Sciacca | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
---|---|---|
Regione | Sicilia | |
Territorio | agrigentino | |
Altitudine | 60 m s.l.m. | |
Superficie | 191,67 km² | |
Abitanti | 44.104 (2019) | |
Nome abitanti | saccensi | |
Prefisso tel | +39 0925 | |
CAP | 92019 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Madonna del Soccorso | |
Posizione
| ||
Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Sciacca è una città della Sicilia.
Da sapere
[modifica]Sciacca è un a destinazione turistica molto popolare ed i potenziali turistici sono assai variegati.
Nel centro storico rimangono ancora dei bastioni del XVI secolo e tre porte ancora quasi completamente intatte.
Antiche e suggestive tradizioni permeano ancor'oggi il tessuto sociale della cittadina; a testimonianza ne sono il maestoso e centenario Carnevale ( i cui carri sono costruiti in carta pesta), il pellegrinaggio verso la Basilica di San Calogero, la processione della Madonna del Soccorso ( matrona della città e legata sin dal XVII secolo alla cittadina marinara) e la festa dedicata a S. Pietro cui è anche dedicata la banchina portuale e la chiesa che vi si affaccia.
Caratteristiche anche le presenze di terme, acque sulfuree e grotte di vapore che arricchiscono la cittadina e ne hanno conseguito un tentativo via referendum di denominare la cittadina in "Sciacca Terme".
Quando andare
[modifica]È consigliabile visitare Sciacca nella stagione estiva, essendo la cittadina ampiamente attrezzata lungo la sua costa di spiagge rocciose e sabbiose oppure nel periodo carnevalesco, difatti la Sciacca riceve più attrattiva nel suo centenario Carnevale caratterizzato da carri di media grandezza costruiti in cartapesta, colorati, spesso su sfondi che ritraggono i suoi mari e le sue ceramiche e arricchiti da particolari cinetiche e giochi luminosi.
Cenni storici
[modifica]Abitata in età preistorica dai Sicani e successivamente dai Romani ( che già appresero delle ricchezze termali), Sciacca fu conosciuta dall'invasione di varie popolazioni, soprattutto arabi e normanni che contribuirono alla crescita del paese.
Nel XVI secolo, contemporaneamente alla costruzione di chiese e monasteri, la città si trovò contesa per circa 70 anni fra due famiglie nobiliari, i Luna e i Perollo. Tale avvenimento storico è noto come "Il caso di Sciacca".
Come orientarsi
[modifica]Quartieri
[modifica]- Rabato
Frazioni
[modifica]Bertolino, Castellana, Ragana, Raganella, Maragani, San Marco, Baia Renella, Foggia, Carbone, Tonnara, Lido, Stazzone, Piana, Cartabubbo, Scunchipani, Baiata, Tabasi, Bordea, Carcossea, Perriera, Seniazza, Ferraro, Cutrone, Montagna Portolana, Montagna Siracusa, Santa Maria, Galati, San Calogero, San Michele, Santa Caterina, Isabella, Cava di Lauro, Fontana Calda, Marchesa, Muciare, Sovareto, Sant'Antonio, Timpirussi, Lumia, Galenzo Aquilea, San Giorgio, Verdura, Misilifurni, Ciurami Spagnolo, Grattauli, Gaddimi, Torredara, Guardabasso, Tranchina, Locogrande, Lazzarino, Stancapadrone, Lago del Carboj, Makauda
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]Non esiste un aeroporto in provincia, tanto meno nel comune; è comunque distante circa 120 km da due scali aeroportuali:
In auto
[modifica]Da Palermo e Trapani imboccare prima la Palermo-Mazara del Vallo e poi la ; se invece da Agrigento basta impegnare solamente la .
In autobus
[modifica]Il collegamento di Sciacca con le maggiori città siciliane è reso dalle compagnie: SAIS, Lumia, Interbus, Ast e Flixbus.
Come spostarsi
[modifica]Con mezzi pubblici
[modifica]La cittadina saccense può essere percorsa grazie alla compagnia di bus comunali Aeternal (talvolta traslitterato nella dicitura latina Ǽternal).
