Vai al contenuto

Obergefell contro Hodges

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Obergefell v. Hodges
Obergefell contro Hodges
Emblema della Corte Suprema USA
TribunaleCorte suprema degli Stati Uniti d'America
Data28 dicembre 2015–26 luglio 2016
Sentenza26 luglio 2016; 8 anni fa
GiudiciJohn Roberts (Presidente della Corte) · Antonin Scalia · Clarence Thomas · Anthony Kennedy · Ruth Bader Ginsburg · Stephen Breyer · Samuel Alito · Sonia Sotomayor · Elena Kagan
Opinione del caso
La «clausola di giusto processo» e la «clausola di eguale protezione» del XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America obbliga gli Stati a riconoscere i matrimoni contratti da coppie omosessuali allo stesso modo in cui riconosce i matrimoni contratti da coppie eterosessuali
Leggi applicate
XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America
Sentenze precedenti superate
Baker contro Nelson (1972)

Obergefell contro Hodges[1] è una storica sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti d'America che ha legalizzato il matrimonio fra persone dello stesso sesso in tutte le località soggette alla giurisdizione statunitense.

Le parti in causa

[modifica | modifica wikitesto]

James Obergefell aveva denunciato il direttore del dipartimento sanitario dell'Ohio Theodore Wymyslo per essersi rifiutato di riconoscere il matrimonio con il suo partner John Arthur. Quando il caso arrivò di fronte alla Corte Suprema, Wymyslo era stato rimpiazzato alla guida del dipartimento da Richard Hodges.

A seguito della decisione, Hodges e Obergefell strinsero un rapporto di amicizia, e nel 2017 il primo rilasciò dichiarazioni a favore del matrimonio egualitario e dei diritti LGBT.[2]

Con 5 favorevoli e 4 contrari, la Corte dichiarò che il rifiuto di alcuni Stati di riconoscere il matrimonio fra persone dello stesso sesso era incostituzionale, in quanto privava le coppie omosessuali di uguale trattamento e dignità di fronte alla legge.

I 4 Giudici contrari (Roberts, Scalia, Alito e Thomas) nei loro pareri di minoranza (dissenting opinions) affermarono che una decisione tanto delicata dovesse essere presa democraticamente dal popolo tramite referendum o tramite i loro rappresentanti al Congresso, e non da magistrati non eletti, e che nessun passo della Costituzione suggeriva esplicitamente che i matrimoni omosessuali dovessero essere riconosciuti.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]