Lingua persiana antica

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Persiano antico
Parlato inPersia
PeriodoVII - fine del IV secolo a.C. (poi evoluto nel medio persiano)
Locutori
Classificaestinta
Altre informazioni
ScritturaAntico cuneiforme persiano
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue indoiraniche
  Lingue iraniche
   Lingue iraniche occidentali
    Lingue iraniche sudoccidentali
Codici di classificazione
ISO 639-2peo
ISO 639-3peo (EN)
Glottologoldp1254 (EN)

La lingua persiana antica è una delle antiche lingue iraniche attestate (oltre all'avestico). Il persiano antico appare in primo luogo nelle iscrizioni, nelle tavolette di argilla e nei sigilli dell'era achemenide (c. dal 600 a.C. al 300 a.C.). Esempi di persiano antico sono stati trovati in quelli che sono oggi i territori dell'Iran, dell'Iraq, della Turchia e dell'Egitto.[1] L'attestazione di gran lunga più importante è il contenuto delle iscrizioni di Bisotun (datate al 525 a.C.).

Classificazione

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L'antico persiano è un'antica lingua iranica e fa parte del gruppo linguistico iranico sud-occidentale.[2] In qualità di lingua iranica, il persiano antico è anche membro del ramo indoiranico della famiglia linguistica indoeuropea. L'avestico, l'unica altra antica lingua iranica attestata, non appartiene alla stessa divisione geografica del persiano antico ed è tipologicamente distinta.

Evoluzione linguistica

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Verso la fine del IV secolo a.C., ovvero il tardo periodo achemenide, le iscrizioni di Artaserse II e di Artaserse III differivano abbastanza dalla lingua delle iscrizioni di Dario tanto da essere definite "persiano pre-medio" o "persiano post-antico".[3] Poco dopo, il persiano antico si evolse nel medio persiano, che è a sua volta l'antenato nominale del neo-persiano.

Nella sua Persian Grammar, l'iranologo Gilbert Lazard afferma:

«la lingua conosciuta come nuovo persiano, che di solito è chiamata in questo periodo [primi tempi islamici] con il nome di parsi-dari, può essere classificata linguisticamente come una continuazione del medio persiano, la lingua religiosa e letteraria ufficiale dell'Iran sasanide, essa stessa una continuazione dell'antico persiano, la lingua degli Achemenidi. Diversamente dalle altre lingue e dialetti, antichi e moderni, del gruppo iranico come l'avestico, il partico, il sogdiano, il curdo, il pashto, ecc., l'antico, il medio ed il neopersiano rappresentano una sola lingua in tre stadi della sua storia. Essa ha origine nella regione di Fars e si differenzia per caratteristiche dialettali, ancora facilmente riconoscibili, dal dialetto prevalente nell'Iran nord-occidentale ed orientale.»

Il medio persiano, a volte chiamato anche pahlavi, è una diretta continuazione dell'antico persiano, ed era usato come lingua ufficiale scritta del paese.[4][5] Conseguentemente, il persiano moderno è una delle poche lingue indoeuropee che abbia una scrittura ancora esistente nella sua forma antica, media e moderna. Il confronto dell'evoluzione in ciascuno stadio della lingua mostra una grande semplificazione nella grammatica e nella sintassi. In realtà, secondo i documenti disponibili, la lingua persiana è una lingua iranica i cui tre stadi (antico, medio e nuovo) si sa che rappresentano tutti una sola lingua; in altre parole il neopersiano è un diretto discendente del medio e dell'antico persiano.[6]

L'antico persiano "presumibilmente"[3] ha un sostrato di lingua medica. L'elemento medico è immediatamente identificabile perché non fu interessato dagli sviluppi che furono peculiari dell'antico persiano. Le forme mediche "si trovano solo in nomi personali o geografici [...] e alcune sono tipicamente del vocabolario religioso e così potrebbero, in linea di principio, essere influenzate dall'avestico." "Talvolta, si trovano sia forme mediche che antico persiane, il che dà all'antico persiano un aspetto piuttosto ambiguo ed incoerente: 'cavallo', ad esempio, è [attestato nell'antico persiano] sia asa (a. pers.) che aspa (med.)."[3]

Iscrizione cuneiforme della Lingua persiana antica a Persepoli

Il persiano antico era scritto da sinistra a destra nell'antica scrittura cuneiforme persiana di tipo sillabico. L'antico cuneiforme persiano contiene 36 segni che rappresentano vocali e consonanti, 8 logogrammi e 3 segni che si possono combinare per rappresentare qualsiasi numerale, anche se solo alcuni numeri sono effettivamente attestati nelle iscrizioni.

