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Transcaucasia
Vista del centro di Tbilisi
Stato

Transcaucasia (anche Caucaso meridionale o Caucaso del Sud) è una regione del Sud-ovest asiatico.

Da sapere

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La Transcaucasia corrisponde a una regione geografica del Caucaso meridionale costituita dagli Stati di Georgia, Armenia e Azerbaigian. Delimitata a nord dalla Ciscaucasia, a sud da Turchia e Iran, lambita a ovest dal Mar Nero e est dal Mar Caspio.

Transcaucasia in russo Zakavkazye (Закавказье), significa "territorio al di là delle Montagne del Caucaso".

Cenni geografici

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La regione transcaucasica comprende la parte meridionale delle montagne del Caucaso e le loro pianure, a cavallo del confine convenzionale tra l'Europa e l'Asia, e si estende verso sud dalla parte meridionale della catena montuosa del Gran Caucaso nella Russia sud-occidentale fino ai confini turco e armeno, e da ovest a est, dal Mar Nero fino alla costa del Mar Caspio. L'area comprende la parte meridionale della catena montuosa del Gran Caucaso, l'intera catena montuosa del Piccolo Caucaso, le pianure della Colchide, le pianure del Kura-Aras, il Qaradagh, i Monti Talish, la Pianura di Länkäran, la Giavachezia e la parte orientale dell'altopiano armeno.

L'odierna Armenia e la maggior parte del territorio della Georgia e dell'Azerbaigian rientra nella regione transcaucasica. Anche alcune parti dell'Iran e della Turchia sono incluse nella regione della Transcaucasia. Nella regione è presente il petrolio, il manganese e la produzione di tè, agrumi e vino. Rimane una delle regioni politicamente più instabili dell'area post-sovietica e comprende tre regioni fortemente contese: l'Abcasia, l'Ossezia del Sud e il Nagorno Karabakh.

Quando andare

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In montagna clima ha inverni freddi e nevosi, le alte quote come la Tuscezia sono parzialmente inaccessibili tra ottobre e giugno.

Sulla costa del Mar Nero e nella Georgia occidentale, ci sono inverni miti e umidi ed estati calde e umide. In inverno il gelo è raro e le temperature diurne intorno ai 20 °C non sono infrequenti a febbraio.

Nella Georgia orientale e in Armenia, c'è un clima continentale simile a quello dell'Europa centro-orientale, con inverni freddi ed estati calde. A causa della sua posizione meridionale, l'inverno è relativamente breve (da dicembre a marzo), mentre l'estate è un po' più lunga (da maggio a settembre). In autunno può ancora fare piacevolmente caldo fino a dicembre.

In Azerbaigian il clima è parzialmente steppico, con estati molto calde e inverni non troppo freddi e asciutti tutto l'anno.

Cenni storici

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Un elemento della via della seta, che collega il Mediterraneo alle grandi pianure dell'Asia centrale, è l'istmo ponto-caspico che ha favorito fin dall'antichità la circolazione di mercanzie, e anche di eserciti. È sempre stato un territorio strategico ambito dalle potenze che si trovavano alla sua periferia, come la Persia, l'impero romano, l'impero bizantino, l'impero ottomano e l'impero russo. La regione ha subito anche numerose invasioni: sciti, [w:cimmeri|cimmeri]], arabi, tatari, mongoli e altre ancora si sono succedute dall'antichità al medioevo. Alla fine, la regione ha visto passare mercanti di numerose nazionalità, come i veneziani e i genovesi; si sono ritrovate le tracce di caravanserragli molto antichi in luoghi adesso inaccessibili.

Da queste caratteristiche ne trasse profitto la Russia zarista, in quest'epoca in piena espansione territoriale verso le sue periferie, sia verso l'Estremo Oriente, che in Asia centrale o nel Caucaso, difficilmente valicabile. La penetrazione russa iniziò quindi innanzitutto dai margini settentrionali per estendersi poi alle coste fino ad aggirare le cosiddette Porte Caspiche (Derbent, attualmente in Daghestan), un passo montano difficile da attraversare a piedi, un territorio aspro che si presenta così anche sul versante russo, con il suo clima particolare. L'interesse strategico era chiaro: i persiani e gli ottomani erano relativamente ostili ai russi, e il massiccio montuoso dava vantaggio a chi l'avesse controllato.