I bus confluiscono nel capolinea principale di zona Porta Palermo per poi percorre le strade del paese.Il bus 1 collega Porta Palermo alla Salita del Monte San Calogero, il bus 2 collega il capolinea al quartiere San Michele e lo Stadio sito all'ingresso della Perriera, il bus 3 si addentra di più Perriera per poi prolungarsi verso le zone balneari di Contrada Foggia e San Marco, il bus 4 (attivo solo nella stagione invernale) e il "sostituto" bus 5 percorrono il centro storico.
La stessa ditta poi coadiuva il trasporto di navette scolastiche prettamente mattutine e navette per il Carnevale che parte dalla Perriera (il parcheggio è situato di fronte lo stadio alternativo Giuffrè) per poi far sosta prima in C.da Stazzone e poi in pieno centro, parallelamente alla piazza centrale Angelo Scandaliato.
Maggiori info sulle tratte e sugli orari sono disponibili al sito della compagnia o al recapito telefonico +39 0925 21154.
In taxi
[modifica]Per noleggiare un taxi oppure anche solo usufruire del servizio navetta:
- Centro Servizi Sciacca Terme, Via Figuli, 9 (vicino alla Villa Comunale e a Piazza Saverio Friscia), ☎ +39 388 4487618.
In auto
[modifica]In città sono presenti quasi ovunque le strisce blu. Per pagare la sosta bisogna acquistare i talloncini grattabili presso tabacchini e rivenditori autorizzati.
- 1 Parcheggio di Piazza Mariano Rossi. Parcheggio molto centrale ma che si riempie con estrema facilità. Anche in questo caso la sosta va pagata con i talloncini da acquistare.
Cosa vedere
[modifica]Chiese
[modifica]- 1 Basilica di Maria Santissima del Soccorso (chiesa madre), Piazza Don Minzoni. La chiesa di Maria SS. del Soccorso risale al XII secolo. Fondata nel 1108 da Giulietta (Giuditta) la Normanna, figlia del conte Ruggero al centro dell'antico quartiere Ruccera, il suo rifacimento è stato eseguito nel 1656 su progetto di Michele Blasco dedicando la chiesa a Santa Maria del Soccorso (prima di allora la basilica era dedicata a Santa Maria Maddalena). La chiesa ha tre ampie navate con monumentali archi in stile normanno e colonne ioniche. La facciata, rimasta incompiuta, è decorata da colonne e portali ad arco. Completano la decorazione della facciata tre sculture di Giandomenico e Antonino Gagini.
La volta della navata centrale è decorata da un affresco sulla vita di Santa Maria Maddalena, opera di Tommaso Rossi, figlio di Mariano Rossi. All'interno sono conservati i sarcofagi di Bartolomeo Tagliavia e di Gerardo Noceto; un tabernacolo marmoreo dei fratelli Giandomenico e Antonino Gagini raffigurante San Pietro Apostolo e San Paolo Apostolo e le storie della Passione di Gesù; nella quarta cappella una statua, raffigurante la Madonna della Catena, attribuita a Francesco Laurana; nella nicchia dell'altare maggiore la statua della Madonna del Soccorso di Giuliano Mancino e Bartolomeo Berrettaro.
Nel luglio del 1991 papa Giovanni Paolo II elevò la chiesa alla dignità di basilica minore.
- 2 Chiesa di Sant'Antonio Abate, Piazza Campidoglio, 3 (nei pressi della Chiesa Madre). La chiesa risale al XV secolo.
- 3 Chiesa del Collegio (chiesa di San Giovanni Battista o chiesa del Collegio dei Gesuiti), ☎ +39 092521660. Fu costruita nel XVI secolo e restaurata nel 1613. L’edificio, situato in via Roma, ha un portale a timpano triangolare e un impianto a navata unica con cappelle incassate. Nel presbiterio è collocata una tela del Domenichino raffigurante San Giovanni, mentre in una delle cappelle laterali è collocata una Madonna di Michele Blasco della metà del XVII secolo.
- 4 Chiesa di San Domenico, Via Giuseppe Garibaldi, 44-46. La chiesa di San Domenico e l’annesso convento dell'Ordine dei Predicatori di San Domenico risalgono rispettivamente al 1176 e al 1538. La chiesa, in stile barocco, ha una sola navata con otto cappelle. Si trova in Corso Vittorio Emanuele, all'entrata della piazza Scandaliato. Tra le opere custodite spicca un dipinto raffigurante lo Spasimo, di Antonello da Palermo.
