Utente:Mademico/Sandbox/Bertolucci: differenze tra le versioni

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Nella suo unico incontro disputato in carriera a [[Torneo di Wimbledon 1972 - Singolare maschile|Wimbledon]], Bertolucci fu sconfitto in tre set da [[Jim McManus (tennista)|Jim Mcmanus]] (6-2, 6-3, 6-3).
Nella suo unico incontro disputato in carriera a [[Torneo di Wimbledon 1972 - Singolare maschile|Wimbledon]], Bertolucci fu sconfitto in tre set da [[Jim McManus (tennista)|Jim Mcmanus]] (6-2, 6-3, 6-3).


=== 1973: quarti al Roland Garros ===
=== 1973: quarti al Roland Garros, semifinale a Roma ===
Al torneo di Firenze, il 5 maggio, disputò la sua seconda semifinale in carriera, eliminando lo svedese Birger Andersson, [[Patrice Dominguez]] e [[Georges Goven]], per poi arrendersi ad Adriano Panatta, in quattro set, nel primo confronto diretto tra i due giocatori nel circuito maggiore.
Al torneo di Firenze, il 5 maggio, disputò la sua seconda semifinale in carriera, eliminando lo svedese Birger Andersson, [[Patrice Dominguez]] e [[Georges Goven]], per poi arrendersi ad Adriano Panatta, in quattro set, nel primo confronto diretto tra i due giocatori nel circuito maggiore.


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Nella sua seconda e ultima partecipazione al torneo del [[Queen's Club Championships 1973 - Singolare maschile|Queen's]], sconfisse al primo turno [[Tony Roche]] per 6-3, 8-9, 6-4, per poi cedere a in due set a [[Ismail El Shafei]].
Nella sua seconda e ultima partecipazione al torneo del [[Queen's Club Championships 1973 - Singolare maschile|Queen's]], sconfisse al primo turno [[Tony Roche]] per 6-3, 8-9, 6-4, per poi cedere a in due set a [[Ismail El Shafei]].


Il 1973 fu l'anno del boicottaggio da parte dell'ATP nei confronti del torneo di Wimbledon, colpevole secondo i giocatori di aver rifiutato l'iscrizione al torneo di [[Nikola Pilić]] a causa di una squalifica. Aderì anche Bertolucci al quale la decisione costò tre mesi di squalifica dalla Coppa Davis, inflittagli dalla Federazione Italiana Tennis, che di fatto gli impedì di prendere parte alla manifestazione per un anno.<ref>{{Cita web|url=https://oktennis.it/2017/07/1973-wimbledon-venne-sconfitto/|titolo=1973: quando Wimbledon venne sconfitto • Ok Tennis|sito=Ok Tennis|data=2017-07-09|lingua=it-IT|accesso=2024-03-25}}</ref>
Nella trasferta nordamericana di agosto raggiunse i quarti di finale sia a [[U.S. Men's Clay Court Championships 1973 - Singolare|Indianapolis]] (sconfitto dalla testa di serie n. 2 Manuel Orantes), sia a [[Canada Open 1973 - Singolare maschile|Toronto]] (sconfitto da [[Cliff Drysdale]]).

Nella trasferta nordamericana di agosto Bertolucci raggiunse i quarti di finale sia a [[U.S. Men's Clay Court Championships 1973 - Singolare|Indianapolis]] (sconfitto dalla testa di serie n. 2 Manuel Orantes), sia a [[Canada Open 1973 - Singolare maschile|Toronto]] (sconfitto da [[Cliff Drysdale]]).


