Bagnolo di Po
Bagnolo di Po comune | |
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Piazza Guglielmo Marconi e, in secondo piano, l'edificio municipale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Rovigo |
Amministrazione | |
Sindaco | Amor Zeri (lista civica) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°01′N 11°30′E |
Altitudine | 7 m s.l.m. |
Superficie | 21,36 km² |
Abitanti | 1 235[1] (30-6-2022) |
Densità | 57,82 ab./km² |
Frazioni | Runzi
Località: Corà |
Comuni confinanti | Canda, Castelguglielmo, Ficarolo, Gaiba, Salara, Stienta, Trecenta |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 45022 |
Prefisso | 0425 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 029005 |
Cod. catastale | A574 |
Targa | RO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 355 GG[3] |
Nome abitanti | bagnolesi |
Patrono | san Gottardo |
Giorno festivo | 5 maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Bagnolo di Po nella provincia di Rovigo | |
Sito istituzionale | |
Bagnolo di Po (Bagnoło de Po in veneto) è un comune italiano di 1 235 abitanti[1] della provincia di Rovigo in Veneto.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Comunemente chiamata Bagnolo, per la configurazione del suo territorio, fu, sicuramente, in passato meno ospitale di altri paesi polesani.
Tutti i documenti dei Veneziani e degli Estensi riportano l'abbondanza di acqua della zona e la presenza di acquitrini per lunghi periodi dell'anno.
Balneum, luogo ricco di pozze d'acqua, viene citato di frequente soprattutto per le varie alluvioni dei fiumi Po, Adige, Tartaro.
Furono le bonifiche XV secolo attuate dalla famiglia Bentivoglio a rendere possibili i primi insediamenti stabili, ma ancor di più quelle del XIX secolo, quando entrarono in funzione le idrovore.
Fin dal IV secolo, tuttavia, questo territorio che fu donato alla chiesa di Adria nel 938 da Almerico d'Este marchese di Mantova e dalla moglie Franca, aveva iniziato a svilupparsi un piccolo borgo. Nel 998 la località figura tra i possedimenti del Vescovo Gregorio di Ferrara; nel 1308 fra quelle di Obizzo III d'Este. Uguccione dei Contrari lo ricevette in dono nel 1402 da Obizzo d'Este.
Nel 1478, il duca Borso d'Este donò a Francesco Ariosto, zio di Ludovico Ariosto, un terreno a "livello". Il padre del poeta, capitano generale del Polesine Niccolò Ariosto, fece costruire una Villa chiamata "Barchetta". Nel 1506 il feudo dei Contrari passò al marchese Alfonso Trotti di Ferrara e nel 1560 al marchese Cornelio Bentivoglio. Nel 1597 passò allo Stato Pontificio per mancanza di eredi della casata estense.
Nel XVII secolo Bagnolo venne spesso citato per le frequenti alluvioni fluviali dei fiumi circostanti: nel 1647 e 1658 il Po, nel 1677 l'Adige, nel 1693 e 1742 il Tartaro, nel 1705 il Mincio ed il Castagnaro nel 1772 e nel 1796.
Nel 1797 il territorio passò alla Repubblica Cisalpina; nel 1815 venne aggregato al Veneto e alla provincia di Rovigo sotto la dominazione austriaca. Più tardi nel 1866 venne annesso al Regno d'Italia.
La tristemente famosa alluvione del 1951, causata dalla "rotta" del fiume Po, provocò lo spopolamento del paese, per lo più dedito all'agricoltura, verso zone maggiormente industrializzate.
Oggi, questi terreni, strappati con molti sacrifici alla forza delle acque, ripagano con la loro produttività, gli sforzi fatti nel passato.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 31 ottobre 1986.[4]
- Stemma
«D'azzurro, alla croce latina, trilobata, raggiante fra i bracci di sedici pezzi, posti 4, 4, 4, 4, d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
- Gonfalone
«Drappo partito di bianco e d'azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune.»
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria, parrocchiale nel capoluogo.
- Chiesa del Santissimo Nome di Maria, parrocchiale nella frazione di Runzi.
- Monumento ai Caduti delle guerre mondiali, opera dello scultore Virgilio Milani (1957).[5]
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[6]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Musica
[modifica | modifica wikitesto]Il coro altopolesano Vangadizza è stato fondato nel 1979 ed è sempre stato diretto da Ennio Casarotto. Specializzato nei generi popolari locale, nei canti di montagna e degli alpini, si è esibito in centinaia di concerti in Italia e all'estero. Il 10 settembre 2011 ha inciso il suo primo disco, Il coro altopolesano Vangadizza canta la vita, la gente, l'amore. È il luogo di nascita dell'orchestra di liscio Millennio Band.
Eventi
[modifica | modifica wikitesto]Ogni anno, il primo sabato del mese di settembre, si svolge il "Palio delle Contrade", manifestazione ispirata all'epoca medievale in cui cinque squadre, corrispondenti ai quartieri del paese (via Roma-piazza Marconi, Dogana-Arioste est, Napoleonica, Vall'Alta-Arioste ovest, San Giuliano-De Gasperi), si sfidano in vari giochi di abilità.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1995 | 1999 | Adriano Pollastri | Lista Civica | Sindaco | |
1999 | 2004 | Adriano Pollastri | Lista Civica | Sindaco | |
2004 | 2009 | Pietro Caberletti | Lista Civica (Centro-sinistra) | Sindaco | |
2009 | 2014 | Pietro Caberletti | Lista Civica (Centro-sinistra) | Sindaco | |
2014 | 2019 | Pietro Caberletti | Lista Civica (Centro-sinistra) | Sindaco | |
2019 | in carica | Amor Zeri | Lista Civica | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Bagnolo di Po, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 29 ottobre 2023.
- ^ Antonello Nave, Virgilio Milani e la scultura del Novecento nel Polesine, Rovigo, Minelliana, 2004, pp. 198, 200
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., Il Veneto paese per paese, Firenze, Bonechi, 2000, ISBN 88-476-0006-5.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bagnolo di Po
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.bagnolodipo.ro.it.
- Bagnòlo di Po, su sapere.it, De Agostini.
- Bagnolo di Po, su polesineterratraduefiumi.it, Portale Ufficiale del Turismo della Provincia di Rovigo. URL consultato il 13 dicembre 2011.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 238622240 |
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