Aleksej Naval'nyj

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Navalny)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Aleksej Naval'nyj
Алексей Навальный
Aleksej Naval'nyj nel 2017

Presidente di Russia del Futuro[1]
Durata mandato17 novembre 2013 –
19 maggio 2018
Predecessorecarica istituita
SuccessoreIvan Ždanov

Durata mandato28 marzo 2019 –
17 gennaio 2021
PredecessoreIvan Ždanov
SuccessoreLeonid Volkov
(ad interim)

Consigliere del Governatore dell'Oblast' di Kirov
Durata mandato5 febbraio 2008 –
15 maggio 2012

Dati generali
Partito politicoRussia del Futuro (2013-2024)
In precedenza:
Jabloko
(2000-2007)
Università
ProfessioneAvvocato, attivista, blogger
FirmaFirma di Aleksej Naval'nyj Алексей Навальный

Aleksej Anatol'evič Naval'nyj (in russo Алексе́й Анато́льевич Нава́льный?, trasl. anglosassone: Alexei Anatolievich Navalny; Butyn, 4 giugno 1976Charp, 16 febbraio 2024) è stato un attivista, politico e blogger russo.

È stato fra i più noti oppositori del presidente della Russia, Vladimir Putin. Era a capo del partito Russia del Futuro e presidente della Coalizione Democratica (che unisce Russia del Futuro, Partito della Libertà Popolare e Scelta Civica), in precedenza co-presieduta con Boris Nemcov, morto assassinato il 27 febbraio 2015. È stato fondatore della Fondazione Anti-corruzione (in russo Фонд Борьбы с Коррупцией, ФБК?, Fond Bor'by s Korrupciej, FBK).

Di posizioni nazionaliste e liberali,[2][3] in un talk show televisivo del 2012 ha auspicato un miglioramento dell'integrazione della Russia con l'Ucraina, pur riconoscendo che l'Ucraina trae maggiori benefici e migliori condizioni di vita dall'integrazione con l'Unione europea.[4]. Naval'nyj si è dichiarato favorevole alla legalizzazione dei matrimoni omosessuali nel Paese.[5]

Sopravvive ad un tentativo di assassinio, nell'agosto 2020, tramite avvelenamento con l'agente nervino Novičok, per il quale, dopo conferme da analisi ospedaliere, le autorità tedesche accusano il governo russo[6]. L'anno seguente il tribunale Simonovskij di Mosca lo condanna a 3 anni e 6 mesi, sentenza che la Corte europea dei diritti dell'uomo, alcune organizzazioni internazionali per i diritti umani, alcuni leader dei paesi occidentali, e numerosi media internazionali definiscono di natura politica.[7][8][9]

Quando la Russia iniziò a prepararsi per un'invasione su vasta scala dell'Ucraina, il 22 dicembre 2021, la squadra di Naval'nyj pubblicò un'indagine documentaria su Aleksandr Borodaj (il primo capo della DPR), in cui fu lanciato un appello ai russi a non prendere parte nelle ostilità contro l’Ucraina[10].

L'anno successivo viene condananto dal tribunale di Lefortovo a Mosca a 9 anni di carcere da scontare in una colonia penale di regime severo.[11] Il 4 agosto 2023 lo stesso tribunale condanna Naval'nyi a 19 anni a fronte dei precedenti 9.[12][13][14]

A meno di un anno dall'ultima condanna, il 16 febbraio 2024 muore in carcere, ufficialmente per una "sindrome da morte improvvisa".[15] È stato sepolto il 1º marzo 2024 nel cimitero di Borisovskoe; alla cerimonia funebre hanno presenziato decine di migliaia di persone, tra cui vari diplomatici occidentali, Boris Nadeždin, Evgenij Rojzman, Aleksej Venediktov, Ekaterina Duncova e rappresentanti del partito Jabloko.

Naval'nyj nacque nell'Oblast' di Mosca da una famiglia di tradizioni militari: suo padre era un ufficiale dell'esercito. Si laurea in legge all’Università russa dell'amicizia tra i popoli nel 1998 e in seguito studia all'Università di finanza del governo russo.[16]

Attiività politica

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 si iscrive al partito Jabloko, del quale fra il 2004 e il 2007 diventa uno dei leader nell'area di Mosca.[17] Nel 2005 fonda il gruppo giovanile Democrazia Alternativa (abbreviato in DA!),[18][19] la cui dirigente riceve finanziamenti dall'agenzia statunitense National Endowment for Democracy.[20][21]

Iniziò la sua attività politica come nazionalista russo, cambiando gradualmente la propria visione ideologica verso il liberalismo europeista.[22]

Nel 2004, ha fondato ed è stato uno dei leader del "Comitato per la protezione dei moscoviti", un movimento cittadino di tutela dei diritti dei cittadini contro decisioni urbanistiche da loro ritenute illegali a Mosca.[23] Nell'aprile dello stesso anno è diventato capo del ramo regionale di Mosca del partito Jabloko.[24]

Aleksej Naval'nyj nel 2006

Quando nel 2006 il comune di Mosca vietò il corteo annuale noto come Russkij marš (Marcia Russa), al quale parteciparono organizzazioni di matrice neonazista e xenofoba,[25] Naval'nyj chiese come dirigente di Jabloko che la manifestazione venisse autorizzata nel rispetto del diritto costituzionale a riunirsi pacificamente, riaffermando al contempo l'opposizione del partito all'odio nazionalista o razziale e alla xenofobia.[26] Indicato come uno degli organizzatori della marcia, smentisce.[17] Continuerà comunque a frequentare ogni anno le marce, fino al novembre 2011, dove figura anche tra gli organizzatori.[27][28][29]

Nel 2007 fondò un movimento politico chiamato Narod (Popolo), che aveva come priorità la tematica dell'immigrazione.[30] Il movimento venne criticato per le sue posizioni xenofobe, come quando, in un video dell'organizzazione, lo stesso Naval'nyj paragonava i militanti jihadisti del Caucaso, scuri di pelle, a degli scarafaggi, asserendo che mentre gli scarafaggi possono essere uccisi con una paletta, per gli esseri umani consigliava di usare le pistole.[31][32][33] In un altro video, Naval'nyj sembra sostenere l'idea di una pulizia etnica nonviolenta tramite la deportazione. Vestito da dentista, mentre scorrono degli spezzoni di video di lavoratori immigrati,[34][35] dice allo schermo: "Nessuno dovrebbe essere picchiato. Tutto ciò che ci infastidisce dovrebbe essere accuratamente, ma inflessibilmente eliminato mediante la deportazione… Un dente senza radice è considerato morto. Un nazionalista è colui che non vuole che la radice "russa" venga cancellata dalla parola "Russia". Abbiamo il diritto di essere russi in Russia e proteggeremo questo diritto […] Pensa al futuro, diventa un nazionalista".[36][37][38][39]

Entrato in rotta di collisione con i dirigenti di Jabloko, venne espulso dal partito con l'accusa di aver danneggiato l'organizzazione con le sue attività nazionalistiche. Naval'nyj sostiene invece che la vera ragione della sua espulsione fosse stata il fatto di aver chiesto le dimissioni del leader Grigorij Javlinskij.[40] Il vice caporedattore del Moskovskij Komsomolec, Ajder Muždabaev, in una lettera aperta a Naval'nyj alla quale non venne data alcuna risposta, riporta presunti episodi razzisti che lo avrebbero coinvolto, come il fatto di rivolgersi alla sua collega azera (o riferirsi a lei) con termini come černožopaja (culo nero).[41] Engelina Tareva, che ha militato insieme a lui nel partito Jabloko, lo considera un nazionalista e lo accusa di fare abitualmente uso di insulti razzisti.[42] Nel luglio 2008 il partito Narod si unì a due partiti nazionalisti e xenofobi, quali Velikaja Rossija (Grande Russia) e DPNI (Movimento contro l'immigrazione illegale) per formare il Russkoje nacional'noe dviženie (Movimento Nazionale Russo), del quale Naval'nyj fu co-presidente.[43][44][45]

Allo scoppio della seconda guerra in Ossezia del Sud, nell'agosto 2008, sostenne l'operato del governo della Federazione Russa, insultando i cittadini georgiani, appellandoli come "roditori",[41][46][47] e chiedendo che fossero tutti espulsi dalla Russia, successivamente ha dichiarato di vergognarsi di queste affermazioni e si è scusato con i georgiani.[42][43][48][49][50][51] Durante la Marcia Russa del novembre 2008 assistette all'arresto di Dmitrij Demuškin, leader dell'organizzazione neonazista Unione Slava, da parte della polizia antisommossa, e sostenne di essere pronto a testimoniare in tribunale in sua difesa.[52] Nello stesso anno acquistò piccoli pacchetti azionari di grandi compagnie così da poter esercitare il diritto all'informazione degli azionisti e ottenere prove di condotte dubbie da parte dei dirigenti. Pubblicò poi i risultati delle sue indagini su un blog, che divenne popolare.[32] Iniziò così la sua carriera di attivista anti corruzione, costituì una organizzazione non-profit chiamata "Unione degli azionisti di minoranza" e chiese agli amministratori di fornire copie delle relazioni e dei rendiconti finanziari delle società per cui lavoravano[53]. In breve cominciò a focalizzare le sue indagini anche sui politici e sul governo, divenendo grande critico del presidente russo Vladimir Putin. Nel 2009 lavorò come consulente e consigliere per il governatore della regione di Kirov Nikita Belych, esponente di Jabloko, e cercò di combattere la corruzione dilagante dell'industria locale del legno, ma venne fermato da una denuncia dei proprietari degli stabilimenti.[53]

Poster contenente lo slogan Russia Unita: Partito di ladri e truffatori!

