Enrico Catuzzi
Enrico Catuzzi | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Enrico Catuzzi negli anni 1980 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex giocatore) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1973 - giocatore 2001 - allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Enrico Catuzzi (Parma, 23 settembre 1946 – Parma, 28 novembre 2006) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Sposato con Silvana Marziali, artista teatrale, ha avuto una figlia, Martina (1987), divenuta nota come attrice e stand-up comedian[1].
È scomparso improvvisamente nel 2006, a 60 anni, a causa di infarto, dopo aver accusato un malore al termine di una cena tra amici[2].
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Ricordata la sua zona totale, che fece applicare al Bari in Serie B nella stagione 1981-1982, il cui gioco è considerato spettacolare; venne definito "laboratorio calcistico degli anni 2000"[3]. Alle sue squadre, schierate di preferenza con il 4-3-3[4], richiedeva precisi sincronismi di gioco, che spiegava spesso alla lavagna[5].
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Esordisce a 19 anni nella Scafatese, in Serie C, e in seguito milita nel Napoli[6] (dove non è mai impiegato) e nel Perugia, con cui debutta in Serie B nel campionato 1969-1970. Dopo un'altra stagione in Umbria, passa al Savona (Serie C) e in seguito è costretto ad abbandonare la carriera ad alti livelli per via di un infortunio[4]. Chiude l'attività agonistica nel Fiorenzuola, nel campionato di Promozione Lombardia 1972-1973[7][8].
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Inizia la carriera di allenatore nel 1975, allenando le giovanili del Parma[9]. Nel 1977-1978 affianca Zdeněk Zeman come assistente di Fernando Veneranda al Palermo, occupandosi anche delle giovanili[10]. Nel 1978-1979 Catuzzi passa ad allenare il Bari come secondo di Santececca e anche la formazione Primavera[11] guidando e salvando la prima squadra nelle ultime giornate. Nel 1979-1980 allena solo la Primavera vincendo il girone meridionale e partecipa alle finali nazionali[12][13]. Nel 1980-1981 allena la Primavera vincendo la coppa italia battendo in finale il Milan di Alberico Evani e Andrea Icardi[14].
Prima del trionfo e primo trofeo del Bari in Coppa Italia Primavera,torna ad allenare la prima squadra nel 1980-1981 salvando dalla retrocessione il Bari, dopo esser subentrato ad Antonio Renna[14]. Nella stagione successiva il presidente Antonio Matarrese gli diede fiducia e Catuzzi decise di puntare sui ragazzi della Primavera. Nacque così il Bari dei Baresi: un gruppo di ventenni quasi tutti autoctoni che sfiorò la Serie A[14][15].Oltre ai giovani calciatori baresi gli artefici dell'ottimo campionato furono il centravanti Iorio,l'ala destra Carmelo Bagnato, Acerbis, il regista Valerio Majo e il terzino barese Frappampina. Quel Bari è ricordato per il gioco espresso come il più bello di sempre. A Bari lanciò molti calciatori della "Primavera" avuti con sé negli anni precedenti, tra cui Nicola Caricola, Michele Armenise, Luigi De Rosa, Onofrio Loseto, Giorgio De Trizio[15]schierati titolari. L'anno successivo con la stessa formazione, ad eccezione di Angelo Frappampina ingaggiato dal Bologna e Maurizio Iorio ceduto alla Roma, fu esonerato con la squadra all'ultimo posto della classifica, che poi guidata da Luigi Radice retrocesse in Serie C1[14].
Lasciato il Bari, dopo un'esperienza a Varese[2], viene ingaggiato dal Pescara[5][16], dove porta con sé alcuni ex calciatori avuti a Bari, Luigi De Rosa, Antonio Elia Acerbis, Franco Baldini, Giuseppe De Martino, Danilo Ronzani che insieme a Giancarlo Tacchi e Giorgio Roselli sono i protagonisti nel suo primo anno sulla panchina del Pescara che termina con il settimo posto in campionato facendo un calcio bello e divertente. Nella stagione 1985-1986 retrocesse in Serie C all'ultima giornata di campionato per poi venire ripescato a causa del fallimento del Palermo; questa fu una stagione molto travagliata per la vicenda del calcioscommesse che coinvolse numerose squadre e tesserati di quel torneo ed anche, seppur non direttamente, il Pescara. All'inizio della stagione 1986-1987 è di nuovo alla guida del Bari dove per due anni consecutivi gli sfugge la promozione alla penultima giornata. Successivamente vaga per l'Italia con scarsa fortuna. Nella stagione 1988-1989 è al Piacenza, dove viene esonerato poco prima di Natale[17]; dopo una stagione di pausa[16], siede sulla panchina del Mantova per sole quattro giornate[16]. In seguito allena le giovanili della Lazio[16] per finire poi in Serie C alla guida della Vis Pesaro e del Leffe[16], dove viene chiamato nel marzo 1994[18] conquistando la salvezza e facendosi pagare in base ai punti conquistati[9].