- 5 Chiesa del Carmine, Piazza Carmine, ☎ +39 0925 21149. La chiesa fu costruita nel XII secolo.
- Chiesa di San Domenico
- Chiesa del Carmine
- 6 Chiesa di Santa Margherita, Piazza Carmine (Accanto la chiesa del Carmine). La chiesa fu fatta erigere nel 1342 da Eleonora d'Aragona, moglie del Peralta. La chiesa venne decorata nel 1595 con colonne angolari, architravi, fregi e cornici. L'ultimo restauro fu eseguito nel 1994. L'ingresso principale è in stile catalano, mentre il portale marmoreo, posto sulla destra, fu realizzato nel 1468 da Pietro de Bonitate su disegno di Francesco Laurana. L'interno, a navata unica, è barocco e conserva stucchi policromati ed affreschi di Ferraro del XVII secolo. Sull'altare si trova un'icona in marmo del 1507-1512, una statua in legno del 1544, opera di Frigia, raffigurante Santa Margherita, ed un organo ligneo del 1641. Nella navata si trovano sei grandi riquadri e medaglioni realizzati dal Portulani tra il 1529 e il 1530. Molto bello anche il portale laterale.
- 7 Chiesa dello Spasimo, Corso Vittorio Emanuele, 216. Chiesa del 1632.
- 8 Chiesa di San Michele, Piazza Noceto. La chiesa fu fondata da Guglielmo Peralta nel 1371. Fu ricostruita nel XVII secolo. Presenta un portale con architrave e un portale gotico. L'interno è a tre navate con colonne ed archi al centro. La chiesa conserva anche un crocifisso quattrocentesco, due acquasantiere del XVI secolo, una scultura di Domenico Gagini, un polittico cinquecentesco e una statua seicentesca in legno di San Michele. In una teca sono poste le due sacre Spine del martirio di Cristo, donate da Eleonora d'Aragona, figlia di Giovanni di Sicilia, e dal marito Guglielmo Peralta, che le aveva ricevute dai D'Angiò. Le due spine furono ritenute autentiche dal vescovo di Agrigento Matteo Fugardo con la bolla vescovile del 31 maggio 1386 in occasione dell'inaugurazione della chiesa e parte del Monastero di Maria Santissima dell'Itria.
- 9 Chiesa di Santa Maria dell'Itria (Chiesa della Madonnuzza), Via Madonnuzza. La chiesa e l’annesso monastero femminile dell'Ordine di San Benedetto furono fatti costruire dal Peralta.
- 10 Chiesa di San Nicolò La Latina, Piazza S. Nicolò. La chiesa risale al XII secolo. Ha un prospetto decorato in stile arabo-normanno.
- 11 Chiesa di Santa Maria delle Giummare (chiesa di Santa Maria dell'Alto, chiesa di Santa Maria Valverde), via Valverde. Fu costruita per volere di Giuditta nel 1103 e rifatta nel XVI secolo. La fiancheggiano due torri merlate. L’impianto è ad unica navata. Al suo interno si trova sulla sinistra la cinquecentesca Cappella della Madonna delle Grazie, un rilievo di San Gerolamo, un'acquasantiera quattrocentesca, un crocifisso cinquecentesco e una Vergine col Bambino nell'altare maggiore, attribuita a Laurana.
- 12 Chiesa di Sant'Agostino, via Valverde. Risalente al 1753, la chiesa di Sant'Agostino sorge, sull'area della chiesa di San Barnaba Apostolo. Custodisce una statua raffigurante la Madonna del Soccorso, opera di Giacomo Gagini, proveniente dalla chiesa di San Francesco d'Assisi, e portali barocchi.
- 13 Chiesa di San Francesco, via Agatocle. Risalente al XV secolo, la chiesa (con convento dell'Ordine dei frati minori riformati), conserva pitture del saccense Mariano Rossi.
- 14 Chiesa di San Gerlando, Via Incisa. Chiesa dei cavalieri Teutonici del XIV secolo.
Palazzi storici
[modifica]- 15 Palazzo Manno, Corso Vittorio Emanuele. Residenza settecentesca della nobile casata siculo-fiorentina. L'edificio fu trasformato in albergo nel XX secolo.