Nel febbraio 2011, durante un'intervista nella trasmissione di radio finam.fm, Naval'nyj ha definito il partito Russia Unita come "partito di truffatori e ladri", il quale è diventato poi uno slogan famoso.[54] Nel 2012, Naval'nyj ha aperto un sondaggio sul suo blog, dove è stato chiesto di rispondere alla domanda "Russia Unita è un partito di ladri e truffatori?". Al sondaggio hanno preso parte quasi 40mila persone e il 96,6% di loro ha risposto "si lo è".[55] Naval'nyj ha ripetutamente consigliato di votare "per qualsiasi partito, contro Russia Unita" alle elezioni parlamentari in Russia del 2011.[56] Il 5 dicembre 2011, il giorno dopo le elezioni, Naval'nyj ha preso parte ad una manifestazione organizzata dal movimento dell'opposizione chiamato "Solidarietà" lungo il Čistoprudnyj Bul'var.[57] Lo scopo della manifestazione era quello di esprimere disaccordo con i risultati delle elezioni e accusare le autorità di brogli elettorali su larga scala. Al termine dell'evento, con diverse centinaia di partecipanti, ha preso parte a una marcia non autorizzata verso l'edificio della Commissione elettorale centrale della Russia sulla Lubjanka, durante la quale è stato arrestato dalla polizia.[58]

Nel 2011 ha lanciato il progetto RosPil, che ha come obiettivo quello di denunciare le frodi negli appalti statali e il peculato e, attraverso un apposito sito web, invita chiunque sia a conoscenza di episodi di corruzione a denunciare l'accaduto. Le informazioni vengono valutate da un gruppo di consulenti e, se verificate, viene sporta denuncia presso le autorità giudiziarie. Le spese legali vengono finanziate da donazioni online. Tutti i visitatori del sito possono controllare in tempo reale su quali casi stanno lavorando gli avvocati di RosPil.[53] Nello stesso anno ha sostenuto e rilanciato la campagna politica dei nazionalisti russi Stop feeding the Caucasus! ("Basta nutrire il Caucaso!"), per chiedere la fine dei sussidi federali alle repubbliche caucasiche della Federazione Russa.[59][60][61] Nell'ottobre del 2011 circa mille pagine di e-mail private di Naval'nyj vennero intercettate e pubblicate su un blog anonimo russo. Le e-mail contenevano scambi tra il blogger e politici liberali, politici dell'estrema destra come Aleksandr Belov, il leader antisemita e suprematista del Movimento contro l'immigrazione illegale (DPNI), e con personaggi dell'ambasciata statunitense in Russia.[62]

Nel marzo 2012, quando Putin è stato eletto presidente, Naval'nyj ha contribuito a guidare una manifestazione anti-Putin in piazza Puškinskaja a Mosca, a cui hanno partecipato tra le 24 000 e le 30 000 persone. Dopo la manifestazione, Naval'nyj è stato trattenuto dalle autorità per diverse ore, poi rilasciato.[63]

Incontro con gli elettori durante la campagna per l'elezione del sindaco di Mosca del 2013

In occasione delle elezioni comunali a Mosca del 2013 si è candidato alla carica di sindaco, venendo sostenuto anche dal Partito Repubblicano di Russia - Partito della Libertà Popolare; Naval'nyj ha ottenuto il 27,24% (632 697 voti) contro il 51,37% del sindaco ad interim uscente Sergej Sobjanin. A seguito del conteggio dei voti non ha riconosciuto la vittoria di Sobjanin al primo turno e ha affermato che il decisivo 1,37%, con il quale venne evitato il ballottaggio, sarebbe stato ottenuto attraverso l'uso di "risorse amministrative", presentando successivamente una domanda alla Corte Suprema del Comune di Mosca con la richiesta di riconsiderare i risultati delle elezioni a causa di presunti brogli. Il 20 settembre, il tribunale della città di Mosca ha rifiutato di soddisfare le richieste di Naval'nyj.[64]

Nel 2013, nel quartiere moscovita Birjulëvo Zapadnoe, a seguito di un omicidio compiuto da una persona di etnia azera, si sono verificati raid punitivi da parte dei neonazisti russi ai danni dei negozianti di etnia caucasica.[65] Naval'nyj sul suo blog difese gli assalitori, sostenendo che si erano scontrati con "orde di immigrati legali ed illegali" e che "se non esiste un modo equo per risolvere conflitti e problemi, le persone ci penseranno per conto proprio, con misure primitive e disperate".[66][67] Nel luglio dello stesso anno, nella città di Pugačëv, durante una rissa, un uomo rimase ucciso da un colpo d'arma da taglio inferto da una persona di etnia cecena. Dopo il funerale del deceduto, diverse persone si radunarono e organizzarono una protesta chiedendo che tutti i ceceni fossero espulsi dalla città. La protesta sfociò in scontri e si riportarono diversi feriti.[68] Naval'nyj, così come diversi noti membri nazionalisti del Consiglio di coordinamento, votarono per una dichiarazione che legittimava la protesta della popolazione locale contro persone di altre regioni "contrarie alle tradizioni e agli standard morali locali".[69][70]

Nello stesso anno, Naval'nyj annunciò le sue intenzioni a occupare la carica di presidente della Russia, esprimendo il desiderio di "mutare il tessuto sociale del paese" e di garantire che i cittadini russi, in una nazione rinomata per le sue risorse naturali, non fossero condannati a vivere "nell'indigenza e nell'oscurità", bensì potessero godere di uno standard di vita "paragonabile a quello dei Paesi europei".[71] La sua base elettorale potenziale, durante il biennio 2012-2013, è stata approssimativamente del 5%, secondo le valutazioni di "Levada Center". Secondo il sociologo Denis Volkov, per incrementare il proprio consenso, Naval'nyj sarebbe stato costretto a "calcare il terreno avverso", ovvero a conquistare voti non solo tra i cittadini di orientamento oppositore, ma anche tra coloro che attualmente sostenevano il regime in carica. Tuttavia, date le limitazioni nell'accesso ai media federali e il ridotto sviluppo dei canali alternativi di comunicazione, ciò sarebbe risultato estremamente difficile.[72]

Nel 2014, Naval'nyj si oppose all'annessione della Crimea, dichiarando che questa manovra avrebbe portato all'espansione della NATO e a un indebolimento dell'economia del Paese.[73] Nel novembre 2018 la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato la Russia a risarcire Naval'nyj con 50 000 euro per danni morali, 1 025 euro per danni materiali, e 12 653 euro per le spese sostenute per i suoi molteplici arresti subiti sul territorio russo valutati come politici, contro la libertà di espressione e privi di una reale motivazione.[74][75]

Il 23 dicembre 2016, Naval'nyj ha annunciato la propria candidatura alle elezioni presidenziali, ma poi ne è stato escluso per varie condanne (appropriazione indebita), anche se molti governi filo-occidentali e Amnesty International sostengono che la causa delle sue condanne sia dovuta alla stessa opposizione a Vladimir Putin.[76][77] Nel 2017, la Commissione Centrale Elettorale ha dichiarato che non sarebbe stato idoneo a candidarsi alla presidenza fino a dopo il 2028.[78]

Il 27 aprile 2017, Naval'nyj è stato attaccato da assalitori sconosciuti fuori dal suo ufficio nella Fondazione Anti-corruzione. Gli hanno spruzzato sul viso una tintura verde brillante chiamata "zelënka", forse mescolata con altri componenti, che può danneggiare gli occhi della vittima. Era stato attaccato in precedenza, all'inizio della primavera. Nel secondo attacco, il disinfettante di colore verde era stato evidentemente mescolato con una sostanza chimica caustica, provocando un'ustione chimica all'occhio destro. Secondo quanto riferito, ha perso l'80% della vista nell'occhio destro. Naval'nyj ha accusato il Cremlino di aver orchestrato l'attacco.[79][80]

Alla fine del 2017, Naval'nyj ha pubblicato un articolo contenente il proprio programma elettorale. In esso proponeva una riforma politica che limitasse il potere presidenziale e stimolasse il parlamentarismo. Un altro obiettivo prioritario era la lotta alla corruzione: si proponeva l'istituzione di una struttura speciale e l'estensione dei termini di prescrizione per i reati di corruzione. Nel programma si proponeva anche la lustrazione di parte dell'apparato statale e l'abolizione delle leggi che hanno suscitato reazioni ambigue nella società. Nel campo della difesa, Naval'nyj ha suggerito di ridistribuire le spese dal complesso militare-industriale agli stipendi dei militari. Inoltre, ha evidenziato l'importanza del rafforzamento dei diritti civili e delle libertà individuali nel contesto della riforma politica proposta.[81]

A settembre del 2017, Human Rights Watch ha accusato la polizia russa di interferenza sistematica con la campagna presidenziale di Naval'nyj. "Il modello di molestie e intimidazioni contro la campagna di Naval'nyj è innegabile", ha affermato Hugh Williamson, direttore per l'Europa e l'Asia centrale di Human Rights Watch. "Le autorità russe dovrebbero consentire agli attivisti di Naval'nyj di lavorare senza indebite interferenze e indagare adeguatamente sugli attacchi contro di loro da parte di ultranazionalisti e gruppi filo-governativi".[82]

Nello stesso anno, Naval'nyj e la sua FBK hanno pubblicato il documentario He Is Not Dimon to You, accusando Dmitrij Medvedev, l'allora primo ministro ed ex presidente della Russia, di corruzione, portando a proteste di massa in tutto il paese.[83]

Nel 2018 ha avviato "Voto Intelligente", una strategia di voto tattica volta a combinare i voti di coloro che si oppongono a Russia Unita, al fine di privarli dei seggi alle elezioni.[84]

Nel 2020 Naval'nyj ha accusato il Capo della Repubblica Cecena Ramzan Kadyrov di essere il responsabile del tentato omicidio del dissidente ceceno Tumso Abdurachmanov.[85] Nel luglio del 2020, la Fondazione Anti-corruzione, già classificata nell'ottobre 2019 dal governo come "agente straniero",[86] venne ufficialmente chiusa dal governo russo, in quanto venivano rivelati presunti contatti tra un collaboratore della fondazione, Vladimir Ašurkov, e James William Thomas Ford, indicato dai servizi segreti russi come agente dell'intelligence britannica MI6. Ašurkov avrebbe chiesto al Regno Unito delle somme di denaro per finanziare la propria attività.[87]

Nel 2020, ha fatto una grande campagna contro il referendum costituzionale del 1º luglio, definendolo un "colpo di Stato" e affermando che il referendum avrebbe consentito al presidente Putin di diventare "presidente a vita".[88] Ha definito i risultati del referendum "una grande bugia".[89] Nel giugno dello stesso anno il suo partito ha parlato a sostegno delle proteste di Black Lives Matter contro il razzismo.[90] Nel dicembre 2020, l'istituto sociologico Romir ha pubblicato un elenco di 100 personaggi pubblici più fidati dai russi. Aleksej Naval'nyj si posiziona al nono posto.[91] Secondo un sondaggio dell'istituto indipendente Levada Center, nel febbraio 2021, il 5% degli intervistati ritiene Naval'nyj il proprio politico di riferimento.[92]

Nel gennaio 2021, Naval'nyj ha criticato il blocco di Donald Trump su Twitter definendolo "un atto di censura inaccettabile".[93] Nel febbraio dello stesso anno Amnesty International ha ritirato a Naval'nyj la designazione di "prigioniero di coscienza", per via dei suoi video e delle sue dichiarazioni pro-nazionaliste fatte in passato, che costituirebbero incitamento all'odio.[94][95] Tale designazione è stata poi ripristinata nel maggio 2021,[96] l'organizzazione internazionale ha dichiarato che il ritiro della designazione di "prigioniero di coscienza" era stato utilizzato come pretesto dal Governo della Federazione Russa per violare ulteriormente i diritti umani di Naval'nyj.[97]

Avvelenamento

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Avvelenamento di Aleksej Naval'nyj.

