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Sostanza corrosiva

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Simboli di rischio chimico per sostanze corrosive secondo le vecchie direttive ed il nuovo regolamento europeo
Simboli di rischio chimico per sostanze Irritanti secondo le vecchie direttive ed il nuovo regolamento europeo
Simbolo di pericolo associato a sostanze corrosive, definito dalla norma ISO 7010.[1]

Una sostanza viene definita corrosiva, o caustica, quando distrugge o danneggia in maniera irreversibile un materiale con cui viene a contatto.

Effetti sulla materia vivente

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Le sostanze corrosive comprendono gli acidi o gli alcali forti oppure soluzioni concentrate di acidi e basi deboli, ma anche dalla combinazione di una di queste sostanze con altre, come la soluzione piranha. I danni maggiori per la salute possono verificarsi in seguito ad ingestione, inalazione, contatto con occhi, mucose, epidermide e derma. Il risultato è un'ustione chimica. Provocano distruzione locale dei tessuti, esternamente o internamente, e cioè “bruciano” la pelle o, ad esempio, il rivestimento dello stomaco[2]. Queste sostanze determinano infatti l'idrolisi dei grassi e la denaturazione delle proteine e reazioni di idratazione che essendo esotermiche possono provocare un'ustione termica[3][4] e non solo chimica.

Una sostanza corrosiva, se diluita, ha una minore attività chimica e se non presenta effetto lesivo tissutale viene denominata irritante. Tuttavia la capacità di continuare a provocare danno tissutale dipende dal tempo di esposizione alla sostanza e il tipo di tessuto coinvolto. La pelle è generalmente meno sensibile all'azione di sostanze corrosive diluite mentre dev'essere evitato il contatto con occhi e mucose[5][6][7].

Se la vittima vomita, spesso il vomito è frammisto a sangue. I corrosivi comuni sono l'acido cloridrico[8] o muriatico[9], l'acido fenico[10], perossido d'idrogeno[11], acido nitrico[12], il dicloruro di mercurio[13] e l'ammoniaca[14].

L'ingestione di corrosivi può indurre gravi conseguenze, inclusi gravi danni al tratto gastrointestinale, che possono portare a vomito, forti dolori di stomaco e morte[15].

Danno da inalazione di vapori[16][17]

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Effetti sulla materia non vivente

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Lo stesso argomento in dettaglio: Corrosione.

La corrosione di materia non vivente (ad esempio superfici metalliche) è un processo distinto.

Le sostanze chimiche corrosive comuni sono classificate in[18][19]:

Galleria d'immagini

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  1. ^ (EN) ISO Online Browsing Platform, ISO 7010 - W023
  2. ^ Pubmed.org Jovancević L, Dankuc D. Corrosive substance ingestions management. in Med Pregl. 2008;61 Suppl 2:41-6
  3. ^ msdmanuals.com.
  4. ^ Cosa sono le ustioni termiche, su Innovazione Fanpage. URL consultato il 31 maggio 2022.
  5. ^ (EN) Chemical Eye Burns, su WebMD. URL consultato il 31 maggio 2022.
  6. ^ ilo.org (PDF).
  7. ^ S. Wolff e H. G. Wolff, Studies on mucus in the human stomach; estimation of its protective action against corrosive chemicals applied to the gastric mucosa and attempts at quantitation of gastric mucin by two chemical methods, in Gastroenterology, vol. 10, n. 2, 1948-02, pp. 251–255. URL consultato il 31 maggio 2022.
  8. ^ a b ICSC 0163 - ACIDO CLORIDRICO, su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
  9. ^ Acido muriatico, su www.chimica-online.it. URL consultato il 31 maggio 2022.
  10. ^ a b carlroth.com[collegamento interrotto].
  11. ^ a b Perossido di Idrogeno | Come si usa | Denti, Pelle, Disinfezione, su X115®, 16 maggio 2021. URL consultato il 31 maggio 2022.
  12. ^ a b ICSC 0183 - ACIDO NITRICO, su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
  13. ^ ICSC 0979 - DICLORURO DI MERCURIO, su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
  14. ^ a b Ammoniaca, su www.ars.toscana.it. URL consultato il 31 maggio 2022.
  15. ^ (EN) Acid ingestion survivors recall ordeal, in The Hindu, 9 settembre 2018. URL consultato il 31 maggio 2022.
  16. ^ Hydrogen Chloride | Medical Management Guidelines | Toxic Substance Portal | ATSDR, su wwwn.cdc.gov. URL consultato il 31 maggio 2022.
  17. ^ ncbi.nlm.nih.gov.
  18. ^ a b Gas corrosivi, Sox, NOx, HCl, acidi gassosi: cosa sono?, su Tecnosida, 26 giugno 2016. URL consultato il 31 maggio 2022.
  19. ^ I principali tipi di disinfettanti – Centro Nazionale Sostanze Chimiche, prodotti Cosmetici e protezione del Consumatore, su cnsc.iss.it. URL consultato il 31 maggio 2022.
  20. ^ Sostanze corrosive, su Chimicamo.org, 8 maggio 2019. URL consultato il 31 maggio 2022.
  21. ^ a b lschimica.unipr.it (PDF).
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  23. ^ E236 - Acido Formico, su www.my-personaltrainer.it. URL consultato il 31 maggio 2022.
  24. ^ ICSC 0363 - ACIDO ACETICO, su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
  25. ^ ICSC 1008 - ACIDO FOSFORICO, su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
  26. ^ disc.chimica.unipd.it (PDF), su wwwdisc.chimica.unipd.it.
  27. ^ ICSC 1125 - CLORURO DI ALLUMINIO (ANIDRO), su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
  28. ^ ICSC 1047 - SOLFURO DI SODIO (ANIDRO), su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
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  33. ^ ICSC 0357 - IDROSSIDO DI POTASSIO, su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
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  38. ^ ICSC 1178 - FOSFATO DI TRISODIO (ANIDRO), su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
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  41. ^ ICSC 0545 - PENTOSSIDO DI FOSFORO, su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
  42. ^ Ossido di calcio, su www.chimica-online.it. URL consultato il 31 maggio 2022.
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  45. ^ Bromo come disinfettante - Lenntech, su www.lenntech.it. URL consultato il 31 maggio 2022.
  46. ^ UN MARE DI IODIO, su Federazione nazionale degli ordini dei chimici e dei fisici. URL consultato il 31 maggio 2022.
  47. ^ Ipoclorito di sodio come disinfettante, su www.lenntech.it. URL consultato il 31 maggio 2022.
  48. ^ carlroth.com. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2022).
  49. ^ ICSC 0860 - FLUORURO DI STAGNO (II), su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
  50. ^ ICSC 0990 - CLOROFORMIATO DI BENZILE, su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
  51. ^ fishersci.it.
  52. ^ ICSC 0148 - DIMETIL SOLFATO, su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
  53. ^ Ossidi di azoto: caratteristiche, su www.nonsoloaria.com. URL consultato il 31 maggio 2022.
  54. ^ ARPAB.it - Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Basilicata, su www.arpab.it. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2022).

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