Camille Doncieux
Camille-Léonie Doncieux (La Guillotière, 15 gennaio 1847 – Vétheuil, 5 settembre 1879) è stata la moglie di Claude Monet, dal quale ebbe due figli, che la ritrasse in molti dei suoi dipinti. Doncieux compare anche nelle tele di Pierre-Auguste Renoir e Édouard Manet.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Primi anni di vita
[modifica | modifica wikitesto]Camille-Léonie Doncieux nacque il 15 gennaio 1847 nella città di La Guillotière, che è oggi un quartiere di Lione, dal commerciante Charles Claude Doncieux[1][2] e Leonie-Françoise (nata Manéchalle). Assieme alla famiglia, Camille si trasferì, durante gli anni del Secondo Impero francese (1852-1870), in una zona vicina alla Sorbona di Parigi. Poco dopo il 1857, anno della nascita della sorella Geneviève-François, andò a vivere a Batignolles, una zona oggi situata nella parte nord-occidentale di Parigi che era allora frequentata dagli artisti,[1] e iniziò a lavorare come modella.
La relazione con Monet
[modifica | modifica wikitesto]Camille iniziò la relazione con Monet nel 1865, quando lei aveva 18 anni. I due condividevano un monolocale e vivevano in povertà. La loro storia d'amore era disapprovata dai familiari di lui, specialmente durante il periodo in cui i due, nel 1867, attendevano la nascita del primo figlio Jean.[3] Durante l'estate di quell'anno, Monet andò a Sainte-Adresse per visitare il padre e la zia Sophie Lecadre lasciando temporaneamente la compagna a Parigi senza sostenerla economicamente (tornò da lei soltanto durante il parto)[4] e dando l'impressione di non esserle più legato sentimentalmente.[5][6] Nel 1868 Monet andò a vivere con Camille e Jean a Parigi, nascondendo al padre e alla zia il fatto di essere suo marito. Durante la primavera del 1868, per sfuggire ai creditori e ridurre le spese, i tre si trasferirono a Gloton, un piccolo villaggio vicino a Bennecourt. Vennero cacciati dalla locanda dove alloggiavano per non aver pagato l'affitto. Camille e Jean trovarono altre persone del luogo disposte a ospitarli; Monet iniziò a cercare il modo di guadagnare denaro per sopravvivere.[7]
Nel frattempo, a partire dalla metà degli anni sessanta del secolo, Camille iniziò a posare per il marito, che considerava la sua musa ispiratrice oltre che la sua modella preferita, e altri artisti come Pierre-Auguste Renoir e Édouard Manet.[3] Il dipinto La donna col vestito verde, realizzato da Monet nel 1866, fu acclamato dalla critica e acquistato da Arsène Houssaye per 800 franchi.[5]
Camille e Monet si sposarono il 28 giugno 1870[8] nell'ottavo arrondissement di Parigi con rito civile. Il pittore Gustave Courbet era un testimone. Sebbene il padre di Monet non fosse presente perché non approvava il suo matrimonio, i genitori di Camille presenziarono alla cerimonia.[5] In quella circostanza Camille ricevette una dote di 1.200 franchi, che rappresentava due anni di investimento ereditati interamente alla morte del padre. I genitori di lei vollero che i soldi della dote fossero tenuti in un conto separato a nome di Camille per proteggere il denaro dai creditori di Claude Monet.[8] La coppia portò con sé il figlio Jean in viaggio di nozze a Trouville-sur-Mer e soggiornò all'Hotel Trivoli. Per evitare di venire arruolato nell'esercito quando scoppiò la guerra franco-prussiana (1870-1871), Monet si separò dalla moglie e il figlio per andare a visitare il padre malato a Le Havre, e poi in Inghilterra, con i soldi che, a suo dire, gli aveva dato il padre; Camille e Jean lo raggiunsero l'ottobre del 1870.[9]
All'inizio del 1871 Camille, Monet e Jean vivevano a Bath Place (l'odierna Kensington High Street), a Londra. L'unico dipinto realizzato da Monet nella capitale britannica raffigurante la moglie è Repose, dove lei siede su una chaise longue tenendo un libro in grembo.[10]
La famiglia andò a vivere a Vétheuil con Ernest e Alice Hoschedé, due amici di Monet impoveriti a causa del loro stile di vita considerato "stravagante". Le due famiglie si trasferirono poco dopo in un'abitazione vicina e più grande nella quale avrebbero potuto alloggiare i dodici membri degli Hoschedé e dei servitori.[5]
Ultimi anni di vita
[modifica | modifica wikitesto]La salute cagionevole di Camille, peggiorata ulteriormente a causa della nascita del secondo figlio Michel, nato il 17 marzo 1878,[11] spinse Monet a utilizzare i proventi derivanti dalla vendita dei suoi quadri per pagare le sue cure mediche e Alice ad accudire la donna.[6] Mentre Camille si trovava sul letto di morte, il 31 agosto 1879, un sacerdote diede l'estrema unzione e sanzionò religiosamente il matrimonio civile dei Monet.[5] Camille morì a Vétheuil il 5 settembre 1879, all'età di 32 anni, di cancro pelvico[6][12] (secondo altre fonti di tubercolosi,[13] o di un aborto fallito).[11][14] Monet la dipinse sul letto di morte.[2][5]
Galleria d'immagini
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Sulla riva della Senna, a Bennecourt (1868) di Claude Monet
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La spiaggia di Trouville (1870) di Claude Monet
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Primavera (1872) di Claude Monet
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La famiglia Monet nel loro giardino ad Argenteuil (1874) di Édouard Manet
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La passeggiata (Camille Monet con il figlio Jean sulla collina) (1875) di Claude Monet
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Nel prato (1876) di Claude Monet
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Ruth Butler, p. 96–8
- ^ a b (EN) Jill Berk Jiminez, Dictionary of Artists' Models, Routledge, 2013, p. 165.
- ^ a b Mary Mathews Gedo; p. 72
- ^ (EN) Gary Tinterow, Origins of Impressionism, Metropolitan Museum of Art, 1994, p. 433.
- ^ a b c d e f (EN) Camille Doncieux, su monetpainting.net. URL consultato il 22 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2014).
- ^ a b c (EN) Rose-Marie Hagen; Rainer Hagen, What Great Paintings Say, Taschen, 2003, p. 391.
- ^ Mary Mathews Gedo; p. 76-7
- ^ a b Mary Mathews Gedo; p. 100
- ^ Mary Mathews Gedo; p. 102
- ^ Ruth Butler, p. 102
- ^ a b (EN) Birgit Zeidler, Claude Monet: Life and Work, Könemann, 2000, p. 51.
- ^ (EN) Monet and Camille, Biography, su intermonet.com. URL consultato il 22 giugno 2023.
- ^ (EN) W. David O. Taylor, For the Beauty of the Church: Casting a Vision for the Arts, Baker, 2010, p. 41.
- ^ (EN) Art + Paris Impressionists & Post-Impressionists: The Ultimate Guide to Artists, Paintings and Places in Paris and Normandy, Museyon, 2011, pp. 30–1.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Mary Mathews Gedo, Monet and His Muse: Camille Monet in the Artist's Life, University of Chicago, 2010.
- (EN) Ruth Butler, Hidden in the Shadow of the Master, Yale University, 2008.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Camille Doncieux Monet
Controllo di autorità | VIAF (EN) 20795600 · ISNI (EN) 0000 0000 6686 1939 · ULAN (EN) 500110191 · LCCN (EN) n87818866 · GND (DE) 13059606X · BNF (FR) cb16542194m (data) · J9U (EN, HE) 987007397035305171 |
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