Vai al contenuto

Andrea Bermond

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Andrea Bermond Des Ambrois
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza185 cm
Peso75 kg
Scherma
SpecialitàSpada
SocietàCarabinieri
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Universiadi 2 0 1
Campionati Italiani Assoluti 2 1 1

Trofeo Vittorie
Coppa del Mondo di scherma Under 20 1 trofeo

Vedi maggiori dettagli

 

Andrea Bermond Des Ambrois (Ivrea, 4 ottobre 1964) è un ex schermidore italiano, specializzato nella spada. Ha gareggiato nella spada a squadre alle Olimpiadi estive del 1988.

Andrea Bermond Des Ambrois ha cominciato da giovanissimo a far scherma nella società della sua città di nascita, Circolo Scherma Ivrea, presieduto allora dall'ex-olimpionico Giuseppe Delfino, sotto la guida del Maestro di scherma Pietro Gnisci[1].

Nel 1984, dopo l'ottima stagione nella Coppa del Mondo di scherma Under20, partecipa al mondiale di Leningrando 1984, l'attuale San Pietroburgo, venendo però eliminato al secondo turno della competizione. Allora non era inserita nel calendario delle gare la competizione a squadre.

Nel 1986 si aggiudicò il Campionato Italiano Assoluto individuale nella Spada, dando poi il suo contributo per la vittoria a squadre del Centro Sportivo Carabinieri[2]. Nel 1990 vincerà ancora il titolo tricolore a squadre, sempre con il Centro Sportivo Carabinieri[3]. Nel 1992 ancora protagonista della gara individuale, dove giunse al 3º posto[4]. Nel 1993 sarà argento con la squadra[5].

Nel 1987 partecipa con la nazionale italiana alle Universiadi a Zagabria, vincendo la medaglia d'oro nella gara individuale nella quale batté in finale il compagno do squadra Stefano Pantano con il punteggio di 10-5[6]. Pochi giorni dopo vincerà anche la medaglia d'oro del concorso a squadre. A Losanna venne convocato per il suo unico Campionato mondiale di scherma assoluto, venendo eliminato al primo turno di eliminazione diretta.

Nel 1988 partecipa alle Olimpiadi di Seul, convocato però solo per la gara a squadre[7]. Bermond tirerà nell'assalto con la Corea del Sud vinto per 8-6, poi nella semifinale per la Repubblica Federale Tedesca per 7-8, quindi nella finale per il bronzo persa con l'Unione Sovietica solo per differenza stoccate. In quest'ultimo match Bermond batterà tre sovietici tra i quali anche l'astro nascente Pavel Kolobkov. La Nazionale terminerà al 4º posto la competizione[8].

Nel suo Palmares anche una Coppa del Mondo di scherma Under 20 conquistata nel 1984, ed una medaglia di bronzo conquistata con la squadra all'Universiade di Kōbe nel 1985. Nel 1993, rientrato nella sua società di origine, vinse il "Gran Premio Italia", circuito composto da tre gare nazionali assolute[9]. Nel 2004 a Padova partecipa al suo ultimo Campionato Italiano Assoluto, classificandosi all'8º posto.

Universiadi
Individuale
A squadre
Campionati italiani
Individuale
A squadre
  1. ^ Per Bermond una medaglia e un sogno chiamato Seul, su Archivio La Stampa, http://www.lastampa.it, 20 luglio 1987. URL consultato il 10 agosto 2015.
  2. ^ A sorpresa Bermond des Ambrois, su Archivio La Stampa, http://www.lastampa.it, 29 gennaio 1986. URL consultato il 9 agosto 2015.
  3. ^ Sport Flash - Scherma, su Archivio La Stampa, http://www.lastampa.it, 31 gennaio 1990. URL consultato il 9 agosto 2015.
  4. ^ Sport Flash - Scherma, su Archivio La Stampa, http://www.lastampa.it, 28 marzo 1992. URL consultato il 9 agosto 2015.
  5. ^ Bari, trionfo della spada vercellese, su Archivio La Stampa, http://www.lastampa.it, 23 aprile 1993. URL consultato il 9 agosto 2015.
  6. ^ Bermond, una sciabola d'oro, su Archivio La Stampa, http://www.lastampa.it, 12 luglio 1987. URL consultato il 9 agosto 2015.
  7. ^ Sport Flash - Azzurro della spada, su Archivio La Stampa, http://www.lastampa.it, 10 giugno 1988. URL consultato il 9 agosto 2015.
  8. ^ Andrea Bermond Des Ambrois, su sports-reference.com, http://www.sports-reference.com/. URL consultato il 9 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2012).
  9. ^ Scherma, su Archivio La Stampa, http://www.lastampa.it/, 28 maggio 1993. URL consultato il 10 agosto 2015.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]