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Balionycteris maculata

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Pipistrello della frutta dalle ali maculate
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMegachiroptera
FamigliaPteropodidae
SottofamigliaCynopterinae
GenereBalionycteris
Matschie, 1899
SpecieB. maculata
Nomenclatura binomiale
Balionycteris maculata
Thomas, 1893
Areale

     B.m.maculata

     B.m.seimundi

Il pipistrello della frutta dalle ali maculate (Balionycteris maculata Thomas, 1893) è un pipistrello appartenente alla famiglia degli Pteropodidi, unica specie del genere Balionycteris (Matschie, 1899), endemico della Thailandia, della Penisola Malese, e dell'Indonesia.[1][2]

Il termine generico Balionycteris deriva dalla combinazione di due parole greche: βάλιος, letteralmente "macchiato", e νύχτερις, ovvero "pipistrello". Anche il termine specifico fa riferimento alle piccole macchie sulle ali.

Pipistrello di medio-piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 56 e 74,5 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 39 e 45 mm, la lunghezza delle orecchie tra 10 e 12 mm e un peso fino a 16 g.[3]. È la più piccola specie della famiglia degli Pteropodidi.

Caratteristiche craniche e dentarie

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Il cranio presenta un rostro molto corto, una scatola cranica rotonda, le ossa pre-mascellari in semplice contatto con le ossa nasali ed è privo dei fori post-orbitali. Gli incisivi superiori interni sono più lunghi di quelli esterni e separati ampiamente dai canini, i quali sono attraversati longitudinalmente da un solco profondo.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

2 3 1 2 2 1 3 2
2 2 1 1 1 1 2 2
Totale: 28
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

La pelliccia è relativamente corta. Le parti dorsali sono color fuliggine, con dei riflessi marroni scuri sulla groppa, la testa è nerastra, mentre le parti inferiori sono grigiastre. Nei maschi è presente un collare bruno-grigiastro. Il muso è corto, con le narici leggermente sporgenti e divaricate e gli occhi grandi. Le orecchie sono bruno-nerastre, corte e arrotondate, con un piccolo antitrago triangolare. Una piccola macchia giallastra è sempre presente alla base del margine anteriore di ogni padiglione auricolare e su ogni articolazione delle dita dell'arto superiore. Numerose piccole macchie giallastre ricoprono le membrane alari bruno-nerastre. La tibia è priva di peli. Il pollice è incluso in parte nella membrana alare. È privo di coda, mentre l'uropatagio è ridotto ad una sottile membrana lungo la parte interna degli arti inferiori. Il calcar è corto. B.m. seimundi è la sottospecie più piccola.

Comportamento

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Forma piccoli gruppi con un solo maschio.

Alimentazione

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Nella Penisola Malese sono state registrate almeno 22 specie di piante i cui frutti fanno parte della sua dieta, tra le quali Cyathocalyx scortechinii, Polyalthia obliqua, Pseuduvaria setosa, Diospyros sumatrana, Fragraea racemosa, Strychnos axillaris, Memecylon megacarpum, Pternandra echinata, varie specie native di Ficus, Eugenia griffithi, Pellacalyx saccardianus, Diplospora malaccensis, Nauclea officinalis e Adinandra sarosanthera. È considerato un importante dispersore di semi.

Le femmine danno alla luce fino a due piccoli l'anno, principalmente tra giugno e gennaio. Hanno un'aspettativa di vita di circa 4 anni.

Distribuzione e habitat

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Questa specie è endemica della Thailandia, della Penisola Malese, e dell'Indonesia.

Vive nelle foreste pluviali primarie, nelle Mangrovie e in foreste secondarie fino a 1.500 metri di altitudine.

Sono state riconosciute due sottospecie:

Conservazione

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La IUCN Red List, considerata il vasto Areale, la popolazione numerosa e il suo adattamento ad habitat degradati, classifica B. maculata come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

  1. ^ a b c (EN) Bates, P., Bumrungsri, S., Suyanto, A., Francis, C. & Kingston, T. 2008, Balionycteris maculata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Balionycteris maculata, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Francis, 2008.

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