Il 23 agosto 1973 raggiunse la sua migliore classifica ATP, alla posizione numero 12, la sesta più alta raggiunta da un tennista italiano nell'era Open.
Il 23 agosto 1973 raggiunse la sua migliore classifica ATP, alla posizione numero 12, la sesta più alta raggiunta da un tennista italiano nell'era Open.
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Il 1º novembre del 1973, al terzo turno del torneo indoor di [[Paris Open 1973 - Singolare|Parigi]], fu sconfitto da Ilie Nastase, col punteggio di 6-2, 6-2, nel [[ATP Vittorie italiane - singolare maschile#Le sfide contro i numeri 1 della classifica mondiale computerizzata|primo incontro]] mai disputato da un tennista italiano contro un giocatore posizionato al primo posto della classifica ATP computerizzata.
Il 1º novembre del 1973, al terzo turno del torneo indoor di [[Paris Open 1973 - Singolare|Parigi]], fu sconfitto da Ilie Nastase, col punteggio di 6-2, 6-2, nel [[ATP Vittorie italiane - singolare maschile#Le sfide contro i numeri 1 della classifica mondiale computerizzata|primo incontro]] mai disputato da un tennista italiano contro un giocatore posizionato al primo posto della classifica ATP computerizzata.


=== 1974: ===
=== 1974: finale a Firenze e Bournemouth ===
Il 6 maggio 1974, grazie alla posizione nº 14, Bertolucci scavalcò Adriano Panatta diventando il nuovo numero uno italiano, posizione che detenne complessivamente per 22 settimane.
Il 6 maggio 1974, grazie alla posizione nº 14, Bertolucci scavalcò Adriano Panatta diventando il nuovo numero uno italiano, posizione che detenne complessivamente per 22 settimane.


Il 12 maggio dello stesso anno, al torneo di [[ATP Firenze 1974 - Singolare|Firenze]], disputò la sua prima finale nel circuito maggiore, grazie ai successi in sequenza sul connazionale Marco Consolini, [[Tenny Svensson]], Jeff Simpson e [[Onny Parun]]. Nell'ultimo atto fu sconfitto da Adriano Panatta per 3-6, 1-6. Al torneo di [[British Hard Court Championships 1974 - Singolare|Bournemouth]] superò [[Bernard Mitton]] al primo turno e lo statunitense [[Steve Faulk]] al secondo. Negli ottavi di finale prevalse su [[Iván Molina]], mentre nei quarti sconfisse Patrice Dominguez. In semifinale la spuntò su [[Hans Kary]], che riuscì a portarlo al terzo set dopo avergli annullato 10 match-point nel secondo (6-4, 6-8, 6-4).<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.nytimes.com/1974/05/26/archives/miss-wade-wins-final-in-3-sets-sweden-clinches-victory.html|titolo=Miss Wade Wins Final In 3 Sets|pubblicazione=The New York Times|data=1974-05-26|accesso=2021-06-27}}</ref> In finale, il 26 maggio, Bertolucci si arrese ancora al numero 1 del mondo Ilie Nastase col punteggio di 1-6, 3-6, 2-6.
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A [[Båstad]] raggiunse la semifinale superando al primo turno [[Ramiro Benavides]] e al secondo [[Jairo Velasco (tennista 1947)|Jairo Velasco]]. Nei quarti di finale la spuntò in tre set su [[Jan-Erik Lundquist]] rimontando uno svantaggio di 0-5 nel set decisivo (1-6, 7-6, 7-5).<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://timesmachine.nytimes.comhttp//timesmachine.content-tagging.us-east-1-01.prd.dvsp.nyt.net/timesmachine/1974/07/13/issue.html|titolo=TimesMachine: Saturday July 13, 1974 - NYTimes.com|pubblicazione=The New York Times|accesso=2024-03-25}}</ref> Nel penultimo atto fu sconfitto in quattro set da Adriano Panatta (6-7, 6-4, 1-6, 2-6), insieme al quale si aggiudicò poi il torneo di doppio sconfiggendo in finale la coppia [[Björn Borg]] / [[Ove Bengtson|Ove Bengston]].

