Sukhoi

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Sukhoi
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Sede principale della Sukhoi a Mosca
StatoRussia (bandiera) Russia
Forma societariasocietà controllata
Fondazione1939
Fondata daPavel Osipovič Suchoj
Sede principaleMosca
GruppoOAK
Persone chiave
  • Jurij Sljusar (Presidente della OAK)
  • Igor' Ozar (Direttore generale)
Settoreaeronautica e industria della difesa
ProdottiAerei civili, militari e UAV
Fatturato47,8 miliardi di [1] (2011)
Utile netto5,2 miliardi di [1] (2011)
Dipendenti26 177[1] (2011)
Sito webwww.sukhoi.org/
Sukhoi Superjet 100 (Campeche, Mexico) 2015

Sukhoi (in russo ПАО «Компания „Сухой“»?, PAO «Kompanija „Suchoj“») è un'azienda aerospaziale sovietica e, in seguito, russa, con sede a Begovoj, nel Distretto amministrativo settentrionale a Mosca.[2]

Le origini dell'azienda risalgono al 1939 quando Pavel Osipovič Suchoj[N 1] fu messo a capo di un proprio OKB (Opytnoe Konstruktorskoe Bjuro, ufficio sperimentale di progettazione), dopo le precedenti esperienze maturate nello TsAGI[N 2], all'epoca guidato da Andrej Nikolaevič Tupolev; in epoca odierna si occupa sia del settore civile che quello militare dell'aviazione.

Il governo russo unì Sukhoi con Ilyushin, Irkut, Tupolev e Yakovlev sotto un unico gruppo chiamato OAK[3].

Le origini della compagnia risalgono al gruppo n.4 del AGOS, creato dallo TsAGI, una struttura che si occupava della progettazione di aeroplani e idrovolanti e ne realizzava i prototipi. Il gruppo di lavoro fu affidato a Sukhoi nell'ottobre del 1930. È a questo punto che il futuro OKB, prese forma.

I seguenti nove anni portano l'OKB a produrre i caccia sperimentali I-3, I-14 e DIP[N 3]; si occupò inoltre dell'RD (Record Dal'nosti o ANT-25), un aeroplano usato per infrangere primati sulla lunga distanza: pilotato da Čkalov arrivò fino a Vancouver mentre Gromov con altri, partendo da Mosca giunsero a San Jacinto, in California, passando per il Polo: 10 148 km coperti in 62 ore e 17 minuti.

Il gruppo di Suchoj si occupò poi del progetto del bombardiere a lungo raggio DB-2 (Dal'nyj Bombardirovschik, bombardiere a lungo raggio), una versione modificata del quale, indicata come un ANT-37bis e battezzata in russo Родина?, Rodina (terra natale), tra il 24 ed il 25 settembre 1938 affidata all'equipaggio tutto femminile composto dal comandante Valentina Stepanovna Grizodubova, il copilota Polina Denisovna Osipenko e navigatore Marina Michajlovna Raskova, stabilì un record mondiale di distanza per equipaggi femminili percorrendo i 5 908 km che separavano Mosca da Kerbi, nell'estrema regione orientale dell'Unione Sovietica prima di effettuare un atterraggio d'emergenza.

Seguì il progetto dell multiruolo BB-1 (Bližnyj Bombardirovščik, bombardiere a corto raggio), conosciuto dopo la guerra col nome di Su-2, che fu il primo aereo progettato Suchoj ad essere prodotto in grande serie (910 aeroplani) e nelle versioni a corto raggio e ricognitore d'artiglieria prese parte attiva nella grande guerra patriottica.

Per far partire la produzione del BB-1, una risoluzione del governo datata 29 luglio 1939 nominò Suchoj ingegnere capo dell'OKB. Cosicché egli e i suoi uomini vennero trasferiti alla fabbrica di aeroplani numero 135 a Charkiv.

Un Su-20 polacco fuori servizio

Gli sforzi del bureau erano focalizzati nello sviluppo di nuove versioni del Su-2; nella costruzione di un prototipo del Su-6, un aeroplano corazzato d'attacco al suolo, sia biposto che monoposto, per il quale Sukhoj fu insignito della stella di Stalin di primo livello nel 1943; nella costruzione del caccia Su-1 (Su-3); del prototipo dell'aereo corazzato d'attacco al suolo Su-8; degli aerei a motorizzazione mista Su-5 ed Su-7.

Agli inizi del 1945, lo OKB fu incaricato di sviluppare e costruire gli aviogetti da caccia designati come Su-9, Su-15, Su-17, il bombardiere a reazione Su-10 ed il bimotore a pistoni da ricognizione Su-12.

Il bombardiere Tu-2 fu modificato per essere messo in produzione anche come addestratore (UTB-2); inoltre fu concepito anche come aereo passeggeri e trasporto di truppe. Fu anche iniziato il progetto del Su-14, un jet d'attacco, ed un numero imprecisato di altre idee.

