Mohamed Bazoum

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Mohamed Bazoum

Presidente del Niger
Durata mandato2 aprile 2021 –
26 luglio 2023
Capo del governoOuhoumoudou Mahamadou
PredecessoreMahamadou Issoufou
SuccessoreAbdourahamane Tchiani
(come Capo del Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria)

Ministro degli affari esteri, della cooperazione e dell'integrazione africana del Niger
Durata mandato21 aprile 2011 –
25 febbraio 2015
Capo del governoBrigi Rafini
PredecessoreAminatou Maïga Touré
SuccessoreAïchatou Boulama Kané

Durata mandato1995 –
1996
Capo del governoAmadou Cissé
PredecessoreAbdourahmane Hama
SuccessoreAndré Salifou

Ministro dell'interno, della sicurezza pubblica e del decentramento del Niger
Durata mandato13 aprile 2016 –
29 giugno 2020
Capo del governoBrigi Rafini
PredecessoreHassoumi Massaoudou
SuccessoreAlkache Alhada

Presidente del Partito Nigerino per la Democrazia e il Socialismo
Durata mandatomarzo 2011 –
20 dicembre 2022
PredecessoreMahamadou Issoufou
SuccessoreFoumakoye Gado

Dati generali
Partito politicoPartito Nigerino per la Democrazia e il Socialismo

Mohamed Bazoum (N'guigmi, 1º gennaio 1960) è un politico nigerino.

Ha ricoperto incarichi di governo nel paese come ministro degli affari esteri, della cooperazione e dell'integrazione africana dal 1995 al 1996 e dal 2011 al 2015 e come ministro dell'interno dal 2016 all'estate del 2020, quando si dimise per concorrere alle imminenti elezioni presidenziali. Dal 2011 è presidente del Partito Nigerino per la Democrazia e il Socialismo.[1]

È stato eletto Presidente del Niger il 2 aprile 2021[2]. Bazoum risultò vincitore al secondo turno con il 55,67% dei voti battendo l'ex presidente Mahamane Ousmane.[3]

Nel dicembre 2022 Mohamed Bazoum è stato nominato presidente dell'Unione economica e monetaria dell'Africa occidentale (UEMOA), durante il 23º vertice ordinario dei capi di Stato e di governo dell'organizzazione ad Abidjan.[4]

Il 26 luglio 2023 è stato deposto da un colpo di Stato militare e arrestato.[5]

Il 13 agosto 2023, il governo del Niger ha annunciato di voler "perseguire davanti alle competenti autorità nazionali e internazionali Mohamed Bazoum e i suoi complici locali e stranieri, per alto tradimento che mina la sicurezza interna ed esterna del Niger".[6]

Il 30 novembre 2023, la famiglia di Mohamed Bazoum ha affermato di non essere più stata in contatto con lui dal 18 ottobre 2023 e ha denunciato "arresti e perquisizioni abusive" contro alcuni di loro.[7]

  1. ^ (EN) Niger's Bazoum offers stability over democracy, in Emerald Expert Briefings, 1º gennaio 2019. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  2. ^ (EN) Niger's Mohamed Bazoum sworn in as president after failed coup, su BBC News, 2 aprile 2021. URL consultato il 2 aprile 2021.
  3. ^ (EN) Mohamed Bazoum wins Niger's presidential runoff, 23 febbraio 2021. URL consultato il 23 febbraio 2021.
  4. ^ Uemoa : Bazoum, croissance et inflation au menu du sommet des chefs d’État, su jeuneafrique.com.
  5. ^ I militari prendono il potere: 'Abbiamo rovesciato il regime di Bazoum', in ANSA, 27 luglio 2023. URL consultato il 27 luglio 2023.
  6. ^ [1]
  7. ^ [2]

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