Martin Kippenberger
Martin Kippenberger (Dortmund, 25 febbraio 1953 – Vienna, 7 marzo 1997) è stato un artista tedesco noto per la sua prolifica attività in diversi stili e con diverse tecniche artistiche.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Noto al grande pubblico per il suo carattere provocatorio, satirico e allo stesso tempo giocoso.[1], Kippenberger è stato "riconosciuto come uno dei più talentuosi artisti tedeschi della sua generazione," secondo Roberta Smith de The New York Times[2].
La sua reputazione artistica e la sua influenza sono via via aumentate dopo la sua scomparsa (1997). Le sue opere sono state tema di diverse esposizioni retrospettive, tra cui una al Tate Modern nel 2006 e nel 2008 al Museum of Contemporary Art di Los Angeles. La stessa esposizione è stata ripetuta nel 2009 al Museum of Modern Art di New York.
Nel 2008, la presenza della sua opera Zuerst die Füße in una mostra del Museion, il Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, ha provocato una vivace controversia.[3][4][5] L'opera rappresenta una rana crocifissa che tiene in una mano un uovo e nell'altra un boccale di birra.
Martin Kippenberger muore il 7 marzo 1997 all'ospedale dell'Università di Vienna a causa di un cancro.[2]
Opere (parziale)
[modifica | modifica wikitesto]Mostre (parziale)
[modifica | modifica wikitesto]- 1986 - Landes Museum di Darmstadt
- 1993 - Centro Georges Pompidou di Parigi
- 1994 - Boymans-van Beuningen Museum di Rotterdam
- 1997 - Museo di Arte Moderna di Ginevra
- 2003 - Biennale di Venezia
- 2006 - Tate Modern di Londra
- 2008 - Museion di Bolzano
- 2008 - Museum of Contemporary Art di Los Angeles
- 2009 - Museum of Modern Art di New York
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Sean O'Hagan, Martin Kippenberger, su The Guardian.
- ^ a b (EN) Roberta Smith, Martin Kippenberger, 43, Artist Of Irreverence and Mixed Styles, in The New York Times, 11 marzo 1997.
- ^ (DE) Ein Kunstwerk spaltet Bozen. Der Frosch des Anstosses, in Die Tageszeitung, 11 agosto 2008. URL consultato il 4 giugno 2015.
- ^ (DE) Holger Liebs, Hängt ihn höher, in Süddeutsche Zeitung, 17 maggio 2010. URL consultato il 4 giugno 2015.
- ^ (EN) German crucified frog sculpture angers catholics in Italy, su DW.com, 27 maggio 2008.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Martin Kippenberger
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Martin Kippenberger, su Accademia Roma Art Gallery. URL consultato il 28 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2018).
- (EN) Martin Kippenberger's Biography, su Saatchi Gallery.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 100911773 · ISNI (EN) 0000 0001 2145 5117 · Europeana agent/base/73776 · ULAN (EN) 500069290 · LCCN (EN) n81001245 · GND (DE) 118723103 · BNE (ES) XX1016814 (data) · BNF (FR) cb12098436b (data) · J9U (EN, HE) 987007499281005171 |
---|