Vai al contenuto

Jean Tiberi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Jean Tiberi

Sindaco del V arrondissement di Parigi
Durata mandato29 marzo 1983 –
21 maggio 1995
Vice diJacques Chirac
Predecessorecarica istituita
SuccessoreJean-Charles Bardon

Durata mandato2 aprile 2001 –
13 aprile 2014
PredecessoreJean-Charles Bardon
SuccessoreFlorence Berthout

Sindaco di Parigi
Durata mandato22 marzo 1995 –
25 marzo 2001
PredecessoreJacques Chirac
SuccessoreBertrand Delanoë

Vicesindaco di Parigi
Durata mandato8 marzo 1983 –
8 giugno 1995
PredecessoreChristian de La Malène
SuccessoreJacques Dominati

Segretario di Stato per le industrie alimentari
Durata mandato12 gennaio 1976 –
25 agosto 1976
PresidenteValéry Giscard d'Estaing
Capo del governoJacques Chirac

Dati generali
Partito politicoIR (dal 2015)
In precedenza:
UNR (fino al 1968)
UDR (1968-1976)
RPR (1976-2002)
UMP (2002-2015)
UniversitàUniversità Panthéon-Assas
ProfessioneMagistrato

Jean Tiberi (Parigi, 30 gennaio 1935) è un magistrato e politico francese, sindaco di Parigi dal 1995 al 2001.

Deputato e Segretario di Stato

[modifica | modifica wikitesto]

Di ascendenza corsa ma nato a Parigi[1], Tiberi è laureato in giurisprudenza ed è stato per qualche anno magistrato. Consigliere comunale di Parigi dal 1965, entra all'Assemblea nazionale nell'agosto del 1968 in quanto supplente di René Capitant che aveva dovuto dimettersi per incompatibilità con la nomina a ministro della giustizia. E' costantemente rieletto nelle legislature successive, lasciando l'Assemblea nazionale nel 2012. E' stato uno dei membri dell'Assemblea più longevi della Quinta Repubblica, e nel 2012 è stato nominato membro onorario del parlamento.

Dal gennaio all'agosto del 1976, Tiberi è stato Segretario di Stato all'agricoltura nel primo governo presieduto da Jacques Chirac.

Sindaco di Parigi

[modifica | modifica wikitesto]

Tiberi è vicesindaco di Parigi dal 1983 al 1995, in pratica il braccio destro di Jacques Chirac sindaco dal 1977. E prima di candidarsi alle elezioni presidenziali del 1995, Chirac designa Tiberi come candidato ufficiale del Raggruppamento per la Repubblica per succedergli alla guida del municipio di Parigi. Nel maggio 1995, una volta eletto presidente della Repubblica, Chirac si dimette e Tiberi è eletto sindaco dal consiglio comunale, venendo poi rieletto alle elezioni amministrative del giugno successivo. Matiene la carica fino alle successive elezioni del 2001. Entrato in dissidenza con il suo stesso partito, alle elezioni amministrative del 2001 si presenta con una lista personale. Non ottiene un numero di seggi per poter per concorrere alla rielezione a sindaco, ma è comunque confermato consigliere comunale. In seguito si riconcilierà con il suo partito. Rieletto consigliere comunale nel 2008, non si ripresenta alle elezioni amministrative del 2014.

Nel corso del suo mandato di sindaco Tiberi attua una notevole correzione di rotta nella politica urbanistica comunale promuovendo il restauro e il risanamento dei quartieri caratteristici altrimenti destinati a scomparire (ad esempio il Bas-Belleville, il Faubourg Saint-Antoine e la Moskowa) e riducendo la portata delle operazioni immobiliari in progetto o in corso ampliando gli spazi da destinare a verde e servizi.[2].

Tiberi è stato il promotore dei lavori che nel 2006 hanno portato, dopo quasi ottant'anni, al ritorno delle linee tramviarie all'interno del perimetro del Comune di Parigi.

Per un quarto di secolo, dal 1983 al 1995 e dal 2001 al 2014, Tiberi è sindaco del V arrondissement di Parigi, con un'interruzione nel corso dei sei anni in cui è stato primo cittadino dal 1995 al 2001.[3]

Amico di Jean-Edern Hallier, è membro del Cercle InterHallier dal 2019.[4]

  1. ^ Les Tiberi se rêvent en dynastie, in Le Monde, 22 novembre 2013. URL consultato il 16 aprile 2019.
  2. ^ Pas de Travaux porte Maillot, Le Figaro, 12 aprile 1996, intervista raccolta da Françoise Varenne.
  3. ^ Les maires de Paris-5ème-arrondissement, in francegenweb.org. URL consultato il 16 aprile 2019.
  4. ^ Jean-Pierre Thiollet, Hallier Edernellement vôtre, Neva Editions, 2019, p. 199 e 203. ISBN 978-2-35055-273-6

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN110458141 · ISNI (EN0000 0001 2147 6444 · LCCN (ENn89617425 · GND (DE121448495 · BNF (FRcb14036420h (data)