La mattina del 20 agosto 2020, Naval'nyj e la sua portavoce Kira Jarmyš erano a bordo dell'aereo S7 Airlines volando da Tomsk a Mosca (aeroporto di Domodedovo). Durante il volo, Naval'nyj ha cominciato a manifestare sintomi di malessere perdendo conoscenza. L'aereo ha effettuato un atterraggio di emergenza all'aeroporto di Omsk.[98][99] Naval'nyj è stato portato al reparto di rianimazione tossica dell'Ospedale di emergenza clinica n. 1 della città. Il primario dell'ospedale ha riferito che Naval'nyj è caduto in coma ed è stato collegato a un ventilatore.[100]

Il 21 agosto, dopo la richiesta della famiglia e del partito Russia del Futuro alla cancelliera tedesca Angela Merkel e al presidente francese Emmanuel Macron, un aereo dalla Germania è atterrato ad Omsk per trasportare Naval'nyj in una clinica di Berlino.[101]

Tuttavia, un consiglio di medici ha considerato le condizioni di Naval'nyj "instabili" e "non trasportabile" e ha rifiutato l'autorizzazione al trasporto. La sera del 21 agosto, la sua medica curante, Anastasia Vasilieva, ha comunicato che i medici dell'ospedale avevano dato l'autorizzazione per trasportare Naval'nyj in Germania.[102][103] Il 22 agosto Naval'nyj è atterrato a Berlino ed è stato ricoverato all'ospedale della Charité.[103] Il 2 settembre un portavoce del governo tedesco ha confermato l'ipotesi dell'avvelenamento, affermando che le analisi su Naval'nyj avevano riscontrato la presenza del Novičok, agente nervino già utilizzato per avvelenare l'ex spia Sergej Skripal' e suo figlio nel 2018.[6][104] Il 7 settembre uscì dal coma indotto.[105]

Il 14 dicembre è stata pubblicata un'indagine congiunta di The Insider e Bellingcat in collaborazione con la CNN e Der Spiegel, che coinvolgeva agenti del Servizio di sicurezza federale (FSB) russo nell'avvelenamento di Naval'nyj. L'indagine ha descritto in dettaglio un'unità speciale dell'FSB specializzata in sostanze chimiche e gli investigatori hanno rintracciato i membri dell'unità utilizzando dati di telecomunicazioni e di viaggio.[106][107][108][109]

Secondo le indagini, Naval'nyj è stato sorvegliato da un gruppo di agenti dell'unità per tre anni e potrebbero esserci stati tentativi precedenti di avvelenamento.

In seguito a questa indagine, ma prima della sua pubblicazione, Naval'nyj telefonò a Konstantin Kudrjavcev, uno degli agenti dell'FSB coinvolti, presentandosi come aiutante di Nikolaj Patrušev (direttore del FSB) chiedendo dettagli sul perché il tentato avvelenamento fosse fallito. Kudrjavcev ha detto che l'agente del Novičok era stato applicato alle mutande di Naval'nyj mentre si trovava in hotel a Tomsk, ma mentre le aveva indossate per il volo come previsto, il veleno era stato apparentemente assorbito troppo lentamente per avere effetti letali prima che l'aereo partisse. Dopo l'evacuazione medica di Naval'nyj in Germania, Kudrjavcev è stato inviato a recuperare i vestiti di Naval'nyj in modo che potessero essere trattati per rimuovere le tracce di Novičok prima che potessero essere testati da esperti indipendenti.[110]

Lo stesso argomento in dettaglio: Proteste nella Federazione Russa del 2021.
Replica della cella di isolamento di Naval'nyj in Russia in mostra a Place des Nations a Ginevra nel giugno 2023

Il 17 gennaio 2021, Naval'nyj è tornato in Russia dalla Germania, dove era in cura per gli effetti dell'avvelenamento, ed è stato trattenuto nella zona grigia dell'aeroporto di Mosca-Šeremet'evo da ufficiali del dipartimento di ricerca dell'FPS. L'arresto cautelare venne effettuato per aver violato la condizionale nel caso Yves Rocher, dove Aleksej è stato giudicato colpevole di appropriazione indebita di 30 milioni di rubli ai danni dell'azienda, che implicava due firme mensili fino al 30 dicembre 2020.[111] Dopo l'arresto, Naval'nyj si trovava nella zona di transito dell'aeroporto Šeremet'evo. Non aveva ancora attraversato il confine con la Russia. Secondo la suo avvocata, Olga Michailova, l'oppositore si trovava nel 2° dipartimento di polizia nel distretto della città di Chimki.[112]

L'arresto di Naval'nyj ha scatenato proteste di massa nel paese.

Il 31 marzo 2021, Naval'nyj ha iniziato uno sciopero della fame a causa del rifiuto dei medici di vederlo.[113] Il 6 aprile è stato ricoverato per sospetta tubercolosi.[114] Il 17 aprile 2021 i medici di Naval'nyj hanno dichiarato che sarebbe potuto morire da un momento all'altro.[115] Il 18 aprile 2021 vari deputati russi hanno firmato una lettera congiunta al presidente Vladimir Putin con la richiesta di fornire cure mediche a Naval'nyj.[116] Il 7 giugno 2021 Naval'nyj è tornato in carcere dopo essersi completamente ripreso dagli effetti dello sciopero della fame.[117]

«Se mi uccideranno, non arrendetevi»

Il 9 giugno, la sua rete di associazioni politiche, incluso il "quartier generale" e la "Fondazione Anti-corruzione", viene definita estremista dal Tribunale della città di Mosca ed è quindi bandita.[119][120]

Nell'ottobre 2021 ha ricevuto il Premio Sacharov per i diritti umani del Parlamento europeo.[121] David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, ha annunciato che il premio doveva riconoscere che Naval'nyj "ha combattuto instancabilmente contro la corruzione del regime di Vladimir Putin. Questo gli è costato la libertà e quasi la vita".[122] Nello stesso mese la commissione carceraria russa ha designato Naval'nyj come "terrorista".[123]

Per il 18 dicembre 2023 presso il tribunale distrettuale di Oktjabr'skij, il tribunale cittadino di Kovrov e il tribunale regionale di Vladimir erano previste tre udienze di ricorso di Naval'nyj contro il Servizio Penitenziario Federale (in russo Федеральная служба исполнения наказаний - ФСИН?, Federal'naja služba ispolnenija nakazanij - FSIN), il dipartimento regionale del FSIN e la colonia penale IK-6; tuttavia, i processi sono stati rinviati all'11 e al 16 gennaio 2024, in quanto la sua partecipazione tramite videoconferenza non è stata garantita. Il tribunale regionale di Vladimir ha richiesto spiegazione al FSIN, e il 18 dicembre 2023 il suo servizio stampa ha dichiarato all’agenzia stampa TASS che “stanno aspettando una risposta”.[124] A dicembre 2023 Naval'nyj diventa infatti irreperibile per quasi tre settimane e le autorità penitenziarie e le istituzioni rifiutano di fornire informazioni in merito al suo trasferimento. L'ultimo post pubblicato sul suo canale Telegram prima della sparizione, dedicato alle elezioni presidenziali del 2024, risale al 7 dicembre 2023.[125] Il 12 dicembre 2023 la versione eurasiatica del sito di Amnesty International ha ipotizzato che Naval'nyj, definito prigioniero di coscienza, potrebbe essere oggetto di sparizione forzata.[126]

Il 25 dicembre 2023 Kira Jarmyš,[127] Leonid Volkov[128] e altri collaboratori di Naval'nyj comunicano che è stato trasferito nella colonia penale IK-3 (nota come "Lupo polare"), a Charp, nel circondario autonomo Jamalo-Nenec, oltre il circolo polare artico, in condizioni di completo isolamento e nella quasi totale impossibilità di comunicare con lui. Il trasferimento è avvenuto in treno; secondo la pratica penale russa (che tipicamente combina reclusione ed esilio), i prigionieri vengono infatti trasportati in vagoni ferroviari appositamente progettati, denominati Stolypin, che spesso percorrono itinerari tortuosi verso i territori più estremi del paese dal punto di vista geografico e climatico. È normale che i viaggi durino più settimane, durante le quali i detenuti vengono vessati fisicamente e psicologicamente, in alcuni casi fino alla morte. Tuttavia, l’avvocato che ha potuto incontrare Naval’nyj due giorni dopo il suo arrivo nell'IK-3 lo ha trovato in buono stato di salute.[129][130][131][132]

L'ultima campagna

[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 dicembre 2023, poco prima del suo ultimo trasferimento forzato, Naval'nyj dà l’avvio alla campagna contro la rielezione di Putin nelle elezioni presidenziali in Russia del 2024 (Campagna del fondo anticorruzione contro Putin - 2024).[133][134][135] L’iniziativa, promossa attraverso il sito neputin.org,[136] è mirata a fornire informazioni a supporto della decisione di voto e a coinvolgere cittadini interessati a distribuire video e post per la campagna online o a realizzare graffiti e affiggere volantini per la campagna sul territorio.

