Xian KJ-2000

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Xian KJ-2000
Un KJ-2000 al Zhuhai Air Show del 2014
Descrizione
TipoAWACS
Equipaggio5+10
ProgettistaWang Xiaomo
Cao Chen
CostruttoreXi'an Aircraft Industrial Corporation
Data primo volo2003
Data entrata in servizio2004
Data ritiro dal servizioin servizio
Utilizzatore principaleCina (bandiera) Zhongguo Renmin Jiefangjun Kongjun
Esemplari5
Sviluppato dalIlyushin Il-76
Dimensioni e pesi
Lunghezza46,59 m
Apertura alare50,50 m
Altezza14,80 m
Superficie alare301,20
Propulsione
Motore4 turboventole Aviadvigatel' Solov'ëv D-30KP-2
Spinta156,9 kN (16 000 kg) ciascuna
Prestazioni
Velocità max800 km/h
Autonomia7 500 km
Tangenza12 000 m
Notedati riferiti alla versione KJ-2000

GlobalSecurity.org[1]

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Il KJ-2000, nome in codice NATO Mainring, è un aereo AWACS sviluppato a partire dall'Ilyushin Il-76 dall'ufficio di progettazione Xi'an Aircraft Industrial Corporation e costituisce l'equivalente cinese del russo Beriev A-50 Mainstay e dell'americano Boeing E-3 Sentry. È ben riconoscibile a causa del rotodome (radome rotante che, a differenza dell'A-50 russo, è fisso) che contiene l'antenna del radar AESA sviluppato dal NRIET di Nanchino partendo dal sistema israeliano IAI EL/M-2075 Phalcon. È entrato in servizio nel 2008 e ne risultano prodotti 5 esemplari.

Un KJ-2000 nel 2008.

Il programma di sviluppo del KJ-2000 iniziò dopo la cancellazione dell'accordo con Israele e la Russia per la fornitura del Beriev A-50I, nel luglio 2000, a causa della forte pressione degli Stati Uniti per quanto riguardava il radar israeliano che doveva essere montato. Visti gli sviluppi della vicenda, la Cina continuò a sviluppare da sola un proprio AWACS ed il primo aereo effettuò il primo volo nel 2003.

Fino a quel momento erano stati identificati quattro KJ-2000, con la produzione di nuovi esemplari probabilmente soggetta a ritardi, a causa della difficoltà di acquisire nuove cellule di Il-76. In quel periodo, il Rosoboronexport russo impose un significativo aumento di prezzo su tutti i futuri Il-76 da consegnare a Cina e India, nonostante i contratti precedenti. Entrambi i paesi intavolarono negoziati con la Russia su questo aspetto a partire dal primi mesi del 2008. Nel marzo del 2011, i negoziati Russia-Cina portarono ad un nuovo accordo che prevedeva di spostare la produzione degli Il-76 in Cina; in questo modo si poté prevedere una produzione senza intoppi per la fornitura di nuove cellule di Il-76, mentre la consegna dei motori Soloviev D-30KP-2 non fu influenzata da nessuno dei problemi avuti con le cellule.[2]

A causa dell'inaffidabilità dei fornitori esterni, la Cina ha sviluppato un backup noto come Shaanxi KJ-200, installando un sistema semplificato a bordo dello Shaanxi Y-8. Questo aereo ha una configurazione simile a quella del KJ-2000 ed è caratterizzato da una configurazione a tripla pinna di coda (una più grande e due piccole).

Gli attuali KJ-2000 in servizio nella PLAAF sono dotati di un radar AESA,[3] conosciuto anche come "active phased array radar". Il radar è stato progettato dall'Istituto di Ricerca di Tecnologia Elettronica (più comunemente noto come 14º Istituto) di Nanchino, che ha utilizzato l'esperienza acquisita col precedente progetto Tipo H/ LJG-346 SAPARS che fu completato nel 1998. Lo stesso H/LJG-346 SAPARS era anche il predecessore del sistema active phased array radar di cui era in programma l'installazione sui cacciatorpediniere classe Luyang II della marina militare cinese. Il capo e vice progettista del KJ-2000 sono Wang Xiaomo (王小谟) e Cao Chen (曹晨), che progettarono anche il KJ-200. Il capo progettista del sistema radar del KJ-2000 era Wu Manqing (吴曼青), che era anche il capo progettista del radar del KJ-200. Il capo progettista del radome radar del KJ-2000 era Bai Shucheng (白树成), che era stato anche il capo progettista dell'antenna conforme sul modulo di rientro della navicella spaziale cinese Shenzhou. Il radome radar del KJ-2000 ha richiesto 6 anni di sviluppo, dal 1995 al 2001. Wang Xiaomo e Wu Manqing sono professori dell'Accademia Cinese di Ingegneria. Wu Manqing, direttore del 38º istituto di ricerca, portò il suo gruppo a sviluppare un processore cinese chiamato Spirit Chip # 1, sei volte più potente dei prodotti occidentali disponibili allora sul mercato; fu la disponibilità di questo processore a rendere possibile lo sviluppo dei sistemi AEWAC cinesi utilizzati sul KJ-2000.

L'AWACS cinese ha un unico radar phased array installato in un radome circolare. A differenza dei velivoli AWACS statunitensi, che fanno ruotare i rotodome per avere una copertura a 360 gradi, il radar dell'AWACS cinese non ruota. Sono invece i tre moduli dell'antenna PAR installati in una configurazione triangolare all'interno del radome circolare a fornire la copertura radar di 360 gradi. Il radar multifunzione tridimensionale ad impulsi Doppler è stato sviluppato dal NII (Nanjing Electronic Technology Research Institute) ed è stato progettato per rilevare e monitorare sia bersagli aerei che di superficie. Esso opera con una frequenza di 1200-1400 MHz. Il sistema di antenne nel disco consiste in tre antenne Phase Array, collocate in un radome del diametro di 14 metri (simile al russo A-50 dotato di un diametro di 9 metri ed al sistema Falcon indiano con diametro di 11 metri). Ogni singola antenna ha una capacità di rilevamento visivo di 120°. La distanza massima per la rilevazione dei bersagli aerei è di 470 km.[4]

Cina (bandiera) Cina
5 esemplari consegnati, 5 in servizio al maggio 2018.[5][6]
  1. ^ KJ-2000 in GlobalSecurity.org .
  2. ^ IL76 russia china export agreement2011, su AirForceWorld.com. URL consultato il 30 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2011).
  3. ^ KJ-2000 AWACS Arrived in Beijing One Airport, su china-defense-mashup.com. URL consultato il 4 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2018).
  4. ^ Kongjing-2000 (KJ-2000) Mainring, su globalsecurity.org. URL consultato il 22 settembre 2015.
  5. ^ "Le forze aeree del mondo. Cina" - "Aeronautica & Difesa" N. 379 - 05/2018 pag. 70
  6. ^ "flightglobal".

Voci correlate

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Cina (bandiera) Cina
Russia (bandiera) Russia
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti

Altri progetti

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