La costruzione della via militare georgiana fu un fattore chiave della conquista russa del Caucaso

Tra il 1800 e il 1870, al tempo dei diversi eventi della guerra del Caucaso, l'avanzata russa avveniva progressivamente, con difficoltà, e si concretizzava con l'installazione di guarnigioni. Degli avamposti vennero posti nella regione, particolarmente a Gyumri dove si trovava la guarnigione di Alessandropoli tenuta dai cosacchi, soldati-contadini dell'armata zarista, incaricati di rendere coltivabili queste terre. Una strada militare venne costruita attraverso le colline che vanno da Vladikavkaz fino a Tbilisi. Al fine di rafforzare il controllo del territorio, la Russia vi inviò delle popolazioni russe settarie, principalmente dissidenti ortodossi dei quali lo zar voleva sbarazzarsi, come i molokani, autoritariamente insediati nel Caucaso.

Gli effetti di questa storia hanno dato alla regione il suo carattere attuale, mescolando aspetti orientali ed europei, anche se saranno relativamente attenuati durante l'epoca sovietica.


Negli anni che seguono l'avvento del governo dei Giovani Turchi nell'impero ottomano (1909), il Caucaso del Sud è un luogo di tensione tra russi e ottomani, che ritroveranno in schieramenti opposti durante la prima guerra mondiale.

In seguito alla Rivoluzione d'Ottobre del 1917 in Russia, le truppe russe che erano avanzate in territorio ottomano, si ritirarono dal Caucaso, lasciando l'area transcaucasica disorganizzata e senza governo. Il 28 novembre del 1917 armeni, tatari e georgiani si uniscono per formare l'Assemblea di Transcaucasia, chiamata Seim, a Tiflis (Tbilisi), creando così un governo unificato delle tre regioni. Poco tempo dopo, venne firmato l'armistizio di Erzincan tra Russia e Impero Ottomano, il 18 dicembre 1917. Ostile ai bolscevichi e minacciata dall'avanzata turca, la Repubblica Federale Democratica Transcaucasica si ritrovò isolata e debole. Con la firma del trattato di Brest-Litovsk, la Russia restituì alla Turchia i territori della Transcaucasia, impedendo la possibilità di un vero stato transcaucasico. Costretti ad entrare in trattative, i transcaucasici si incontrarono con i turchi a Trebisonda. Il 24 febbraio del 1918, la Transcaucasia si autoproclamò indipendente, e rivendicando di fatto certi territori acquisiti dalla Turchia nel Caucaso. Questo nuovo stato non viene riconosciuto né dai russi né dall'impero ottomano che prese possesso lo stesso anno dei territori negoziati a Brest-Litovsk, permettendo così di concentrare i suoi sforzi sul fronte persiano, contro i britannici.

Di fronte ai conflitti, al loro isolamento nella regione e alla loro inferiorità militare, i popoli transcaucasici non potevano mantenere una grande coesione tra loro. In effetti, gli azeri, musulmani, erano storicamente vicino ai turchi, i georgiani avevano buone relazioni con la Germania alleata dell'impero ottomano, mentre gli armeni, vittime del genocidio, erano decisamente contro i turchi. Il 26 maggio del 1918, il Seim riconosceva delle « divergenze radicali sulla questione della guerra e della pace tra i popoli che avevano creato la Repubblica Indipendente Transcaucasica ». La Georgia proclamò per prima la sua indipendenza proprio in questo giorno, imitata dall'Azerbaigian (27 maggio) e poi dall'Armenia (28 maggio). Quest'ultima firmò la pace con l'impero ottomano al prezzo di una perdita considerevole del suo territorio.


Dopo la fine della prima guerra mondiale e la sconfitta dell'impero ottomano, una parte del Caucaso, tra cui l'Armenia, passò sotto il controllo britannico e poi francese. Nel 1920, venne firmato il trattato di Sèvres che definì le frontiere dell'Armenia. Tuttavia l'insurrezione turca non tardò a nascere, guidata da Mustafa Kemal Atatürk, che rifiutava i termini del trattato. Questo movimento indipendentista riconquistò rapidamente l'Anatolia, attaccando l'Armenia nel settembre del 1920, con il sostegno del suo nuovo alleato sovietico.

Il 29 dicembre del 1922 la regione fu divisa: i paesi del Caucaso si unirono all'URSS sotto il nome di Repubblica socialista federativa sovietica transcaucasica, mentre una grande parte dell'Armenia, come stabilito dal trattato di Sèvres, si ritrovò sotto la nuova bandiera della Repubblica Turca. La Repubblica transcaucasica sovietica cedette il posto nel 1936 a tre repubbliche socialiste sovietiche: le RSS di Georgia, Azerbaigian (che incorporò i contestati oblast di Nagorno Karabakh e Nakhichevan), Armenia.


Dopo la fine degli anni '80, la caduta dell'URSS e la creazione degli stati indipendenti, la regione è stata teatro di conflitti interetnici che videro protagoniste le repubbliche dell'Azerbaigian, del Nagorno Karabakh, dell'Abcasia georgiana e dell'Ossezia del Sud.

