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NGC 788

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NGC 788
Galassia lenticolare
NGC 788 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel
Data10 settembre 1785 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBalena
Ascensione retta02h 01m 06.4s [2]
Declinazione-06° 48′ 56″ [1][2]
Distanza183,4 milioni di a.l.
(56,24 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)12,1 [3]
nella banda B: 13,0 [3]
Redshift+0,013603 ± 0,000093 [2]
Luminosità superficiale12,98
Angolo di posizione111° [3]
Velocità radiale4078 ± 28 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia lenticolare
ClasseSA(s)0/a:[2], S0-a,[3], (R)S0(r)a? [1]
Dimensioni105200 a.l.
(32250 pc)
Altre designazioni
PGC 7656
MCG -1-6-25 [3]
Mappa di localizzazione
NGC 788
Categoria di galassie lenticolari

NGC 788 è una galassia lenticolare situata nella costellazione della Balena, a una distanza di circa 183 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

La galassia è stata scoperta il 10 settembre 1785 dall'astronomo britannico di origine tedesca William Herschel.[1]

NGC 788 è una galassia attiva del tipo Seyfert 1 e 2 (Sy 1 h).[2]

Buco nero supermassiccio

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In un articolo del 2002, la massa del buco nero centrale di NGC 788 è stimata in 3,24x107 masse solari (107,51).[4]

Uno studio del 2007, utilizzando la dispersione di velocità su 90 galassie del tipo Seyfert 2, ha permesso di stimare la massa del buco nero centrale di queste galassie. Per NGC 788 è risultata di 3,24x106 .[5]

Un altro studio del 2009, basandosi sulla velocità interna delle galassie misurata dal telescopio spaziale Hubble, stima la massa del buco nero posto al centro di NGC 788 tra 140 e 540 milioni di .[6]

In un altro articolo del 2012, studi sulla dispersione di velocità della regione centrale hanno permesso di stimare la massa in 3,24x107 masse solari (107,51).[7] In un altro articolo pubblicato nel 2012, la massa del buco nero centrale è stimata in 32 milioni di .

La conoscenza della massa del buco nero centrale e il suo tasso di accrezione permettono di stimare il tasso di formazione di nuove stelle nella regione centrale delle galassie di tipo Seyfert. Il tasso per questa galassia nell'intervallo di 1 kpc sarebbe compreso tra 0,12 e 0,21 masse solari all'anno.[8]

L'8 agosto 1998, all'interno di NGC 788 è stata scoperta la supernova SN 1998dj da M. Modjaz, T. Shefler, E. Halderson, J. Y. King, W. D. Li, R. R. Treffers e A. V. Filippenko nel corso del programma LOSS (Lick Observatory Supernova Search) dell'Osservatorio Lick.[9] La supernova è stata classificata di tipo Ia.[10]

Gruppo di NGC 788

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NGC 788 è la più vasta e luminosa galassia di un gruppo di almeno cinque galassie che porta il suo nome. Le altre quattro galassie del Gruppo di NGC 788 sono IC 183, NGC 829, NGC 830 e NGC 842.[11]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 788, su cseligman.com. URL consultato il 18 agosto 2024.
  2. ^ a b c d e f g Results for object NGC 788, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 18 agosto 2024.
  3. ^ a b c d e (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 700 à 799, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 18 agosto 2024.
  4. ^ Jong-Hak Woo e C. Megan Urry, ACTIVE GALACTIC NUCLEUS BLACK HOLE MASSES AND BOLOMETRIC LUMINOSITIES (PDF), in The Astrophysical Journal, vol. 579, novembre 2002, p. 46.
  5. ^ W. Bian e Q. Gu, The Eddington Ratios in Seyfert 2 Galaxies with and without Hidden Broad-Line Regions (PDF), in The Astrophysical Journal, vol. 657, n. 1, mars 2007, p. 159-166, Bibcode:2007ApJ...657..159B, DOI:10.1086/510708.
  6. ^ A. Beifiori, M. Sarzi, E.M. Corsini, E. Dalla Bontà, A. Pizzella, L. Coccato e F. Bertola, UPPER LIMITS ON THE MASSES OF 105 SUPERMASSIVE BLACK HOLES FROM HUBBLE SPACE TELESCOPE/SPACE TELESCOPE IMAGING SPECTROGRAPH ARCHIVAL DATA, in The Astrophysical Journal, 692#1, febbraio 2009, p. 856-868, DOI:10.1088/0004-637X/692/1/856.
  7. ^ Andrea Marinucci, Stefano Bianchi, Fabrizio Nicastro, Giorgio Matt e Andy D. Goulding, The Link between the Hidden Broad Line Region and the Accretion Rate in Seyfert 2 Galaxies (PDF), in The Astrophysical Journal, vol. 748, n. 2, aprile 2012, p. 10 pages, Bibcode:2012ApJ...748..130M, DOI:10.1088/0004-637X/748/2/130.
  8. ^ Aleksandar M. Diamond-Stanic e George H. Rieke, The Relationship between Black Hole Growth and Star Formation in Seyfert Galaxies (PDF), in The Astrophysical Journal, vol. 746, n. 2, février 2012, p. 14 pages, Bibcode:2012ApJ...746..168D, DOI:10.1088/0004-637X/746/2/168.
  9. ^ (EN) Central Bureau for Astronomical Telegrams, IAUC 6986: 1998 P1; 1998dj, su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 18 agosto 2024.
  10. ^ (EN) Bright Supernovae - 1998., su rochesterastronomy.org. URL consultato il 18 agosto 2024.
  11. ^ A.M. Garcia, General study of group membership. II - Determination of nearby groups, in Astronomy and Astrophysics Supplement Series, 100 #1, luglio 1993, pp. 47-90, Bibcode:1993A&AS..100...47G.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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