Ferrovia Torrebelvicino-Schio
Torrebelvicino - Schio | |
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Stati attraversati | Italia |
Attivazione | 1885 |
Soppressione | 1925 |
Gestore | Ferrovie Economiche di Schio Ferrovie Nord Vicenza |
Lunghezza | 4 km |
Scartamento | 950 mm |
Elettrificazione | no |
Ferrovie | |
La ferrovia Torrebelvicino-Schio era una breve ferrovia di raccordo a scartamento ridotto che collegava gli opifici di tessitura Rossi di Torrebelvicino con la stazione ferroviaria di Schio. La tratta faceva parte della più lunga relazione Torrebelvicino-Schio-Rocchette-Arsiero che univa le zone sede dei vari importanti opifici tessili del tempo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La breve ferrovia venne progettata alla fine degli anni settanta del XIX secolo nell'ambito delle iniziative di sviluppo industriale tessile nell'alto vicentino promosse e realizzate da Alessandro Rossi. Questi era già stato il promotore del collegamento tra Schio e Vicenza, con lo scopo di allacciamento alla importante relazione Milano-Venezia in funzione dal 1846 fino a Venezia e dal 1876 fino a Milano; tale proseguimento avrebbe consentito anche un più ampio sviluppo di mercato nel settore tessile.[1]
Venne costruita dalla società Ferrovie Economiche di Schio, costituita principalmente con capitali locali e partecipazione della Società Veneta e messa in esercizio il 16 marzo 1885 contemporaneamente alle tratte Schio-Rocchette e Rocchette-Arsiero[2]; passò poi alle Ferrovie Nord Vicenza. Ebbe tuttavia una funzione preminentemente pendolare, quindi con poche prospettive di sviluppo di traffico. Il 30 novembre 1925 furono sospese le corse a causa del fallimento della società che la gestiva e il 31 dicembre 1925 fu dismessa definitivamente.
Percorso
[modifica | modifica wikitesto]Partiva dall'interno del lanificio Rossi a Torrebelvicino raggiungendo la stazione di Torrebelvicino, posta vicino alla chiesa, poi la fermata di Pievebelvicino, in prossimità del ponte stradale sul torrente Leogra. La linea quindi proseguiva sempre sulla sinistra orografica del torrente Leogra, passava un piccolo ponte sul torrente Gogna, poi presso il Quartiere Nuovo si raccordava con il lanificio Rossi di Schio e, arrivando parallela ai binari provenienti da Thiene, terminava alla stazione di Schio.
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0,000 | Lanificio Rossi di Torrebelvicino | ||||
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0,097 | Torrebelvicino | ||||
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1,420 | Pievebelvicino | ||||
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ponte sul torrente Gogna lungo 6 m | |||||
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Quartiere Nuovo / Lanificio Rossi | |||||
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3,770 | Schio | ||||
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Linea per Vicenza / Linea per Rocchette |
Locomotive e rotabili
[modifica | modifica wikitesto]Furono utilizzate le seguenti locomotive a vapore:
- di costruzione Cerimedo & C., rodiggio 0-2-0-t;
- di costruzione Henschel & Sohn, rodiggio 0-2-0-k;
- di costruzione Krauss, con rodiggio 0-3-0-t.
Stato attuale
[modifica | modifica wikitesto]È rimasto solo il percorso, trasformato in strada asfaltata, detta appunto "la ferrata", dall'ex piazzale della stazione (di Torrebelvicino, in prossimità della chiesa) all'ingresso del Nuovo Quartiere Operaio di Schio vicino all'incrocio con via Fusinieri.la stazione di pieve con il suo casello è rimasta come pure i vari caselli fino a Schio ci sono tutti da pieve c'era una diramazione x la fabbrica di pieve la stazione di Torrebelvicino dopo essere stata usata x un periodo come casa della bidella delle scuole elementari circa 40 anni fa e poi come aule di educazione tecnica e artistica delle medie fu demolita alcuni anni fa[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ E.M.Travi - L.M.Travi,Il paesaggio italiano della rivoluzione industriale: Crespi d'Adda e Schio. Ed.Dedalo, 1979
- ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926
- ^ a
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Chiericato Francesco Segalla, I treni delle lane: ferrovie tra Val Leogra e la Val d'Astico, Asiago, Editrice Bonomo, 1995.
- Adriano Boschetti Silvino Marzotto, Partivano da Torrebelvicino le ferrovie della Val Leogra (articolo a pagina 199 nel volume "Terra e prodotti della Valleogra", parte 2, sentieri culturali n°6 - Comunità montana Leogra Timonchio), Schio, Edizioni Menin, 2006.