Elezioni regionali in Italia del 2014
Elezioni regionali del 2014 | ||||||
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5 regioni | ||||||
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Coalizioni per regione dopo le elezioni | ||||||
Nel corso del 2014 si svolsero elezioni regionali in 5 regioni italiane (4 a statuto ordinario e 1 a statuto speciale).
Le elezioni si tennero in Sardegna (domenica 16 febbraio), Abruzzo e Piemonte (domenica 25 maggio, in concomitanza alle elezioni europee), Calabria ed Emilia-Romagna (domenica 23 novembre).
Il sistema di voto regionale
[modifica | modifica wikitesto]La Legge Tatarella regola il voto in molte regioni, e si basa su un sistema misto per quattro quinti proporzionale, e per un quinto maggioritario plurinominale.
Tuttavia alcune regioni tra cui Emilia-Romagna e Calabria si sono separate dalla normativa nazionale e organizzano da sé le proprie elezioni, con una normativa locale. Le elezioni regionali del 2014 in Calabria sono state le prime regolate dalla nuova legge elettorale regionale, approvata dal consiglio regionale l'11 settembre 2014 dopo i rilievi di costituzionalità mossi dal Governo Renzi sulla legge precedentemente approvata[1]. In Emilia-Romagna, invece, le elezioni del 2014 sono state le prime regolate dalla nuova legge elettorale (L.R. n.21/2014), approvata dall'Assemblea regionale nel luglio 2014[2][3].
La Sardegna, invece, in quanto regione a statuto speciale, ha votato con una propria legge regionale, che è stata ulteriormente modificata rispetto alle elezioni del 2009, con la Legge Regionale Statutaria 12 novembre 2013.[4]
Elezioni dei presidenti di regione
[modifica | modifica wikitesto]Regione | Candidati | Presidenti uscenti | |||||
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Centro-sinistra | Centro-destra | NCD-UDC | Movimento 5 Stelle | L'Altra Europa con Tsipras | Altri | ||
Sardegna (16 febbraio) |
Francesco Pigliaru (Ind.) 42,45 |
Ugo Cappellacci (FI) 39,65% |
- | - | Michela Murgia (Sardegna possibile) 10,30% Altri 7,57% |
Ugo Cappellacci (FI) | |
Piemonte (25 maggio) |
Sergio Chiamparino (PD) 47,09% |
Gilberto Fratin (FI) 22,09 |
Enrico Costa (NCD) 2,98% |
Davide Bono 21,45% |
Maurizio Filingeri (L'Altro Piemonte) 1,12% |
Guido Crosetto (FdI) 5,24% |
Roberto Cota (LN) |
Abruzzo (25 maggio) |
Luciano D'Alfonso (PD) 46,26% |
Giovanni Chiodi (FI) 29,26% |
Sara Marcozzi 21,41% |
Maurizio Acerbo (Un'Altra Regione) 3,07% |
- | Giovanni Chiodi (FI) | |
Emilia-Romagna (23 novembre) |
Stefano Bonaccini (PD) 49,05% |
Alan Fabbri (LN) 29,85% |
Alessandro Rondoni (Emilia Romagna popolare) 2,66% |
Giulia Gibertoni 13,30% |
Maria Cristina Quintavalla (L'Altra Emilia Romagna) 4,00% |
Maurizio Mazzanti (Liberi cittadini) 1,12% |
Vasco Errani (PD) |
Calabria (23 novembre) |
Mario Oliverio (PD) 61,41% |
Wanda Ferro (FI) 23,58% |
Nico D'Ascola (NCD) 8,70% |
Cono Caltelmi 4,96% |
Domenico Gattuso (L'Altra Calabria) 1,32% |
- | Antonella Stasi (NCD; f.f.) |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Consiglio regionale, passa a maggioranza la legge elettoraleSbarramento all'8% per le coalizione al 4 per le liste - Politica - Il Quotidiano della Calabria Archiviato il 28 settembre 2014 in Internet Archive.
- ^ Approvata la nuova legge elettorale dell'Emilia-Romagna. Fonte: portale istituzionale E-R. Archiviato il 16 ottobre 2014 in Internet Archive.
- ^ LEGGE REGIONALE 23 luglio 2014, n. 21 sul sito della Regione Emilia-Romagna
- ^ Legge Regionale Statutaria 12 novembre 2013 Archiviato il 20 ottobre 2018 in Internet Archive. dal sito della Regione Sardegna