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Questa è la lista dei Patrimoni mondiali dell'umanità presenti nei Paesi Bassi al 2023.
Introduzione
[modifica]I Paesi Bassi ha accettato la Convenzione UNESCO per i Beni dell'Umanità il 26 agosto 1992.
Lista dei patrimoni dell'umanità
[modifica]Sito | Anno | Tipo Criteri | Immagine Scheda | ||||||||||||||||||||
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1 Schokland e dintorni (municipalità di Noordoostpolder) | 1995 | Culturale (iii)(v) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Schokland, un tempo una penisola, diventò un'isola nel XV secolo. Abitata prima e poi abbandonata man mano che il mare avanzava, fu completamente evacuata nel 1859. I lavori di bonifica dell'antico golfo Zuiderzee durante gli anni 40 hanno riportato alla luce una parte della terra sommersa. Schokland oggi mostra tracce della presenza umana risalenti anche all'età preistorica e simboleggia l'eroica, antichissima lotta degli abitanti dei Paesi Bassi contro l'avanzare del mare. | |||||||||||||||||||||||
2 Linea di Difesa di Amsterdam | 1996 | Culturale (ii)(iv)(v) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Estesa per 135 km intorno alla città di Amsterdam, questa linea di difesa - costruita tra il 1883 e il 1920 - è l'unico esempio di fortificazione basata sul controllo del livello dell'acqua. Sin dal XVI secolo, la popolazione locale ha fatto tesoro delle proprie conoscenze di ingegneria idraulica finalizzandole a scopi difensivi. Il centro della nazione fu così protetto da una rete di 45 fortificazioni che entravano in funzione insieme a temporanee inondazioni dei polder e ad un intricato sistema di chiuse e canali. | |||||||||||||||||||||||
3 Rete dei mulini a vento a Kinderdijk-Elshout | 1997 | Culturale (i)(ii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
L'eccezionale contributo dato dagli abitanti dei Paesi Bassi alle tecnologie di gestione dell'acqua è qui magnificamente rappresentato dalle strutture dell'area di Kinderdijk-Elshout. Le stazioni idrauliche per il drenaggio dell'acqua ad uso agricolo e per la fornitura di servizi agli insediamenti sorsero già nel medioevo e si sono evoluti ininterrottamente sino ai giorni nostri. Il sito illustra tutte le caratteristiche tipiche associate a questo tipo di tecnologia: dighe, argini, riserve, stazioni di pompaggio, edifici amministrativi e naturalmente tutta una serie di magnifici mulini a vento. | |||||||||||||||||||||||
4 Area storica di Willemstad, città interna e porto, Curaçao | 1997 | Culturale (ii)(iv)(v) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Gli olandesi stabilirono intorno al 1634 un insediamento commerciale nei pressi del bel porto dell'isola caraibica di Curaçao. Quell'insediamento si è evoluto continuamente con il passare del tempo fino a diventare la moderna città di Willemstad, composta oggi di un buon numero di quartieri storici distinti la cui architettura riflette non solo le idee urbanistiche europee ma riesce anche a mescolare gli stili delle vicine città portoghesi, spagnole e olandesi con cui Willemstad venne in contatto. | |||||||||||||||||||||||
5 Ir.D.F. Woudagemaal (Stazione di pompaggio del vapore di Wouda), Lemmer in provincia di Frisia) | 1998 | Culturale (i)(ii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
La stazione di pomaggio Wouda a Lemmer, in provincia di Frisia risale al 1920. Si tratta della stazione di pompaggio a vapore più grande mai costruita e ancora in funzione; rappresenta il punto più alto del contributo di ingegneri e architetti olandesi in materia di protezione del proprio popola e della propria terra contro la forza naturale dell'acqua. | |||||||||||||||||||||||
