Tsitsernakaberd
Il Tsitsernakaberd è un monumento di Erevan eretto quale memoriale del Genocidio armeno[1] perpetrato dal governo dei «Giovani Turchi» dell'Impero ottomano.
Il Memoriale
[modifica | modifica wikitesto]Il memoriale del Genocidio delle vittime armene è eretto a Erevan, sulla spianata della collina di Dzidzernagapert (Forte delle rondini). Ogni anno, il 24 aprile [2], armeni da tutto il mondo salgono qui per commemorare le vittime del massacro delle popolazioni armene. Numerosi visitatori di Yerevan vengono qui a depositare mazzi di fiori presso la fiamma eterna.
L'architettura
[modifica | modifica wikitesto]A Yerevan, nel 1965 in occasione del cinquantenario del Genocidio, si sono svolte numerose manifestazioni popolari. Il risultato di queste iniziative è stato il permesso alla realizzazione di questo memoriale, iniziato nel 1966 ed ultimato nel 1967. L'autore è l'architetto Artur Tarkhanian[3] (coautore S. Kalascian, scultore Van Khatchadour). L'inaugurazione è avvenuta il 29 novembre 1967[4].
- La stele, alta 44 metri, rappresenta la rinascita degli armeni.[5]
- Dodici piastre inclinate, rivestite di pietra , formano un cerchio al centro del quale arde la fiamma eterna in ricordo delle vittime.
- I materiali usati per i rivestimenti sono basalto e granito della zona di Pambak (Փամբակ in armeno)
- Sul muro di pietra, della lunghezza di cento metri, fiancheggiante il viale di accesso al Memoriale sono incisi i nomi delle principali città e località colpite dal Genocidio[6].
Il Museo
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1995, sul pianoro del memoriale, è stato inaugurato il museo (interrato) sulla documentazione dei fatti del 1915. Vi sono esposti documenti storici e, in particolare, le fotografie di Armin T. Wegner.
Il Parco della Memoria
[modifica | modifica wikitesto]Nelle vicinanze del museo si trova il parco dove sono messe a dimora, da parte di personalità straniere, piante in memoria delle vittime.
Storia del nome
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la leggenda, il nome «Dzidzernagapert» (Forte delle rondini) (Ծիծեռնակաբերդ) deriva dal fatto che le rondini che erano le messaggere tra gli dei pagani Marte e Afrodite avevano qui il loro nido.
Galleria d'immagini
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Museo del Genocidio Armeno di Dzidzernagapert
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Documentazioni nel Museo del Genocidio Armeno di Dzidzernagapert
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Il Katolikos Gareghin II e l’Arcivescovo Rowan Williams al Memoriale di Dzidzernagapert
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Le colombe il 24 aprile 2009
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Il francobollo commemorativo della Repubblica Armena (2007, 480 Dram)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Հայոց ցեղասպանության զոհերի հուշահամալիր in armeno
- ^ La notte tra il 23 e il 24 aprile 1915 corrisponde all'inizio del Genocidio con l'arresto e la deportazione della élite intellettuale armena di Costantinopoli. Il 24 aprile è quindi la giornata di Lutto Nazionale per tutti gli armeni, sia nella Repubblica Armena che nella Diaspora.
- ^ Artur Tarkhanian, 22 febbraio 1932 – 7 aprile 2006
- ^ Genocide Museum | The Armenian Genocide Museum-institute
- ^ La stele culmina con due punte che simboleggiano la unità degli armeni della Repubblica Armena e quelli, pur sparpagliati nel mondo, della Diaspora.
- ^ Sul lato posteriore della parete, sono collocate le lapidi in onore delle persone che si sono impegnate ad alleviare la sofferenza dei sopravvissuti durante e dopo il genocidio (tra gli altri: Johannes Lepsius, Franz Werfel, Armin Theophil Wegner, Henry Morgenthau senior, Fridtjof Nansen, Papa Benedetto XV, Jakob Künzler, Bodil Biørn)
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dzidzernagapert
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Fotografie di Dzidzernagapert, su armeniaphotos.info.
- Fotografie del memoriale di Dzidzernagapert, su genocide.am.
- Museo-Istituto del Genocidio Armeno, su genocide-museum.am.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 122309243 · LCCN (EN) n98068823 · GND (DE) 1183634919 · J9U (EN, HE) 987007307070005171 |
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