Il successivo 22 dicembre Leonid Volkov riconduce a questa iniziativa la ragione per cui Naval'nyj è stato rapito e nascosto, dichiarando che "il modo migliore per sostenerlo ora è dedicare tutta l'energia alla sua campagna".[137]

Partendo dal principio che non c'è nessun candidato dell'opposizione a Putin per cui votare,[138][139] il 1 febbraio 2024 Naval'nyj invita i cittadini russi a partecipare alla campagna "Mezzogiorno contro Putin”, promossa dall'hashtag #ПолденьПротивПутина (#MezzogiornoControPutin) e programmata nei tre giorni delle elezioni presidenziali 2024, dal 15 al 17 marzo. "Mi piace l’idea che coloro che voteranno contro Putin si recheranno alle urne alla stessa ora, a mezzogiorno. A mezzogiorno contro Putin", si legge nel post pubblicato sul suo canale Telegram. Secondo Naval'nyj, l'iniziativa potrebbe essere una potente dimostrazione dell'umore del paese: "Elettori veri e vivi contro la finzione del voto elettronico. Persone vere in fila per votare contro Putin vs voti falsi a favore". Si tratta di un'azione di protesta completamente legale e sicura, in quanto sono le autorità stesse, esortando la popolazione ad esercitare in massa il diritto di voto, ad invitare le persone a parteciparvi. Sarebbe quindi impossibile impedirla (a meno di non chiudere i seggi elettorali alle 12:00, orario di alta affluenza alle urne), così come prendere nota di tutti i convenuti, o individuare chi si trova lì espressamente per votare “contro” e chi no. La protesta sarebbe possibile in ogni quartiere di ogni città; milioni di persone potrebbero prendervi parte e decine di milioni esserne testimoni. L'iniziativa è stata ideata da Maksim Reznik, ex deputato dell'assemblea legislativa di San Pietroburgo e vecchio amico di Naval'nyj, ed è attivamente promossa dalla politica Julija Galjamina.[140]

Tomba di Aleksej Naval'nyj

Il 16 febbraio 2024 il Servizio Penitenziario Federale Russo per il circondario autonomo di Jamalo-Nenec annuncia la morte di Naval'nyj pubblicando il seguente testo sul proprio sito: "Il 16 febbraio 2024, nella colonia penale n.3, il detenuto Naval'nyj A.A. si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi immediatamente conoscenza. Il personale medico della struttura è arrivato immediatamente ed è stata chiamata un'ambulanza. Sono state eseguite tutte le misure di rianimazione necessarie, che non hanno dato risultati positivi. I medici dell'ambulanza hanno constatato la morte del condannato. Si stanno accertando le cause della morte". L'ultimo aggiornamento della notizia risale alle ore 14.19 locali.[141]

In un post su X del 16 febbraio alle ore 12:45 locali, Kira Jarmyš riporta la pubblicazione della notizia da parte del penitenziario[142] senza darne conferma. In un post del 17 febbraio 2024 alle ore 11:31[143] e in un video dello stesso giorno[144] dichiara che, secondo un messaggio ufficiale consegnato alla madre di Naval'nyj, la morte è avvenuta il 16 febbraio alle ore 14:17 locali.

Il canale della tv di stato russa Channel 1 trasmette per primo la notizia dopo circa 45 minuti, limitandosi a riportare il testo pubblicato sul sito del penitenziario.[145][146] In generale, i media di stato locali ignorano la notizia e non viene data copertura stampa alle proteste che fin dal 16 febbraio portano a centinaia di arresti in tutto il paese, né ai molti tributi di quanti si recano ai memoriali in onore delle vittime della repressione politica in Unione Sovietica per deporre dei fiori.[147]

Il 18 febbraio 2024 la giornalista Elena Malachovskaja, già arrestata nel 2018 per aver dato copertura giornalistica a proteste locali,[148] pubblica sul proprio profilo Telegram l'estratto di una trasmissione del canale televisivo Mosca24 dedicata al meteo locale in cui, per alcuni secondi, e senza che la conduttrice capisca cosa sta succedendo, appaiono le immagini da una telecamera di sorveglianza puntata sul memoriale Pietra Soloveckij in cui si vedono delle persone che depongono dei fiori ai piedi del monumento, dove giacciono già altri fiori.[149] Il 24 febbraio 2024 il corpo dell'uomo è stato reso alla madre Ljudmila[150].

Il presidente della Federazione Russa Putin ha definito la morte di Naval'nyj un "evento triste" e ha confermato che si erano tenute discussioni sul suo possibile scambio.[151]

Il 1 marzo 2024, il politico è stato sepolto nel cimitero di Borisovskoe; la cerimonia funebre si è svolta nella chiesa dell'icona della Madre di Dio "Consolatrice dei dolori" a Mar'ino, nel sud-est di Mosca.[152] Oltre alla famiglia, alla cerimonia hanno partecipato decine di migliaia di persone, tra cui vari diplomatici occidentali, Boris Nadeždin, Evgenij Rojzman, Ekaterina Duncova e rappresentanti del partito Jabloko.[153][154]

Le reazioni internazionali alla morte

[modifica | modifica wikitesto]

La morte di Naval'nyj ha suscitato forti reazioni, non solo in patria, ma anche fuori dalla Russia, dove i rappresentanti delle principali istituzioni occidentali hanno espresso grande rammarico. Larga parte della politica e dell’opinione pubblica dei Paesi occidentali lo considera il principale oppositore del governo autoritario di Putin, la cui morte annulla qualunque possibilità – almeno per il momento – di opposizione al governo di Mosca[155]. Impegnato nella lotta alla corruzione dilagante, Naval'nyj è visto da molti opinionisti come una sorta di martire che ha dato la vita per i suoi ideali di democrazia e di libertà: dopo l’avvelenamento è tornato in Russia pur sapendo che sarebbe andato incontro a una dura condanna.[156][157][158][159] Una figura, quella di Naval'nyj, il cui “coraggio resterà di richiamo per tutti”, scrive il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.[160]

Oleg Radzinskij e Michail Šiškin, due scrittori russi ora viventi in Svizzera, dopo aver accusato Putin della sua morte, e la cui fine dovrebbe "risvegliare i politici occidentali" hanno ricordato le numerose denunce di Naval'nyj contro la corruzione degli oligarchi russi e il sostegno che viene loro dato dalle banche svizzere e avvocati che ostacolano le inchieste sul riciclaggio di denaro in Svizzera.[161]

Il 27 aprile 2024, The Wall Street Journal ha riportato che le agenzie di intelligence statunitensi ritengono che Putin non abbia direttamente ordinato l'uccisione di Naval'nyj, stando a informazioni classificate e analisi di fatti pubblici come la tempistica della sua morte e il modo in cui l'evento abbia oscurato la sua rielezione alle elezioni presidenziali del 2024.[162] Tuttavia, stando alle dichiarazioni dell'intelligence riportate da WSJ, ciò non esime il presidente russo dalla responsabilità della sua morte.

Naval'nyj durante le proteste anti-corruzione del 2017

Dopo essere diventato una figura di riferimento dell'opposizione russa al Presidente Putin,[163] ha subito varie condanne in Russia, in parte per fatti legati al suo attivismo politico e in parte per fatti estranei ad esso (come l'appropriazione indebita). Tali processi sono stati ritenuti esclusivamente conseguenza dell'attività politica di Naval'nyj dai governi di numerosi Paesi occidentali[164] e da Amnesty International.[165] Durante la sua detenzione è stato considerato come un prigioniero di coscienza dall'associazione Memorial, che ha sede a Mosca[166] ed è finanziata dall'organizzazione statunitense National Endowment for Democracy.[167]

Nel dicembre 2014 Aleksej Naval'nyj e suo fratello Oleg vennero condannati in tribunale a 3 anni e sei mesi di carcere per appropriazione indebita ai danni dell'azienda francese di cosmetici Yves Rocher, alla quale la loro compagnia di trasporti Glavpodpiska avrebbe sottratto 30 milioni di rubli. Mentre Oleg scontava la pena in carcere, ad Aleksej venne concessa la sospensione in via condizionale, con l'obbligo di presentarsi alle autorità per due "firme" mensili fino al 30 dicembre 2020.[111]

Nel marzo del 2017 Naval'nyj è stato arrestato insieme ad altre centinaia di persone a causa di una manifestazione contro la corruzione non autorizzata dal governo,[168] e per questo è stato condannato a 15 giorni di carcere e a una multa da 20 000 rubli (circa 325 euro).[169][170][171]

Nel giugno del 2017 venne nuovamente arrestato a causa di nuove proteste nei confronti della corruzione, insieme a lui sono state arrestate anche 1 500 persone.[172][173][174]

Il 29 settembre 2017 venne arrestato con l'accusa di aver invitato, ripetutamente, i suoi sostenitori a partecipare a "eventi pubblici" non autorizzati.[175][176]

Il 17 gennaio 2021, al ritorno a Mosca dopo il periodo di degenza a Berlino, venne arrestato presso l'Aeroporto di Mosca-Šeremet'evo da forze di polizia in assetto anti-sommossa, venendo processato per direttissima in una stazione di polizia.[177] Il successivo 2 febbraio è stato condannato a due anni e otto mesi di carcere.[178]

Il 10 agosto del 2021, Naval'nyj è stato accusato di aver creato «un'associazione non-profit che viola le persone e i diritti dei cittadini», rischiando altri 3 anni di reclusione.[179]

Nell'agosto 2023, Naval'nyj è stato condannato ad altri 19 anni di carcere per aver "presumibilmente finanziato attività estremiste, incitato pubblicamente ad attività estremiste" e "riabilitato l'ideologia nazista".[180] Il 26 settembre la prima Corte d'appello di giurisdizione generale ha riconosciuto la legalità della decisione di condanna a 19 anni di detenzione nella colonia penale di massima sicurezza IK-6 nel villaggio di Melekhovo, notizia riferita da un corrispondente della TASS dall'aula del tribunale. L’esame del ricorso si è svolto a porte chiuse a causa di una lettera inviata alla corte dal Ministero degli Interni in cui si affermava che i sostenitori dell'attivista avrebbero inscenato delle provocazioni durante l’udienza in tribunale. Ai giornalisti è stato consentito l'accesso solo per la lettura del verdetto. Naval'nyj ha partecipato all'udienza tramite collegamento video dal luogo di detenzione.[181]

Lo stesso argomento in dettaglio: Fondazione Anti-corruzione.

Ideologia politica

[modifica | modifica wikitesto]

Politica interna

[modifica | modifica wikitesto]

Aleksej Naval'nyj è ampiamente noto per il suo attivismo anticorruzione e la sua ferma opposizione al regime di Vladimir Putin. La sua politica interna riflette una combinazione di principi liberali, democratici e nazionalisti.

Attivismo anticorruzione

[modifica | modifica wikitesto]

Naval'nyj ha condotto una serie di investigazioni dettagliate sulla corruzione all'interno del governo russo e del settore degli affari. Attraverso il suo blog e le sue campagne di sensibilizzazione, ha esposto casi di malaffare e ha esortato l'azione legale contro i responsabili. La sua campagna anticorruzione ha guadagnato ampio sostegno pubblico in Russia.[182][183]

Giudizio verso il regime sovietico

[modifica | modifica wikitesto]

Naval'nyj ha criticato il regime sovietico per le sue violazioni dei diritti umani e la sua mentalità ereditata dai russi.[184]

Atteggiamento verso migranti e accuse di ultranazionalismo

[modifica | modifica wikitesto]

La posizione di Naval'nyj sui migranti è stata oggetto di controversie. Sebbene abbia sostenuto una politica migratoria più rigorosa per combattere l'immigrazione illegale e il crimine correlato, ha più volte dichiarato di essersi pentito per i discorsi ritenuti xenofobi fatti in passato.[185][186] Nel febbraio 2021 Amnesty International ha ritirato a Naval'nyj la designazione di "prigioniero di coscienza", per via dei suoi video e delle sue dichiarazioni pro-nazionaliste fatte in passato che costituirebbero incitamento all'odio,[94][187] ripristinandola nel maggio dello stesso anno.[96].

