Suad Amiry
Suad Amiry (Damasco, 1951) è una scrittrice e architetto palestinese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata a Damasco da madre siriana e padre originario di Jaffa, ha vissuto ad Amman, Beirut, Il Cairo; laureata alla Michigan University, si è specializza ad Edimburgo.
Dal 1981 vive in Palestina, a Ramallah, nella Cisgiordania, dove insegna presso l'università di Bir Zeit e dirige il Riwaq Centre for Architectural Conservation. Tra il 1991 e il 1993 ha fatto parte delle delegazioni palestinesi per la pace in Medio Oriente negli incontri in USA[1]
Ha all'attivo numerosi studi, pubblicazioni e cataloghi sull'architettura storica palestinese e si scopre scrittrice raccogliendo in un volume i diari che tiene durante l'assedio Israeliano al quartier generale di Arafat a Ramallah nel 2001 e 2002.
È nota al pubblico internazionale con l'opera Sharon e mia suocera (2003), tradotta in 11 lingue e con la quale ha vinto il premio Viareggio nel 2004.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Suad Amiry, Sharon e mia suocera, Milano, Feltrinelli, 2003, ISBN 978-88-07-88305-7.
- Suad Amiry, Se questa è vita, Milano, Feltrinelli, 2005, ISBN 978-88-07-17106-2.
- Suad Amiry, Niente sesso in città, Milano, Feltrinelli, 2007, ISBN 978-88-07-17138-3.
- Suad Amiry, Murad Murad, Milano, Feltrinelli, 2009, ISBN 978-88-07-49086-6.
- Suad Amiry, Golda ha dormito qui, Milano, Feltrinelli, 2013, ISBN 978-88-07-49158-0.
- Suad Amiry, Damasco, Milano, Feltrinelli, 2016, ISBN 978-88-07-49195-5.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Suad Amiry
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Suad Amiry
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Suad Amiry, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
- Opere di Suad Amiry, su MLOL, Horizons Unlimited.
- Registrazioni audiovisive di Suad Amiry, su Rai Teche, Rai.
- Opere e interviste di Suad Amiry, su feltrinellieditore.it.
- Riwaq Centre for Architectural Conservation, su riwaq.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 97622080 · ISNI (EN) 0000 0000 6795 9057 · SBN CFIV096672 · LCCN (EN) nr91000083 · GND (DE) 129436631 · BNE (ES) XX1706035 (data) · J9U (EN, HE) 987007361416505171 |
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