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Piatti orchestrali

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Voce principale: Piatto (strumento musicale).
Piatti orchestrali
Una coppia di piatti orchestrali
Informazioni generali
OrigineEuropa
InvenzioneXVI secolo
Classificazione111.142
Idiofoni a percussione reciproca
Uso
Musica europea dell'Ottocento
Musica contemporanea
Bande musicali
Genealogia
 Antecedenti
Piatto

I piatti orchestrali (piatti a due) sono una coppia di piatti suonati da un percussionista in un'orchestra sinfonica o in una banda musicale.

La loro origine risale alla metà del XVI secolo. Come la maggior parte degli strumenti a percussione, sono di origine orientale; ma per il loro impiego nelle orchestre si può prendere come punto di riferimento l'Ifigenia in Tauride di Gluck[1]. I piatti orchestrali sono tenuti in mano per mezzo di un manico in cuoio, e vengono fatti sfregare, strisciare o oscillare a seconda del suono che si vuole ottenere (colpo secco, rullo, strisciata). Per Pinzauti, questi strumenti sono semplicissimi, indispensabili per sottolineare il ritmo, ma la difficoltà di un perfetto controllo dell'intensità sonora dell'emissione, li rendono fra gli strumenti tecnicamente «più pericolosi»[1].

  1. ^ a b L. Pinzauti, 1973, p. 36.
  • Leonardo Pinzauti, I tamburi, i piatti e il triangolo, in Gli arnesi della musica, collana Coll. TV: Tascabili Vallecchi ; 18, presentazione di Luigi Dallapiccola, Firenze, Vallecchi, 1973, pp. 33-37.

Voci correlate

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