Sambuca (strumento musicale)
Il nome sambuca era la latinizzazione del corrispettivo nome greco sambýkē, a sua volta di derivazione orientale. La tradizione attribuisce al poeta lirico greco Ibico l'invenzione dello strumento. Era simile ad una piccola arpa o a un salterio e come suono paragonabile a quello della lira, anch'esso strumento musicale di origine greca.
Sambuca | |
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Affresco a Pompei che raffigura musicista romana con cetra (a destra) e sambuca (a sinistra) (Museo archeologico nazionale di Napoli) | |
Informazioni generali | |
Origine | Asia minore |
Classificazione | Arpe |
Uso | |
Musica dell'antichità |
Altri strumenti
modificaNel medioevo il nome sambuca veniva attribuito a diversi strumenti a fiato, quali il flauto, la cornamusa, il trombone, o a strumenti corde, come la ghironda, una piccola arpa triangolare, uno strumento descritto molto spesso nei miti e poemi. Prima erano costruite con il legno, nella nostra epoca, in metallo.
Tra gli strumenti a fiato medievali chiamati sambuca vi era un piccolo flauto costruito con legno di sambuco dalla cui la pianta avrebbe ereditato il nome. In un antico vocabolario sul vloyt, in italiano, flauto, [1] si dice che la sambuca sia:
«Sambuca vel sambucus est quaedam arbor parva et mollis, unde haec sambuca est quaedam species symphoniae qui fit de illa arbore.»
«sambuca (singolare sambucus) sono alberi piccoli e fragili, e da questi alberi prende corpo una specie di simphonia che si costruisce con il legno di questi alberi.»
Isidoro di Siviglia descrive la sambuca nell'opera Etymologiae[2] come:
«Sambuca in musicis species est symphoniarum. Est enim genus ligni fragilis, unde et tibiae conponuntur.»
«La sambuca è in musica un tipo di strumento d'accompagnamento. Il sambuco è infatti un legno di natura fragile: con esso si fabbricano le tibie.»
Note
modifica- ^ (LA, NL, GMH) Fundgruben, vol. 1, p. 368.
- ^ (LA) Isidoro di Siviglia, 20, in Etymologiae, vol. 2.