Politica sociale

[modifica | modifica wikitesto]

Naval'nyj ha promosso politiche sociali, inclusi investimenti nell'istruzione, nella sanità e nelle infrastrutture. Ha criticato le disuguaglianze economiche e ha sostenuto misure per ridurre la povertà e migliorare l'accesso ai servizi pubblici.

Nel 2017, il suo partito ha affermato che Naval'nyj sostiene la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso.[188]

Politica economica

[modifica | modifica wikitesto]

Naval'nyj ha proposto una serie di misure per la riforma economica e sociale, tra cui l'aumento del salario minimo a 25.000 rubli, la creazione di un "superfondo" pensionistico che includerebbe i fondi del Fondo Nazionale del Benessere, i pacchetti di azioni nelle società quotate in borsa, i dividendi da esse generati, oltre ai proventi dalla privatizzazione e dalla gestione del patrimonio statale. Ha anche proposto il divieto di controlli commerciali, il passaggio al controllo elettronico, la sostituzione delle tasse per le piccole imprese con una tassa forfettaria di 25.000-30.000 rubli e la demopolizzazione dei settori strategici dell'economia, rinunciando ai grandi progetti infrastrutturali ritenuti inefficaci.[189][190]

Politica estera

[modifica | modifica wikitesto]

La politica estera di Aleksej Naval'nyj riflette una visione più assertiva della Russia nel contesto internazionale, concentrata sulla difesa degli interessi nazionali russi e sulla promozione della democrazia filo-occidentale.

Nel giugno 2020, Naval'nyj ha parlato a sostegno delle proteste di Black Lives Matter contro il razzismo.[191]

Naval'nyj ha espresso sostegno per l'intervento militare russo in Cecenia, ritenendo necessario combattere i gruppi terroristici jihadisti attivi nella regione. Tuttavia, ha criticato la gestione dell'operazione militare da parte del governo russo, denunciando le violazioni dei diritti umani e la corruzione all'interno delle forze di sicurezza. Ha sostenuto l'utilizzo di metodi più efficaci e mirati nella lotta contro i jihadisti, evitando al contempo violazioni dei diritti umani e dell'etica militare.[192][193]

Annessione della Crimea

[modifica | modifica wikitesto]

Naval'nyj ha condannato l'annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014, definendola una violazione del diritto internazionale. Inizialmente ha dichiarato che sarebbe stato necessario tenere un "referendum normale". Successivamente ha sostenuto il ritorno della Crimea all'Ucraina attraverso negoziati pacifici.[194][195]

Naval'nyj ha sostenuto la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, criticando il sostegno russo ai separatisti nel Donbass e chiedendo una soluzione pacifica al conflitto. Nel febbraio 2012, Naval'nyj espresse il suo sostegno per l'indipendenza dello Stato ucraino, argomentando che Russia, Ucraina e Bielorussia rappresentino "alleati naturali" che dovrebbero potenziare l'integrazione economica e politica reciproca.[196]

Successivamente, nel marzo 2014, a seguito dell'annessione della Crimea da parte della Russia, Naval'nyj sollecitò ulteriori sanzioni nei confronti di funzionari e uomini d'affari legati a Putin, avanzando anche la sua lista di sanzioni e criticando l'inerzia rispetto alle precedenti misure adottate dagli Stati Uniti e dall'Unione europea.[197]

Nel febbraio 2022, Naval'nyj stabilì un parallelo tra il riconoscimento delle repubbliche separatiste del Donbass da parte della Russia e l'intervento sovietico in Afghanistan nel 1979, caratterizzando entrambi gli eventi come distrazioni dalla reale agenda politica.[198]

Il 2 marzo 2022, Naval'nyj incitò i cittadini russi a organizzare proteste quotidiane contro l'invasione russa dell'Ucraina, condannando la passività della popolazione russa e definendo l'aggressione militare come il frutto dell'azione di un "folle zar".

«Se, per evitare la guerra, dobbiamo riempire le prigioni e i furgoni della polizia, riempiremo le prigioni e i furgoni della polizia. Tutto ha un prezzo e ora, nella primavera del 2022, dovremmo pagare quel prezzo.»

[199][200]

Il 5 aprile 2022, discutendo i crimini di guerra perpetrati in Ucraina, Naval'nyj denunciò la "mostruosa propaganda" diffusa dai media di stato russi, rilevando l'incredibile efficacia persuasiva di tali messaggi su coloro che non hanno accesso a fonti d'informazione alternative.

Critico nei confronti della mobilitazione russa del 2022, Naval'nyj condannò Putin per aver "sacrificato" il futuro della Russia a vantaggio di una politica espansionistica, esortando il paese a porre fine all'occupazione dell'Ucraina e a riconoscere i confini stabiliti nel 1991 dopo il crollo dell'Unione Sovietica. Naval'nyj ha anche affermato che la Russia dovrebbe pagare le riparazioni postbelliche all’Ucraina e ha chiesto un’indagine internazionale sui crimini di guerra, affermando: “Decine di migliaia di ucraini innocenti sono stati assassinati e dolore e sofferenza hanno colpito altri milioni di persone”.[194]

Naval'nyj ha criticato il coinvolgimento russo nella guerra civile siriana, definendolo un errore strategico e una violazione dei principi umanitari. Ha esortato il governo russo a concentrarsi sulle questioni interne anziché su interventi militari esterni.[201]

Nagorno-Karabakh

[modifica | modifica wikitesto]

Naval'nyj ha chiesto un ruolo più attivo della Russia nel risolvere il conflitto in Nagorno-Karabakh, sostenendo la mediazione diplomatica e il rispetto per il diritto internazionale. Ha esortato le parti in conflitto a trovare una soluzione pacifica che rispetti i diritti delle popolazioni coinvolte.

Proteste in Bielorussia

[modifica | modifica wikitesto]

Naval'nyj ha sostenuto le proteste in Bielorussia contro il regime autoritario di Aljaksandr Lukašėnka, esortando il governo russo a rispettare il diritto del popolo bielorusso a determinare il proprio futuro. Ha condannato la repressione violenta delle manifestazioni e ha chiesto sanzioni internazionali contro il regime di Lukašėnka.[202]

Naval'nyj ha sostenuto una relazione più costruttiva tra la Russia e la NATO, basata sul dialogo e sulla cooperazione su questioni di sicurezza comune. Ha criticato la retorica bellicosa e la politica di confronto del governo russo nei confronti dell'Alleanza Atlantica, sottolineando l'importanza della stabilità e della sicurezza in Europa.

Risultati elettorali

[modifica | modifica wikitesto]
Elezione Candidato Voti % Esito
Elezioni comunali a Mosca del 2013 Aleksej Naval'nyj 643 771 29,24% ❌ Secondo posto

[203][204]

Premi e riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2010 è stato selezionato per il programma Yale World Fellows organizzato dall'Università Yale con l'obiettivo di "creare una rete globale di leader emergenti e ampliare la comprensione internazionale".[205][206]

Naval'nyj e sua moglie Julija

Nel 2011, la rivista Foreign Policy ha nominato Naval'nyj tra i FP Top 100 Global Thinkers, per "plasmare il nuovo mondo della trasparenza del governo".[207] Foreign Policy lo nomina nuovamente nel 2012.[208] Viene elencato dalla rivista Time nel 2012 come una delle "100 persone più influenti al mondo", l'unico russo nell'elenco.[209] Nel 2013, Naval'nyj si posiziona al numero 48 tra i "pensatori del mondo" in un sondaggio online della rivista britannica Prospect.[210]

Nel 2015, Aleksej e Oleg Naval'nyj sono stati scelti per ricevere il "Premio della piattaforma della memoria e della coscienza europea 2015". Secondo la dichiarazione della Piattaforma, "I membri della Piattaforma hanno votato quest'anno per i fratelli Naval'nyj, in riconoscimento del loro coraggio personale, della loro lotta e dei loro sacrifici per la difesa dei valori democratici e delle libertà fondamentali nella Federazione Russa oggi. Con l'assegnazione del Premio, la Piattaforma desidera esprimere il suo rispetto e sostegno al Sig. Oleg Naval'nyj, che la Piattaforma considera un prigioniero politico, e al Sig. Aleksej Naval'nyj per i suoi sforzi per denunciare la corruzione, difendere il pluralismo politico e l'opposizione al crescente regime autoritario nella Federazione Russa".[211]

Nel 2017, Naval'nyj è stato elencato dalla rivista Time come una delle "25 persone più influenti su internet al mondo".[212]

Naval'nyj è stato candidato nel 2021 per il Premio Nobel per la pace da diversi membri del parlamento norvegese.[213] Sempre nello stesso anno viene insignito del premio Cavaliere della Libertà in Polonia[214] e del Premio Sakharov per la libertà di pensiero dal Parlamento dell'Unione europea.[215]

Nel marzo 2023, il docufilm Navalny dedicato al dissidente russo, ha vinto il premio Oscar come migliore documentario.

Cristiano ortodosso, Aleksej Naval’nyj si dichiarava pubblicamente credente, aspirava ad essere un buon fedele adottando una morale cristiana e ascoltando il Vangelo anche per condurre la sua militanza politica. Intervistato a riguardo, disse: Sono un credente. Mi piace essere cristiano e membro della Chiesa ortodossa, mi piace sentirmi parte di qualcosa di grande e universale. Mi piace il fatto che ci sia un'etica distintiva e un certo ascetismo[216].

