Modello 730. Cos'è, come funziona e quali documenti servono.

di Luigi Teodonio | Ultimo aggiornamento 17 luglio 2024

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Fare la dichiarazione dei redditi può sembrare, ai più, un’operazione complicatissima. E invece è vero l’esatto contrario. Merito del modello 730, uno strumento che permette di comunicare al fisco i redditi prodotti nell’anno precedente. Facile da compilare e consultare, è utilizzato ogni anno da milioni di contribuenti.

Esattamente, però, come si compila e come si presenta il modello 730? E chi deve utilizzarlo? Inoltre, quali sono le differenze con il 730 precompilato o con modelli alternativi? Nella guida che segue ti spiegheremo tutto quello che c’è da sapere sul modello 730 in maniera chiara e semplice, così da comprenderne il funzionamento anche se sei ignaro di tutto ciò che riguarda il mondo delle tasse.

Modello 730 per la dichiarazione dei redditi: che cos'è e a cosa serve

Il Modello 730 è lo strumento con il quale la gran parte dei contribuenti italiani effettua la dichiarazione annuale dei redditi. Si tratta, infatti, di un modello che consente a lavoratori dipendenti e pensionati di comunicare allo Stato i redditi generati nel corso dell’anno fiscale di riferimento, indicando anche gli oneri deducibili e detraibili.

Rispetto ad altri modelli “alternativi”, il modello 730 è più semplice da compilare e presentare, e consente di ottenere eventuali rimborsi direttamente in busta paga o sul cedolino della pensione.

Chi può presentare la dichiarazione dei redditi con il Modello 730

Il modello 730 è dedicato ai lavoratori dipendenti o ai pensionati con o senza sostituto d’imposta.

Nello specifico, possono presentare il Modello 730 le seguenti categorie:

  • Lavoratori dipendenti e pensionati, con o senza sostituto d’imposta;
  • Persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente (es. integrazioni salariali, indennità di mobilità);
  • Soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca;
  • Sacerdoti della Chiesa cattolica;
  • Giudici costituzionali;
  • Parlamentari nazionali e altri titolari di cariche pubbliche elettive (consiglieri regionali, provinciali, comunali, ecc.);
  • Persone impegnate in lavori socialmente utili;
  • lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore all’anno;
  • Personale della scuola con contratto di lavoro a tempo determinato.

Chi è esonerato dal Modello 730

I contribuenti che percepiscono redditi non soggetti a tassazione o che abbiano esclusivamente redditi tassati alla fonte sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Quindi, non devono presentare neanche il Modello 730.

Ad esempio, sono esonerati dal Modello 730 i contribuenti con redditi esclusivamente da abitazione principale e pertinenze non locate, da lavoro dipendente corrisposto da un unico sostituto d’imposta o redditi soggetti a imposta sostitutiva (come gli interessi sui BOT).

Modello 730 precompilato: cosa è e come funziona

Introdotto in via sperimentale nel 2015, il 730 precompilato permette ai contribuenti di presentare la dichiarazione dei redditi in maniera completamente autonoma, senza che sia necessario rivolgersi a commercialisti o centri di assistenza fiscale.

Grazie alla centralizzazione della raccolta delle informazioni reddituali e fiscali, l’Agenzia delle Entrate è in grado di produrre il 730 precompilato per tutti i contribuenti interessati (quindi, pensionati e lavoratori dipendenti, anche senza sostituto d’imposta).

Per predisporre il 730 precompilato, l’Agenzia delle Entrate utilizza:

  • le informazioni presenti nella Certificazione Unica inviata dai sostituti d’imposta o dal datore di lavoro;
  • gli oneri deducibili e detraibili come spese sanitarie, interessi passivi sui mutui, premi assicurativi, contributi previdenziali e altro ancora;
  • informazioni presenti nelle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti (dati catastali su immobili e terreni);
  • altri dati presenti nell’anagrafe tributaria.

I contribuenti che decidono di optare per il modello 730 precompilato avranno l’onere di controllare che tutti i dati inseriti siano corretti e, eventualmente, correggerli o integrarli. Se ciò non dovesse essere necessario, si potrà presentare direttamente.

Come si accede al Modello 730 precompilato

Per accedere al 730 precompilato è necessario avere le credenziali di accesso alla propria area personale del sito dell’Agenzia delle Entrate. È possibile utilizzare un’identità SPID, la carta di identità elettronica (CIE), le credenziali dispositive rilasciate dall'Inps o una Carta Nazionale dei Servizi.