Nell'annata 1994-1995 Giuseppe Pavone lo chiama a guidare il Foggia in Serie A per sostituire Zdeněk Zeman[16]. La squadra alla fine del girone d'andata si trova a lottare per la zona UEFA, ma nel girone di ritorno accusa una brusca flessione di rendimento retrocedendo a fine stagione in Serie B[19][20]. Catuzzi allenerà in seguito anche Pistoiese in C1 (esonerato a ottobre[21]), ma poi riassunto, è bravo a salvare la squadra ai playout, Como (tra ottobre e dicembre 1997[22][23]) ed Acireale.
Nel giugno 2000 riceve la chiamata da parte del Cska Sofia. Nonostante gli ottimi risultati (la squadra era seconda in campionato e nei quarti della coppa nazionale), nel dicembre dello stesso anno presenterà le dimissioni, a causa di contrasti con la dirigenza sul suo futuro contrattuale[9]. Il 3 marzo 2001 viene richiamato dal Cska Sofia alla guida della squadra[24], con la quale concluderà il campionato al secondo posto staccato di sette punti dal Levski Sofia.
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni giovanili
[modifica | modifica wikitesto]- Bari: 1980-1981
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Martina Catuzzi: «Così faccio ridere su Rai2» Gazzetta di Parma, 23 ottobre 2019.
- ^ a b Addio a Catuzzi, allenò il Varese[collegamento interrotto] Varesenews.it
- ^ La notte bianca dei boys di Catuzzi, su espresso.repubblica.it, l'Espresso, 24 settembre 2007. URL consultato il 17 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).
- ^ a b Catuzzi il pioniere del 4-3-3, La Repubblica, 19 settembre 2010
- ^ a b Luciano Rapa, Speciale PRONTO PESCARA con il Pres. DANIELE SEBASTIANI, su forzapescara.tv, PESCARA Calcio, 19 febbraio 2011. URL consultato il 17 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2013).
- ^ Il Napoli già a buon punto (ieri 5 goals) Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., L'Unità, 15 agosto 1966, pag.9
- ^ Coscienza sporca Fiorenzuola1922.com
- ^ Alla Leoncelli mancano i risolutori, resta 0-0 col Fiorenzuola Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive., La Provincia, 31 dicembre 1972, pag.10
- ^ a b c Catuzzi, un allenatore sulla pista bulgara, Corriere della Sera, 7 febbraio 2001, pag.47
- ^ In viaggio senza papà, La Repubblica, 2 agosto 1994, pag.22
- ^ [1]
- ^ [2]
- ^ [3]
- ^ a b c d La storia del club: l'era Matarrese (anni '80-90)[collegamento interrotto] Spostati.it
- ^ a b Catuzzi, il profeta del baby Bari che inventò il calcio champagne, La Repubblica, 30 novembre 2006
- ^ a b c d e f Io, Catuzzi, ripescato sul campo, Corriere della Sera, 23 ottobre 1994, pag.39
- ^ Rosa 1988-1989 Storiapiacenza1919.it
- ^ Mantova, scalata alla B, Corriere della Sera, 19 marzo 1994, pag.49
- ^ Dissolto e svenduto il Foggia è una preda La Repubblica, 22 marzo 1995, pag.45
- ^ Arrivederci Foggia, favola a buon mercato, La Repubblica, 22 maggio 1995, pag.43
- ^ Calcio news, La Repubblica, 31 ottobre 1996, pag.51
- ^ Como Calcio, cambio di allenatore, Corriere della Sera, 8 ottobre 1997, pag.47
- ^ Big match Cremona Como L'Alzano vola verso i playoff, Corriere della Sera, 14 dicembre 1997, pag.49
- ^ La scelta di Catuzzi: via da Sofia e ritorno, resterà altri due anni, Corriere della Sera, 12 aprile 2001, pag.47
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Almanacco Illustrato del Calcio Panini, ed.1969-1970-1971-1972-1973
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Enrico Catuzzi
- Wikinotizie contiene l'articolo Morto l'allenatore Enrico Catuzzi, 29 novembre 2006
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN, IT) Enrico Catuzzi (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Enrico Catuzzi (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Enrico Catuzzi, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- Calciatori della Scafatese F.C.
- Calciatori della S.S.C. Napoli
- Calciatori dell'A.C. Perugia Calcio
- Calciatori del Savona F.B.C. 1907
- Calciatori dell'U.S. Fiorenzuola 1922
- Allenatori del Parma Calcio 1913
- Allenatori del Palermo F.C.
- Allenatori della S.S.C. Bari
- Allenatori del Città di Varese
- Allenatori del Delfino Pescara 1936
- Allenatori del Piacenza Calcio 1919
- Allenatori del Mantova 1911
- Allenatori della S.S. Lazio (calcio)
- Allenatori della Vis Pesaro dal 1898
- Allenatori della S.C. Leffe
- Allenatori del Calcio Foggia 1920
- Allenatori della Pistoiese F.C.
- Allenatori del Como 1907
- Allenatori del Città di Acireale 1946
- Allenatori del P.F.K. CSKA Sofija
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