Aldo De Benedetti

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De Benedetti nel 1958

Aldo De Benedetti (Roma, 13 agosto 1892Roma, 19 gennaio 1970) è stato un commediografo e sceneggiatore italiano.

Fu attivo dalla fine degli anni '20 fino alla morte sia come autore di commedie leggere sia come sceneggiatore di film del cosiddetto periodo dei telefoni bianchi.

Poiché era ebreo, dopo la promulgazione delle leggi razziali, il suo nome non poté più comparire nei titoli come autore delle sceneggiature o dei soggetti dei film. Per lo stesso motivo non poté far rappresentare commedie tra il 1938 e la fine della seconda guerra mondiale.

I suoi lavori teatrali più noti e rappresentati sono Due dozzine di rose scarlatte (scritto nel 1936 per Vittorio De Sica e Giuditta Rissone[1]) e Gli ultimi cinque minuti del 1951.

Si suicidò a settantasette anni con il gas. Sua moglie disse a proposito ch'egli soffriva di un "esaurimento nervoso" acuito dalle difficoltà incontrate ultimamente nel lavoro.[2]

Tutte le sue commedie furono pubblicate in volume per le Edizioni del Borghese a cura di Achille Fiocco e Alberto Perrini.

Opere teatrali

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  • La resa di Titì (1931)
  • Non ti conosco più (1932)
  • Milizia territoriale (1933)[3]
  • Lohengrin (1933)
  • L'uomo che sorride (1935)
  • Due dozzine di rose scarlatte (1936)
  • Sbaglio di essere vivo (1945)
  • L'armadietto cinese (1947)
  • Gli ultimi cinque minuti (1951)
  • Buonanotte, Patrizia! (1956)
  • Il libertino (1960)
  • Il libertino (1971)

Film tratti da sue opere

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Sceneggiature cinematografiche

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(lista incompleta)

  1. ^ Copia archiviata, su teatroprati.it. URL consultato il 15 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2016).
  2. ^ Il commediografo De Benedetti si è ucciso a 77 anni con il gas
  3. ^ Lincoln Cavicchioli, Milizia Territoriale, Radiocorriere TV, 1960, n. 2, pp. 10, 45

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