di Raffaele Pisani
Le “Quattro giornate di Napoli”, dal 27 al 30 settembre 1943, hanno scritto le più belle pagine della nostra Storia. Quel sangue generosamente versato sfidando un nemico tanto più potente, organizzato militarmente e fortemente armato, ha segnato per la nostra città il riscatto dalle numerose umiliazioni subite e sopportate. Da quel 27 settembre, la parte più fragile del popolo oppresso, Donne (il maiuscolo è voluto!) e addirittura bambini – che da un momento all’altro erano divenuti adulti – accese una miccia che seppe coinvolgere tutta Napoli e in quattro giorni riuscirà a riconquistare la libertà e, innanzitutto, quella dignità che per tante volte nei secoli era stata calpestata dai diversi dominatori. Continua a leggere…
di Enrico Fortunato Maranzana
Questa mattina intendevo riflettere sull’intelligenza artificiale a scuola.
Ho sottoposto a ChatGpt l’idea che volevo sviluppare, per vagliarne la consistenza.
Trascrivo l’andamento della conversazione: fornisce una calzante applicazione della legge 12/2020 che indica la finalizzazione delle attività scolastiche: “Sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali”.
Io ho detto: Le conoscenze sono la verbalizzazione di esperienze? Continua a leggere…
di Massimo Moletti
Inutile dirlo !!!! Ma si può stare al centro in un sistema bipartitico ?
Bipolare ! L’ ago della bilancia è difficile da interpretare, figuriamoci da fare …
Il centro era un invenzione tutta italiana con qualche proselito in Germania
Ma dopo la morte della DC tutti hanno voluto interpretare i voti dei moderati !
Sono nate sigle su sigle per accaparrarsi i voti tra scudi e vele e richiami della prima ora ..
Ma la domanda ; dove può essere l’ elettorato DC ?
Cimitero ? Casa di riposo ?
Sono passati 30 anni dalla fine della prima Repubblica e ancora non si apprende ; il centro vive vol proporzionale dove può stare insieme Continua a leggere…
di Vincenzo Andraous
Da quanto questo drammatico scempio sia insopportabile per esorcizzarlo lo stiamo banalizzando a tal punto da farlo scemare in una sequela di eventi critici di serie b, infatti chi ha davvero a cuore la dignità dei detenuti? Di giustizia stiamo parlando, siamo arrivati a 73 morti ammazzati in carcere, persone a cui non è stato concesso di scontare la propria pena con dignità e nel rispetto dei diritti e dei doveri tanto decantatati ma ipocritamente messi da parte. 73 garrotati dall’indifferenza, 73 appesi alla corda, oppure asfissiati, fin’anche bruciati. Insieme ad altri morti ammazzati per niente detenuti, per niente contenuti, per niente imputati, altri uomini appartenenti alla Polizia Penitenziaria, arresi alla sofferenza e alla solitudine imposta, in ogni caso tutti morti ammazzati. Continua a leggere…
di Giovanni Di Guardo
Ad un anno di distanza dal Premio Nobel assegnato a Katalin Karikó e Drew Weissman per la rivoluzionaria tecnologia dell’RNA messaggero (mRNA), grazie alla quale sono stati messi a punto i vaccini anti-Covid che hanno consentito di salvare centinaia di milioni di vite umane, e’ ancora una volta l’RNA a prendersi la scena del Nobel per la Medicina, che è stato appena conferito a Victor Ambros e Gary Ruvkun per la scoperta dei “micro-RNA”. Si tratta di brevi sequenze di RNA non codificanti ma al contempo regolanti l’attività dei geni umani ed animali, la cui funzione potra’ risultare a seconda dei casi stimolata oppure inibita, con tutte le straordinarie ricadute che ciò potrà avere nella lotta sia ai tumori sia alle patologie cardiovascolari e neurodegenerative financo alle malattie infettive. Continua a leggere…
di Gioacchino Caruso
L’opposizione ha chiesto più volte le dimissioni di alcuni esponenti del Governo e delle Istituzioni (Santanchè, La Russa, Lollobrigida, Giorgetti, Sangiuliano…). Non si farebbe prima a chiedere le dimissioni dell’intero Esecutivo e le elezioni anticipate? E il Governo tira dritto. Continua a leggere…
di Lucio Garofalo
Una breve riflessione in occasione della Giornata Mondiale degli Insegnanti
Durante la mia carriera di insegnante sono stato segnato da esperienze negative ed amare, da cocenti delusioni di lavoro e di vita. Eppure, nonostante ciò, sono rimasto un ingenuo ed incorreggibile idealista. Il mio ideale di scuola è un luogo utopico, un sogno irrealizzabile nell’attuale assetto economico di stampo capitalistico. Un luogo di confronto e di scambio pluralistico ed orizzontale, senza voti e note disciplinari, senza la muffa burocratica e le gerarchie istituzionali, senza presidi-sceriffi, né gendarmi. Un contesto in cui discenti e docenti possano agire insieme, in un clima di autonomia e di creatività spirituale, in un rapporto dialettico incentrato sulla libertà di pensiero critico. Continua a leggere…
di Pierpaolo Vezzani
Egregio direttore,
oggi vorrei raccontarvi una bella cosa che mi è accaduta, perché non è vero che vi son solo cattive notizie. Mi son svegliato, l’altra mattina, e ho visto un incanto che mi ha cambiato la giornata. Era presto, verso le sette meno un quarto, ero in giardino col mio cane e, ad un tratto, è comparso davanti ai miei occhi un arcobaleno grandissimo, una cosa simile non l’avevo mai vista, che partiva dal tetto della casa di fianco alla mia e terminava ben oltre la strada. Continua a leggere…
di Francesco Lena
Persone speciali
Le persone speciali, sono veramente belle dentro e fuori,
i loro occhi luminosi trasmettono una splendida luce che scalda i cuori.
Le persone speciali, sono cariche di vera umanità,
hanno sentimenti sani, sanno amare con gioia, sincerità e infinita bontà.
Le persone speciali, i loro baci e abbracci sono pieni di affetto,
trasmettono dei valori veri della vita e amano il rispetto. Continua a leggere…
di Gianluigi Monari
questa sera guardando il telegiornale tutti noi abbiamo visto persone nelle piazza o In moschea al Bazar o in casa: persone appunto in un momento esplodere. Coloro che hanno costruito il telefonini che uccidono spiegano “è la guerra”.
Ogni singolo uomo e donna ogni abitante del mondo potrà finire la sua vita così.
C’è da sapere qualcosa?
“e la guerra”
Impariamo cosi che la guerra moderna è fatta di tecnologia sempre più raffinata e crudele. Continua a leggere…