Republic XP-72
Republic XP-72 | |
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Descrizione | |
Tipo | caccia intercettore |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | Republic |
Data primo volo | 2 febbraio 1944 |
Utilizzatore principale | USAAF |
Esemplari | 2 |
Sviluppato dal | P-47 Thunderbolt |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 11,15 m (36 ft 7 in) |
Apertura alare | 12,47 m (40 ft 11 in) |
Altezza | 4,88 m (16 ft 00 in) |
Superficie alare | 27,87 m² (300 ft²) |
Carico alare | 235 kg/m² (48,1 lb/ft²) |
Peso a vuoto | 5 205 kg (11 476 lb) |
Peso carico | 6 547 kg (14 433 lb) |
Peso max al decollo | 7 933 kg (17 490 lb) |
Propulsione | |
Motore | un Pratt & Whitney R-4360 Wasp Major, motore radiale a 28 cilindri raffreddato ad aria |
Potenza | 3 549 CV (3 500 hp, 2 611 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 788 km/h (490 mph, 426 kt) |
Velocità di salita | 26,82 m/s (5 280 ft/min) |
Autonomia | 1 931 km (1 200 mi, 1 043 nm) |
Tangenza | 12 800 m (42 000 ft) |
Armamento | |
Mitragliatrici | 6 Browning M2 calibro 0.50 in |
Bombe | Fino a 908 kg (2 000 lb) in due rastrelliere subalari |
Dati tratti da U.S. Fighters[1] | |
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Il Republic XP-72 fu un caccia intercettore monomotore e monoplano ad ala bassa sviluppato dall'azienda aeronautica statunitense Republic Aviation Company alla metà degli anni quaranta e rimasto allo stato di prototipo.
Il modello, basato sul precedente P-47 Thunderbolt abbinandolo all'imponente propulsore Pratt & Whitney R-4360 Wasp Major, pur dimostrando il valore del progetto, la sua utilità venne meno sia per gli sviluppi della seconda guerra mondiale sia per l'introduzione del motore a reazione, di conseguenza il suo sviluppo venne interrotto dopo la costruzione di soli due esemplari.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Nato concettualmente in contemporanea all'XP-69[2], l'XP-72 era un progetto volto a fornire un successore al Thunderbolt; Alexander Kartveli e il suo staff diedero avvio al lavoro non appena il P-47 era entrato in servizio con l'USAAF[3].
Il progetto dell'XP-72 fu considerato maggiormente promettente e l'XP-69, per il quale si prevedeva di impiegare il motore Wright R-2160, fu conseguentemente abbandonato. Il 18 giugno del 1943 l'USAAF siglò un ordine per due prototipi del nuovo caccia.
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]L'XP-72 nelle forme tradiva chiaramente la discendenza dal Thunderbolt; fu il primo aereo da caccia costruito attorno al motore radiale a 28 cilindri raffreddato ad aria Pratt & Whitney R-4360 Wasp Major, unità motrice in grado di sviluppare la potenza di 3 450 hp (2 573 kW)[2].
Il motore era alloggiato in posizione anteriore, avvolto da una stretta cappottatura aerodinamica sotto cui il flusso d'aria necessario per il raffreddamento veniva convogliato forzatamente tramite l'azione di una ventola. Nel primo prototipo, portato in volo il 2 febbraio 1944[2][4], il motore azionava un'elica quadripala mentre nel secondo esemplare, portato in volo il 26 giugno successivo[2] (altre fonti indicano tuttavia il mese di luglio[4][5]), fu installato un sistema con due eliche tripala controrotanti.
Il motore Wasp Major era inoltre sovralimentato tramite un compressore disposto alle spalle della cabina di pilotaggio, alimentato da una generosa presa d'aria ricavata nella pancia della fusoliera in corrispondenza dell'abitacolo stesso[2]. Il cupolino era di tipo a goccia, del tutto simile a quello già impiegato negli ultimi lotti di produzione del Thunderbolt[2].
Nell'ala, il cui bordo d'attacco era disposto al limitare inferiore della fusoliera, erano impiegati i flap per la riduzione del fenomeno del Mach tuck già utilizzati sia sul P-47 sia sul P-38 Lightning[2]. L'armamento consisteva in sei mitragliatrici calibro 0,5 in disposte all'interno delle semiali e di un carico sub-alare di 2 000 lb (907 kg)[2].
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il successo dei voli di prova, l'USAAF sottoscrisse un ordine d'acquisto di 100 esemplari. Lo sviluppo delle vicende della guerra aveva tuttavia indirizzato le autorità verso la richiesta di caccia di scorta a lungo raggio piuttosto che di velocissimi intercettori mentre il motore a reazione lasciava intravedere potenzialità superiori in termini di velocità massima[2]. Venuta meno la priorità, l'ordine per i 100 velivoli fu cancellato e il progetto dell'XP-72 abbandonato in via definitiva[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Jones, 1975, p. 189.
- ^ a b c d e f g h i j Republic XP-72, in "www.joebaugher.com".
- ^ Republic XP-72 Ultrabolt Prototype High-Altitude Fighter / Interceptor, in "www.militaryfactory.com".
- ^ a b Republic XP-72, in "www.aviastar.org".
- ^ Republic XP-72, in "all-aero.com".
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) William Green e Gordon Swanborough, Republic XP-72, in The complete Book of Fighters, Londra, Salamander Book Ltd., 2001, p. 496, ISBN 978-1-85833-777-7.
- (EN) Lloyd S. Jones, Republic XP-72, in U.S. Fighters, Fallbrook, CA, Aero Publisher Inc., 1975, p. 189, ISBN non esistente.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Republic XP-72
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Republic XP-72, su Virtual Aircraft Museum. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- (EN) Republic XP-72 Ultrabolt Prototype High-Altitude Fighter / Interceptor, su Military Factory. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- (EN) Joseph F. Baugher, Republic XP-72, su American Military Aircraft, 12 marzo 2000. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- (EN) Republic XP-72, su all-aero.com. URL consultato il 9 dicembre 2018.
- (RU) Republic P-72, su Уголок неба (Angolo di Cielo). URL consultato il 9 dicembre 2018.