La settimana successiva tornò a giocare in [[Coppa Davis 1974|Coppa Davis]], dopo aver scontato la squalifica comminatagli l'anno precedente dalla F.I.T., nella semifinale della Zona A europea. L'Italia superò la Svezia con il punteggio di 3-2. Panatta vinse il singolare contro Leif Johansson. La coppia Panatta / Bertolucci conquistò il secondo punto per l'Italia superando il duo Borg / [[Ove Bengtson|Bengtson]]. Ininfluente fu la terza sconfitta subita da Panatta in carriera contro Borg. Dal 2 al 4 agosto l'Italia affrontava la Romania, nella finale della Zona A europea vinta dagli "azzurri" per 3-2. Panatta sconfisse [[Ion Țiriac]] e, insieme a Paolo Bertolucci, vinse la determinante sfida contro la coppia Năstase / Tiriac (6-4, 8-6, 6-8, 4-6, 6-2).

=== 1975: ===
Il 18 maggio del 1975, trionfando a [[ATP Firenze 1975 - Singolare|Firenze]] su [[Georges Goven]] in due set, si aggiudicò il primo dei suoi sei titoli ATP, il primo vinto da un tennista italiano nell'era Open dopo i tre conquistati da Adriano Panatta.
Il 18 maggio del 1975, trionfando a [[ATP Firenze 1975 - Singolare|Firenze]] su [[Georges Goven]] in due set, si aggiudicò il primo dei suoi sei titoli ATP, il primo vinto da un tennista italiano nell'era Open dopo i tre conquistati da Adriano Panatta.



Versione delle 20:27, 25 mar 2024

Giocatore

Nel 1966, ancora quattordicenne, conquistò i Campionati Italiani Under 16 e nel 1969 trionfò tra gli Under 18 del proprio paese.[1][2][3]

1971-1972: semifinale a Senigallia, quarti a Roma, esordio in Davis

Il 2 agosto 1971 ottenne la sua prima vittoria nel circuito maggiore, battendo con il punteggio di 6-2, 6-0 il francese Terrade nel primo turno del torneo di Senigallia dove si spinse poi fino alla semifinale grazie ai successi, in sequenza, sullo statunitense Robert Stock, Petre Marmureanu e Giordano Majoli. A sconfiggerlo fu Martin Mulligan, in tre set.

Il 23 aprile 1972 vinse il torneo di Catania (non ancora facente parte del circuito maggiore), sconfiggendo in finale Martin Mulligan per 6-4, 6-4, 7-6. La settimana successiva prese parte per la prima volta agli Internazionali d'Italia, dove arrivò ai quarti di finale sconfiggendo Andrés Gimeno, testa di serie n. 6, Antonio Muñoz e István Gulyás, prima di arrendersi, al tie-break del set decisivo, a Jan Kodeš, testa di serie n. 3 e futuro finalista del torneo. Dal 5 al 7 maggio, nel primo turno della Zona A europea di Coppa Davis, conquistò contro Ruby Hoskowetz e Hans Kary due dei cinque punti con cui l'Italia guidata da Giordano Majoli eliminò l'Austria. Dal 20 al 22 maggio l'Italia affrontò l'Olanda sconfiggendola per 4-1 nei quarti di finale della Zona A europea di Coppa Davis. Bertolucci vinse il secondo singolare, contro Fred Hemmes e fu sconfitto da Jan Hordijk a risultato acquisito.[4]

Nella prima delle sue due sole partecipazioni al torneo del Queen's, il 20 giugno sconfisse al primo turno Harold Solomon in due set, nel suo primo incontro vinto in carriera su erba, mentre nei sedicesimi di finale, disputati nello stesso giorno per via del maltempo dei giorni precedenti, beneficiò di uno stiramento alla schiena subito da Tom Gorman che si ritirò nel set decisivo sul punteggio di 6-3, 2-6, 8-7 a favore di Bertolucci,[5] che poi negli ottavi si arrese a John Paish per 8-6, 6-0.

Nella suo unico incontro disputato in carriera a Wimbledon, Bertolucci fu sconfitto in tre set da Jim Mcmanus (6-2, 6-3, 6-3).

