Giorgio succedette al padre il 6 novembre 1816 e trovò il granducato in pessimo stato, al punto da prodigarsi subito con delle riforme, soprattutto in campo scolastico (grazie al suo influsso, la maggior parte degli abitanti del suo dominio, riuscirono a leggere ed a scrivere correttamente), circondandosi anche di personaggi di spicco della letteratura del tempocome Goethe. Abolì con dei provvedimenti la servitù della gleba e modernizzò l'agricoltura locale.
Promosse diversi progetti architettonici: il rinnovamento nella sua residenza di Neustrelitz, con la costruzione della cappella del palazzo e della nuova orangerie, e l'edificazione di diversi edifici pubblici, come la Neustrelitzer Hall di stile neoclassico, il palazzo Caroline di stile neogotico; rinnovò inoltre la chiesa di Santa Maria a Neubrandenburg.
Politicamente fu uno strenuo avversario dei gruppi liberali che si erano sviluppati nella rivoluzione del 1848, impedendo così al Meclemburgo-Strelitz di divenire uno moderno stato costituzionale, temendo per l'indipendenza del suo piccolo ducato.
Giorgio morì il 6 settembre 1860 a Neustrelitz e gli successe il figlio maggiore, Federico Guglielmo. Alla sua morte i cittadini del Meclemburgo-Strelitz organizzarono spontaneamente una raccolta di fondi per realizzare un monumento alla sua memoria che venne realizzato dallo scultore Albert Wolff ed inaugurato il 17 ottobre 1866 al centro della piazza del mercato di Neustrelitz.
Ludwig Fromm, Georg Friedrich Karl Joseph, Großherzog von Mecklenburg-Strelitz in: Allgemeine Deutsche Biographie (ADB). vol. 8, Duncker & Humblot, Lipsia 1878, p. 680 e seguenti