6 Droogmakerij di Beemster (Beemster Polder) | 1999 | Culturale (i)(ii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Il Beemster Polder, risalente all'inizio del XVII secolo, è un esempio eccezionale di polder olandese (terra dapprima sommersa dal mare e poi fatta riemergere artificialmente). Ha conservato intatti i suoi paesaggi di campi, strade, canali, dighe e gli insediamenti, tutti esempio dei principi urbanistici classici e rinascimentali. | |||||||||||||||||||||||
7 Rietveld Schröderhuis (Casa Rietveld Schröder), Utrecht | 2000 | Culturale (i)(ii) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Rietveld Schröder (in italiano Casa Rietveld Schröder) ad Utrecht fu commissionata dalla Sig.ra Truus Schröder-Schräder e disegnata dall'architetto Gerrit Thomas Rietveld. I lavori di costruzione ebbero luogo nel 1924. Questa piccola casa famigliare con i suoi interni, la sua flessibile organizzazione dello spazio e l'alta qualità visuale e formale costituiscono un manifesto della corrente artistica De Stijl che accomunò molti degli architetti olandesi degli anni 20 del XX secolo ed è considerata l'icona del movimento modernista in architettura. | |||||||||||||||||||||||
8 Mare dei Wadden (Wattenmeer) | 2009, 2014 | Naturale (viii)(ix)(x) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Il mare di Wadden è il più grande sistema ininterrotto di sabbia intertidale e distese di fango in tutto il mondo. Il sito copre l'olandese area di conservazione del mare di Wadden, i tedeschi parchi nazionali del mare di Wadden della Bassa Sassonia e dello Schleswig-Holstein, e la maggior parte della zona di conservazione marittima danese del mare di Wadden. È un grande ambiente umido costiero, relativamente pianeggiante e temperato, formato dalle complesse interazioni tra fattori fisici e biologici che hanno dato origine ad una moltitudine di habitat di transizione, con canali di marea, banchi di sabbia, prati di posidonia, mitili, banchi di sabbia, distese fangose, saline, estuari, spiagge e dune. La zona è sede di numerose specie vegetali e animali, tra cui i mammiferi marini come la foca comune, foca grigia e focene. Il mare di Wadden è uno degli ultimi ecosistemi intertidali rimasti su larga scala, dove i processi naturali continuano a funzionare in gran parte indisturbati. | |||||||||||||||||||||||
9 Canali di Amsterdam costruiti tra la fine del XVI e inizio del XVII secolo | 2010 | Culturale (i)(ii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Lo storico complesso urbano del quartiere dei canali di Amsterdam, è il risultato di un progetto per una nuova città portuale costruita alla fine del XVI e inizio del XVII secolo. Il distretto include una rete di canali a ovest e a sud del centro storico e il porto medievale che circondava la città vecchia e dal sistema di fortificazioni sui confini verso l'interno della città, il Singelgracht. Si trattava di un progetto a lungo termine che prevedeva l'estensione della città per mezzo del drenaggio della palude, con un sistema di canali ad archi concentrici e per mezzo del riempimento degli spazi intermedi. Si permise così lo sviluppo di un insieme urbano omogeneo tra cui numerose case a tetto spiovente e monumenti artistici. Quest'estensione urbana era la più grande e più omogenea del suo tempo. L'Amsterdam che ne risultò fu adottata a modello di pianificazione urbanistica su vasta scala, e servì come riferimento in tutto il mondo fino al XIX secolo. | |||||||||||||||||||||||
10 Fabbrica Van Nelle di Rotterdam | 2011 | Culturale (ii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Van Nellefabriek, in italiano Fabbrica Van Nelle risale anch'essa agli anni venti e si trova sul canale del Spaanse Polder, a Nord-Ovest di Rotterdam. Il sito è una vera icona dell'archiettura industriale del XX secolo e comprende un complesso di industrie con facciate in vetro e acciaio con chiaro riferimento alla tecnica della "facciata continua". Pensata come fabbrica ideale, aperta al mercato mondiale, la Van Nelle presenta una struttura pensata per assolvere alla funzione di dare ai lavoratori le migliori condizioni di lavoro possibili. Il tutto è diventato simbolo della cultura modernista e funzionalista del periodo fra le due guerre mondiali e ancora oggi testimonia la lunga storia commerciale e indusriale dei Paesi Bassi nel campo della produzione alimentare, specie quella riguardante l'importazione di frutti tropicali, qui lavorati per il mercato europeo. | |||||||||||||||||||||||
