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NGC 1050

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NGC 1050
Galassia a spirale barrata
NGC 1050 nelle immagini Pan-STARRS
Scoperta
ScopritoreHeinrich d'Arrest
Data17 settembre 1865 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazionePerseo
Ascensione retta02h 42m 35.6s [2]
Declinazione34° 45′ 59″ [2][1]
Distanza177,6 milioni di a.l.
(54,45 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)12,6 [3]

nella banda B: 13,5 [3]

Redshift+0,013012 ± 0,000030 [2]
Luminosità superficiale13,28
Angolo di posizione113° [3]
Velocità radiale3901 ± 9 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale barrata
Classe(R')SB(s)a [2], SBa [3], SBa? [1]
Dimensioni77 900 a.l.
(23 880 [2] pc)
Altre designazioni
PGC 10257
MCG 6-6-78
UGC 2178
CGCG 523-92
KARA 116
KUG 0239+345
IRAS 02395+3433 [3]
Mappa di localizzazione
NGC 1050
Categoria di galassie a spirale barrata

NGC 1050 è una galassia a spirale barrata situata nella costellazione di Perseo, a una distanza di circa 178 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

La galassia è stata scoperta il 17 settembre 1865 dall'astronomo tedesco Heinrich d'Arrest.[1]

NGC 1050 ha una classe di luminosità I e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2] Nella galassia sono presenti anche regioni di idrogeno ionizzato.[2]

Viene classificata come galassia di campo, in quanto non appartiene a nessun ammasso o gruppo di galassie ed è pertanto gravitazionalmente isolata. NGC 1050 è inoltre una galassia attiva del tipo Seyfert 2 (Sy 2).[2]

La luminosità di NGC 1050 nell'infrarosso lontano (da 40 a 400 µm) è di 3,39 x 1010 (10 x 10,53 ), mentre la luminosità totale nell'infrarosso (da 8 a 1000 µm) è di 5,25 x 1010 (10 x 10,72 ).[4]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 1050, su cseligman.com. URL consultato l'11 ottobre 2024.
  2. ^ a b c d e f g h i j Results for object NGC 1050, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato l'11 ottobre 2024.
  3. ^ a b c d e (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 1000 à 1099, su astrovalleyfield.ca. URL consultato l'11 ottobre 2024.
  4. ^ D. B. Sanders, J. M. Mazzarella, D. -C. Kim, J. A. Surace e B. T. Soifer, The IRAS Revised Bright Galaxy Sample (PDF), in The Astronomical Journal, vol. 126, n. 4, ottobre 2003, p. 1607-1664, Bibcode:2003AJ....126.1607S, DOI:10.1086/376841.

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