1973: quarti al Roland Garros, semifinale a Roma

Al torneo di Firenze, il 5 maggio, disputò la sua seconda semifinale in carriera, eliminando lo svedese Birger Andersson, Patrice Dominguez e Georges Goven, per poi arrendersi ad Adriano Panatta, in quattro set, nel primo confronto diretto tra i due giocatori nel circuito maggiore.

Dal 18 al 20 maggio, per i quarti della Zona B europea di Coppa Davis, l'Italia guidata da Fausto Gardini vinse per 5-0 la sfida contro la Bulgaria. Bertolucci vinse in tre set il primo singolare contro Božidar Pampulov e, in coppia con Panatta, si aggiudicò anche la prova di doppio contro i gemelli Matej e Bozhidar Pampulov. A risultato acquisito Bertolucci conquistò il penultimo singolare contro Ljuben Genov.

Alla fine di maggio diventò il secondo tennista italiano dell'era Open, dopo Adriano Panatta, a raggiungere i quarti di finale al Roland Garros, grazie ai successi, nell'ordine, su Joaquin Loyo-Mayo, Mark Cox, Andrew Pattison e, negli ottavi, sulla testa di serie n. 4 Arthur Ashe, che sconfisse in tre set prima di arrendersi a Nikola Pilić in quattro.

La settimana seguente fu semifinalista agli Internazionali d'Italia, primo italiano dell'era Open ad aver compiuto l'impresa. Superò i primi tre turni in tre set contro Jun Kuki, Ion Tiriac e Roger Taylor, testa di serie n.11. Negli ottavi di finale si impose in due set su Patrice Dominguez, mentre nei quarti la spuntò per 7-5 nel set decisivo contro Jiří Hřebec. La semifinale lo vede soccombere in cinque partite contro l'imminente numero 1 del mondo, neo campione del Roland Garros e futuro vincitore del torneo, Ilie Nastase, in un incontro sospeso per oscurità sul punteggio di due set pari, con Nastase in vantaggio 4-0 e servizio, e ripreso il giorno seguente e concluso con il punteggio di 2-6, 6-3, 3-6, 6-3, 0-6 a sfavore di Bertolucci, l'unico giocatore in grado di strappare almeno un set a Nastase in 13 incontri consecutivi tra Parigi e Roma.

Nella sua seconda e ultima partecipazione al torneo del Queen's, sconfisse al primo turno Tony Roche per 6-3, 8-9, 6-4, per poi cedere a in due set a Ismail El Shafei.

Il 1973 fu l'anno del boicottaggio da parte dell'ATP nei confronti del torneo di Wimbledon, colpevole secondo i giocatori di aver rifiutato l'iscrizione al torneo di Nikola Pilić a causa di una squalifica. Aderì anche Bertolucci al quale la decisione costò tre mesi di squalifica dalla Coppa Davis, inflittagli dalla Federazione Italiana Tennis, che di fatto gli impedì di prendere parte alla manifestazione per un anno.[6]

Nella trasferta nordamericana di agosto Bertolucci raggiunse i quarti di finale sia a Indianapolis (sconfitto dalla testa di serie n. 2 Manuel Orantes), sia a Toronto (sconfitto da Cliff Drysdale).

Il 23 agosto 1973 raggiunse la sua migliore classifica ATP, alla posizione numero 12, la sesta più alta raggiunta da un tennista italiano nell'era Open.

Nella prima delle due sole partecipazioni agli US Open, dove era testa di serie n.12, fu costretto a ritirarsi per infortunio durante il primo turno contro Jeff Simpson.

Il 1º novembre del 1973, al terzo turno del torneo indoor di Parigi, fu sconfitto da Ilie Nastase, col punteggio di 6-2, 6-2, nel primo incontro mai disputato da un tennista italiano contro un giocatore posizionato al primo posto della classifica ATP computerizzata.

1974: finale a Firenze e Bournemouth

Il 6 maggio 1974, grazie alla posizione nº 14, Bertolucci scavalcò Adriano Panatta diventando il nuovo numero uno italiano, posizione che detenne complessivamente per 22 settimane.