Nella scrittura persiana antica sono espressi i seguenti fonemi:

Vocali
Consonanti
  Labiale Dentale/
Alveolare
Palatale Velare Glottidale
Occlusiva p /p/ b /b/ t /t/ d /d/ c /c/ j /ɟ/ k /k/ g /ɡ/    
Nasale   m /m/   n /n/            
Fricativa f /f/   θ /θ/   ç /ç/ x /x/   h /h/  
Sibilante     s /s/ z /z/ š /ʃ/          
Rotica       r /r/            
Approssimante   v /ʋ/   l /l/   y /j/        

Temi dell'antico persiano:

  • temi in -a (-a, -am, -ā)
  • temi in -i (-iš, iy)
  • temi in -u (e in -au) (-uš, -uv)
  • temi consonantici (n, r, h)
-a -am
Singolare Duale Plurale Singolare Duale Plurale Singolare Duale Plurale
Nominativo -a -ā, -āha -am
Vocativo -am
Accusativo -am -am -ām
Strumentale -aibiyā -aibiš -aibiyā -aibiš -āyā -ābiyā -ābiš
Dativo -ahyā, -ahya -aibiyā -aibiš -ahyā, -ahya -aibiyā -aibiš -āyā -ābiyā -ābiš
Ablativo -aibiyā -aibiš -aibiyā -aibiš -āyā -ābiyā -ābiš
Genitivo -ahyā, -ahya -āyā -ānām -ahyā, -ahya -āyā -ānām -āyā -āyā -ānām
Locativo -aiy -āyā -aišuvā -aiy -āyā -aišuvā -āyā -āyā -āšuvā
-iš -iy -uš -uv
Singolare Duale Plurale Singolare Duale Plurale Singolare Duale Plurale Singolare Duale Plurale
Nominativo -iš -īy -iya -iy -in -īn -uš -ūv -uva -uv -un -ūn
Vocativo -i -īy -iya -iy -in -īn -u -ūv -uva -uv -un -ūn
Accusativo -im -īy -iš -iy -in -īn -um -ūv -ūn -uv -un -ūn
Strumentale -auš -ībiyā -ībiš -auš -ībiyā -ībiš -auv -ūbiyā -ūbiš -auv -ūbiyā -ūbiš
Dativo -aiš -ībiyā -ībiš -aiš -ībiyā -ībiš -auš -ūbiyā -ūbiš -auš -ūbiyā -ūbiš
Ablativo -auš -ībiyā -ībiš -auš -ībiyā -ībiš -auv -ūbiyā -ūbiš -auv -ūbiyā -ūbiš
Genitivo -aiš -īyā -īnām -aiš -īyā -īnām -auš -ūvā -ūnām -auš -ūvā -ūnām
Locativo -auv -īyā -išuvā -auv -īyā -išuvā -āvā -ūvā -ušuvā -āvā -ūvā -ušuvā

Gli aggettivi sono declinabili in modo simile.

Voci
Attiva, Media (pres. tem. -aiy-, -ataiy-), Passiva (-ya-).

Sono attestate la maggior parte delle forme delle prime e terze persone. L'unica forma duale preservata è ajīvatam 'entrambi vissero'.