I primi cinque anni del dopoguerra videro l'OKB creare ed introdurre il primo aereo con sistema di controllo a razzo dell'Unione Sovietica, il primo parafreno (paracadute usato come freno in atterraggio), il primo seggiolino eiettabile ed il primo abitacolo pressurizzato.

Un Sukhoi Su-29 durante uno show acrobatico

Nel novembre del 1949, un'altra risoluzione del governo sciolse il Design Bureau che non risorse prima del maggio 1953, quando gli fu assegnata una nuova fabbrica. L'OKB assunse nuova linfa dall'avvento dell'era supersonica. Questo fu il motivo per il quale i primi progetti del rinato ufficio tecnico furono l'S-1 ed il T-3. L'S-1 fu il prototipo del Su-7 e perciò del Su-17 che divenne il primo aereo con ala a geometria variabile dell'Unione Sovietica. Il T-3 invece divenne la piattaforma di sviluppo del primo sistema d'arma missilistico antiaereo sovietico, il Su-9-51 ed i seguenti Su-11-8M e Su-15-98.

Negli anni sessanta, la lista degli aerei prodotti si allunga. Nel 1962 fu lanciato il progetto per costruire un aeroplano da ricognizione supersonico, il T-4, il cui primo volo cominciò il 22 agosto 1972. Questo aereo montava il primo sistema fly-by-wire dell'Unione Sovietica, insieme ad un sistema di controllo della manetta automatizzato ed una carena di titanio ed acciaio a lunga tenuta.

Nel 1969 il Su-24, un cacciabombardiere biposto a geometria variabile, compì il suo primo volo come primo bombardiere ognitempo. Prodotto in numerose versioni è ancora impiegato dall'aviazione di Russia ed altri paesi.

Nel 1975 fece il suo ingresso il Su-25, corazzato d'attacco anticarro. Fu il primo aereo d'attacco al suolo costruito in grande serie nell'Unione Sovietica ed è ancora in prima linea.

Suchoj morì il 15 settembre 1975.

Un Su-27 Flanker B durante una dimostrazione acrobatica a Pordenone. L'apparecchio non è militare ma della Sukhoi, si può notare infatti l'assenza del sensore ad infrarossi.

Nel 1969, il Bureau iniziò lo sviluppo di un caccia di quarta generazione e nel 1977 il prototipo del Su-27 compì il suo primo volo. Negli anni seguenti la cellula del Su-27 fu impiegata per produrre numerose varianti, tra le quali il Su-47. Il Su-27 conquistò anche 27 primati mondiali.

L'esperienza acquisita dall'ufficio tecnico nei decenni di attività diedero anche la possibilità di costruire aerei acrobatici, il Su-26, il Su-29 ed il Su-31. Con questi apparecchi le squadre acrobatiche di URSS e Russia hanno vinto un totale di 330 medaglie (156 medaglie d'oro) in campionati mondiali ed europei.

Agli inizi degli anni novanta il design bureau iniziò a lavorare su progetti civili. Il 2001 vide il primo volo del S-80GP e del Su-38L.

La compagnia ha stretto nel 2007 accordi con Alenia Aeronautica per la costruzione di un aereo passeggeri regionale.

La compagnia ha sviluppato oltre 100 versioni di aeroplani, con oltre 10 000 apparecchi usciti di fabbrica ed oltre 2 000 esemplari esportati in 30 Paesi. Gli aerei di Suchoj hanno stabilito più di 50 primati mondiali.

Aerei prodotti

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Il Sukhoi Su-80GP esposto al MAKS-2007.

Con la direttiva NKAP numero 704[N 4] del 9 dicembre 1940 del commissario del popolo per l'industria aeronautica, intitolata «О переименовании боевых самолетов», in italiano «sulla ridenominazione degli aerei da guerra», la designazione ufficiale degli aeromobili in Unione Sovietica veniva riorganizzata. Ogni apparecchio perciò, una volta entrato allo stadio di prototipo, accettato da una commissione apposita, veniva registrato con le prime due iniziali del cognome del capo dell'OKB (o meglio Главных конструкторов, del progettista principale) e da un numero progressivo, dispari per i caccia e pari per tutti gli altri apparecchi, anche se non mancano numerose eccezioni. Nel caso in cui i progettisti capo fossero stati più d'uno l'iniziale del progettista seguente era solo una. Questo in parte spiega il motivo per il quale molte sigle sono state riusate (Su-7, Su-9, Su-11, Su-15 e Su-17) e perché alcune sigle siano state saltate (Su-16, Su-18 e Su-23). Si veda a tal proposito la voce relativa alle sigle impiegate dalla V-VS.