Nel 2000 Naval'nyj ha sposato Julija Naval'naja, dalla quale ha avuto la figlia Dasha nel 2001, studentessa universitaria presso la Stanford University, e il figlio Zachar nel 2008.[217] Dal 1998, prima della detenzione, ha vissuto in un appartamento di tre stanze nel distretto di Mar'ino, a sud-est di Mosca.[218]

  1. ^ Precedentemente nota come Alleanza Popolare (2012–2014) e Partito del Progresso (2014–2018).
  2. ^ (EN) Robert Coalson, 'It's A Whole New Situation': Russia's Liberal Opposition Determined To Keep Fighting During Navalny's Absence, in Radio Free Europe/Radio Liberty, 3 settembre 2020. URL consultato il 19 febbraio 2024.
  3. ^ The birth of Russian citizenry, in The Economist. URL consultato il 19 febbraio 2024.
  4. ^ (EN) Ukraine in "Big-Time Politics" of Alexey Navalny, su Eastbook, 25 febbraio 2012. URL consultato il 18 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2014).
  5. ^ (RU) Волков: команда Навального выступает за свободу слова и гей-браки, su lrt.lt, 2 agosto 2017. URL consultato il 19 febbraio 2024.
  6. ^ a b Germania accusa, Alexei Navalny avvelenato con il gas nervino Novichok, su L'HuffPost, 2 settembre 2020. URL consultato il 2 settembre 2020.
  7. ^ Приговор Навальному: Власти России окончательно развязывают себе руки, замалчивая своих критиков, su Amnesty International, 2 febbraio 2021.
  8. ^ «Мемориал» признал Навального политзаключенным, su Росбалт, 18 gennaio 2021.
  9. ^ Докладчики ПАСЕ назвали Алексея Навального политзаключенным, su Общая газета, 4 febbraio 2021. URL consultato il 2 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2021).
  10. ^ Патриот за деньги. «Русский мир» в обмен на Эмираты
  11. ^ Russia, Navalny condannato a nove anni in un carcere di massima sicurezza, su la Repubblica, 22 marzo 2022. URL consultato il 19 febbraio 2024.
  12. ^ Navalny condannato a 19 anni di reclusione. L'Ue: 'Verdetto inaccettabile, sia rilasciato' - Notizie - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 4 agosto 2023. URL consultato il 23 agosto 2023.
  13. ^ Redazione di Rainews, Navalny condannato a 19 anni di reclusione, su RaiNews, 4 agosto 2023. URL consultato il 23 agosto 2023.
  14. ^ Russia, Navalny condannato a 19 anni, su Amnesty International Italia, 4 agosto 2023. URL consultato il 23 agosto 2023.
  15. ^ Mosca, 'Navalny colpito da sindrome da morte improvvisa', su ansa.it. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  16. ^ (EN) Alexei Navalny: The greatest threat to Putin, in The Independent, 2 gennaio 2015. URL consultato il 27 marzo 2017.
  17. ^ a b Навальный, Алексей. URL consultato il 27 marzo 2017.
  18. ^ (EN) Exploring the possibility of a 'Russian Maidan' -- Sott.net, su Sott.net. URL consultato il 27 marzo 2017.
  19. ^ (EN) National Endowment for Democracy 2008 Annual Report (PDF), su ned.org, 15 gennaio 2009. URL consultato il 4 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2023).
  20. ^ “Poisoned” Kremlin Critic Flown to Germany as German-Russian Nord Stream 2 Nears Completion, su globalresearch.ca, 25 agosto 2020.
  21. ^ A GUIDE TO RUSSIAN POLITICAL YOUTH GROUPS: PART 1 OF 2, su wikileaks.org, 30 novembre 2006.
  22. ^ 15 пунктов Навального
  23. ^ Создан "Комитет защиты москвичей" для борьбы с незаконной застройкой в столице - ИА REGNUM.
  24. ^ whoiswho.dp.ru/cart/person/1922940
  25. ^ 'We Russians Are Part of the White Race', su spiegel.de, 5 novembre 2007.
  26. ^ Московское «Яблоко» поддержало проведение «Русского марша», su Радио Свобода. URL consultato il 27 marzo 2017.
  27. ^ "I Assert that Putin Was Behind the Crime", su spiegel.de, 1º ottobre 2020.
  28. ^ В столице отрепетировали "Русский марш", su ng.ru, 24 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2011).
  29. ^ Алексей Навальный выходит на "Русский марш", su svoboda.org, 21 ottobre 2011.
  30. ^ (EN) Simon Shuster, Russia Rising: The Blogger Who Is Putin's Greatest Challenger, su TIME, 29 dicembre 2011 (archiviato il 26 gennaio 2021).
  31. ^ Rousing Russia With a Phrase, su nytimes.com, 9 dicembre 2011.
  32. ^ a b (EN) Tom Parfitt, Alexei Navalny: Russia's new rebel who has Vladimir Putin in his sights, in The Guardian, 15 gennaio 2012. URL consultato il 27 marzo 2017.
  33. ^ Alexei Navalny: ‘Why don’t they come and sit in jail with me?, su ft.com.
  34. ^ Alexei Navalny on Putin's Russia: 'All autocratic regimes come to an end', su theguardian.com, 29 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2017).
  35. ^ Navalny's Failure To Renounce His Nationalist Past May Be Straining His Support, su rferl.org (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2021).
  36. ^ The man who would beat Putin, su politico.eu, 1º agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2021).
  37. ^ What does Russian “opposition leader” Alexei Navalny represent?, su wsws.org, 9 gennaio 2018.
  38. ^ Putin Crafts Spectacle for Re-election Landslide, su cambridgeglobalist.org, 18 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2018).
  39. ^ (EN) Mischa Gabowitsch, Protest in Putin's Russia, John Wiley & Sons, 27 dicembre 2016, ISBN 978-0-7456-9629-4. URL consultato il 19 febbraio 2024.
  40. ^ (RU) Алексей Навальный биография, фото, последние новости 2017. URL consultato il 27 marzo 2017.
  41. ^ a b Ethnic Slurs Haunt Alexey Navalny, su globalvoices.org, 25 luglio 2013.
  42. ^ a b Is Aleksei Navalny a Liberal or a Nationalist?, su theatlantic.com, 29 luglio 2013.
  43. ^ a b 5 things to know about Russian opposition leader Alexei Navalny, su politico.eu (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2021).
  44. ^ Вменяемых собрали в одном зале, su kommersant.ru, 9 giugno 2008.
  45. ^ Националисты объединились в Русское национальное движение, su echo.msk.ru, 8 luglio 2008.
  46. ^ Why does Alexei Navalny rattle the Kremlin?, su aljazeera.com, 30 luglio 2019.
  47. ^ Chi è Alexei Navalny, l'oppositore di Putin avvelenato, su rollingstone.it, 7 settembre 2020.
  48. ^ US slam Russia’s arrests of over 3,300 Alexei Navalny supporters, EU to discuss ‘next steps’, su scmp.com, 24 gennaio 2021.
  49. ^ (RU) Финальная битва между добром и нейтралитетом, su navalny.livejournal.com, 8 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2012).
  50. ^ Навальный извинился перед грузинами
  51. ^ "Алексей Навальный извинился перед Грузией и попросил проявить милосердие к Саакашвили"
  52. ^ Навальный вышел на большую дорогу, su vz.ru, 30 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2021).
  53. ^ a b c Mikhail Loginov, Aleksei Navalnij - Caccia ai corrotti in Internazionale, n. 917, 30 settembre 2011
  54. ^ United Russia No Longer 'Crooks and Thieves’ - Party Official, su en.ria.ru. URL consultato il 21 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2014).
  55. ^ Навальный, ты кто?!.
  56. ^ Голосуй за любую партию, кроме "Единой России"! (Ответы моим корреспондентам).
  57. ^ Миронов призвал действовать на выборах по плану Навального: Россия: Lenta.ru.
  58. ^ (RU) Митинги за честные выборы собрали десятки тысяч россиян, su BBC News Русская служба, 24 dicembre 2011. URL consultato il 19 febbraio 2024.
  59. ^ Russian Anger Grows Over Chechnya Subsidies, su nytimes.com, 8 ottobre 2011.
  60. ^ The death of the Russian far right, su aljazeera.com, 16 dicembre 2017.
  61. ^ Russia's Aleksei Navalny: Hope Of The Nation -- Or The Nationalists?, su rferl.org, 10 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2013).
  62. ^ Navalny's Private E-Mails Leaked, su themoscowtimes.com, 26 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2021).
  63. ^ Russia election: Police arrest 550 at city protests, in BBC News, 5 marzo 2012. URL consultato il 31 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2012).
  64. ^ Мосгорсуд отказал Навальному, su interfax.ru.
  65. ^ Riots in Russia over migrant crime fuel racial tension, su youtube.com, 16 ottobre 2013.
  66. ^ How Russian Nationalism Fuels Race Riots, su thenation.com, 1º novembre 2013.
  67. ^ Russia Responds to Anti-Migrant Riots by Arresting Migrants, su world.time.com, 14 ottobre 2013.
  68. ^ Vigilante Justice & Race Riots in Provincial Russia, su globalvoices.org, 9 luglio 2013.
  69. ^ The man who would beat Putin, su politico.eu, 1º agosto 2017.
  70. ^ Russian Nationalists Score Victory in Opposition Council, su globalvoices.org, 18 luglio 2013.
  71. ^ Навальный заявил о намерении стать президентом России, su lenta.ru. URL consultato il 25 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2013).
  72. ^ Анализ рейтинга Навального (комментарий социолога), su levada.ru (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  73. ^ Навальный выступил против присоединения Крыма к России, su lenta.ru, 12 marzo 2014.
  74. ^ Furono arresti politici: la Russia condannata a risarcire Navalny, su euronews, 15 novembre 2018. URL consultato il 16 novembre 2018.
  75. ^ Russia condannata per arresti Navalny - Ultima Ora, in ANSA.it, 15 novembre 2018. URL consultato il 16 novembre 2018.
  76. ^ (FR) Russie : concert de désapprobations après la condamnation de Navalny, su Le Monde.fr. URL consultato il 19 marzo 2018.
  77. ^ (EN) Russia: Political activist Aleksei Navalny must be released after ‘parody’ trial, su amnesty.org. URL consultato il 19 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2015).
  78. ^ Kremlin foe Navalny can run for president 'after 2028', in France24, 17 ottobre 2017. URL consultato il 2 febbraio 2021.
  79. ^ (EN) Navalny Accuses Police Of Failing To Investigate Attack, in Radio Free Europe/Radio Liberty, 2 maggio 2017. URL consultato il 19 febbraio 2024.
