Diribitorium di Agrippa
Il diribitorium di Agrippa era un edificio sito a Roma nel Campo Marzio destinato allo scrutinio dei voti.
La costruzione dell'edificio ebbe inizio con Agrippa nel 25 a.C. e si concluse con Augusto nel 7 a.C. L'ubicazione esatta non è nota, ma probabilmente si trovava presso i Saepta Iulia lungo il portico meridionale. Consisteva in una grande aula a pianta rettangolare allungata, pavimentata in lastre di travertino, articolata internamente con nicchie e colonne. Il grande tetto ad un'unica falda era considerato una meraviglia dell'edilizia romana e, fino al secondo secolo d.C., fu la più grande copertura dell'impero Romano. Una grande trave in legno lunga 100 piedi e alta un piede e mezzo, inizialmente destinata a quest'edificio ma non utilizzata, fu esposta nei Saepta Julia alla curiosità dei cittadini romani.
Caligola lo utilizzò come teatro estivo mentre Claudio se ne servì come base per organizzare i soccorsi per un vasto incendio scoppiato nell'area. Fu distrutto nel grande incendio di Roma nell'80 d.C. e non fu più restaurato, forse per la perdita delle sue funzioni o per la difficoltà a reperire travi della lunghezza adatte.
Planimetria del Campo Marzio centrale |
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Stagnum ?
Insulae
d'epoca adrianea Magazzini
? Magazzini
? Magazzini
? Caserma della
I coorte dei Vigiles Via Recta
Portico e tempio
del Bonus Eventus Portico di
Meleagro
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Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- (GRC) Dione Cassio, Storia romana, Libri LVII-LX. (testo greco e traduzione inglese).
- (LA) Plinio il Vecchio, Naturalis historia. (testo latino e versione inglese).
- (LA) Svetonio, De vita Caesarum libri VIII, Libri III, IV, V. (testo latino e traduzione italiana).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pianta dei Diribitorium, su maquettes-historiques.net.
- Ricostruzione del Diribitorium nel Campo Marzio, su maquettes-historiques.net. URL consultato il 23 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2012).
- Articolo a pagina 151 del "Topographical Dictionary of Ancient Rome", London: Oxford University Press, 1929, su penelope.uchicago.edu.