Ministero dell'interno (Spagna)
Ministero dell'interno | |
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(ES) Ministerio del Interior | |
Sede del Ministero | |
Sigla | MIR |
Stato | Spagna |
Organizzazione | Governo della Spagna |
Tipo | Ministero |
Istituito | 6 aprile 1812 |
Predecessore | Segretaria di Stato e Ufficio di grazia e giustizia (1714-1812) |
Ministro | Fernando Grande-Marlaska |
Sede | Palazzo dei Conti di Casa Valencia, Madrid |
Indirizzo | Paseo de la Castellana, 5 28010 |
Sito web | www.interior.gob.es |
Il Ministero dell'interno (in spagnolo: Ministerio del Interior – MIR) è un dipartimento del governo spagnolo. È responsabile della gestione della sicurezza dei cittadini (forze e organi di sicurezza dello Stato, istituti penitenziari, protezione civile, sicurezza stradale, ecc.), Garantisce l'esercizio dei diritti fondamentali stabiliti dalla Costituzione e garantisce il corretto funzionamento dei processi elettorali. Il suo attuale ministro è Fernando Grande-Marlaska.
La Spagna spende 21.828 milioni di euro all'anno in materia di sicurezza e ordine pubblico, pari al 2% del PIL.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il ministero è stato creato con il primo governo di José María Aznar (1996), in quanto divisione dell'ex Ministero della giustizia e degli interni, recuperando così il nome che aveva dal 1977 al 1994. All'inizio del secondo mandato di Aznar (2000), la struttura del Ministero è stata modificata "per affrontare il crescente fenomeno nel paese dell'immigrazione". Durante i governi Zapatero (2004-2011), il Ministero è stato riformato quattro volte (2004, 2006, 2007 e 2008). L'ultima modifica della struttura del ministero è stata fatta da Mariano Rajoy quando è salito al governo (2012).
Funzioni
[modifica | modifica wikitesto]Il ministero dell'interno è responsabile per:[2]
- La preparazione e l'esecuzione della politica del Governo in relazione all'amministrazione generale della sicurezza dei cittadini.
- La promozione delle condizioni per l'esercizio dei diritti fondamentali, in particolare in relazione alla libertà personale e alla sicurezza, nei termini stabiliti dalla Costituzione spagnola e nelle leggi che la sviluppano.
- Il comando superiore, la direzione e il coordinamento delle forze e degli organi della sicurezza dello Stato.
- Il controllo delle aziende e del personale di sicurezza privato.
- L'esercizio dei poteri che, nell'ambito della polizia, gli attribuisce la legislazione efficace in materia di persone straniere.
- L'asilo, il rifugio, il regime degli apolidi e la protezione degli sfollati.
- L'amministrazione e il regime delle istituzioni penitenziarie.[3]
- Lo svolgimento delle azioni necessarie per lo sviluppo dei processi elettorali.
- L'esercizio di poteri legalmente attribuiti sulla protezione civile.
- L'amministrazione generale della polizia stradale e la sicurezza stradale.
Il ministro degli Interni, in qualità di capo del dipartimento, è responsabile per:
- L'iniziativa, la pianificazione, la direzione e l'ispezione di tutti i servizi di ministero.
- Il comando superiore delle forze e degli organi della sicurezza dello Stato.
- Le funzioni che li vengono attribuite da altre leggi o norme speciali.
Nello svolgimento delle sue funzioni, il Ministero dell'Interno è responsabile della pubblicazione periodica delle segnalazioni di reato.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]Il Ministero dell'interno è organizzato nei seguenti organismi:[2]
- La Segreteria di Stato per la sicurezza
- La Direzione generale della Polizia.
- La Direzione generale della Guardia civile.
- La Direzione generale per le relazioni internazionali e l'immigrazione.
- La Segreteria generale per le istituzioni penitenziarie.
- Direzione generale per l'applicazione penale e il reintegro sociale.
- Il Sottosegretariato degli interni
- La Segreteria generale tecnica.
- La Direzione generale per la politica interna.
- La Direzione generale del traffico.
- La Direzione generale per la protezione civile e le emergenze.
- La Direzione generale per il sostegno alle vittime del terrorismo.
Elenco dei ministri dell'interno
[modifica | modifica wikitesto]Legislatura | Inizio | Fine | Ministro | Partito |
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Constituente (1977-1979) |
4 luglio 1977 | 5 aprile 1979 | Rodolfo Martín Villa | UCD |
I (1979-1982) | 5 aprile 1979 | 2 maggio 1982 | Antonio Ibáñez Freire | militare |
2 maggio 1982 | 2 dicembre 1982 | Juan José Rosón Pérez | UCD | |
II (1982-1986) | 2 dicembre 1982 | 25 luglio 1986 | José Barrionuevo Peña | PSOE |
III (1986-1989) | 25 luglio 1986 | 11 luglio 1988 | José Barrionuevo Peña | PSOE |
11 luglio 1988 | 6 dicembre 1989 | José Luis Corcuera | PSOE | |
IV (1989-1993) | 6 dicembre 1989 | 13 luglio 1993 | José Luis Corcuera | PSOE |
V (1993-1996) | 13 luglio 1993 | 24 novembre 1993 | José Luis Corcuera | PSOE |
24 novembre 1993 | 5 maggio 1994 | Antoni Asunción | PSOE | |
5 maggio 1994 | 4 maggio 1996 | Juan Alberto Belloch (Giustizia e Interno) | PSOE | |
VI (1996-2000) | 4 maggio 1996 | 27 aprile 2000 | Jaime Mayor Oreja | PP |
VII (2000-2004) | 27 aprile 2000 | 27 febbraio 2001 | Jaime Mayor Oreja | PP |
27 febbraio 2001 | 9 luglio 2002 | Mariano Rajoy Brey | PP | |
9 luglio 2002 | 17 aprile 2004 | Ángel Acebes Paniagua | PP | |
VIII (2004-2008) | 17 aprile 2004 | 11 aprile 2006 | José Antonio Alonso | PSOE |
11 aprile 2006 | 14 aprile 2008 | Alfredo Pérez Rubalcaba | PSOE | |
IX (2008-2011) | 14 aprile 2008 | 11 luglio 2011 | Alfredo Pérez Rubalcaba | PSOE |
11 luglio 2011 | 22 dicembre 2011 | Antonio Camacho Vizcaíno | PSOE | |
X (2011-2015) | 22 dicembre 2011 | 21 dicembre 2015 | Jorge Fernández Díaz | PP |
XI (2015-2016) | 22 dicembre 2015 | 3 novembre 2016 | Jorge Fernández Díaz | PP |
XII (2016-) | 4 novembre 2016 | 7 giugno 2018 | Juan Ignacio Zoido | PP |
7 giugno 2018 | in carica | Fernando Grande-Marlaska | PSOE |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (ES) Europa gasta un 1,8% de su PIB en seguridad, in Dirigentes Digital, 16 agosto 2017. URL consultato il 16 maggio 2019.
- ^ a b (ES) Real Decreto 355/2018, de 6 de junio, por el que se reestructuran los departamentos ministeriales (PDF), in Butlletí Oficial de l'Estat, 7 giugno 2018, pp. 58.722-58.727.
- ^ (ES) Centros de internamiento de inmigrantes en España, pasaje a la desesperación, in RT, 27 luglio 2013. URL consultato il 16 maggio 2019.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Sito web del Ministero dell'interno, su interior.gob.es.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 122642019 · BNE (ES) XX85100 (data) |
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