  80. ^ Alexei Navalny, Putin foe, claims vision loss after chemical attack; blames Kremlin, in The Washington Post, 2 maggio 2017. URL consultato il 4 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2017).
  81. ^ Гвоздь предвыборной программы: что Навальный предлагает россиянам
  82. ^ (EN) Russia: Nationwide Assaults on Political Opposition Campaign | Human Rights Watch, su hrw.org, 6 settembre 2017. URL consultato il 19 febbraio 2024.
  83. ^ Navalny's Anti-Corruption Fund Accuses Medvedev of Secret Massive Estate, su foreignpolicy.com, Foreign Policy, 2 marzo 2017. URL consultato il 27 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2017).
  84. ^ Навальный запустил проект "Умное голосование". Он должен объединить оппозицию, чтобы победить "Единую Россию" в регионах, su Новая газета. URL consultato il 28 luglio 2021 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2021).
  85. ^ Dissidente Abdurakhmedov sfugge a tentato omicidio di Kadyrov, su Sole24ore. URL consultato il 28 luglio 2020.
  86. ^ La Fondazione anti-corruzione di Navalny "agente straniero". "Putin ha paura, noi non ci fermiamo", su adnkronos.com, 9 ottobre 2019. URL consultato il 22 agosto 2020.
  87. ^ Госканал RT обвинил сотрудника ФБК Ашуркова в контактах с британской разведкой, su kommersant.ru, 1º febbraio 2021.
  88. ^ (EN) Russians vote on Putin's reforms to constitution, 25 giugno 2020. URL consultato il 19 febbraio 2024.
  89. ^ (EN) Alexei Navalny: 'Poisoned' Russian opposition leader in a coma, 20 agosto 2020. URL consultato il 19 febbraio 2024.
  90. ^ https://russian.eurasianet.org/%D1%80%D0%BE%D1%81%D1%81%D0%B8%D1%8F-%D0%B2-%D0%B7%D0%B5%D1%80%D0%BA%D0%B0%D0%BB%D0%B5-black-lives-matter
  91. ^ Социологи узнали, кому доверяют россияне во время второй волны пандемии, su rbc.ru, 30 dicembre 2020.
  92. ^ Putin's approval rating holds steady despite Navalny crackdown: poll, su reuters.com, 4 febbraio 2021.
  93. ^ (EN) Russia's Navalny slams Trump Twitter ban – DW – 01/10/2021, su dw.com. URL consultato il 19 febbraio 2024.
  94. ^ a b Amnesty strips Alexei Navalny of 'prisoner of conscience' status, su bbc.com, 25 febbraio 2021.
  95. ^ Navalny incita all'odio: per Amnesty non è più un "prigioniero di coscienza", su ilfattoquotidiano.it, 26 febbraio 2021.
  96. ^ a b Fabrizio Dragosei, Amnesty ci ripensa e "riabilita" Navalny: è un prigioniero di coscienza, su Corriere della Sera, 5 luglio 2021. URL consultato il 19 febbraio 2024.
  97. ^ Aleksei Navalny è un “prigioniero di coscienza”, su amnesty.it, 8 maggio 2021.
  98. ^ (EN) Andrew Higgins e Yonette Joseph, Aleksei Navalny Hospitalized in Russia in Suspected Poisoning, in The New York Times, 20 agosto 2020. URL consultato il 20 agosto 2020.
  99. ^ Russia, l'oppositore Alexei Navalny ricoverato in terapia intensiva: "Avvelenato con qualcosa mescolato nel suo tè. Condizioni gravi", su Il Fatto Quotidiano, 20 agosto 2020. URL consultato il 20 agosto 2020.
  100. ^ Алексей Навальный попал в реанимацию с отправлением.
  101. ^ (RU) Коллеги и родственники Навального решили обратиться в ЕСПЧ [Colleghi e parenti di Navalny hanno deciso di fare appello alla Corte europea dei diritti dell'uomo], su echo.msk.ru, 21 agosto 2020.
  102. ^ (RU) Навальный хроника Омск su Зона.
  103. ^ a b Russia, Navalyn trasferito in aereo in Germania. "Sarà impossibile stabilire il veleno usato", su rainews.it, 22 agosto 2020. URL consultato il 22 agosto 2020.
  104. ^ Sarah Rainsford, Russia's Navalny poisoned with Novichok – German government, BBC News, 2 settembre 2020. URL consultato il 2 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2021).
  105. ^ (EN) Russia's Navalny out of coma after poisoning, su BBC News, 7 settembre 2020. URL consultato il 7 settembre 2020.
  106. ^ (RU) Лаборатория. Как сотрудники НИИ-2 ФСБ пытались отравить Алексея Навального, su The Insider, 14 dicembre 2020. URL consultato il 15 dicembre 2020 (archiviato il 14 dicembre 2020).
  107. ^ (EN) FSB Team of Chemical Weapon Experts Implicated in Alexey Navalny Novichok Poisoning, su Bellingcat, 14 dicembre 2020. URL consultato il 15 dicembre 2020 (archiviato il 14 dicembre 2020).
  108. ^ (EN) Aric Toler, Hunting the Hunters: How We Identified Navalny’s FSB Stalkers, su Bellingcat, 14 dicembre 2020. URL consultato il 15 dicembre 2020 (archiviato il 14 dicembre 2020).
  109. ^ (EN) Tim Lister, Clarissa Ward, Sebastian Shukla, CNN-Bellingcat investigation identifies Russian specialists who trailed Putin’s nemesis Alexey Navalny before he was poisoned, su CNN, 14 dicembre 2020. URL consultato il 14 dicembre 2020 (archiviato il 14 dicembre 2020).
  110. ^ "Navalny says Russian officer admits putting poison in underwear".. The Guardian, 21 December 2020
  111. ^ a b Navalny in tribunale: rischia tre anni e mezzo di carcere. Proteste davanti all’aula: già oltre 200 fermati, su corriere.it, 2 febbraio 2021.
  112. ^ Новая газета - Novayagazeta.ru. URL consultato il 3 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2021).
  113. ^ Alexei Navalny inizierà uno sciopero della fame in carcere, per ricevere cure mediche adeguate - Il Post.
  114. ^ Alexey Navalny è in ospedale, sospetta tubercolosi - Rai News.
  115. ^ https://www.lastampa.it/esteri/2021/04/17 /news/russia-i-medici-di-navalny-rischia-di-morire-da-un-momento-all-altro-1.40164464
  116. ^ Copia archiviata, su znak.com. URL consultato il 18 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2021).
  117. ^ Alexei Navalny returns to prison after hunger strike, in Deutsche Welle, 7 giugno 2021. URL consultato il 7 giugno 2021.
  118. ^ https://www.golosameriki.com/amp/navalny-cnn-premier-and-reaction/6544465.html
  119. ^ Russia Blacklists Navalny’s Political and Activist Movements as ‘Extremist’, su The Moscow Times, 9 giugno 2021.
  120. ^ Мосгорсуд признал ФБК экстремистской организацией, su dw.com, 9 giugno 2021.
  121. ^ Robin Emmott, Kremlin critic Navalny wins EU rights prize for his "immense bravery", in Reuters, 20 ottobre 2021. URL consultato il 20 ottobre 2021.
  122. ^ Adela Suliman, Russia's Navalny awarded prestigious European human rights Sakharov Prize, in The Washington Post, 20 ottobre 2021. URL consultato il 20 ottobre 2021.
  123. ^ Kremlin critic Navalny says he is now designated a ‘terrorist’.
  124. ^ (RU) Redazione di TASS, Заседания по искам Навального перенесли из-за невозможности провести с ним ВКС, su TASS, 18 dicembre 2023. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  125. ^ Навальный
  126. ^ (RU) Российский узник совести Алексей Навальный мог подвергнуться насильственному исчезновению, su Amnesty International, 12 dicembre 2023. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  127. ^ @kira_yarmysh
  128. ^ Leonid Volkov [@leonidvolkov], lingua=ru (Tweet), su Twitter, X, 25 dicembre 2023.
  129. ^ (EN) 'Highest Possible Level Of Isolation': Kremlin Critic Navalny Moved To Arctic Penal Colony, su RFE/RL - RadioFreeEurope/RadioLiberty, 25 dicembre 2023. URL consultato il 26 dicembre 2023.
  130. ^ (EN) Russian Federation: Prison transportation in Russia: Travelling into the unknown, su Amnesty International, 25 ottobre 2017. URL consultato il 26 dicembre 2023.
  131. ^ Navalny è in una colonia penale nell'Artico russo, 25 dicembre 2023. URL consultato il 26 dicembre 2023 (archiviato il 25 dicembre 2023).
  132. ^ Putin ha fatto rinchiudere Navalny nella prigione a regime speciale nell’Artico. Una delle più dure della Russia, 25 dicembre 2023. URL consultato il 30 dicembre 2023 (archiviato il 26 dicembre 2023).
  133. ^ (RU) Aleksej Naval'nyj, t.me, https://t.me/s/navalny. URL consultato il 26 dicembre 2023.
  134. ^ Russia: team Navalny lancia campagna contro rielezione Putin, su ANSA, 7 dicembre 2023. URL consultato il 16 febbraio 2024 (archiviato il 16 dicembre 2023).
  135. ^ Giuseppe Aliastro, In Russia alle urne il 17 marzo. Navalny invita a "votare contro Putin", su La Stampa, 8 dicembre 2023. URL consultato il 16 febbraio 2024 (archiviato il 16 febbraio 2024).
  136. ^ (RU) Россия без Путина, su neputin.org. URL consultato il 26 dicembre 2023.
  137. ^ (RU) Leonid Volkov, instagram.com, 25 dicembre 2023, https://www.instagram.com/p/C1JeD9dIqWT/?igsh=MzRlODBiNWFlZA==. URL consultato il 26 dicembre 2023.
  138. ^ (EN) 'Putin challenger Boris Nadezhdin barred from Russia's election, su bbc.com, 8 febbraio 2024. URL consultato il 1º marzo 2024.
  139. ^ (EN) Sfidare Putin alle elezioni in Russia è impossibile, su wired.it, 8 febbraio 2024. URL consultato il 1º marzo 2024.
  140. ^ (RU) Aleksej Naval'nyj, Полдень против Путина., su t.me. URL consultato il 1º febbraio 2024.
  141. ^ (RU) УФСИН России по Ямало-Ненецкому Автономному Округу сообщает/ ФСИН, su fsin.gov.ru/. URL consultato il 20 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2024).
  142. ^ (RU) Kira Jarmyš [@Kira_Yarmysh], Twitter, X, 16 febbraio 2024, https://twitter.com/@Kira_Yarmysh/status/1758457690429305206.
  143. ^ (RU) Kira Jarmyš [@Kira_Yarmysh], Twitter, X, 17 febbraio 2024, https://twitter.com/@Kira_Yarmysh/status/1758801430125695199.
  144. ^ (RU) Алексей Навальный убит. Его убил Путин. [Alexei Navalny è stato ucciso. Putin lo ha ucciso.], su youtube.com. URL consultato il 24 febbraio 2024.
  145. ^ (EN) How Russian state media are spinning Alexei Navalny death, su bbc.com. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  146. ^ (EN) Russian state TV announces death of Alexei Navalny – video, su theguardian.com. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  147. ^ (EN) Arrested for Leaving Flowers, Navalny Mourners Fear Worse to Come, su nytimes.com. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  148. ^ (EN) RUSSIAN FEDERATION: REPRISALS AGAINST JOURNALISTS WHO COVER PROTESTS (PDF), su amnesty.org. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  149. ^ t.me, https://t.me/s/ElenMalakhovskaya. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  150. ^ Fabrizio Dragosei, Il corpo di Navalny reso alla madre. La moglie Yulia: «Putin lo insulta da morto», su Corriere della Sera, 24 febbraio 2024. URL consultato il 25 febbraio 2024.
  151. ^ Russia, Putin: "Volevo scambiare Navalny con detenuti russi in occidente. Ma poi è morto, è così la vita", su video.repubblica.it.
  152. ^ Алексея Навального похоронили в Москве
  153. ^ Смерть Навального: политика похоронили на Борисовском кладбище, тысячи людей пришли проститься с ним, su BBC, 1º marzo 2024.
  154. ^ На прощание с Алексеем Навальным приехали послы США и стран Евросоюза, а также Евгений Ройзман и Борис Надеждин
  155. ^ Gullotta (Memorial): “Navalny è un martire politico. In Russia si approfondisce il liberticidio”, su micromega.net.
  156. ^ «LA MORTE DI NAVALNY SEGNA UNA DERIVA STALINISTA MA PUTIN È PIÙ FORTE CHE MAI», su famigliacristiana.it.
  157. ^ Tutto il mondo democratico continuerà la lotta di Navalny, su eppgroup.eu.
  158. ^ Navalny? Un omicidio politico. Putin è il responsabile, su vita.it.
  159. ^ Leonid Gozman, da sempre oppositore di Putin: "Navalny era un eroe. Quello di Putin è un regime fascista", su today.it.
  160. ^ Le reazioni internazionali alla morte di Alexei Navalny, Mattarella: "Più ingiusta conclusione", su it.euronews.com.
  161. ^ ELENA SERVETTAZ, Oleg Radzinsky: “Spero che la morte di Navalny risveglierà i politici occidentali”, su https://www.swissinfo.ch/. URL consultato il 4 marzo 2024.
  162. ^ Putin Didn’t Directly Order Alexei Navalny’s February Death, U.S. Spy Agencies Find, su wsj.com.
  163. ^ (EN) Russian blogger Navalny charged with embezzlement, in BBC News, 31 luglio 2012. URL consultato il 26 marzo 2017.
  164. ^ (FR) Russie : concert de désapprobations après la condamnation de Navalny, in Le Monde.fr, 18 luglio 2013. URL consultato il 27 marzo 2017.
  165. ^ Russia: Political activist Aleksei Navalny must be released after ‘parody’ trial, su amnesty.org (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2015).
  166. ^ Memorial statement on the sentencing of Aleksei Navalny and Petr Ofitserov - HRO.org in English, su hro.rightsinrussia.info. URL consultato il 26 marzo 2017.
  167. ^ (EN) Russian Memorial NGO receives undesirable funds – ministry, in Johnson's Russia List, 6 ottobre 2016. URL consultato il 27 marzo 2017.
  168. ^ Fabrizio Dragosei, Tensione a Mosca, fermato Navalny, oppositore di Putin, e centinaia di manifestanti, in Corriere della Sera. URL consultato il 27 marzo 2017.
  169. ^ Va in piazza contro la corruzione. Arrestato Navalny, rivale di Putin - Il Fatto Quotidiano, in Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 27 marzo 2017.
  170. ^ Russia, Navalny condannato a 15 giorni di carcere: "Un giorno noi giudicheremo loro", in Repubblica.it, 27 marzo 2017. URL consultato il 27 marzo 2017.
  171. ^ Russia, Navalny condannato a pagare 20mila rubli per ruolo proteste | LaPresse, in LaPresse, 27 marzo 2017. URL consultato il 27 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2017).
  172. ^ Se protesti ti arresto: la democrazia secondo lo zar Putin - Il Fatto Quotidiano, in Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 12 giugno 2017.
  173. ^ Alexei Navalny e altre centinaia di persone sono state arrestate in Russia, su Il Post, 12 giugno 2017. URL consultato il 12 giugno 2017.
  174. ^ Russia, il dissidente Navalny arrestato di nuovo prima di una protesta anti corruzione. Centinaia di fermi, su Il Fatto Quotidiano, 12 giugno 2017. URL consultato il 12 giugno 2017.
  175. ^ Russia: Navalny arrestato per propaganda a eventi non autorizzati, in rainews. URL consultato il 29 settembre 2017.
  176. ^ Mosca, Navalny fermato prima di comizio, su adnkronos.com. URL consultato il 29 settembre 2017.
  177. ^ Navalny atterrato a Mosca: scalo cambiato all'ultimo momento, la polizia arresta 21 sostenitori, su rainews. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  178. ^ Russia, Navalny condannato a 2 anni e 5 mesi - Mondo, su Agenzia ANSA, 1º febbraio 2021. URL consultato il 2 febbraio 2021.
  179. ^ Nuove accuse a Navalny
  180. ^ Alexei Navalny: Russian opposition leader handed further 19 year jail term, su bbc.com.
  181. ^ Redazione di TASS, La corte ha confermato la condanna di Navalny nel caso dell'estremismo, su TASS, 26 settembre 2023. URL consultato il 27 settembre 2023.
  182. ^ (RU) Расследования ФБК Алексея Навального – DW, su dw.com. URL consultato il 24 maggio 2024.
  183. ^ (RU) «Дворец Путина», «Он вам не Димон» и интервью с отравителями. Три самых популярных расследования ФБК, su Русская служба The Moscow Times, 16 febbraio 2024. URL consultato il 24 maggio 2024.
  184. ^ (RU) «Алексей Навальный. Гроза жуликов и воров» – Константин Воронков, su ЛитРес, 30 maggio 2012. URL consultato il 24 maggio 2024.
  185. ^ Navalny's evolution
  186. ^ Эволюция национализма Навального
  187. ^ (EN) Amnesty International statement on Aleksei Navalny, su amnesty.org, Amnesty International. URL consultato il 28 febbraio 2021.
  188. ^ (RU) Волков: команда Навального выступает за свободу слова и гей-браки, su lrt.lt, 2 agosto 2017. URL consultato il 24 maggio 2024.
  189. ^ (RU) Гвоздь предвыборной программы: что Навальный предлагает россиянам, in BBC News Русская служба. URL consultato il 24 maggio 2024.
  190. ^ (RU) Кампания Навального 2018. Как это было, su Пора выбирать — Алексей Навальный. URL consultato il 24 maggio 2024.
  191. ^ Протесты БЛМ: как отреагировала российская политика
  192. ^ (RU) Навальный: кавказское измерение, su Кавказский Узел. URL consultato il 24 maggio 2024.
  193. ^ (RU) Навальный: в Чечне создан "экстремистский исламистский режим", in Радио Свобода, 4 settembre 2017. URL consultato il 24 maggio 2024.
  194. ^ a b (EN) Navalny: Putin's war has pushed Russia to 'rock bottom', su BreakingNews.ie, 20 febbraio 2023. URL consultato il 24 maggio 2024.
  195. ^ (RU) Чей Крым? Алексей Навальный о статусе Крымского полуострова, su Крым.Реалии, 16 febbraio 2024. URL consultato il 24 maggio 2024.
  196. ^ Навальный: интеграция Беларуси главная задача России
  197. ^ (EN) Christopher Brennan, Navalny Proposes Sanctions List to the West, su The Moscow Times, 20 marzo 2014. URL consultato il 24 maggio 2024.
  198. ^ (RU) «И тем, и этим нужно одно: отвлечение внимания от реальных проблем». Навальный сравнил признание ДНР и ЛНР с вводом войск в Афганистан, su Meduza. URL consultato il 24 maggio 2024.
  199. ^ (RU) «Все имеет цену, и сейчас, весной 2022 года, эту цену должны платить мы». Навальный призвал к ежедневным акциям против войны, su Meduza. URL consultato il 24 maggio 2024.
  200. ^ "Russia's Navalny calls Putin insane and urges anti-war protests"
  201. ^ https://www.bloomberg.com/view/articles/2016-12-14/a-populist-challenge-to-putin
  202. ^ (RU) «Забастовки сломают хребет злодеям». Навальный ответил Лукашенко на обвинения в «развязывании агрессии» в Беларуси, su nv.ua. URL consultato il 24 maggio 2024.
  203. ^ Итоги выборов в Москве: Собянин набирает 51,37%, Навальный — 27,24% - РИА Новости, 01.03.2020.
  204. ^ Собянин победил на выборах мэра Москвы - Ведомости.
  205. ^ (EN) Alexey Navalny | Yale Greenberg World Fellows, su worldfellows.yale.edu. URL consultato il 27 marzo 2017.
  206. ^ ALEXEY NAVALNY, su yale.edu.
  207. ^ The FP Top 100 Global Thinkers, su foreignpolicy.com, dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2012).
  208. ^ The FP Top 100 Global Thinkers, su foreignpolicy.com, 28 novembre 2012. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato il 28 novembre 2012).
  209. ^ Alexei Navalny, su time.com, 18 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2012).
  210. ^ I risultati del sondaggio dei pensatori mondiali di Prospect, su prospectmagazine.co.uk, aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2013).
  211. ^ Alexei e Oleg Navalny riceveranno il Premio della Piattaforma della memoria e della coscienza europee 2015 & # 124; Platform of European Memory and Conscience, su memoryandconscience.eu, 2 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2016).
  212. ^ The 25 Most Influential People on the Internet, su time.com, 26 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2019).
  213. ^ Flere fredsprisforslag før fristen gikk ut, su aftenposten.no, 31 gennaio 2021.
  214. ^ Polonia, Navalny insignito del premio Cavaliere della Libertà con la consegna di una sciabola, su rainews.it, 6 ottobre 2021.
  215. ^ Alexei Navalny vince il Premio Sacharov 2021 del Parlamento europeo, in Parlamento europeo, 20 ottobre 2021. URL consultato il 15 dicembre 2021 (archiviato il 15 dicembre 2021).
  216. ^ (EN) The Akunin-Navalny interviews (part I), su Open Democracy website, 22 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2019).
  217. ^ (EN) Daria Navalnaya, What It's Like to Be a Teenager in Putin's Russia, in The New York Times, 27 giugno 2019. URL consultato l'11 luglio 2020 (archiviato il 18 maggio 2020).
  218. ^ (EN) Biography, in Navalny 2018, 2018. URL consultato l'11 luglio 2020 (archiviato il 13 luglio 2020).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Leader di Russia del Futuro Successore
carica istituita dal 17 novembre 2013 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN254613339 · ISNI (EN0000 0003 7741 6015 · LCCN (ENn2012030899 · GND (DE1024799212 · J9U (ENHE987008756858505171 · NDL (ENJA031850120