Questi Stati transcaucasici si sono avvicinati all'Unione europea aderendo al Consiglio d'Europa all'inizio del 2000. Nel 2005 il Consiglio dell'Unione europea ha concluso che fosse necessario includerle nella politica europea di vicinato.

Lingue parlate

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In Transcaucasia si parla un'ampia varietà di lingue e dialetti. Le lingue ufficiali sono:

  • Armeno (Armenia e Nagorno Karabakh; 9 milioni di parlanti) - una lingua indoeuropea. Scritto con l'alfabeto armeno.
  • Azero (Azerbaijan; 9 milioni di parlanti) - strettamente imparentato con il turco e con questa grande parte reciprocamente comprensibile. Scritto con l'alfabeto latino (più alcuni caratteri speciali).
  • Georgiano (Georgia; 4 milioni di parlanti) - appartiene al gruppo delle lingue del Caucaso meridionale. Scritto con l'alfabeto georgiano
  • Osseto (Ossezia del Sud; 580.000 parlanti) - appartiene al ramo iraniano delle lingue indoeuropee. Scritto con l'alfabeto cirillico (più alcuni caratteri speciali)
  • Abcaso (Abcasia; 120.000 parlanti) - appartiene al gruppo delle lingue caucasiche nordoccidentali. Scritto con l'alfabeto cirillico (più alcuni caratteri speciali)
  • Russo (Abkhazia e Ossezia del Sud) - appartiene al ramo slavo delle lingue indoeuropee. Scritto con l'alfabeto cirillico

Inoltre, il russo è compreso e parlato da quasi tutti nella regione come lingua franca.

Cultura e tradizioni

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Il fatto che questa regione appartenga al continente asiatico o europeo è una questione molto emotiva, soprattutto all'interno dei Paesi interessati.

Geograficamente, il confine tra Europa e Asia corre nelle pianure a nord del Caucaso o sulla cresta principale delle montagne del Grande Caucaso, a seconda della letteratura. Quindi geograficamente la regione appartiene all'Asia per quasi il 100%, se si trascurano alcune piccole aree della Georgia e dell'Azerbaigian (e.g. Stepantsminda, Khevsureti, Tuscezia ), che si trovano oltre questo spartiacque.

Politicamente, la Georgia in particolare è fortemente orientata verso l'Europa e il Nord America, l'Armenia fortemente verso la Russia, l'Azerbaigian, invece, ha forti legami politici con l'Iran e le ex repubbliche sovietiche dell'Asia centrale. La Georgia è l'unico dei tre paesi ad aver firmato l'accordo di associazione di partenariato orientale dell'Unione europea (nel luglio 2014). Anche la maggioranza della popolazione si considera parte dell'Europa.

Culturalmente, i Paesi hanno una forma diversa dagli Stati vicini del Medio Oriente e dell'Asia centrale. Questo non vale solo per le arti culinarie, ma anche per la musica popolare e gli stili di vita tradizionali. Tuttavia, i Paesi sono stati fortemente influenzati dall'Europa durante i circa 200 anni di dominio russo e sovietico.

Da un punto di vista religioso e culturale, Georgia e Armenia sono cristiane, mentre l'Aazerbaigian è musulmano, sebbene vi siano anche popolazioni significative di altre comunità di fede in ciascuno dei tre Stati, soprattutto in Georgia, dove esistono popolazioni a maggioranza musulmana in Agiaria, Abcasia e Ossezia del Sud.

In generale, si può dire che questa regione, che geograficamente appartiene all'Asia, forma una funzione di ponte culturale e politico tra i due continenti principali, dove i modi di vita europei, orientali e asiatici si fondono in un mix in cui a volte domina l'una e talvolta l'altra componente. La regione mostra anche, tuttavia, che la definizione di Europa è arbitraria e che il continente a est non ha un confine netto, ma si fonde lentamente nel continente asiatico come un continuum.


Stati

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Mappa della Transcaucasia

Gli Stati sovrani di questa regione continentale sono:

Ci sono tre aree nella regione che non sono riconosciute come indipendenti dalla maggior parte degli altri Stati. Tuttavia, in queste zone i rispettivi governi centrali non hanno alcun controllo e dal punto di vista di un viaggiatore sono funzionalmente indipendenti. Le tre aree sono:

Centri urbani

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  • Baku Capitale dell'Azerbaigian.
  • Tbilisi Capitale della Georgia.
  • Erevan Capitale dell'Armenia.
  • Naxçıvan Capoluogo dell'exclave azera nota come Repubblica Autonoma di Naxçıvan.
  • Sukhumi Capitale de facto della regione separatista dell'Abcasia.
  • Tskhinvali Capitale de facto della regione separatista dell'Ossezia del Sud.
  • Step'anakert Capitale de facto della regione del Nagorno Karabakh.


