Coordinate: 45°28′N 9°55′E

Roccafranca

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Roccafranca
comune
Roccafranca – Stemma
Roccafranca – Bandiera
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoMarco Franzelli (Lega) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°28′N 9°55′E
Altitudine117 m s.l.m.
Superficie19 km²
Abitanti4 913[1] (31-7-2024)
Densità258,58 ab./km²
FrazioniLudriano, San Fermo
Comuni confinantiChiari, Comezzano-Cizzago, Orzinuovi, Orzivecchi, Pumenengo (BG), Rudiano, Soncino (CR), Torre Pallavicina (BG)
Altre informazioni
Cod. postale25030
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017162
Cod. catastaleH410
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 251 GG[3]
Nome abitantiroccafranchesi
Patronosanti Gervasio e Protasio, inoltre santa Chiara, san Vincenzo e san Vittorino (celebrati ogni cinque anni in occasione della tradizionale sagra dei "Fistù", l'ultima edizione si è svolta a maggio 2015)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Roccafranca
Roccafranca
Roccafranca – Mappa
Roccafranca – Mappa
Posizione del comune di Roccafranca nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Roccafranca (Ròcafranca in dialetto bresciano)[4] è un comune italiano della provincia di Brescia (Lombardia).[1]

Roccafranca è situata nella parte sud-occidentale della Bassa Bresciana, sulla riva sinistra del fiume Oglio, che la separa dalla provincia di Cremona e da quella di Bergamo. Il territorio comunale è allungato nella parte nord e si protende verso Chiari,qui si trova la località San Fermo; a sud-est si trova invece la frazione di Ludriano, comune autonomo fino alla sua annessione a Roccafranca nel 1900.

La superficie del comune di Roccafranca è di 19,13 km², l'altitudine media è di 117 m s.l.m. (minima 82, massima 118). Tutto il territorio è attraversato da numerosi corsi d'acqua; oltre al fiume Oglio ci sono rogge e canali irrigui gestiti dal consorzio di bonifica Roggia Vescovada e numerosi fontanili e risorgive che però irrigano i terreni di competenza dei comuni più a sud.

Situato nella pianura padana, Roccafranca ha un clima di tipo continentale con inverni freddi con molte giornate di gelo e pioggia. Le estati sono calde, afose, umide e moderatamente piovose. Le temperature, in tale periodo, possono superare i 30 °C e l'umidità superare il 90%, causando il fenomeno dell'afa. La nebbia caratterizza l'inverno di Roccafranca perdurando anche per intere settimane. Solitamente è poco ventilato e soprattutto d'inverno ristagna lo smog creando problemi per la concentrazione in atmosfera di PM10.

Il primo insediamento risale al IV secolo quando un gruppo di celti si stanziarono presso l'attuale abitato di Roccafranca. Nel 1368 entrò a far parte dei possedimenti di Regina della Scala. Nel 1426 Roccafranca si separava da Brescia e due anni più tardi veniva annesso ai territori del Carmagnola, al quale si sostituì in seguito la famiglia degli Albini a loro volta sostituiti nel 1453 da Francesco Sforza. Il nome del paese sembra derivi dal castello e appare per la prima volta in un documento del XIII sec. Nella chiesa parrocchiale dedicata ai santi Gervasio e Protasio sono conservati i frammenti di alcuni affreschi del 1500. Anche nel palazzo che fu costruito dai Martinengo si trovano affreschi del XVI secolo che portano la firma di Lattanzio Gambara. Dal 1695 Roccafranca ha sempre celebrato con grande solennità i "fistù", festività quinquennale che cade nel mese di maggio ed ha una valenza religiosa e nello stesso tempo folcloristica. Infatti i tre martiri venerati a Roccafranca (santa Chiara, san Vincenzo e san Vittorino) vengono ricordati non solo con le consuete celebrazioni religiose ma anche con i "festoni" addobbi trionfali a guisa di arco, da cui il nome "arcate", preparati dalle singole famiglie con i quali si ornano e decorano le porte e le finestre delle case del paese. La tradizione è rimasta intatta per secoli e le arcate di Roccafranca hanno sempre stimolato l'inventiva degli abitanti nell'elaborare arcate che si distinguessero le une dalle altre per bellezza originalità ed innovazione. Intorno agli anni '50 è comparso l'uso di utilizzare le "piantiline" ossia rami piantati per terra abbelliti con foglie e fiori di pesco in carta.

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 23 novembre 1998.[5]

«D'argento, alla muraglia di rosso, mattonata di nero, con i fianchi a scarpa, con la parte basamentale di pietra grigia al naturale, murata di nero, essa muraglia fondata in punta, aperta con grande porta, del campo, munita di due sopralzi a guisa di basse torri, merlati con quattro merli alla guelfa, incavati in quadro, due e due, d'oro, i merli secondo e terzo, più alti, sostenenti l'aquila di rosso, con il volo abbassato, allumata di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere

[modifica | modifica wikitesto]

Al 1º gennaio 2022 la popolazione straniera residente era di 766 persone, equivalenti al 15,8% della popolazione residente. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione straniera residente erano:[7]

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Cristoforo Franzelli lista civica di centrosinistra Sindaco [8]
14 giugno 1999 8 giugno 2009 Umberto Antonelli lista civica di centrosinistra Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Marina Murachelli Lega Nord Sindaco
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Emiliano Valtulini lista civica di centrosinistra Sindaco
27 maggio 2019 in carica Marco Franzelli Lega Sindaco
  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2024 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Toponimi in dialetto bresciano, su brescialeonessa.it.
  5. ^ Decreto di concessione del 23 novembre 1998 (PDF).
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  7. ^ Cittadini Stranieri 2022, su tuttitalia.it.
  8. ^ La legislatura 1995-1999 durò solo quattro anni, secondo i termini fissati dalla Legge 25 marzo 1993, n. 81. Il mandato fu riportato a cinque anni in seguito alle modifiche introdotte dal Decreto Legislativo 167/2000.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN158630455 · SBN REAL000059 · LCCN (ENno2005021980 · J9U (ENHE987007484743905171
  Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia