Strom Thurmond

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J. Strom Thurmond

Senatore degli Stati Uniti, Carolina del Sud
Durata mandato7 novembre 1956 - 3 gennaio 2003
PredecessoreThomas A. Wofford
SuccessoreLindsey Graham

Durata mandato24 dicembre 1954 - 4 aprile 1956
PredecessoreCharles E. Daniel
SuccessoreThomas A. Wofford

103º Governatore della Carolina del Sud
Durata mandato21 gennaio 1947 - 16 gennaio 1951
PredecessoreRansome J. Williams
SuccessoreJames F. Byrnes

Presidente pro tempore del Senato degli Stati Uniti
Durata mandato3 gennaio 1981 – 3 gennaio 1987
PredecessoreWarren G. Magnuson
SuccessoreJohn C. Stennis

Durata mandato3 gennaio 1995 – 3 gennaio 2001
PredecessoreRobert Byrd
SuccessoreRobert Byrd

Durata mandato20 gennaio 2001 - 6 giugno 2001
PredecessoreRobert Byrd
SuccessoreRobert Byrd

Dati generali
Partito politicoDemocratico (1923-1948, 1948-1964)
Dixiecrat (1948)
Repubblicano (1964-2003)
Professioneavvocato
FirmaFirma di J. Strom Thurmond

James Strom Thurmond (Edgefield, 5 dicembre 1902Edgefield, 26 giugno 2003) è stato un politico statunitense. Fu il terzo senatore della storia americana a superare i cent'anni d'età e l'unico a festeggiare il secolo di vita mentre era ancora in carica.

Figlio di John William Thurmond (1862-1934) e di Eleanor Gertrude Strom (1870-1958), da giovane frequentò la Clemson University (dove divenne membro dell'associazione studentesca segreta Pi Kappa Alpha), laureandosi in orticoltura nel 1923. Lavorò come contadino, allenatore e preparatore atletico prima di essere arruolato nell'Esercito degli Stati Uniti.

Nel 1933 cominciò la sua carriera politica venendo eletto al Senato della Carolina del Sud. Prese parte alla seconda guerra mondiale e partecipò allo sbarco in Normandia come tenente colonnello: ricevette, per le sue imprese belliche, 18 tra decorazioni, medaglie e attestati di merito. Nel dopoguerra, approvò con decisione le leggi Jim Crow, che ribadivano il netto segregazionismo del suo Stato.

Nel 1946 vinse le primarie del Partito Democratico con il 57% dei voti e divenne abbastanza facilmente governatore della Carolina del Sud. Tuttavia le sue scelte in materia d'integrazione col popolo afroamericano lo portarono ad avere numerosi contrasti con la linea ufficiale del partito.

Nel 1948, in segno di protesta contro la decisione del presidente democratico Harry S. Truman di abolire la segregazione razziale nell'esercito, fondò il partito dei Dixiecrat (da Dixie, abitante del Sud statunitense) e si candidò come presidente degli Stati Uniti. I Dixiecrat erano elettori del sud tendenzialmente favorevoli al programma politico dei democratici, ma strenuamente contrari alle leggi anti-segregazionismo. Nelle elezioni presidenziali del 1948 Thurmond superò il milione di voti, ottenne il 2,4% dei consensi e conquistò 39 grandi elettori: un ottimo risultato, considerando che egli poteva essere votato solo in pochi Stati.

Nel 1950 si candidò al Senato, ma ottenne il 46% dei voti e venne sconfitto dal democratico Olin D. Johnston: questa fu l'unica volta in cui Thurmond perse in un'elezione locale.

Alle elezioni presidenziali del 1952 appoggiò il candidato repubblicano Dwight D. Eisenhower. Due anni dopo venne eletto al Senato con il 63% dei voti: fu la prima volta in cui un candidato write-in (ovvero un candidato non presente nella scheda elettorale, il cui nome viene scritto manualmente dall'elettore) riuscì a vincere una consultazione per il Senato statunitense.

La sua opposizione alle leggi sui diritti civili è sottolineata dal record per il discorso più lungo tenuto da un solo senatore: nel 1957 Thurmond parlò ininterrottamente per 24 ore e 18 minuti contro il Civil Rights Act proposto dal Presidente Eisenhower. Il suo obiettivo era quello di parlare più a lungo possibile per evitare che si passasse alla votazione, una pratica nota come “filibustering”. Il discorso incluse parti completamente irrilevanti come la ricetta dei biscotti della nonna di Thurmond.[1]

Col passare del tempo però una grandissima fetta dell'opinione pubblica, soprattutto democratica, accettò l'idea dell'integrazione tra bianchi e neri e pertanto i Dixiecrat andarono in crisi: alle presidenziali del 1960 Strom Thurmond venne scelto dall'indipendente (ma anche lui ex democratico) Harry F. Byrd come candidato vicepresidente ma i due ottennero solo lo 0,4% dei voti.

Il passaggio al Partito Repubblicano

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Thurmond con Reagan

Il 16 settembre del 1964 Thurmond cambiò nuovamente partito ed entrò nel Partito Repubblicano. Nel frattempo, dal 1952 in poi (tranne per una breve parentesi dall'aprile al giugno del 1956) confermò sempre il suo seggio al Senato, con risultati abbastanza altalenanti (ma mai sotto il 53%). Anche quando superò i novant'anni di vita gli elettori del suo Stato continuarono a dargli fiducia: raggiunse così un record difficilmente eguagliabile.

Ritratto ufficiale del senatore J. Strom Thurmond (R-SC), 1967.

Strom Thurmond fu abbastanza influente durante le amministrazioni di Richard Nixon e Ronald Reagan. Nella sua lunghissima permanenza al Senato, egli ebbe modo di sconfessare gran parte delle riforme segregazioniste che aveva fermamente appoggiato in precedenza[2].

A partire dagli anni Ottanta in poi, fu molte volte candidato come presidente pro-tempore del Senato statunitense, incarico che tradizionalmente viene affidato a politici molto anziani: nel 1981, nel 1983 e nel 1985 sconfisse il democratico John C. Stennis, che però si prese la rivincita nel 1987; successivamente Thurmond fu battuto da Robert Byrd nel 1989, che lo superò anche nel 1991 e nel 1993 57-43; nelle tre elezioni dal 1995 al 1999 riuscì a spuntarla il repubblicano, mentre nelle quattro consultazioni che si svolsero nel 2001 egli e Byrd si divisero le vittorie.

Thurmond si sposò la prima volta il 7 novembre del 1947 con Jean Crouch, donna di 24 anni più giovane di lui che morì di cancro nel 1960; i due non ebbero figli.

Il 22 dicembre del 1968 avvennero le sue seconde nozze con Nancy Janice Moore, miss South Carolina nel 1965 e 44 anni più giovane di lui; i due si separarono nel 1991 ma non divorziarono mai. La coppia ebbe quattro figli: Nancy Moore Thurmond (nata quando il padre aveva 69 anni e uccisa nel 1991 da un autista ubriaco), James Strom Thurmond Jr., Juliana Gertrude Thurmond Whitmer[3] e Paul Reynolds Thurmond.

Poco dopo la sua morte, Essie Mae Washington-Williams annunciò di essere figlia illegittima dell'ex senatore[4] essendo nata nel 1925 da una relazione tra Thurmond e una domestica nera di nome Carrie Butler: la notizia, poi confermatasi veritiera[4], fece scalpore considerata l'opinione che egli aveva degli afroamericani in quel periodo.

Medaglia Presidenziale della Libertà - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ Caro, Robert (2002). Master of the Senate: The Years of Lyndon Johnson, New York: Knopf, ISBN 0-394-52836-0
  2. ^ Dal sito Slate.com
  3. ^ Dal sito wyff4com Archiviato il 29 settembre 2008 in Internet Archive.
  4. ^ a b Dal sito della CBS

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