Come arrivare

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In aereo

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A causa dei numerosi confini chiusi, il modo più semplice per arrivarci è in aereo. Gli aeroporti di Baku, Tbilisi e Erevan sono serviti da varie compagnie dell'Europa centrale.

Gli aeroporti e i porti marittimi dell'Abcasia sono chiusi.

Anche l'aeroporto del Nagorno Karabakh è chiuso.

In auto

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Via terra c'è solo il collegamento stradale dalla Russia via Vladikavkas a Tbilisi (Georgian Army Road), dalla Turchia ci sono anche tre valichi di frontiera con la Georgia, il più popolare dei quali è Sarpi vicino a Batumi. Anche dall'Iran è possibile guidare fino all'Azerbaigian o l'Armenia.

L'unico modo per arrivare in Abcasia è via terra da Soči in Russia.

Per il Nagorno Karabakh si deve viaggiare via terra dall'Armenia attraverso il Corridoio di Laçın.

L'Ossezia del Sud può essere raggiunta solo dall'Ossezia Settentrionale-Alania (detta anche Ossezia del Nord) o con un permesso speciale (disponibile solo per diplomatici e giornalisti accreditati) dalla Georgia.

In nave

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Si può viaggiare fino in Azerbaigian da Türkmenbaşy (Turkmenistan) e Aktau (Kazakistan) con il traghetto. Ci sono traghetti dall'Ucraina alla Georgia (Batumi e Poti).


Come spostarsi

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In auto

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Se non si optasse per il treno si dovrà fare affidamento sull'auto o sui Maršrutka (taxi collettivi) o autobus. Le principali strade di collegamento nella regione sono ben sviluppate; in Azerbaigian e tra Tbilisi e Gori raggiungono persino gli standard autostradali quasi occidentali. I collegamenti regionali e locali sono, tuttavia, soprattutto in Georgia, spesso accessibili solo con veicoli fuoristrada.

In treno

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C'è un collegamento ferroviario est-ovest in Georgia. Ci sono anche treni notturni tra Tbilisi e Baku così come Tbilisi e Erevan, e in estate c'è anche un treno notturno da Erevan a Batumi.


Cosa vedere

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Nella regione sono presenti diversi patrimoni UNESCO:

  • Armenia
    • Monasteri di Haghpat, Ordzu e Sanahin
    • Cattedrale e chiese di Etchmiadzin e sito archeologico di Zvartnots
    • Monastero di Geghard nell'alta valle dell'Azat
  • Azerbaigian
    • Città vecchia di Baku
    • Pitture rupestri e paesaggio culturale di Gobustan
  • Georgia
    • Siti religiosi intorno a Mtskheta: Jvari, Svetitskhoveli e Samtavro
    • Le cattedrali di Bagrati e Gelati a Kutaisi e dintorni
    • I villaggi di montagna dell'Alto Svanezia (ad esempio Ushguli, Mestia)

Altri luoghi turisticamente interessanti sono:

  • Le montagne del Caucaso
  • Le montagne dell'Armenia e del Nagorno Karabakh
  • Le antiche chiese e monasteri in Georgia e Armenia
  • Spiagge del Mar Nero
  • Le vecchie città di Tbilisi, Kutaisi e Şəki
  • La regione vinicola di Kakheti


Cosa fare

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Ci sono numerose opportunità per gli sport di montagna in Georgia, come l'escursionismo e l'alpinismo in Svanezia e Tuscezia, lo sci a Gudauri e Bakuriani. Inoltre, rafting e canoa sono offerti in tutti i livelli di difficoltà sui numerosi fiumi di montagna (Tergi, Mtkvari, Rioni).

La vita notturna è vivace soprattutto nelle capitali e durante l'alta stagione nelle località balneari.

A tavola

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La cucina è ricca ed eccellente in tutti e tre i Paesi.

Sicurezza

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La situazione della sicurezza nella regione si è leggermente tranquillizzata. L'Ossezia del Sud è ancora pericolosa, in quanto non esiste un controllo veramente completo da parte di un'autorità statale.

Si richiede cautela anche direttamente sulle linee di demarcazione tra Ossezia del Sud/Abcasia e Georgia e tra Armenia/Nagorno Karabakh e Azerbaigian. In alcuni casi, ci sono pericoli dovuti a mine o scambi di fuoco.

Nelle regioni centrali di Georgia, Armenia e Azerbaigian, i viaggiatori hanno poco da temere quando si tratta di criminalità; le solite precauzioni di sicurezza sono perfettamente adeguate.

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