Nome Ruolo Anno di impostazione
marzo 1925 - Sukhoj lavora allo TsAGI sotto la direzione di Tupolev
ANT-5 Prototipo di caccia intercettore monoposto a pistoni (I-4) 1925
I-4 Caccia intercettore monoposto a pistoni 1928
ANT-13 Prototipo di caccia intercettore monoposto a pistoni (I-8) 1928
I-8 Caccia intercettore monoposto a pistoni 1928
ANT-29 Prototipo di caccia biposto a pistoni (DIP) 1930
DIP Caccia biposto a pistoni 1931
I-4bis Caccia intercettore monoposto a pistoni 1931
RD o ANT-25 Aeroplano monoposto a pistoni da primato 1932
ANT-31 Prototipo di caccia monoposto a pistoni (I-14) 1932
I-14bis Prototipo di caccia monoposto a pistoni (I-14) 1932
I-14 Caccia monoposto a pistoni 1932
ANT-37 o DB-2 Bombardiere a lungo raggio 1935
ANT-37bis Rodina Aeroplano a pistoni da primato 1936
SZ Ivanov o ANT-51 Prototipo di bombardiere d'attacco biposto a pistoni (Su-2) 1937
ShB Prototipo di bombardiere d'attacco biposto a pistoni (Su-2) 1938
29 luglio 1939 - nascita dell'ufficio tecnico
Su-1 o I-330 o I-135 Prototipo di caccia intercettore monoposto a pistoni luglio 1939
Su-2 o BB, BB-1, BB-2 e BB-3 Cacciabombardiere anticarro biposto a pistoni
Sviluppo dello SZ (Stanlinskoye Zadanye, assegnamento di Stalin)
1940
IOP Caccia monoplano bimotore a pistoni 1940
Su-3 o I-360 Caccia intercettore monoposto
(secondo prototipo del Su-1)
1941
Su-4 Cacciabombardiere anticarro biposto a pistoni 1941
I-2 e I-2M Progetto di un caccia biposto bimotore a pistoni 1942
- Progetto di un caccia monoposto a reazione 1942
Su-5 o I-107 Prototipo di caccia monoposto a propulsione mista febbraio 1944
Su-6 o A, SA e S2A Caccia da attacco al suolo monoposto (S2A biposto) a pistoni 1940
Su-7 (designazione riusata) Cacciabombardiere intercettore monoposto a pistoni 1944
Su-8 o DDBSh Caccia d'attacco a lungo raggio biposto 1942
UTB-2 Bombardiere addestratore a quattro posti (Tupolev Tu-2) 1946
Su-9 (designazione riusata) o K Caccia intercettore di prima linea bimotore a getto 1944
Su-10 o E Bombardiere tattico 1946
Su-11 (designazione riusata) o LK Caccia intercettore di prima linea bimotore a reazione 1946
N Aereo d'attacco (progetto) 1948
VK-2 Caccia scorta (progetto) 1948
Su-12 o RK Ricognitore d'artiglieria bimotore a pistoni agosto 1947
Su-13 o TK Caccia intercettore monoposto bimotore a getto (progetto) 1947
Su-14 Caccia monoposto bimotore a reazione 1949
Su-15 (designazione riusata) o P Caccia intercettore ognitempo monoposto bimotore a reazione 1947
Su-17 (designazione riusata) o R Caccia intercettore ognitempo monoposto a reazione 1948
novembre 1949 - l'ufficio tecnico viene chiuso per ordine di Stalin
aprile 1953 - l'ufficio tecnico viene rifondato
S-1 e S-2 Prototipo di caccia monoposto a reazione (Su-7) 1953
S-3 Prototipo di caccia intercettore monoposto a reazione 1953
Su-7 (Fitter) Cacciabombardiere monoposto a reazione 1953
T-1, T-3, T-5, PT-7, PT-8 e PT-9 Prototipo di caccia ognitempo monoposto a reazione (Su-9) 1953
Su-9 (Fishpot) Caccia ognitempo monoposto a reazione 1953
P-1 e P-2 Prototipo di caccia intercettore ognitempo monoposto a reazione 1955
T-49 Prototipo di caccia intercettore ognitempo monoposto a reazione 1958
T-58, T-58D, T-58L e T-58VD Prototipo di caccia intercettore ognitempo monoposto a reazione 1958
T-59 Prototipo di caccia intercettore ognitempo monoposto a reazione 1958
Su-11 (Fishpot) Caccia ognitempo monoposto 1959
T-37 Prototipo di caccia intercettore ognitempo monoposto a reazione 1959
Su-15 (Flagon) Caccia intercettore ognitempo monoposto bimotore a reazione 1962
Su-17 (Fitter) Cacciabombardiere monoposto a reazione 1970
Su-20 (Fitter) Cacciabombardiere monoposto a reazione 1970
Su-19 Progetto di un intercettore avanzato 1972
T-4 o 100 o Sotka, centesimo (Ram H) Prototipo sperimentale biposto quadrimotore a reazione 1972
Su-21 Denominazione riservata al Su-17M4, ma mai applicata[4]
(spesso denominazione erroneamente attribuita dagli occidentali agli ultimi modelli del Su-15)
1969
Su-22 (Fitter) Cacciabombardiere monoposto a reazione 1973
Su-24 (Fencer) Cacciabombardiere biposto bimotore a reazione 1973
Su-25 Grach (Frogfoot) Cacciabombardiere anticarro monoposto bimotore a reazione 1978
Su-26 Aereo acrobatico monoposto a pistoni 1983
Su-27 Zhuravlik (Flanker) Caccia intercettore monoposto bimotore a reazione 1975
Su-28 (Frogfoot) Addestratore anticarro biposto bimotore a reazione 1987
Su-29 Aereo acrobatico biposto a pistoni 1991
Su-30 (Flanker C) Caccia intercettore biposto bimotore a reazione 1988
Su-31 Aereo acrobatico monoposto a pistoni 1989
Su-32 Bombardiere tattico biposto bimotore a reazione 1989
Su-33 (Naval Flanker o Flanker D) Caccia intercettore monoposto bimotore a reazione imbarcato 1989
Su-34 Platypus (Fullback) Cacciabombardiere tattico biposto bimotore a reazione 1994
Su-35 (Flanker E) Caccia tattico multiruolo monoposto bimotore a reazione 1998
Su-37 (Super Flanker o Flanker F) Caccia intercettore monoposto bimotore a reazione 1996
Su-39 (Frogfoot) Caccia d'attacco monoposto bimotore a reazione
Su-47 o Su-47 Berkut Prototipo di caccia intercettore multiruolo monoposto bimotore a reazione 1999
Sukhoi-Gulfstream S-21 Getto supersonico passeggeri
S-80 Aereo STOL bimotore
Sukhoi Superjet 100 Aereo passeggeri bimotore a reazione 2007
Su-57 caccia di 5ª generazione 2010
Su-75 caccia di 5ª generazione Annullato per mancanza di fondi

