Valutazione completa circonferenziale e del fondo lesionale estemporanea
La "valutazione completa circonferenziale e del fondo lesionale estemporanea"[1] o -nella letteratura scientifica internazionale - "complete circumferential peripheral and deep margin assessment", è un approccio conosciuto anche con l'acronimo CCPDMA che consente la valutazione quasi completa dei margini di escissione di una lesione. Viene utilizzato per la rimozione di particolari tumori, soprattutto quelli cutanei.
Vi sono due tipologie di chirurgia basate sull'approccio del CCPDMA:
- Chirurgia di Mohs;
- Escissione chirurgica accoppiata alla valutazione dei margini.
La prima richiede solitamente una ricostruzione chirurgica in seguito alla rimozione della lesione, operazione effettuata da un chirurgo plastico. L'escissione chirurgica ha il vantaggio di lasciare una ferita che sarà possibile suturare direttamente in seguito all'escissione.
Altri esempi di CCPDMA sono presenti in molteplici testi di patologia classica e sono descritti come tecniche di valutazione dei margini inferiori e laterali, soprattutto in relazione a preparati di forma ellittica.
Questa tecnica condivide gli stessi principi della tecnica standard del "bread loafing" (letteralmente tradotta come "taglio del pane", poiché il tessuto viene sezionato in tante piccole fette prima di essere esaminato) con la differenza che esamina tutte le sezioni ottenute (e non le seleziona in maniera casuale).
Differenze con la bread loafing
[modifica | modifica wikitesto]La valutazione classica dei vetrini di patologia è solitamente denominata "bread loafing" e consente soltanto la valutazione parziale del margine chirurgico. Questo implica che l'approccio della CCPDMA è migliore dal punto di vista diagnostico perché diminuisce le percentuali di falsi negativi. La bread loafing infatti estrapola soltanto alcuni porzioni del margine chirurgico del preparato, e pertanto è possibile registrare l'assenza del tumore anche quando in realtà è presente (vedi Fig.1). La CCPDMA permette la completa valutazione del margine chirurgico senza effettuare alcuna semplificazione statistica o alcuna assunzione teorica sui margini.
Il primo vantaggio del metodo CCPDMA è che consente la valutazione completa dell'intero margine chirurgico del preparato. Il secondo vantaggio della CCPDMA riguarda l'invasività: aumentando la precisione, il chirurgo rimuove soltanto una piccola porzione di margine chirurgico. Poiché i metodi basati sull'approccio CCPDMA utilizzano solitamente fissativi fisici (sezioni congelate), ad un aumento di sensibilità si può associare anche un aumento della velocità di diagnosi. Se si rileva un margine chirurgico positivo la sezione può essere rimossa lo stesso giorno. Inoltre, poiché la tecnica è più semplice da eseguire non richiede un esame intraoperatorio e il chirurgo può mandare il preparato in altre UOC: ciò prolunga inevitabilmente la durata dell'operazione nell'ordine di giorni.[2]
CCPDMA si basa sui principi di base del sezionamento. Da un punto di vista fisico, il margine reale non è mai valutato poiché una piccola percentuale di questo viene comunque rimossa durante il taglio del tessuto per la preparazione al vetrino. Tuttavia si risolve questa complicazione mediante il sezionamento seriale: ciò avvicina la valutazione dei margini a circa il 100%.
- ^ Carcinoma Basocellulare, Linee Guida aggiornate al 2017 (PDF)[collegamento interrotto], AIOM, p. 17-20.
- ^ Arash Kimyai-Asadi, Tracy Katz e Leonard H. Goldberg, Margin involvement after the excision of melanoma in situ: the need for complete en face examination of the surgical margins, in Dermatologic Surgery: Official Publication for American Society for Dermatologic Surgery [et Al.], vol. 33, n. 12, December 2007, pp. 1434–1439; discussion 1439–1441, DOI:10.1111/j.1524-4725.2007.33313.x. URL consultato il 29 gennaio 2018.