- 16 Palazzo Amato, via Amato. Risale al XIII secolo.
- 17 Palazzo San Giacomo Tagliavia, Corso Vittorio Emanuele. Del XV secolo. La sua facciata in stile impero si affaccia sul Corso Vittorio Emanuele, quella in stile neogotico, opera dell'architetto Gravanti, sulla Piazza S. Fricia.
- 18 Palazzo Arone di Valentino, Corso Vittorio Emanuele, 77. Fu costruito nel XIX secolo. Lo stemma posto sopra la trifora è quello della famiglia Arone-Tagliavia.
- 19 Palazzo Bertolino-Tommasi, Corso Vittorio Emanuele, 145. Presenta una candida facciata neoclassica opera dell’architetto Gravanti.
- 20 Palazzo Ventimiglia, Vicolo Gino. Risalente al XV secolo.
- 21 Palazzo Graffeo (Palazzo Grifeo), Vicolo Gino. Risalente al XV secolo.
- 22 Palazzo Inveges, Piazza Inveges, 4. Del XVII secolo.
- 23 Palazzo Maurici, Piazza Scandagliato. Del XVIII secolo.
- 24 Palazzo Ragusa, via Licata. Del 1770.
- 25 Palazzo Perollo, via Incisa. Del XV secolo.
- 26 Palazzo Steripinto (Palazzo Sortino). Costruito nel XVI secolo.
- Villa Venuti Tagliavia. Residenza di campagna settecentesca, in stile barocco, comprendente anche una cappella.
- 27 Palazzo Tagliavia, Piazza Saverio Friscia, 2.
Musei
[modifica]- 28 Museo del Carnevale di Sciacca, Via Fratelli Bellanca (nel quartiere della Perriera), ☎ +39 0925 22606. Mar-Dom 9:00-13:00 e 15:00-19:00. Composto dalla sala "Vito Tornambè" costernato da un esteso parco. La sala è bipiana (i due piani sono collegati da una scala a chiocciola) e contiene modellini dei carri delle scorse edizioni del Carnevale accompagnati da alcuni cenni storici, pezzi in cartapesta dei carri che sfilavano e poi quadri, caricature e fotografie sull'arte carnevalesca che tappezzano le pareti della sala. Il parco, oltre ad intrattenere i più piccoli con le classiche giostre da giardino, propone talvolta spettacoli dedicate al carnevale.
- Museo del Giocattolo, via Fratelli Argento. Ospita una piccola collezione di giocattoli degli anni 1890-1990.
Architetture militari
[modifica]- 29 Castello dei Luna. Fu eretto nel 1380 da Guglielmo Peralta, conte di Caltabellotta e, dopo la morte di Federico III, uno dei quattro vicari della Sicilia. In seguito al matrimonio della figlia Margherita con Arturo di Luna, il castello divenne proprietà dei conti Luna.
Il complesso, a pianta poligonale, sorge sulla viva roccia nella parte alta a est di Sciacca. Anticamente presentava due piani: il piano terra per la servitù e il piano superiore per l'alloggio del conte e dei suoi familiari. L'ingresso era posto a nord e prevedeva un ponte levatoio; dall'ingresso si accedeva a un cortile che precedeva il castello e cui vi erano inserite le scuderie e un cappella dedicata a San Gregorio. Il complesso si compone di quattro parti: la cinta muraria, la torre grande (mastio) e quella cilindrica entrambe a nord, e il palazzo del Conte a ovest. Della grande torre a pianta quadrangolare rimane la base, mentre la torre cilindrica di due piani si è conservata per intero. - 30 Torre Campanaria, Salita S. Michele (a breve distanza dalla Chiesa di San Michele). Risalente al 1550.
- Torre medievale, via Molinari. Del XV secolo.
- Torre del Pardo, via Incisa. Appartenne dapprima agli Incisa e poi al mercante catalano Antonio Pardo. Risale al XV secolo e si compone di tre piani (nel primo è presente una finestra la cui cornice è retta da due cariatidi).
Altro
[modifica]- 31 Cortile Carini, Piazza Friscia. Questo cortile è stato decorato da Giulio Lorubbio, in arte “Lulo”, artista nativo di Montalbano Jonico che da diversi anni si è trasferito a Sciacca e ha deciso di dare il proprio contributo alla bellezza cittadina. Utilizzando materiali riciclati ha decorato con sapienza il cortile dandone un bel tocco artistico.
