Veracruz
Veracruz comune | |
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(ES) Veracruz | |
Localizzazione | |
Stato | Messico |
Stato federato | Veracruz |
Territorio | |
Coordinate | 19°12′00″N 96°07′52.68″W |
Altitudine | 0 m s.l.m. |
Superficie | 78,82 km² |
Abitanti | 677 660 (2007) |
Densità | 8 598,11 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 91690–91969 |
Prefisso | 229 |
Fuso orario | |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Veracruz (pron. italiana [veraˈkruʦ][1]) è una delle maggiori città portuali messicane della baia di Campeche del Golfo del Messico, situata nell'omonimo stato federale di Veracruz, a 105 chilometri dalla sua capitale Xalapa. Con una popolazione di circa 500.000 abitanti nel 2000, è la più popolosa città dello stato. I suoi cittadini sono noti anche come jarochos.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondata nel 1519 col nome de La Villa Rica de la Vera Cruz da Hernán Cortés al suo sbarco nel nuovo mondo, divenne la base per la conquista del Messico da parte della corona spagnola ed in breve tempo il maggiore porto della Nuova Spagna; da qui l'argento, l'oro e le gemme provenienti dalle miniere messicane, caricati sulle navi della Flotta delle Indie, partivano alla volta di Siviglia.
Il porto fu più volte assediato da forze ostili e da pirati; nel 1568 e nel 1683 formazioni di pirati riuscirono a saccheggiare la città, ed in risposta a tali pericoli fu costruita a partire dal 1565, su un isolotto all'interno del porto, la grande fortezza di San Juan de Ulúa, più volte ampliata nei secoli successivi.
Porto naturale, Veracruz ha combattuto durante tutta la sua storia, meritandosi il titolo di Quattro Volte Eroica in relazione all'espulsione degli spagnoli nel 1825, al tentativo di occupazione della Marina Francese nel 1838 durante la guerra dei pasticcini e alla resistenza all'occupazione statunitense nel 1847 e 1914.
Durante la guerra messico-statunitense, truppe americane guidate dal Generale Winfield Scott, occuparono la città il 29 marzo 1847. Parimenti, nel 1914, a causa dell'incidente di Tampico, gli Stati Uniti occuparono Veracruz per sette mesi, questa volta con il Maggior Generale Frederick Funston.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]La ferrovia che collega Veracruz a Città del Messico, 425 chilometri lungo un impervio terreno montano, fu costruita durante la presidenza di Benito Juárez e venne inaugurata nel 1873. La città è inoltre servita dall'Aeroporto Internazionale "Heriberto Jara Corona", che è il terzo più importante del sud del Messico, superato solo dagli aeroporti di Cancún e di Merida.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]- Oviedo, dal 1983[2]
- Valencia, dal 1984[3]
- Galveston (Texas)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Luciano Canepari, Veracruz, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
Accettabile anche la pronuncia [veraˈkrus]; meno consigliabile la pronuncia intenzionale [veraˈkruθ]. - ^ città gemellate con Oviedo, su oviedo.es. URL consultato il 20 dicembre 2011.
- ^ città gemellate con Valencia, su valencia.es. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2012).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Veracruz
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su veracruzmunicipio.gob.mx.
- Veracruz, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Emilio Malesani, Ezequiel A. Chavez, Guido Almagia, VERACRUZ, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- Veracruz, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Veracruz, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- La Villa Rica de la Veracruz, in spagnolo, su LaVillaRicadeVeracruz.com.mx. URL consultato il 13 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2006).
- Museo di Veracruz, in spagnolo, su amiweb.com.mx.
- vista satellitare di Veracruz, su applicationn.blogspot.com. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 126206931 · ISNI (EN) 0000 0001 2108 2373 · LCCN (EN) n82111837 · GND (DE) 4672198-8 · BNF (FR) cb119826657 (data) · J9U (EN, HE) 987007557442905171 |
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