Mihrişah Sultan (madre di Selim III)
Mihrişah Sultan | |
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Sarcofago di Mihrişah Sultan | |
Valide Sultan | |
In carica | 7 aprile 1789 – 16 ottobre 1805 |
Predecessore | Şehsuvar Sultan |
Successore | Sineperver Sultan |
Nome completo | Agnese (alla nascita) |
Altri titoli | Kadın |
Nascita | Georgia o Genova, 1745 |
Morte | Istanbul, 16 ottobre 1805 |
Sepoltura | Türbe Mihrişah Sultan |
Luogo di sepoltura | Complesso Mihrişah Sultan, Eyüp |
Casa reale | Casa di Osman (per matrimonio) |
Consorte di | Mustafa III |
Figli | Hibetullah Sultan Selim III Fatma Sultan |
Religione | Islam sunnita (per conversione) |
Mihrişah Sultan (turco ottomano: مهرشاہ سلطان, "Sole/luce dello Şah"; 1745 – Istanbul, 16 ottobre 1805), nota anche come Mihrişah Kadın, è stata una consorte di sultano ottomano Mustafa III, madre del sultano Selim III e sua Valide Sultan dal 1789 fino al 1805.
Origini
[modifica | modifica wikitesto]Malgrado una teoria secondo cui era di origini genovesi, sembra essere nata in Georgia intorno al 1745[1][2]. Il suo nome originale era Agnese[3][4]. Era nota per la sua bellezza, che le valse il soprannome di "Bellezza georgiana" (Gürcü güzeli), e le valse di entrare nell'harem del sultano ottomano Mustafa III in giovane età[5][6][7].
Consorte imperiale
[modifica | modifica wikitesto]Nell'harem, divenne prima una delle favorite e venne poi elevata al rango di Kadın (consorte). Ad un certo punto, divenne BaşKadin (prima consorte), anche se non c'è consenso sul momento in cui questo avvenne[8][9].
Diede al sultano un figlio e due figlie[10][11][12][13][14][11][15].
Era conosciuta per essere una donna calma e gentile. Fra i membri del suo personale c'era Dilhayat Kalfa, governante dell'harem di Ahmed III e tutrice di Selim III, nota per essere una delle maggiori compositrici turche del primo periodo moderno[16].
Nel 1774, alla morte di Mustafa, venne confinata nel Palazzo Vecchio, mentre suo figlio venne rinchiuso nel Kafes del Palazzo Topkapi[17][16].
Un documento d'archivio del Palazzo Topkapi mostra che Mustafa III avesse preso del denaro in prestito da lei e che, a causa della sua morte, il debito non sia stato ripagato.
Valide Sultan
[modifica | modifica wikitesto]Dopo 15 anni di reclusione, Selim III divenne sultano e Mihrişah Valide Sultan.
Ora nota come Mihrişah Sultan, si dedicò a progetti architettonici e filantropici. Interessata all'Europa, fece ristrutturare i suoi appartamenti in stile barocco.
Aveva un ottimo rapporto con suo figlio, che si recava ogni giorno a salutarla, parlare con lei e chiederle consiglio.
Mihrişah esercitò un'influenza discreta ma profonda e costante su Selim, sostenendone e, a volte, ispirandone le riforme, insieme ai suoi alleati, fra cui Mahmud Aga e Yusuf Aga[16][18][19]. Parteggiava per gli inglesi ed era ostile ai francesi e ai russi, ed era particolarmente preoccupata di evitare dispiaceri al figlio, di natura nervosa e ansiosa, tanto che, quando i francesi invasero l'Egitto cercò di nascondergli la notizia.
Patrona dell'architettura
[modifica | modifica wikitesto]Mihrişah patrocinò numerosi progetti architettonici[20][21][22][23].
Nel 1792 costruì la caserma Humbarahane, considerato il primo edificio militare di grandi dimensioni dell'Impero. A Eyüp costruì anche il complesso Mihrişah Sultan, completato nel 1796, che comprende, oltre a una moschea e al suo stesso mausoleo, una mensa per i poveri in funzione ancora oggi, e una fontana in memoria delle sue figlie.
Nel 1793 ristrutturò la moschea Halıcıoğlu e nel 1794 la fontana Silahtar Yusuf Pasha a Kağıthane.
Nel 1805 costruì la fontana Mihrişah Valide Sultan a Yeniköy. Costruì anche una diga, la Mihrişah Valide Sultan, per migliorare l'approvvigionamento d'acqua in alcuni quartieri di Istanbul, sforzo supportato dalla costruzione di numerose nuove fontane in tutta la città: una a Boyacıköy nel 1792, una fra Eminönü e Balıkpazarı e due nel suo complesso nel 1796, una nel distretto di Kılıçali a Beşiktaş e una a Fındıklı Mollabayırı nel 1797, due in memoria delle sue figlie a Üsküdar e Yeniköy, rispettivamente nel 1791 e nel 1805, una a Küçüksu nel 1803, oltre a numerose altre a Beyoğlu, Galata e Boğaziçi.
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Mihrişah morì 16 ottobre 1805 dopo una lunga malattia. Venne sepolta nel suo mausoleo a Eyüp, nel complesso Mihrişah Sultan[24][25][26]. La sua morte colpì profondamente il figlio Selim, che la pianse a lungo.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Da Mustafa III, Mihrişah ebbe un figlio e due figlie:[10][11][12][13][14][15]
- Hibetullah Sultan (17 marzo 1759 - giugno 1762)[27]. Chiamata anche Heybetullah Sultan o Heyyibetullah Sultan. La sua fu la prima nascita imperiale dopo 29 anni, e venne per questo celebrata per dieci giorni e dieci notti in maniera estremamente lussuosa. A tre mesi, venne promessa in sposa a Hamid Hamza Paşah. Nella lussuosa cerimonia, suo padre le dono le terre di Gümrükçü, ma morì di malattia a tre anni prima di poter celebrare il matrimonio. Venne sepolta nel mausoleo Mustafa III.