Colonie di Benevolenza | 2021 | Culturale (ii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
La proprietà seriale transnazionale comprende quattro insediamenti; paesaggi culturali con una colonia in Belgio e tre nei Paesi Bassi. Insieme testimoniano un esperimento di riforma sociale del XIX secolo, uno sforzo per alleviare la povertà urbana stabilendo colonie agricole in località remote. Fondata nel 1818, 11 Frederiksoord (Paesi Bassi) è la prima di queste colonie e sede della sede originaria della Società di Benevolenza, un'associazione che mirava a ridurre la povertà a livello nazionale. Altri componenti della proprietà sono le colonie di 12 Wilhelminaoord e 13 Veenhuizen, nei Paesi Bassi, e Wortel in Belgio. Poiché le piccole fattorie delle colonie producevano entrate insufficienti, la Società di Benevolenza cercò altre fonti di reddito, stipulando contratti con lo Stato per sistemare gli orfani, presto seguito da mendicanti e vagabondi, portando alla creazione di colonie "non libere", come Veenhuizen, con grandi strutture tipo dormitorio e fattorie centralizzate più grandi per lavorare sotto la supervisione delle guardie. Le colonie furono progettate come insediamenti panottici lungo linee ortogonali. Sono caratterizzati da edifici residenziali, fattorie, chiese e altre strutture comunali. Al loro apice a metà del XIX secolo, oltre 11.000 persone vivevano in tali colonie nei Paesi Bassi. In Belgio il loro numero ha raggiunto il picco di 6.000 nel 1910. | |||||||||||||||||||||||
Frontiere dell'Impero Romano – Il Limes della Bassa Germania | 2021 | Culturale (ii)(iii)(iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Seguendo la sponda sinistra del Basso Reno per circa 400 km dal Massiccio del Reno in Germania fino alla costa del Mare del Nord nei Paesi Bassi, la proprietà transnazionale è costituita da 102 componenti provenienti da una sezione delle frontiere dell'Impero Romano, che nel II secolo d.C., si estendeva in Europa, nel Vicino Oriente e nel Nord Africa, per oltre 7.500 km. La proprietà comprende siti e infrastrutture militari e civili che hanno segnato il confine della Bassa Germania dal I al V secolo d.C. I resti archeologici nella proprietà includono basi militari, forti, fortezze, torri, accampamenti temporanei, strade, porti, una base della flotta, un canale e un acquedotto, nonché insediamenti civili, città, cimiteri, santuari, un anfiteatro e un palazzo. Quasi tutti questi resti archeologici sono sepolti nel sottosuolo. | |||||||||||||||||||||||
17 Planetario Eisinga a Franeker | 2023 | Culturale (iv) |
Scheda UNESCO | ||||||||||||||||||||
Costruita tra il 1774 e il 1781, questa struttura è un modello meccanico in scala mobile del sistema solare come era conosciuto all'epoca. Concepito e realizzato da un cittadino comune – il produttore di lana Eise Eisinga – il modello è incastonato nel soffitto e nella parete sud dell'ex soggiorno/camera da letto del suo creatore. Alimentato da un unico orologio a pendolo, fornisce un'immagine realistica delle posizioni del Sole, della Luna, della Terra e di altri cinque pianeti (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno). I pianeti ruotano attorno al Sole in tempo reale e la distanza tra i pianeti è in scala. Il modello riempie l'intero soffitto della stanza, rendendolo uno dei primi predecessori dei planetari a soffitto e a proiezione del XX e XXI secolo. | |||||||||||||||||||||||
Legenda Unesco
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