Accedendo al sito del 730 precompilato si verrà “accolti” da una breve guida introduttiva, grazie alla quale scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze. Completato il processo guidato, sarà possibile visualizzare:

  • modello 730 editabile, già compilato in ogni sezione;
  • un prospetto sintetico con l’indicazione dei redditi, delle deduzioni e delle detrazioni di cui si è goduto;
  • l’esito della liquidazione, con le somme che si dovranno ricevere o le tasse da pagare;
  • il modello 730-3 con il dettaglio dei risultati della liquidazione.

Modello 730 precompilato: rischi e vantaggi

Come visto, l’utilizzo del modello 730 precompilato porta con sé diversi vantaggi. Primo tra tutti: è completamente gratuito. Non dovrai infatti pagare nulla per accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate, né dovrai avvalerti del supporto di un professionista fiscale per la sua compilazione o presentazione. Sarai così completamente autonomo, tanto nelle tempistiche quanto nelle modalità di accesso e verifica dei dati. Nel caso in cui non apporti modifiche al modello 730 editabile, la tua dichiarazione non sarà oggetto di nessuna verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Allo stesso tempo, però, devi tenere in considerazione alcuni rischi. La legislazione fiscale e contributiva, infatti, può essere anche piuttosto complessa da decifrare. Corri così il rischio di non comprendere pienamente la dichiarazione dei redditi che stai per presentare, assumendoti tutti i rischi del caso. Se, ad esempio, dovesse mancare qualche documento o i dati dell’Agenzia delle entrate dovessero essere errati, potresti trovarti a pagare più tasse del dovuto o ricevere un rimborso inferiore rispetto a quello che ti spetterebbe.

Scadenza Modello 730: le date

Le date di presentazione del modello 730 sono sempre le stesse, anche se il Governo può scegliere di concedere proroghe alle scadenze fiscali in caso di eventi di particolare gravità o importanza (come, ad esempio, una pandemia o una calamità naturale).

Il modello 730 può essere presentato già a partire dalla seconda metà di maggio, mentre la scadenza è fissata più avanti nel tempo. Il termine di presentazione del modello 730 è il 30 settembre (o giorni successivi nel caso cada nel fine settimana).

Entro questa data, i contribuenti dovranno presentare la loro dichiarazione dei redditi scegliendo una delle opzioni che la legislazione fiscale mette loro a disposizione. In caso contrario, si andrà incontro alla procedura di omessa dichiarazione, con sanzioni che possono arrivare anche a 1.000 euro.

Come si presenta il Modello 730

Il contribuente può presentare il modello 730 in completa autonomia o affidandosi a professionisti del campo fiscale.

Nel primo caso, la presentazione diretta del 730 avviene tramite gli applicativi online messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Il contribuente dovrà compilare accuratamente tutte le sezioni di suo interesse, riportando i dati delle Certificazioni uniche; i costi deducibili e detraibili; compilare la scheda relativa alla destinazione dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille. Se si hanno dei dubbi, sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono presenti dettagliate istruzioni per la compilazione del 730, con le quale aiutarsi per evitare di commettere errori.

In alternativa, ci si potrà rivolgere al proprio sostituto d’imposta (l’azienda per la quale si lavora) o affidarsi a commercialisti e centri di assistenza fiscale. In questo caso, sarà necessario consegnare la delega per l’accesso al modello precompilato e tutte le altre informazioni rilevanti per la compilazione del Modello 730.

Quali sono i documenti per il Modello 730

Per presentare il modello 730, sia in forma diretta sia in forma assistita, saranno necessari i dati personali del contribuente (nome, cognome, data di nascita, comune di residenza e così via). Allo stesso modo, dovranno essere forniti i dati anche degli altri componenti del nucleo familiare e dei figli a carico, così da avere un quadro completo sulla situazione economica e fiscale della propria famiglia.

Sarà poi necessario avere copia della precedente dichiarazione dei redditi ed eventuali integrazioni presentate successivamente; visure catastali di terreni e immobili di proprietà (anche frazionaria); atti notarili di terreni e fabbricati acquistati, ereditati o venduti nel corso dell’anno fiscale; contratti di locazione.

A questi si aggiungono tutti i dati relativi ai redditi prodotti nel corso dell’anno fiscale (per la dichiarazione dei redditi 2023 dovrai presentare i documenti relativi all’anno 2022). Dovrai avere la Certificazione Unica (o le Certificazioni Uniche) rilasciata dal datore di lavoro e la documentazione relativa ad eventuali altri redditi (come, ad esempio, l’assegno corrisposto dal coniuge separato o divorziato).

Completano l’elenco dei documenti necessari per il modello 730 la documentazione e le ricevute per le spese sostenute da portare in deduzione o detrazione.

Nel caso in cui non sei in possesso di alcuni di questi documenti, nessun timore: potrai scaricarli direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate o dell’INPS.

Nel caso in cui il tuo sostituto d’imposta non ti abbia (ancora) rilasciato la Certificazione Unica, potrai scaricarla dal sito dell’Agenzia delle Entrate o dal sito dell’INPS semplicemente utilizzando una identità SPID.

Discorso analogo per le visure catastali dei vostri terreni e immobili: accedendo all’area personale del sito dell’Agenzia delle Entrate avrai la possibilità di interrogare il database del catasto e scaricare i documenti relativi ai tuoi immobili e utilizzarli per la tua dichiarazione dei redditi.

Oneri detraibili e oneri deducibili: che cosa sono e quali sono

Gli oneri detraibili e deducibili rivestono un ruolo di grande importanza nel corso della compilazione del modello 730. Si tratta di spese che il contribuente ha sostenuto nel corso dell’anno fiscale di riferimento e contribuiscono ad abbattere l’ammontare di tasse da versare all’erario.

Nello specifico, gli oneri deducibili (così come definito dall’articolo 10 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi) sono tutte quelle spese che concorrono ad abbattere il reddito sul quale poi vengono calcolate le tasse. Se, ad esempio, si ha un reddito imponibile di 55.000 euro e oneri deducibili per 6.000 euro, le tasse saranno calcolate su un ammontare di 49.000 euro, evitando così al contribuente di finire nello scaglione superiore. Rientrano nel novero delle spese deducibili quelle sostenute per contributi previdenziali e assistenziali; contributi e premi per forme pensionistiche integrative; gli assegni corrisposti al coniuge separato e molte altre ancora.

Gli oneri detraibili (così come definito dagli articoli 15, 16 e 16 bis del TUIR) sono invece le spese che possono essere sottratte direttamente all’ammontare delle tasse che dovremmo versare all’erario. Se, ad esempio, dalla dichiarazione dei redditi dovesse risultare un’imposta di 4.000 euro e avremmo spese detraibili per 2.000 euro, la somma che dovremmo versare all’erario sarà di 2.000 euro. Tra le spese detraibili troviamo quelle mediche, quelle per gli interessi passivi del mutuo, quelle per le attività sportive dei ragazzi, di affitto e quelle previste dai vari bonus legati a lavori sulla propria abitazione (Bonus ristrutturazione, Ecobonus, Sismabonus, Bonus facciate, superbonus 110% e altri).

Oneri deducibili: contributi previdenziali e assistenziali

Possono essere dedotti dal reddito imponibile tutte le spese sostenute a titolo di contributi previdenziali e assistenziali, anche fino a concorrenza del reddito stesso. Fanno parte di questa categoria le somme versate alla gestione separata INPS, i contributi agricoli unificati versati all’INPS; versati per il riscatto degli anni di laurea e altre fattispecie.

Oneri deducibili: contributi pensionistici complementari

Le spese sostenute per forme pensionistiche complementari di cui al Decreto Legislativo n. 252 del 2005. A differenza dei contributi previdenziali e assistenziali, la legislazione prevede condizioni e limiti ben precisi. In particolare, i contributi versati a fondi pensione sono deducibili fino a un massimo di 5.164,57 euro all'anno.

Oneri deducibili: assegno periodico versato all’ex coniuge

Gli assegni versati all’ex coniuge a seguito di separazione, divorzio o cancellazione del matrimonio sono interamente deducibili dal reddito imponibile prodotto nel corso dell’anno fiscale di riferimento. La somma destinata al mantenimento dei figli non è invece deducibile.

Oneri deducibili: Contributi previdenziali per gli addetti ai servizi domestici

Se in casa hai una persona che ti aiuta con le faccende domestiche e con la cura dei familiari (giardinieri, autisti, colf, babysitter) sono deducibili fino a un massimo di 1.549,37 euro.

Oneri deducibili: spese mediche e di assistenza per persone con disabilità

Le spese mediche generiche e di assistenza specifica sostenute dai disabili nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione sono interamente deducibili dal reddito imponibile ai fini della dichiarazione dei redditi.

