La vittoria a Nezib lasciò Ibrahim Pascià padrone della Siria, trampolino di lancio naturale verso Costantinopoli. Alcuni giorni dopo la battaglia, il sultano Mahmud II morì, lasciando l'Impero nelle mani del figlio sedicenne Abdülmecid I. Nel frattempo la flotta ottomana era stata sconfitta da Mehmet Ali. Regno Unito, Russia e Austria avevano tutto l'interesse a supportare l'Impero ottomano nella sua resistenza contro le forze di Mehmed Ali, in particolare perché tra gli alleati dell'Egitto vi erano Francia e Spagna. Anche se i ministri del nuovo sultano erano intenzionati a porre fine al conflitto cedendo il governo della Siria a Mehmet, gli alleati remarono contro questo progetto e proseguirono gli scontri.