Presente, Attivo
Atematico Tematico
'essere' 'portare'
Sg. 1ª pers. miy barāmiy
3ª pers. astiy baratiy
Pl. 1ª pers. mahiy barāmahiy
3ª pers. hatiy baratiy
Imperfetto, Attivo
Atematico Tematico
'fare' 'essere, diventare'
Sg. 1ª pers. akunavam abavam
3ª pers. akunauš abava
Pl. 1ª pers. aku abavāmā
3ª pers. akunava abava
Participio presente
Attivo Medio
-nt- -amna-
Participio passato
-ta-
Infinito
-tanaiy
Proto-indoiranico Persiano antico Persiano medio Persiano moderno Significato
* Ahuramazda Ohrmazd Ormazd ارمزد Ahura Mazdā
*açva aspa asp asp اسب cavallo
*kāma kāma kām kām کام desiderio
*daiva daiva div div دیو Diavolo
drayah drayā daryā دریا mare
dasta dast dast دست mano
*bhāgī bāji bāj bāj باج/باژ tributo
*bhrātr- brātar brādar barādar برادر fratello
*bhūmī būmi būm būm بوم regione, terra
*martya martya mard mard مرد uomo
*māsa māha māh māh ماه luna, mese
*vāsara vāhara Bahār bahār بهار primavera
stūpā stūnā stūn sotūn ستون colonna (collegato a stare)
šiyāta šād šād شاد felice
*arta arta ard ord اُرد ordine
*draugh- drauga drōgh dorōgh دروغ Bugia
  1. ^ Kent.
  2. ^ Old Persian - MultiTree, su multitree.linguistlist.org. URL consultato il 3 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2013).
  3. ^ a b c Skjærvø, An Introduction to Old Persian.
  4. ^

    «Il medio persiano, chiamato anche pahlavi, è una diretta continuazione dell'antico persiano, ed era usato come lingua ufficiale scritta del Paese. [...] Tuttavia, dopo la conquista musulmana ed il crollo dei Sasanidi, l'arabo divenne la lingua dominante del Paese e il pahlavi, perdendo la sua importanza, fu gradualmente sostituito dal dari, una varietà di medio-persiano caratterizzata da considerevoli prestiti dall'arabo e dal partico.»

  5. ^

    «Come già menzionato, non è probabile che gli scribi delle cancellerie sasanidi ignorassero la scrittura cuneiforme persiana antica e la lingua in essa espressa. Ancora, la lingua medio persiana che apparve nel III secolo d.C. può essere vista come una continuazione dell'antico persiano.»

  6. ^ Skjærvø, Iranian languages and scripts.
  • Wilhelm Brandenstein, Handbuch des Altpersischen, Wiesbaden, O. Harrassowitz, 1964.
  • Walther Hinz, Altpersischer Wortschatz, Nendeln, Liechtenstein, Kraus, 1966.
  • Roland G. Kent, Old Persian: Grammar, Texts, Lexicon, New Haven, American Oriental Society, 1953.
  • Nicholas Sims-Williams, Iranian languages, in Encyclopedia Iranica, vol. 7, Costa Mesa, Mazda, 1996, pp. 238-245.
  • Rüdiger Schmitt, Altpersisch, in R. Schmitt (a cura di), Compendium linguarum Iranicarum, Wiesbaden, Reichert, 1989, pp. 56-85.
  • Herbert Cushing Tolman, Ancient Persian Lexicon and the Texts of the Achaemenidan Inscriptions Transliterated and Translated with Special Reference to Their Recent Re-examination, New York/Cincinnati, American Book Company, 1908.
  • Prods Oktor Skjærvø, An Introduction to Old Persian (PDF), 2ª ed., Cambridge, Harvard, 2005.
  • Gernot L. Windfuhr, Cases, in Encyclopedia Iranica, vol. 5, Costa Mesa, Mazda, 1995, pp. 25–37. URL consultato il 29 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2010).
  • Prods Oktor Skjærvø, Iranian languages and scripts, in Encyclopedia Iranica, vol. 13, Costa Mesa, Mazda, 2006. URL consultato il 29 settembre 2010 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2010).
  • Matthew W. Stolper, Jan Tavernier, An Old Persian Administrative Tablet from the Persepolis Fortification (PDF), in Arta, 2007:1, Parigi, Achemenet.com, 1995.
  • Gilbert Lazard, The Rise of the New Persian Language, in R. N. Frye (a cura di), The Cambridge History of Iran, vol. 4, Cambridge, Cambridge University Press, 1975, pp. 595-632.
  • Ulrich Ammon, Norbert Dittmar, Klaus J. Mattheier, Peter Trudgill, Sociolinguistics Hsk 3/3 Series Volume 3 of Sociolinguistics: An International Handbook of the Science of Language and Society, 2ª ed., Walter de Gruyter, 2006.
  • Bo Utas, Semitic on Iranian, in Éva Ágnes Csató, Bo Isaksson, Carina Jahani (a cura di), Linguistic convergence and areal diffusion: case studies from Iranian, Semitic and Turkic, Routledge, 2005.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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