962 e a cui seguirono altre partecipazioni, la più importante in Todo modo di Elio Petri.

Cesare Gelli è morto a Roma il 27 agosto 2016.[1][2]

Prosa televisiva Rai

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  • Gli attori, Roma, Gremese editore, 2002.
  • Giacomo Gambetti, Il teatro e il cinema di Vittorio Gassman, Roma, Gremese, 1982.

Collegamenti esterni

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