Oneri detraibili: spese mediche

Tutte le spese mediche sostenute nel corso dell’anno fiscale di riferimento (sia generiche, sia specialistiche) danno diritto a una detrazione d’imposta del 19%, esclusa la franchigia di 129,11 euro. Se, ad esempio, hai sostenuto spese mediche per 1.129,11 euro, dovrai sottrarre a questa cifra il valore della franchigia e calcolare il 19% della parte rimanente (nel nostro esempio, 190 euro). Il risultato ottenuto potrai detrarlo dalle tasse da pagare a fine anno.

Oneri detraibili: interessi passivi sui mutui

Se stai pagando un mutuo per l’acquisto della tua abitazione principale, puoi usufruire di una detrazione d’imposta pari al 19% degli interessi passivi versati alla banca. Se, ad esempio, hai versato 4.000 euro di interessi, a fine anno potrai godere di una detrazione d’imposta di 760 euro.

Oneri detraibili: bonus ristrutturazioni edilizie

Bonus facciate, Ecobonus, Sismabonus, Superbonus 110%, Bonus ristrutturazione. Questi sono solo alcuni dei bonus legati a lavori di ristrutturazione dell’abitazione principale che danno diritto a varie forme di detrazione d’imposta. In tutti i casi, il valore della detrazione dovrà essere diviso in 10 rate annuali di pari importo da utilizzare nelle successive 10 dichiarazioni dei redditi.

Oneri detraibili: le spese d’affitto

A seconda della tipologia di contratto d’affitto stipulato, potrai godere di varie forme di detrazione d’imposta. In caso di contratto a canone libero potrai usufruire di una detrazione massima di 300 euro annui; se hai scelto il contratto a canone convenzionato la detrazione sale fino a 495,11 euro; i giovani fino a 31 anni che vivono in affitto possono godere di una detrazione che fa da 991,60 euro e fino a un massimo di 2.000 euro.

Oneri detraibili: spese d’istruzione e spese sportive per i ragazzi

Il TUIR prevede diverse forme di detrazione d’imposta sia per le spese sostenute per l’istruzione dei propri figli (universitaria e non universitaria) sia per le spese sostenute per attività sportive dei ragazzi. Per usufruire delle detrazioni, i pagamenti devono avvenire con metodi di pagamento tracciabili.

Cosa fare in caso di errore della dichiarazione dei redditi 730

Hai presentato la dichiarazione dei redditi e ti sei accorto di aver commesso un errore? Nessun problema: sei ancora in tempo per riparare. In caso di errore nel modello 730 puoi infatti presentare una dichiarazione integrativa grazie alla quale sistemare eventuali inesattezze.

Nel caso in cui ti sei dimenticato di indicare tutti gli oneri deducibili o detraibili potrai presentare il modello 730 integrativo entro il 25 ottobre oppure un Modello Redditi entro il termine previsto dalla legge.

Se, invece, ti sei accorto di aver dimenticato di indicare tutti i redditi o di aver indicato oneri deducibili o detraibili in misura superiore a quella spettante dovrai indicare obbligatoriamente un Modello Redditi e pagare direttamente le somme dovute.

Che cosa è il Modello 730 congiunto

Il 730 congiunto è, di fatto, una dichiarazione dei redditi unica per entrambi i coniugi. Può essere utilizzato dai contribuenti che possono presentare il 730 in forma singola e permette di sommare redditi, deduzioni e detrazioni spettanti.

Le alternative al Modello 730

Il modello 730 non è l’unico strumento che i contribuenti possono utilizzare per presentare la propria dichiarazione dei redditi. In alternativa, infatti, possono utilizzare il Modello Unico o Modello Redditi Persone Fisiche. Ma quali sono le differenze tra i due modelli? E quando è possibile utilizzare l’uno o l’altro? Tutto dipende dalla natura del rapporto lavorativo e dalla provenienza dei propri redditi.

Come abbiamo visto, infatti, il Modello 730 è indicato (principalmente) per tutti i lavoratori dipendenti e per i pensionati, anche se privi del sostituto di imposta. Il Modello Redditi Persone Fisiche, invece, è maggiormente indicato per professionisti e possessori di Partita IVA o per reddito d’impresa. Come abbiamo visto, poi, il Modello Redditi può essere utilizzato anche per integrare dichiarazioni dei redditi errate.

Ultimo aggiornamento 17 luglio 2024


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