Irma Grese
Irma Grese | |
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Irma Grese nell'agosto del 1945 | |
Nascita | Wrechen, 7 ottobre 1923 |
Morte | Hameln, 13 dicembre 1945 |
Cause della morte | pena di morte tramite impiccagione |
Luogo di sepoltura | Friedhof Am Wehl, Hameln |
Dati militari | |
Paese servito | Germania nazista |
Forza armata | Schutzstaffel |
Unità | SS-TV |
Reparto |
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Anni di servizio | 1942 - 1945 |
Grado | SS-Helferin (Erstaufseherin, Oberaufseherin, Lagerführerin) |
Frase celebre | "La mia coscienza è Adolf Hitler" |
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Irma Grese (Wrechen, 7 ottobre 1923 – Hameln, 13 dicembre 1945) è stata una militare e criminale di guerra tedesca, guardia di numerosi campi di concentramento nazisti.
Dopo aver cercato inutilmente di diplomarsi come infermiera, fervente nazista si arruolò volontaria nelle SS e fu trasferita come sorvegliante prima nel campo di concentramento di Ravensbrück, poi nel campo di Auschwitz e infine, con l'avanzata sovietica, nel campo di Bergen-Belsen.[1][2] Fu in questo periodo che divenne una criminale di guerra per il sadismo e l'efferatezza con i quali sceglieva le persone da torturare e inviare alle camere a gas.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giovinezza
[modifica | modifica wikitesto]Irma Grese era figlia di Alfred Grese, un impiegato membro del partito nazista dal 1937, e Berta Grese. Nel 1936 sua madre si suicidò bevendo acido cloridrico[3]. Nel 1938, a quindici anni, la Grese lasciò la scuola, a causa di una combinazione tra la scarsa attitudine scolastica, i maltrattamenti da parte dei compagni di classe e un legame fanatico, disapprovato da suo padre, con la Lega delle ragazze tedesche (Bund Deutscher Mädel), un'organizzazione di giovani naziste. Tra i tanti lavori saltuari che svolse, lavorò a 15 anni come assistente infermiera in un sanatorio delle SS per due anni, senza conseguire un diploma da infermiera. Lei stessa affermò nel processo di Belsen:
«Sono nata il 7 ottobre 1923. Nel 1938 lasciai la scuola superiore e ho svolto per sei mesi mansioni agricole in una fattoria, dopodiché ho lavorato in un negozio a Luchen per sei mesi. Quando avevo 15 anni cominciai a lavorare in un ospedale di Hohenlychen, dove rimasi per due anni. Provai a diventare un'infermiera, ma il Comitato del Lavoro non me lo volle permettere e fui mandata a lavorare in un caseificio di Fürstenberg. Nel luglio 1942 provai ancora a diventare un'infermiera, ma fui mandata al campo di concentramento di Ravensbrück, nonostante le mie proteste. Rimasi lì fino al marzo 1943, quando fui mandata ad Auschwitz, dove lavorai fino al gennaio del 1945»
Nel 1942 fu inviata come sorvegliante nel Campo di concentramento di Ravensbrück. Avendo completato l'addestramento nel marzo 1943, fu trasferita come aufseherin ad Auschwitz ed al termine dello stesso anno fu nominata "Supervisore anziano", il secondo incarico più autorevole nel campo, che rinchiudeva circa 30.000 ebree[4]. Nel gennaio 1945 Grese tornò per breve tempo a Ravensbrück prima che i suoi incarichi terminassero definitivamente a Bergen-Belsen, dove fu "Direttrice dei lavori" da marzo ad aprile.
Sadica e violenta, tanto da essere soprannominata "la bella bestia", si dedicò ad ogni genere di tortura e sevizia contro i prigionieri[5]. Secondo alcuni internati superstiti, uccise numerosi prigionieri e in altre occasioni slegò cani feroci contro di essi e stuprò alcune donne[6].
Fu catturata dall'esercito britannico il 17 aprile 1945, insieme ad altri membri delle SS che non erano riusciti a scappare.
Il processo e la condanna a morte
[modifica | modifica wikitesto]Processata a Lüneburg da un tribunale militare britannico nel processo di Belsen dal 17 settembre al 17 novembre 1945, fu impiccata come criminale di guerra a 22 anni, senza che avesse mai dato segni di pentimento o di abiura verso la fede nazionalsocialista. La notte prima dell'esecuzione, nella prigione di Hamelin, cantò inni nazisti fino alle prime ore del mattino, in compagnia della collega Juana Bormann. Il 13 dicembre 1945, giorno della sua esecuzione, divenne la più giovane criminale nazista giustiziata della storia. Fu impiccata insieme a Juana Bormann e Elisabeth Volkenrath[7].
Quando le fu infilato il cappuccio bianco l’ultima parola che pronunciò fu schnell ("presto").
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ The Times; The Belsen trial; 18 September 1945; pag. 6
- ^ Wendy A. Maier; Irma Grese: The Angel of Death[collegamento interrotto]
- ^ Benvenute all'inferno, su la Repubblica, 15 luglio 2011. URL consultato il 30 agosto 2022.
- ^ The Mirror, "Nazi She Devils", November 21, 2005
- ^ "Selezionava le ebree di belle forme alle quali lacerava i seni a colpi di frusta. Le sue vittime erano poi portate a una donna medico, detenuta, che eseguiva su di esse dolorosissime operazioni, mentre Irma Grese assisteva alla scena, con le guance rosse, dondolandosi ritmicamente con la bava alla bocca". Raul HIlberg, La distruzione degli Ebrei d'Europa, vol. 2., Torino, Einaudi, 1995, p. 977, ISBN 88-06-13900-2.
- ^ Excerpts from The Belsen Trial (5/5), su vex.net. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2010).
- ^ Irma Grese - estratti dal processo di Belsen, su holocaustresearchproject.org. URL consultato il 31 ottobre 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Ernst Klee, Das Personenlexikon zum Dritten Reich. Wer war was vor und nach 1945, Frankfurt am Main, S. Fischer, 2003, 2015, ISBN 978-35-9616-048-8.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Irma Grese
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Irma Grese (1923 - 1945), su jewishvirtuallibrary.org.
- (EN) Grese Irma, su nizkor.org. - Processo Belsen (1, 2, 3 e 4) e testimonianze della Grese sulle camere a gas
Controllo di autorità | VIAF (EN) 8199026 · ISNI (EN) 0000 0000 3476 4106 · LCCN (EN) n96036177 · GND (DE) 119484692 · J9U (EN, HE) 987007386053505171 |
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