Loghi della società

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Nel corso della sua attività l'ufficio tecnico ha apposto vari loghi sui propri apparecchi. I più famosi sono:

Logo della Sukhoi Company, società per azioni
Vecchio logo del Sukhoi Design Bureau e del Sukhoi Civil Aircraft, ora società per azioni controllate da Sukhoi Company. Il logo è formato dalle lettere cirilliche Су, Su in caratteri latini.
Logo del Sukhoi OKB. Rappresenta un arciere, somigliante ad Il'ja Muromec, nell'atto di scoccare una freccia, la cui sagoma è simile a quella di un aeroplano. In alcuni casi è integrato da una stella rossa in basso a sinistra.
  1. ^ La denominazione del "costruttore" risulta scritta in modo diverso da quella del "progettista" poiché nel secondo caso la traslitterazione del cognome è effettuata secondo il sistema della traslitterazione scientifica, impiegato come standard convenzionale nelle pagine di Wikipedia in lingua italiana
  2. ^ Центральный Аэрогидродинамический Институт, Istituto di aeroidrodinamica centrale.
  3. ^ I è la sigla che identifica un истребитель - istrebitel’ -, in russo aereo da caccia
  4. ^ НКАП, Народный комиссариат авиационной промышленности, grossomodo equivalente ad un «Ministero dell'Aeronautica».
  1. ^ a b c Sukhoi annual financial 2011 report (in Russian) (PDF), su sukhoi.org. URL consultato il 12 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  2. ^ "Contacts : Sukhoi Company (JSC) Archiviato il 31 agosto 2011 in Internet Archive.." Sukhoi. Retrieved on 17 December 2010. "23B, Polikarpov str., Moscow, 125284, Russia, p/b 604." (Direct link to map Archiviato il 29 settembre 2011 in Internet Archive.) – Address in Russian Archiviato il 29 agosto 2011 in Internet Archive.: "125284, Россия, Москва, ул. Поликарпова д. 23Б, а/я 604" (Direct link to Russian map Archiviato il 29 settembre 2011 in Internet Archive.)
  3. ^ "Russian Aircraft Industry Seeks Revival Through Merger Archiviato il 7 novembre 2015 in Internet Archive.." The New York Times. February 22, 2006.
  4. ^ www.sukhoi.org Archiviato il 7 febbraio 2014 in Internet Archive..
  • (EN) Vladimir Antonov, Yefim Gordon, Nikolai Gordyukov, Vladimir Yakovlev e Vyacheslav Zenkin, OKB Sukhoi: A History of the Design Bureau and its Aircraft, Leicester, UK, Midland Counties Publications, 1991, ISBN 1-85780-012-5.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàGND (DE4684707-8