Il 12 maggio dello stesso anno, al torneo di Firenze, disputò la sua prima finale nel circuito maggiore, grazie ai successi in sequenza sul connazionale Marco Consolini, Tenny Svensson, Jeff Simpson e Onny Parun. Nell'ultimo atto fu sconfitto da Adriano Panatta per 3-6, 1-6. Al torneo di Bournemouth superò Bernard Mitton al primo turno e lo statunitense Steve Faulk al secondo. Negli ottavi di finale prevalse su Iván Molina, mentre nei quarti sconfisse Patrice Dominguez. In semifinale la spuntò su Hans Kary, che riuscì a portarlo al terzo set dopo avergli annullato 10 match-point nel secondo (6-4, 6-8, 6-4).[7] In finale, il 26 maggio, Bertolucci si arrese ancora al numero 1 del mondo Ilie Nastase col punteggio di 1-6, 3-6, 2-6.

A Båstad raggiunse la semifinale superando al primo turno Ramiro Benavides e al secondo Jairo Velasco. Nei quarti di finale la spuntò in tre set su Jan-Erik Lundquist rimontando uno svantaggio di 0-5 nel set decisivo (1-6, 7-6, 7-5).[8] Nel penultimo atto fu sconfitto in quattro set da Adriano Panatta (6-7, 6-4, 1-6, 2-6), insieme al quale si aggiudicò poi il torneo di doppio sconfiggendo in finale la coppia Björn Borg / Ove Bengston.

La settimana successiva tornò a giocare in Coppa Davis, dopo aver scontato la squalifica comminatagli l'anno precedente dalla F.I.T., nella semifinale della Zona A europea. L'Italia superò la Svezia con il punteggio di 3-2. Panatta vinse il singolare contro Leif Johansson. La coppia Panatta / Bertolucci conquistò il secondo punto per l'Italia superando il duo Borg / Bengtson. Ininfluente fu la terza sconfitta subita da Panatta in carriera contro Borg. Dal 2 al 4 agosto l'Italia affrontava la Romania, nella finale della Zona A europea vinta dagli "azzurri" per 3-2. Panatta sconfisse Ion Țiriac e, insieme a Paolo Bertolucci, vinse la determinante sfida contro la coppia Năstase / Tiriac (6-4, 8-6, 6-8, 4-6, 6-2).

1975:

Il 18 maggio del 1975, trionfando a Firenze su Georges Goven in due set, si aggiudicò il primo dei suoi sei titoli ATP, il primo vinto da un tennista italiano nell'era Open dopo i tre conquistati da Adriano Panatta.

Il 4 aprile del 1976 conquistò il torneo di Barcellona, imponendosi in quattro set su Jun Kuki col punteggio di 6-1, 3-6, 6-1, 7-6, dopo aver sconfitto in semifinale, per l'unica volta in carriera, Adriano Panatta per 6-7, 6-3, 12-10. Il 9 maggio dello stesso anno bissò il successo dell'anno precedente a Firenze, piegando in finale le resistenze del francese Patrick Proisy col punteggio di 6-7, 2-6, 6-3, 6-2, 10-8.

Nel 1977, la sua annata migliore, divenne il primo giocatore italiano nell'era Open a vincere tre tornei nella stessa stagione. Il 24 aprile, a Firenze, alzò il trofeo per il terzo anno di fila (record di vittorie assolute e consecutive nel torneo, detenuto a pari merito con Thomas Muster), sconfiggendo John Feaver per 6-4, 6-1, 7-5.

Il 15 maggio 1977 ottenne il successo più importante della sua carriera di singolarista, conquistando il torneo di Amburgo (di categoria equipollente all'attuale ATP Tour 500), superando Manuel Orantes, 4º giocatore del mondo, in quattro set con lo score di 6-3, 4-6, 6-2, 6-3. Bertolucci diventò il terzo tennista italiano nell'era Open a essersi aggiudicato un titolo sconfiggendo in finale un top 10.

