Finale della Coppa UEFA 1985-1986
Finale della Coppa UEFA 1985-1986 | |
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Dettagli evento | |
Competizione | Coppa UEFA |
Risultato | |
Real Madrid 5 | Colonia 3 |
Andata | |
Real Madrid 5 | Colonia 1 |
Data | 30 aprile 1986 |
Città | Madrid |
Impianto di gioco | Estadio Santiago Bernabéu |
Spettatori | 85 000 |
Arbitro | George Courtney |
Ritorno | |
Colonia 2 | Real Madrid 0 |
Data | 6 maggio 1986 |
Città | Berlino |
Impianto di gioco | Olympiastadion |
Spettatori | 21 185 |
Arbitro | Bob Valentine |
La finale della 15ª edizione della Coppa UEFA fu disputata in gara d'andata e ritorno tra Colonia e Real Madrid. Il 30 aprile 1986 al Santiago Bernabéu di Madrid la partita, arbitrata dall'inglese George Courtney, finì 5-1.
La gara di ritorno si disputò dopo una settimana all'Olympiastadion di Berlino e fu arbitrata dallo scozzese Bob Valentine. Il match terminò 2-0 e ad aggiudicarsi il trofeo fu la squadra spagnola.
Le squadre
[modifica | modifica wikitesto]Squadre | Partecipazioni precedenti
(il grassetto indica la vittoria) |
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Real Madrid | 1 (1985) |
Colonia | Nessuna |
Il cammino verso la finale
[modifica | modifica wikitesto]Il Real Madrid di Luis Molowny, campione in carica, esordì contro i greci dell'AEK Atene vincendo con un risultato aggregato di 5-1. Nel secondo turno gli spagnoli affrontarono i sovietici del Čornomorec', battendoli con un risultato complessivo di 2-1. Agli ottavi di finale i tedeschi occidentali del Borussia M'gladbach furono superati solo grazie alla regola dei gol fuori casa in virtù della sconfitta per 5-1 rimediata in Germania Ovest e del 4-0 rifilato a Madrid. Ai quarti i Blancos affrontarono gli svizzeri del Neuchâtel Xamax, battendoli in casa 3-0 e perdendo in trasferta per 2-0. In semifinale, così come l'anno precedente, gli italiani dell'Inter vinsero all'andata 3-1 a San Siro, ma furono rimontati in Spagna per 5-1 dopo i tempi supplementari.
Il Colonia di Georg Kessler iniziò il cammino europeo contro gli spagnoli dello Sporting Gijón vincendo con un risultato complessivo di 2-1. Nel secondo turno i tedeschi affrontarono i cecoslovacchi del Bohemians ČKD Praga, battendoli col risultato totale di 8-2. Agli ottavi gli svedesi dell'Hammarby vinsero all'andata 2-1 ma furono rimontati a Colonia per 3-1. Ai quarti di finale i Geißböcke affrontarono i portoghesi dello Sporting Lisbona e passarono il turno grazie alla vittoria complessiva per 3-1. In semifinale i sorprendenti belgi del Waregem furono superati in virtù della vittoria in casa per 4-0 e del rocambolesco pareggio esterno per 3-3, con Klaus Allofs autore complessivamente di cinque gol.
Le partite
[modifica | modifica wikitesto]A Madrid va in scena la finale d'andata tra il Real, che si è reso protagonista di entusiasmanti rimonte al Bernabéu a fronte di pessime prestazioni fuori casa, e il Colonia, nota per essere l'eterna semifinalista e giunta per la prima volta in finale di una coppa europea.[1] Alla mezz'ora il capocannoniere del torneo Allofs gela il pubblico madridista con un gol scaturito da azione di contropiede. Nemmeno dieci minuti dopo sale in cattedra il Real Madrid e i gol di Hugo Sánchez, Rafael Gordillo, Jorge Valdano e Santillana chiudono virtualmente i giochi già nella partita d'andata.[2]
Dopo una settimana, a Berlino, davanti a poco più di ventimila spettatori, il Colonia salva l'onore battendo il Madrid per 2-0 coi gol di Uwe Bein e Geilenkirchen. Per la prima volta, dall'edizione 1963 quando ancora si chiamava Coppa delle Fiere, una squadra campione in carica bissa il successo.
Tabellini
[modifica | modifica wikitesto]Andata
[modifica | modifica wikitesto]Madrid 30 aprile 1986, ore 21:00 | Real Madrid | 5 – 1 referto | Colonia | Santiago Bernabéu (85 000 spett.)
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Ritorno
[modifica | modifica wikitesto]Berlino 6 maggio 1986, ore 20:15 | Colonia | 2 – 0 referto | Real Madrid | Olympiastadion (21 185 spett.)
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Real maestro di rimonte, su it.uefa.com, uefa.com, 1º giugno 1986. URL consultato il 24 gennaio 2017.
- ^ (ES) 5-1: A este R. Madrid no hay quien le tosa (PDF), su hemeroteca-paginas.mundodeportivo.com, mundodeportivo.com, 7 aprile 1986. URL consultato il 24 gennaio 2017.