- Selim III (24 dicembre 1761 - 28 luglio 1808). 28º Sultano dell'Impero ottomano.
- Fatma Sultan (9 gennaio 1770 - 26 maggio 1772). Venne sepolta nel mausoleo di Mustafa III.
Cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]- Nel film elvo-americano del 1989 The favorite, Mihrişah è interpretata dall'attrice francese Andrea Parisy.
- Nella miniserie storica turca del 2012 Esir Sultan è interpretata dall'attrice turca Ipek Tenolcay.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gabor Agoston; Bruce Alan Masters (1 January 2009). Encyclopedia of the Ottoman Empire. Infobase Publishing. p. 514. ISBN 978-1-4381-1025-7.
- ^ E.J. Brill's First Encyclopaedia of Islam 1913-1936. BRILL. 31 December 1987. p. 1117. ISBN 90-04-08265-4.
- ^ H. Mirgül Eren Griffe (2005). Galip Ali Paşa Rızvanbegovic-Stocevic. Babil. p. 55. ISBN 9789756360415. Ortodoks bir Gürcü papazın kızı olan Mihrişah
- ^ Y. İzzettin Barış (2002). Osmanlı padişahlarının yaşamlarından kesitler, hastalıkları ve ölüm sebepleri. Bilimsel Tıp Yayınevi. p. 184. ISBN 978-975-6986-17-2. Selim'in annesi olan Mihrişah, Gürcistan'dan kaçırılan bir papazın kızıydı
- ^ Albert Hourani; Philip Shukry Khoury; Mary Christina Wilson (1 January 1993). The Modern Middle East: A Reader. University of California Press. p. 42. ISBN 978-0-520-08240-3. beautiful Georgian slave-girl named Mihr-i Şāh
- ^ Osmanlı tarihi: cilt. Nizam-ı cedid ve Tanzimat devirleri, 1789-1856. Türk Tarih Kurumu Basımevi. 1961. pp. 13, 16. Gürcü güzeli Mihrişah
- ^ Osman Horata (1998). Esrâr Dede: hayatı, şiir dünyası ve dı̂vânı. T.C. Kültür Bakanlığı. ISBN 978-975-17-1954-6. Selim'in Gürcü güzeli ... annesi Mihrişah
- ^ Secondo alcuni lo fu fin dall'inizio, secondo altri sostituì la precedente BaşKadin, Aynülhayat Kadın, o quando mise al mondo Selim III, nel 1761, essendo madre del primo figlio maschio del sultano, o quando la stessa Aynülhayat morì nel 1764
- ^ Kal'a, Ahmet (1998). İstanbul külliyâtı: İstanbul tarım tarihi, 1 (1743-1757), 2 (1757-1763). İstanbul Araştırmaları Merkezi. p. 218.
- ^ a b Uluçay 2011, p. 151-2
- ^ a b c İyianlar, Arzu (1992). Vâlide Sultanlar'ın İmar Faaliyetleri. İstanbul Üniversitesi Sosyal Bilimler Enstitüsü. pp. 167–8, 170–71.
- ^ a b Dominic, Paulina D.; Roszak, Stanisław (2017). The Istanbul Memories in Salomea Pilsztynowa's Diary "Echo of the Journey and Adventures of My Life" (1760). pp. 52 n. 41.
- ^ a b 14] Başaran, Betül (14 July 2014). Selim III, Social Control and Policing in Istanbul at the End of the Eighteenth Century: Between Crisis and Order. BRILL. p. 72. ISBN 978-9-004-27455-6.
- ^ a b Kazancıoğlu 2016, p. 95-6.
- ^ a b Sakaoğlu, Necdet (2008). Bu mülkün kadın sultanları: Vâlide sultanlar, hâtunlar, hasekiler, kadınefendiler, sultanefendiler. Oğlak Yayıncılık. ISBN 978-9-753-29623-6.
- ^ a b c Kazancıoğlu 2016, p. 96
- ^ Uluçay 2011, p. 150
- ^ Uluçay 2011, p. 150.
- ^ Davis 1986, p. 9-11, 27
- ^ Uluçay 2011, p. 150, 169
- ^ Rüstem 2019, p. 254
- ^ Goodwin 1971, p. 410-411.
- ^ Kazancıoğlu 2016, p. 97-101
- ^ Uluçay 2011, p. 151.
- ^ Kazancıoğlu 2016, p. 96.
- ^ Akkurt 2018, p. 8.
- ^ Secondo Oztüna, sua madre era invece Aynülhayat Kadın, ma questa informazione è stata smentita.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Akkurt, Ibrahim (2018). Mihrişah Vâlide Sultan ve Külliyesi.
- Davis, Fanny (1986). The Ottoman Lady: A Social History from 1718 to 1918. Greenwood Publishing Group. ISBN 978-0-313-24811-5.
- Goodwin, Godfrey (1971). A History of Ottoman Architecture. Thames & Hudson. ISBN 0-500-27429-0.
- Kazancıoğlu, Habibe (2016). Mihrişah Valide Sultan Su Bendi.
- Rüstem, Ünver (2019). Ottoman Baroque: The Architectural Refashioning of Eighteenth-Century Istanbul. Princeton University Press. ISBN 9780691181875.
- Uluçay, M. Çağatay (2011). Padişahların kadınları ve kızları. Ankara, Ötüken.
Altri progetti
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