Mucormicosi
Mucormicosi | |
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Infezione preorbitale | |
Specialità | infettivologia |
Eziologia | Infettiva |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 117.7 |
ICD-10 | B46.0 e B46.5 |
MeSH | D009091 |
MedlinePlus | 000649 |
Sinonimi | |
Zigomicosi | |
La mucormicosi è un'infezione fungina causata da alcuni organismi dell'ordine Mucorales.[1] I generi di fungo più diffusi sono Mucor, Rhizopus, Absidia e Cunninghamella. La malattia è caratterizzata da un'ifa che cresce dentro e attorno ai vasi sanguigni; viene anche chiamata malattia da "fungo nero".[2]
Talvolta la mucormicosi è considerata un sinonimo di zigomicosi.[3] Tuttavia, quest'ultima malattia considera anche le infezioni dell'ordine dei funghi Entomophthorales, mentre la mucormicosi esclude tale gruppo tassonomico.
Epidemiologia
[modifica | modifica wikitesto]I soggetti più a rischio sono quelli immunocompromessi, ad esempio i diabetici o coloro che si stanno sottoponendo ad una cura per un accumulo di metalli nell'organismo (la cosiddetta terapia chelante).[3]
La mucormicosi è un'infezione molto rara, e come tale è difficile da diagnosticare mentre il paziente è ancora in vita. Tuttavia, un centro oncologico statunitense ha rivelato che la mucormicosi è stata rinvenuta nello 0,7% delle autopsie e in circa 20 pazienti per ogni 100.000 ricoveri in tale centro.[4]
Un campione di almeno 8 infezioni si è verificato a seguito del tornado di Joplin del 2011.[5]
Sintomatologia
[modifica | modifica wikitesto]La forma più diffusa di mucormicosi è quella rinocerebrale, l'infezione può essere causata anche da lesioni primarie cutanee o in organi quali i polmoni o la zona gastrointestinale.[3] Di solito la mucormicosi è riconoscibile per le lesioni necrotiche che appaiono sulla mucosa nasale o sul palato. L'incursione intravascolare delle ife conduce ad una progressiva necrosi tissutale che può coinvolgere il setto nasale, il palato, le ossa periorbitarie o i seni paranasali.[3]
I sintomi più frequenti sono:[3]
- dolore
- febbre
- cellulite orbitale
- proptosi
- secrezione nasale purulenta
- necrosi della mucosa
La necrosi può estendersi fino alla zona cerebrale, causando convulsioni, trombosi del seno cavernoso, afasia o emiplegia.[3]
Diagnosi
[modifica | modifica wikitesto]Per poter essere diagnosticata correttamente tale infezione, c'è bisogno di un alto indice di sospetto e di corrette ed accurate esaminazioni dei campioni di tessuto per la ricerca di ife di diametro largo ed irregolare e con aspetto alquanto ramificato.[3] Per ragioni non chiare, di solito le colture microbiologiche risultano negative anche quando le ife sono chiaramente visibili. Eventuali disfacimenti ossei significativi sono spesso sottostimati dalla TC e dalle tecniche radiologiche standard.[3]
Terapie
[modifica | modifica wikitesto]L'infezione si cura mediante amfotericina B. Affinché la terapia antimicotica abbia esito positivo, il diabete del paziente dev'essere controllato, l'eventuale immunosoppressione risolta ed eventuali trattamenti con deferossamina sospesi.[3]
Prognosi
[modifica | modifica wikitesto]Nella maggior parte dei casi, la prognosi di mucormicosi è infausta e i tassi di mortalità variano a seconda della sua forma, della sua gravità e della terapia effettuata. Nella forma rinocerebrale, il tasso di mortalità è compreso fra il 30% e il 70%; la mucormicosi disseminata presenta il tasso di mortalità più elevato, con valori superiori al 90%.[6] I pazienti con AIDS hanno quasi il 100% di tasso di mortalità.[4] Le possibili complicanze di mucormicosi includono la perdita parziale della funzione neurologica, la cecità e la coagulazione dei vasi cerebrali o polmonari.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ James-Berger, 2006, p. 328.
- ^ F. Q., India, oltre al Covid-19 è allarme per il 'fungo nero' tra i guariti: in Rajasthan è già "epidemia", su Il Fatto Quotidiano, 21 maggio 2021. URL consultato il 21 maggio 2021.
- ^ a b c d e f g h i Malattie sistemiche da funghi, su msd-italia.it, MSD Italia. URL consultato il 22 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2013).
- ^ a b (EN) Rebecca J. Frey, Mucormycosis, su healthatoz.com, Health A to Z. URL consultato il 19 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2008).
- ^ (EN) Timothy Williams, Rare Infection Strikes Victims of a Tornado in Missouri, New York Times, 10 giugno 2011. URL consultato il 22 agosto 2013.
- ^ (EN) Vrad Spellberg, John Edwards Jr., Ashraf Ibrahim, Novel Perspectives on Mucormycosis: Pathophysiology, Presentation, and Management, su cmr.asm.org, American Society for Microbiology - Clinical Microbiology Reviews. URL consultato il 29 novembre 2013.
- ^ (EN) Mucormycosis, su nlm.nih.gov, National Library of Medicine - U.S. National Library of Medicine - MedlinePlus. URL consultato il 22 agosto 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- William D. James, Timothy G. Berger, Andrews' Diseases of the Skin: clinical Dermatology, Saunders Elsevier, 2006, ISBN 0-7216-2921-0.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Mucormycosis - Symptoms, Diagnosis, Treatment of Mucormycosis, su health.nytimes.com, NY Times Health Information.