- Cortile Carini
- Cortile Carini
- Salita della Ceramica e del Caso
- Sinagoga di Sciacca
- 32 Salita della Ceramica e del Caso, Via Perollo. Questa salita che conduce alla parte alta della città, verso i quartieri più antichi, è stata recentemente riqualificata inserendo dei vasi decorati che rendono questo angolo altrimenti anonimo in una veduta piacevole.
- 33 Villa comunale Ignazio Scaturro, Via Figuli. Lun-Sab 7:00-13:00 e 16:00-20:00, Dom 9:00-13:00. Dalla villa si gode di un bell'affaccio sul mare.
- 34 Vecchia sinagoga, Via Goletta, 85. Questo edificio un tempo era una sinagoga, il che dimostra l'importanza e il ruolo della comunità ebraica a Sciacca. Oggi è un comune edificio residenziale. L'edificio si affaccia sulla strada e su un cortile interno, ma non mostra segni di riconoscimento.
Fuori dal centro abitato
[modifica]- 35 Santuario di San Calogero. Del XVIII secolo, arricchito da una ricca decorazione barocca, custodisce al suo interno la statua di San Calogero, scolpita Antonello Gagini nel 1535 e consegnata dal figlio Giacomo Gagini nel 1538. Accanto si trovano le terme di Sciacca, chiuse da anni.
- 36 Fortino di Mazzallakkar (a ridosso delle acque del lago Arancio, tra la collina Castellazzo e la Torre Cellaro che si estende nella parte bassa del territorio di Sambuca di Sicilia). Il fortino è chiuso da una recensione, per visitarlo rivolgersi ad una delle associazioni locali. Costruito dagli arabi nello stesso periodo in cui stavano fondando Zabut (Sambuca) e cioè successivo all'830. Il fortino ha una forma quadrangolare; in ogni angolo si eleva un torrione di forma circolare, coperto da una cupoletta in pietra calcarea con un ornato cuspidale che forse fu una fiamma o una mezzaluna. I torrioni sono dotati di feritoie e l'altezza delle mura raggiunge circa 4 metri. Fino agli anni '50, anche se adibito al ricovero di greggi e armenti, il fortino si trovava in ottime condizioni. In seguito alla costruzione della diga Carboj resta sommerso parzialmente dalle acque del Lago Arancio per almeno sei mesi all'anno. Le escursioni termiche e le depressioni idro-geologiche stanno distruggendo irrimediabilmente questo capolavoro storico e architettonico.
- 37 Necropoli di contrada Tranchina. Necropoli risalente al IV-III millennio a.C. costituita da tombe a pozzetto con camera ipogea per lo più ospitante un singolo inumato. Si tratta di uno dei più antichi esempi di sepolture a grotticella artificiale presenti in Sicilia.
Eventi e feste
[modifica]- Carnevale di Sciacca.
Cosa fare
[modifica]- Museo dei 5 sensi, ☎ +39 334 3220888, info@sciacca5sensi.it. Una serie di attività legate ai cinque sensi come imparare a lavorare la ceramica, degustare vini, fare immersioni o trekking, scoprire come si crea il sapone, scoprire il mare bendati e molto altro.
- 1 Stadio Luigi Riccardo Gurrera, Corso Miraglia.
Acquisti
[modifica]- 1 Mondadori Bookstore, Via Giuseppe Garibaldi, 44/46, ☎ +39 0925 28651. Lun-Sab 9:30-13:00 e 16:00-20:00. Non molto grande ma abbastanza fornito.
Come divertirsi
[modifica]Spettacoli
[modifica]- 1 Teatro Popolare Samonà, via Agatogle.
Locali notturni
[modifica]- 2 Sestosensopub, Piazza Duomo, 6. Alcolici e panini, proprio davanti al duomo.
Dove mangiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- 1 Pasticceria Vaianella, Corso Accursio Miraglia, 72, ☎ +39 0925 28694. Bar, pasticceria, gelateria di ottima qualità.
Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]- 2 Ospedale Giovanni Paolo II, Via Pompei, ☎ +39 0925 962111.