Il sesto e ultimo torneo arrivò il 19 giugno a Berlino, quando Bertolucci ebbe la meglio in finale su Jiří Hřebec, col punteggio di 6-4, 5-7, 4-6, 6-2, 6-4, diventando il più giovane tennista italiano ad aver conquistato sei titoli del circuito maggiore, record superato soltanto 45 anni più tardi da Jannik Sinner.

Nel 1978, al torneo di Bournemouth, Bertolucci fu sconfitto in finale, in tre set, da José Higueras per 2-6, 1-6, 3-6.

Nel marzo 1980 al Cairo fu Corrado Barazzutti a superarlo nell'atto conclusivo col punteggio di 4-6, 0-6.

Un mese più tardi, insieme ad Adriano Panatta, conquistò la prova di doppio del torneo di Monte Carlo, unico titolo conquistato nel Principato da una coppia italiana nell'era Open, grazie al successo in semifinale su Ivan Lendl e Bill Scanlon per 4-6, 7-5, 7-5, e in finale su John McEnroe e Vitas Gerulaitis, col punteggio di 6-2, 5-7, 6-4.

Nel novembre 1980 sul sintetico di Bologna si arrese nella finale di singolare a Tomáš Šmíd per 5-7, 2-6.

L'ultimo risultato di rilievo a livello individuale fu la finale raggiunta al torneo di Venezia del 1981, la sua dodicesima in carriera. A trionfare fu Mario Martinez con un doppio 6-4.

Bertolucci fu componente fondamentale della squadra italiana che nel 1976 vinse la Coppa Davis — e che nei quattro anni successivi raggiunse per ben tre volte la finale — insieme ad Adriano Panatta, Corrado Barazzutti e Tonino Zugarelli (soprannominati "i quattro moschettieri italiani"). In questa competizione giocò 40 incontri vincendone 8 su 10 in singolare e 22 su 30 in doppio, tutti in coppia con Adriano Panatta). Sempre con Panatta, nel 1976, durante la finale di Davis contro il Cile, a Santiago del Cile, indossò una maglietta rossa in segno di protesta contro la dittatura di Augusto Pinochet[9].

Tra le sue prestazioni migliori in Coppa Davis spicca la vittoria in doppio nella semifinale di Roma, sempre insieme a Panatta, contro l'Australia rappresentata dagli allora numeri uno e vincitori di Wimbledon Peter McNamara/Paul McNamee.

Terminò la carriera agonistica nel 1983.

  1. ^ Campioni e record, su federtennis.it. URL consultato il 20 luglio 2021.
  2. ^ PAOLO BERTOLUCCI A BORDIGHERA - Bordighera.net - Notizie da Bordighera, News, attività commerciali, negozi e shopping., su bordighera.net. URL consultato il 7 giugno 2021.
  3. ^ Bordighera Lawn Tennis Club 1878 - BLTC1878 - Il Tennis più antico d'Italia, su tennisbordighera.it. URL consultato il 7 giugno 2021.
  4. ^ Davis Cup - Draws & Results, su daviscup.com. URL consultato il 22 agosto 2018.
  5. ^ (EN) SMITH IS VICTOR TWICE IN TENNIS; 3 Other U.S. Stars Beaten on London Grass, in The New York Times. URL consultato il 25 marzo 2024.
  6. ^ 1973: quando Wimbledon venne sconfitto • Ok Tennis, su Ok Tennis, 9 luglio 2017. URL consultato il 25 marzo 2024.
  7. ^ (EN) Miss Wade Wins Final In 3 Sets, in The New York Times, 26 maggio 1974. URL consultato il 27 giugno 2021.
  8. ^ (EN) TimesMachine: Saturday July 13, 1974 - NYTimes.com, in The New York Times. URL consultato il 25 marzo 2024.
  9. ^ Redazione, 40 anni dal trionfo in Davis. Bertolucci: “Finora se ne sono fregati, ora fanno festa” [AUDIO], su Ubitennis, 18 dicembre 2016. URL consultato il 17 febbraio 2020.